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Le suggestive foto dei Sassi che vedete in questo box sono state scattate da Gerardo Fornataro, che mi onora della possibilità di arricchire e valorizzare il mio blog con i suoi lavori.
Grazie Gerardo.


































































































 
 

 

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Lo Zodiaco - Parte seconda

Post n°176 pubblicato il 26 Novembre 2008 da mizar_s_light
 

Ed eccoci qua, chi crede nell'oroscopo, o ha sempre pensato che il profilo di un determinato segno zodiacale gli calzi a pennello probabilmente si ricrederà dopo aver letto questo post. Eccierto, perché l'oroscopo nasce dalla lettura dello Zodiaco, anzi, di uno degli zodiaci.
In astrologia i due sistemi di riferimento zodiacale che vanno per la maggiore sono lo Zodiaco Tropicale e lo Zodiaco Siderale.

Lo Zodiaco Tropicale è proprio delle culture occidentali. Si basa sulla suddivisione dell'eclittica, (che vi ricordo essere il percorso apparente del Sole tra le stelle visto dalla Terra) in 12 sezioni uguali di 30° ciascuna (per un totale di 360°), ad ognuna delle quali è assegnato il nome di una delle costellazioni zodiacali. Il punto 0, il principio, è l'Equinozio di primavera, giorno in cui il Sole sorge nella costellazione dell'Ariete, affermazione errata dal punto di vista astronomico, almeno ai giorni nostri. Il motivo risiede nel fatto che lo Zodiaco Tropicale è stato definito da Ipparco e perfezionato da Tolomeo (astronomi greci) intorno al secondo secolo a.C., tempo in cui all'alba del 21 Marzo il Sole sorgeva realmente nell'Ariete. Oggi, a causa della precessione degli equinozi, lo scenario è completamente diverso in quanto il Sole all'Equinozio di primavera sorge nei Pesci (o nell'Acquario, ci sono scuole di pensiero differenti a riguardo) quindi  i segni dello Zodiaco Tropicale, così come sono disposti nel corso dell'anno, non corrispondono più alle Costellazioni, o meglio, alle costellazioni in cui il Sole si trova, ed è solo per convenzione che si fa iniziare il segno dell'Ariete il 21 Marzo. Ne consegue che l'appartenenza ad un determinato segno zodiacale, che ci accompagna fin dalla nascita, è oggi puramente simbolico visto che in realtà il Sole, nel suo apparente viaggio tra le costellazioni dello Zodiaco, segue un percorso assolutamente diverso da quello che conosciamo e che vuole che i nati tra il 21 Marzo ed il 20 Aprile siano dell'Ariete e via discorrendo. Possiamo quindi concludere che lo Zodiaco Tropicale odierno non è legato agli astri, se non per i nomi dei segni che coincidono con quelli delle costellazioni, ma è legato alle stagioni, tanto da essere definito anche Zodiaco "stagionale", ed il movimento dei pianeti e del Sole nei suoi segni non sono reali in quanto non corrispondenti dal punto di vista astronomico.  In poche parole, se l'astrologo domattina nel vostro oroscopo dicesse che Giove è in Acquario, ed al calar della notte cercaste Giove nel cielo, vi rendereste conto che in realtà il non si trova nella costellazione dell'Acquario.


Lo Zodiaco Siderale affonda le sue radici nell'antica Babilonia, ed è stato fatto proprio dalle culture orientali, quella Indiana in particolare, dove è addirittura istituzionalizzato. Pur avendo in comune con lo Zodiaco Tropicale la denominazione dei segni, in quanto derivante dalle costellazioni, lo Zodiaco Siderale divide la fascia zodiacale (e non l'eclittica) in dodici porzioni di 30° ciascuna, corrispondenti alle costellazioni, e tiene conto della precessione degli equinozi. Può quindi considerarsi, con un certo margine di approssimazione, astronomicamente osservabile, poiché i movimenti dei pianeti possono venir osservati direttamente ogni notte grazie alla fascia di stelle fisse dello Zodiaco. Attualmente, secondo lo Zodiaco Siderale, il Sole entra in Ariete il 14 Marzo e non il 21, sarà con sorpresa quindi che molti di voi si accorgeranno di non appartenere al segno consultato sino ad oggi. Potete verificarlo qui.

A questo punto vi starete chidendo come mai in occidente si faccia ancora riferimento allo Zodiaco Tropicale nonostante le chiare imprecisioni che lo caratterizzano. C'è una motivazione storica: al tempo di Ipparco e Tolomeo, padri dell'astrologia moderna, l'Oroscopo Siderale era conosciuto in quanto era utilizzato dai Babilonesi e dagli Egizi, ed era noto il fenomeno della precessione. Quando Tolomeo, ad Alessandria d'Egitto, scrisse l'Almagesto definendo (tra le tante cose) lo Zodiaco Tropicale, esso coincideva astronomicamente con quello Siderale dei Babilonesi. La scomparsa dei testi Babilonesi dovuta alle invasioni ed alle distruzioni, la diffusione della cultura greca in Europa ed il periodo buio medievale (se pensate che la teoria geocentrica Tolemaica fu messa in dubbio con quella eliocentrica Copernicana solo nel 1543) hanno contribuito a far si che i trattati sui moti dell'universo andassero persi. Oggi, francamente, che senso avrebbe rivoluzionare l'idea che tutti hanno dello Zodiaco? Per quello che vale....
Anche perché entrambi gli zodiaci sono imprecisi da un punto di vista strettamente astronomico, e se nel caso dello Zodiaco Tropicale l'errore è macroscopico visto che, non tenendo conto della precessione, il riferimento agli astri è puramente simbolico, nel caso dello Zodiaco Siderale l'approssimazione sta nel voler "ingabbiare" le costellazioni in dodici settori di fascia zodiacale di 30° ciascuno, quando è facilmente intuibile che le costellazioni astronomiche non sono tutte di 30° esatti, passando dai 19° di estensione della Bilancia ai ben 41° di estensione dei Pesci.

Mi sono dilungato abbastanza, dello Zodiaco Astronomico e delle Ere ne parlerò più in là, intanto vi invito a leggere anche il post della mia amica Semprepazza sul blog Paesaggi dell'anima, con la quale ho il piacere di pubblicare in contemporanea, e che pone l'accento sull'importanza che avevano gli astri per i nostri avi.

Buonaserata e buonanotte a tutti.

 
 
 
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Un blog di: mizar_s_light
Data di creazione: 08/12/2007
 

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MIZAR

Zeta Ursae Majoris

Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.

I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.

Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.

Ed io non le conosco tutte...

 

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01 Febbraio 2009 - Diga San Giuliano - Matera

 

 

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