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La Luce di Mizar

 
 

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Le suggestive foto dei Sassi che vedete in questo box sono state scattate da Gerardo Fornataro, che mi onora della possibilità di arricchire e valorizzare il mio blog con i suoi lavori.
Grazie Gerardo.


































































































 
 

 

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La luce... del Capricorno

Foto di mizar_s_light

Il Capricorno è l'undicesima costellazione dello zodiaco astronomico, la decima dello zodiaco astrologico, la meno estesa ma non per questo la meno importante.
E' sicuramente una delle più antiche, riconosciuta in diverse civiltà del passato, prima tra tutte quella Assiro-Babilonese, che unì le stelle che brillano in quella porzione di firmamento immaginando un improbabile animale con testa, corna e zampe caprine ed il posteriore di un pesce, chiamato Suhur-mash-ha, pesce-capra. E' noto che gli antichi abitanti della valle tra il Tigri e l'Eufrate avessero una strana passione per le creature anfibie.

Molti si chiederanno se c'è un nesso tra questa costellazione e l'omonimo parallelo a sud dell'equatore, il Tropico del Capricorno.  Ebbene, il nesso c'è.
Il Tropico del Capricorno delimita a sud la zona equatoriale, distinguendola da quella temperata, ed è stato tracciato tenendo come riferimento il punto più meridionale in cui il sole raggiunge lo zenit a mezzogiorno.  Ciò accade una sola volta l'anno
* a quella latitudine, a mezzogiorno del 22 dicembre, giorno del solstizio d'Inverno, e giorno in cui quattromila anni fa il sole attraversava la costellazione del Capricorno. Questa corrispondenza oggi non si verifica per il fenomeno della precessione degli equinozi (da lui non si sfugge), ed il 22 dicembre il sole è in Sagittario.
Stesso discorso vale per il Tropico del Cancro, a nord, ma durante l'evento astronomico esattamente opposto, il solstizio d'Estate.
Proprio per questo legame con gli eventi astronomici che simboleggiavano la nascita e la morte del sole**, la costellazione del Cancro era considerata la porta nord del sole, quella del Capricorno la porta sud. Dal Cancro giungevano le anime destinate alla Terra, e dal Capricorno accedevano all'oltretomba dopo la morte.

La costellazione del Capricorno

Osservazione: come ho già detto, è una delle costellazioni meno visibili dello zodiaco, meno luminose del Capricorno sono solo il Cancro e i Pesci. Tuttavia, in quest'estate 2009, il gigante del sistema solare, Giove, ci da una mano a scorgere Algedi (la sua stella più brillante) e le sue sorelle. Non vedere Giove è impossibile anche in città, l'avrete notato così tante volte nelle notti di quest'estate, magari senza sapere cosa fosse. E' l'oggetto celeste più brillante di tutto il firmamento da mesi. Vi basterà spostarvi un po' fuori dal centro abitato (magari aspettando qualche giorno, visto che la Luna gli passa vicino "disturbandone" l'osservazione), cercare a sud est la luce più brillante, ed al di sotto scorgerete la costellazione del Capricorno, in un asterismo che raffigura un triangolo. Alcuni, per fare in modo che i maschietti aguzzino la vista, dicono lo slip di un bikini.

Congiunzione Luna-Giove 2 settembre 2009

Ne potete avere un'idea (in questo caso le linee sono tracciate in maniera diversa) nell'immagine quasù, che raffigura la congiunzione Luna-Giove che si è verificata il 2 settembre (da www.astronomia.com).
La prossima congiunzione, per chi può esserne interessato, è il giorno 29 alle 22:00.

Verso destra (ovest) fate ancora in tempo, nelle prime ore della sera, ad ammirare lo splendido Sagittario, costellazione in cui vi è il centro della nostra galassia. Ancora più a destra lo Scorpione, che ormai tramonta poco dopo il sole.

Alcune brevi curiosità:

  • quando il pianeta Nettuno fu scoperto, il 23 settembre del 1846, si trovava nella costellazione del Capricorno.
  • Essendo molto in voga negli ultimi tempi profezie nefaste e scenari apocalittici, vi interesserà sapere che un sacerdote del IV sec. a.C. aveva previsto che la Terra sarebbe stata sommersa dalle acque quando tutti i pianeti si fossero allineati nel Cancro, ed avvolta dal fuoco quando si fossero trovati nel Capricorno. La prima delle due condizioni si è verificata nel giugno del 1895, e siamo ancora tutti qui. 

*Nella fascia compresa tra i due tropici il sole raggiunge lo zenit a mezzogiorno due volte l'anno, solo alla latitudine corrispondente ai tropici accade una volta l'anno.

**Nel nostro emisfero (nord), al solstizio d'estate (21/22 giugno), a mezzogiorno il sole raggiunge la massima altezza possibile sull'orizzonte. Al solstizio di inverno (21/22 dicembre) la minima altezza sull'orizzonte. Questo fa si che in tempi remoti questi due momenti venissero immaginati come la nascita e la morte del sole.

 
 
 
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Un blog di: mizar_s_light
Data di creazione: 08/12/2007
 

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MIZAR

Zeta Ursae Majoris

Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.

I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.

Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.

Ed io non le conosco tutte...

 

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01 Febbraio 2009 - Diga San Giuliano - Matera

 

 

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