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Grazie Gerardo.


































































































 
 

 

« Libertà di informazioneLa luce... del Sagittari... »

L'autobus della vergogna

Post n°394 pubblicato il 05 Ottobre 2009 da mizar_s_light
 

Ho appreso la notizia dal blog di Superfragilistic la scorsa settimana, ma ancora stento a crederci.

E' davvero possibile che siamo arrivati a tanto?

Esiste ancora qualcuno in questo Paese che si rende conto di quello che stiamo facendo?

Davvero la maggioranza degli Italiani, dei Milanesi in questo caso, approva questi metodi senza rendersi conto di quanto queste immagini siano macabramente simili a quelle in bianco e nero stampate sui libri di storia?

E parlando di informazione, come mai questa notizia è passata così in sordina?

Questo giovedì sarò a Milano. Menomale che ho perso l'abbronzatura, altrimenti ci sarebbe stato da girare alla larga dalle fermate degli autobus... sempre che non vogliano togliersi lo sfizio di caricare un terrone scambiandolo per clandestino.

Che vergogna...

Bus prigione a Milano

Bus prigione a Milano
Foto da www.Repubblica.it

La notizia:

Milano, vigili a caccia degli immigrati
il bus-galera imprigiona i clandestini

Gli stranieri senza documenti vengono fatti salire su un bus con grate sui vetri: è il “bus-galera” usato per gli ultrà, utilizzato per bloccare i presunti clandestini e poi identificarli. A effettuare le operazioni sono i vigili del nucleo Trasporto pubblico, istituito per garantire la sicurezza su tram e bus, ma che di fatto si è specializzato in questi mesi nella caccia ai clandestini in città
di Franco Vanni
 
Al commissario questo lavoro piace: "Ragazzi, prendetemi anche quello nascosto nell’erba e mi avete fatto felice", dice ai suoi. Quello nascosto nell’erba è nordafricano, ha poco più di 20 anni. Si è liberato dalla presa di un vigile e si è imboscato dietro a un cespuglio. Da lì, è corso chissà dove. Al termine di un’intera mattinata di controlli, sarà l’unico straniero scappato al nucleo Trasporto pubblico dei vigili. La squadra, messa in piedi dal Comune nel 2000 per garantire la sicurezza su tram e bus, dallo scorso anno si è specializzata nel servizio "fermi e identificazioni". In pratica: chiudere in speciali autobus con grate ai finestrini, e poi identificare, gli stranieri trovati senza documenti durante i controlli dei biglietti sui mezzi pubblici.

Trentadue agenti divisi in tre turni. Vigili che, mentre gli uomini di Atm multano chi viaggia gratis, fanno quello che devono fare. Un tram dopo l’altro, uno straniero alla volta. Ieri mattina, la prima uscita dall’avvio dei processi ai clandestini, è andata bene: 120 multe staccate e dieci stranieri portati in centrale. Ci si apposta alla fermata, si chiedono i documenti agli stranieri e se non li hanno li si carica sul "bus-galera". È lo stesso tipo di autobus usato per scortare allo stadio i gruppi ultrà. Gli agenti lo chiamano "Stranamore", "perché ricorda il camper su cui Alberto Castagna negli anni Novanta faceva piangere gli innamorati in tivù", ride un agente.

Sulla strada del ritorno, a operazione conclusa, Stranamore è accompagnano da quattro auto dei vigili, che con sirene accese bruciano i semafori per portare il carico alla centrale. Quando alla fermata del tram 15 in via De Missaglia scatta la "tonnara" — sempre stando al gergo dei vigili — sono le sette e mezza. Il tram si ferma, gli agenti bloccano le uscite. Per primo tocca a un ragazzo nordafricano. Mostra fotocopie di documenti, gli fanno cenno di salire sul bus blindato, lui esegue senza fare troppe storie. Poi è il turno di uno slavo. Non apre bocca, toglie le mani di tasca solo prima di sedersi dietro al primo fermato. I passeggeri del tram assistono alla scena e commentano. Una donna con caschetto di capelli bianchi chiede agli agenti: "Ma perché fate così? Hanno fatto qualcosa?". La risposta: "Sono clandestini, signora".



Tre dei dieci fermati, risulterà a sera dopo le verifiche, non lo sono affatto. Per sette scatta invece la denuncia per clandestinità, e uno solo è arrestato: ha già in tasca il decreto di espulsione ma non si è mosso dall’Italia. Dentro al bus, che alle dieci del mattino sta per ripartire con gli uomini a bordo, qualcuno prende a pugni il vetro. Altri nascondono il volto fra le ginocchia. Si ferma un’altra signora, borsetta stretta al petto: "Fate bene — dice agli agenti — questi qua in galera devono stare". Una donna chiede ingenuamente ai vigili dove sia diretto lo strano bus con le reti alle finestre. Fa anche per salire, ma il vigile la ferma: "Signora, aspetti il tram che è meglio".

Delle pattuglie anti-clandestini va fiero il vicesindaco Riccardo De Corato: "È un servizio svolto esclusivamente da questa speciale task-force — dice — non sottrae agenti al controllo della viabilità, che è di competenza di altri 2.900 vigili". Nell’e logiare i "puma", De Corato risponde così anche alle accuse fattegli dai sindacati degli stessi vigili, che criticano il Comune "per avere dirottato troppe divise sulle campagne legate alla sicurezza, trascurando i compiti propri dei ghisa milanesi", come la rimozione di auto sui passi carrai.

Un’inchiesta di Repubblica Milano ha rivelato come, per soddisfare le iniziative securitarie di Palazzo Marino (come il contrasto ad accattoni e venditori abusivi), il comando dei vigili invii fax ai suoi uffici territoriali chiedendo di "dirottare" su quei servizi le pattuglie destinate a soddisfare i reclami dei cittadini. Nell’ordine è compreso anche l’obbligo di fornire "i numeri relativi agli interventi svolti", con cui poi Palazzo Marino fa comunicati stampa. E se non bastano i vigili dei comandi di zona, si ricorre agli straordinari: in media 13mila ore al mese, per una spesa di oltre 300mila euro. "Se i compiti dei vigili sono cambiati è solo perché lo prevede la legge — dice De Corato — e comunque dei 3.057 vigili di Milano, solo 150 si occupano di sicurezza a tempo pieno".

Le rassicurazioni del vicesindaco non bastano a placare l’i nsoddisfazione dei vigili. Alcune sigle sindacali, minacciano di boicottare la tradizionale festa del corpo, in programma per sabato. "Non sappiamo più quale sia il nostro lavoro e nemmeno chi ci comanda", dicono i ghisa in protesta in protesta, dopo che a luglio il comandante Emiliano Bezzon è stato rimosso perché indagato in un’inchiesta giudiziaria su presunti favori a locali notturni.

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Commenti al Post:
dreaming_cri
dreaming_cri il 05/10/09 alle 09:18 via WEB
avevo sentito la notizia...da come è raccontata sembra che chi se ne occupa ci provi gusto....di tutta la vicenda è quello che mi rende più perplessa, scelgono le persone atte a questo compito (che poi sia etico o meno è un altro discorso) tra quelle che sentono quasi prudersi le mani alla vista di un uomo o donna dalla pelle e dalla fisionomia non propriamente italiana?? è giusto che ci sia un controllo, perchè si sta raggiungendo la saturazione, ma questi metodi mi sembrano un po'....
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 00:19 via WEB
...disumani direi. Il problema dell'immigrazione Cri ha, a mio avviso, una soluzione che però non verra mai presa in considerazione, perché in contrasto con gli interessi dei grandi della Terra. I flussi migratori andrebbero estinti alla fonte, nei Paesi di origine, permettendo a quelle genti di svilupparsi e di avere le nostre stesse opportunità. Ma questo vorrebbe dire più difficoltà nel corrompere le classi dirigenti per l'estrazione di minerali, petrolio in primis, meno guerre e meno armi da vendere, per un'industria, quella bellica, che ha un ruolo fondamentale in molte economie occidentali, oltre che nuovi competitors economici. E' il caso, per questi esempi, di molti Paesi africani.
 
dream_is_my_reality
dream_is_my_reality il 05/10/09 alle 12:06 via WEB
Non esistono parole che possano descrivere l'enorme senso di indignazione che ho provato quando ho letto questa notizia, anche perchè, come ben saprai, questo è uno dei temi che mi stanno particolarmente a cuore e, non a caso, uno degli argomenti ricorrenti nel mio blog. Mi chiedo che fine abbia fatto il concetto di "umanità" che dovrebbe essere uno dei principi fondamentali su cui dovrebbe basarsi la nostra esistenza, mi chiedo come si possa incriminare un essere umano per il semplice fatto di esistere e di essere nato nel posto sbagliato. Continuo a pormi domande, ma non trovo risposte... Però, che tristezza... Un abbraccio.
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 00:22 via WEB
Lo so bene Dream, ho letto molto da te su questo tema. Credo che la paura verso "il diverso" sia molto più forte del senso di umanità, soprattutto quando, in un periodo difficile come questo, che come in altri periodi storici diviene terreno fertile per nazionalismi e xenofobia, le paure vengono sapientemente alimentate al fine di attirare consensi.
Un abbraccio a te amica
 
Luxxil
Luxxil il 05/10/09 alle 16:12 via WEB
non ne ero a conoscenza, vergognoso, non ci capisco piu nulla. ciao e un abbraccio Giò
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 00:23 via WEB
Appunto, i tg sono troppo occupati a tessere le lodi del nano operaio che "ricostruisce"... grazie agli altri.
Un abbraccio a te cara Giò
 
mauricemann
mauricemann il 05/10/09 alle 17:31 via WEB
Cioè gli ultrà hanno bisogno delle reti per essere scarrozzati da un posto all'altro?... niente catene?
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 00:24 via WEB
Si scrive ultrà, si legge teppisti... non tutti, ma una gran parte. Ciao Maurizio
 
eos62
eos62 il 05/10/09 alle 18:39 via WEB
Ciao Giuseppe...non ho parole.Ciao buon serata .
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 00:26 via WEB
A volte sono combattuto tra la difficoltà a trovare parole adatte e la necessità di non accettare tutto questo in silenzio.
Buonanotte Aurora
 
semprepazza
semprepazza il 05/10/09 alle 19:39 via WEB
Ieri stavo potando un albero (già lo sai) ero nel giardino di mia madre, il cancello carraio era chiuso a chiave. Ad un certo punto ci siamo trovati un uomo di colore abbronzato nel cortile... balbetta che ha dei libri da vendere e che ha trovato il cancello aperto. Intanto si guarda intorno a considerare la casa, le porte, ecc. Gli dico che è entrato in una proprietà privata e che chiamo mio marito che è di sopra. Biascica qualcosa e si allontana alla chetichella (senza libri e su un'auto parcheggiata poco lontano). Verifico in cancello: era chiuso a chiave ma era stato aperto ugualmente con un ingegnoso trucco. Milano: stazione centrale di tarda sera: sto tornando dall'aeroporto, la navetta ha tardato, ho perso l'ultimo treno che mi avrebbe portato a casa. Dalla fermata della navetta alla stazione devo percorrere mezzo km, passo in mezzo a gruppi di brutti ceffi di tutti i colori che guardano la mia borsa, il mio trolley e me, sono appoggiati ai muri, alle ringhiere, nullafacienti di notte in una stazione... c'è una pattuglia all'orizzonte... meno male. Entro in stazione e mi piazzo vicino all'ufficio della polizia ferroviaria da cui non mi muoverò fino alle 6 di mattina... intorno... di tutto: spacciatori, individui che si aggirano con fare circospetto... brutti disperati e non italiani. Mia città: di sera è meglio uscire in compagnia, è più prudente, o non uscire affatto. Spuntano come i funghi nella notte e fanno paura. Da qualche anno teniamo le porte sempre chiuse a chiave, troppa gente che non è qui per lavorare attenta alle nostre case, alle nostre borse e a noi. Anche per pochi spiccioli. Perciò... evviva il bus delle retate. E non scandalizziamoci tanto, bisogna viverci in una città diventata insicura a causa di gravi errori di immigrazione per capire cosa significa. Gli spazi comuni sono diventati pericolosi e insicuri, ci si deve guardare alle spalle se si sta percorrendo una stradina da soli, ma che azz ci fa tutta sta brutta gente qui, di nottre, che si aggira come sciacalli?
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 00:37 via WEB
Cara Diana, il fatto che un problema legato alla sicurezza ci sia, e che IN ALCUNI CASI coincida con gli immigrati, è innegabile, così come è vero che vivere certe situazioni, piuttosto che guardarle dall’esterno sia diverso (se ricordi, questo principio è tornato, a parti inverse, ogni volta che s’è parlato di mafia). Fatte queste dovute precisazioni, qui ci stiamo dimenticando che da tutte le statistiche fatte negli ultimi anni, che ti invito a consultare visto che sul web c’è parecchio materiale, la stragrande maggioranza degli autori di violenze sessuali in Italia (giusto per tirare in ballo una delle maggiori paure, assolutamente condivisibili, delle donne) sono gli italiani stessi, e che molto più della metà di esse hanno luogo in casa e non per strada! E’ risaputo che l’ambiente domestico è a rischio molto più che l’esterno.
Ti renderai conto anche che solo il 10% dei reati di violenza sessuale è commesso da stranieri, IL RESTANTE 90% E' AD OPERA DI ITALIANI. Potrai anche vedere come oggi i reati come scippi, borseggi e rapine sono 1/3 di quelli che erano nel 1990. Eppure i flussi migratori nel frattempo sono aumentati esponenzialmente.
La verità è scritta in un’indagine dell’istituto di ricerca Demos & pi. Nel più classico dei copia/incolla, ecco cosa scrivono:

Sicurezza e criminalità, a loro volta, costituiscono temi mediatici di successo. Suscitano inquietudine ma anche interesse. Perché l’inquietudine alimenta l’interesse del pubblico. Infine, la sicurezza e la criminalità comune, proprio perché suscitano l’interesse dei cittadini (il “pubblico” dei media), hanno grande rilevanza politica. Possono suscitare consenso oppure distacco; fiducia oppure rifiuto: verso gli attori politici e verso le istituzioni. La spirale generata dal circuito fra realtà, opinione pubblica e media negli ultimi anni ha alimentato l’insicurezza, facendola giungere a livelli elevatissimi […] Va, inoltre, detto che l’insicurezza ha svolto un ruolo importante nella campagna elettorale nel 2008,diventando anche per questo un argomento fra i più frequentidell’informazione e del dibattito sui media. […] E', comunque, comprensibile: se il tema della sicurezza – e, reciprocamente, dell’insicurezza – è particolarmente “sensibile” dal punto di vista degli orientamentipolitici degli elettori, allora non deve sorprendere che venga utilizzato e amplificato in vista del voto. […]a tenere vivo l’allarme sociale contribuisce l’azione di “imprenditori politici” specializzati. Partiti, comitati, associazioni, che mobilitano l’opinione pubblica contro le minacce alla sicurezza. In particolare contro alcuni gruppi ritenuti fonte di pericolo. Primi fra tutti, immigrati e rom.


Puoi verificare la veridicità di quello che ho riportato qui

Come potrai di certo ricordare, una formazione politica in particolare ha fondato la sua campagna elettorale, e tuttora fonda la sua attività di governo, sulla "sicurezza", sulla lotta all’immigrazione e sul respingimento degli immigrati, visti come unici attori della criminalità, ed i media non parlano d’altro. E' un vero e proprio lavaggio del cervello! E questa stessa formazione politica trova la gran parte dei suoi consensi al nord, ed è grazie a quelli che è al governo.Ti dirò di più, anch'io mi non sono immune a questo lavaggio del cervello, perché se nella mia città resto indifferente agli immigrati, che tra cinesi, rumeni e nord africani sono una folta comunità, quando vado a Milano mi rendo conto di diventare più guardingo... e ti credo che ogni immigrato per strada sia visto come una minaccia con un bombardamento di queste proporzioni.
Quello di cui non ci rendiamo conto è che ormai hanno trovato il punto debole, sanno cosa dire per alimentare la paura verso i diversi demonizzandoli.
I criminali non hanno colore, né nazionalità, e mi chiedo, una volta che tutti gli immigrati saranno stati rastrellati, a chi toccherà?
 
   
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 00:51 via WEB
Permettimi di aggungere anche un'altra cosa.
Il reato di clandestinità contenuto nel pacchetto sicurezza, tanto caro al buon Maroni, è solo una farsa politica a scopo di pura propaganda. E sai perché?
La pena inflitta ad un immigrato che dovesse risultare clandestino è un ammenda da 5000 a 10000 euro, non la reclusione (e menomale, perché le carceri italiane già esplodono così come sono). Naturalmente il povero cristo non ha i soldi, quindi non potendo pagare viene ratificato un decreto di espulsione. E' la vecchia legge Bossi-Fini, l'attuale provvedimento già non serve più. Dopo sai cosa accade? Che non sempre lo Stato Italiano (ovvero noi) si fa carico di pagare il biglietto dell'aereo al clandestino espulso, ne tanto meno può sempre affittare voli charter, quindi ordina al clandestino di lasciare il Paese a sue spese. Lui però, come ha fatto poco prima, dice di non avere soldi per comprare il biglietto, e rimane lì dov'è. Se lo ribeccano rischia un'altra ammenda o il carcere, e tutto il gioco ricomincia da capo
Qual'è la morale della storiella? Che noi pecorelle crediamo che vengano presi provvedimenti adeguati, in realtà ce lo fanno solo credere, perché nella sostanza NON CAMBIA ASSOLUTAMENTE NIENTE.
 
     
dream_is_my_reality
dream_is_my_reality il 06/10/09 alle 10:28 via WEB
Avrei voluto anch'io permettermi di aggiungere qualcosa in merito ma vedo che lo hai già fatto tu, ovviamente SONO D'ACCORDO CON TE. Un caro saluto :)
 
     
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 20:07 via WEB
:) Un abbraccio a te Dream, buona serata
 
swala_simba
swala_simba il 05/10/09 alle 22:25 via WEB
Scusa Giuseppe se prendo un po’ di spazio, ma questo argomento mi sta molto a cuore ed è il fil rouge del mio blog.
E' giusto indignarsi quando accadono certi fatti, ma è anche giusto non sottovalutare la percezione della paura e dell’insicurezza che è diventata parte integrante della vita dei nostri concittadini.
Proviamo ad analizzare insieme..

La xenofobia in Italia risale a molti anni fa.
“… All’inizio degli anni ’80, il nostro paese si scopre per la prima volta terra di immigrazione, dopo essere stato per molto tempo paese di emigranti.
Nei primi anni ’90, con gli sbarchi degli Albanesi in Puglia e le immagini ai tg dei barconi stracarichi di un’umanità esasperata e in cerca di fortuna, viene a svilupparsi nella coscienza dei cittadini –non casualmente- questa sindrome da invasione. L’Italia si sente circondata, invasa. Incomincia a coltivare reazioni di autodifesa. Questa emigrazione di massa dal piccolo Stato affacciato sull’Adriatico coincide con la discesa in campo di alcune forze politiche, come la Lega, che fanno della lotta allo straniero il loro cavallo di battaglia.
La seconda tappa di questa ondata di xenofobia va collocata dopo gli attacchi alle torri gemelle nel settembre 2001. E’ il periodo della stigmatizzazione degli immigrati, ma soprattutto di coloro che hanno origini e religione islamica. Da quel momento il Paese vive il passaggio dalla sindrome da invasione ad una sindrome ancor più pericolosa, che è quella della minaccia all’identità.
Siamo oggi alla terza fase, una fase di razzismo più acuto perchè non riesce a riconoscersi come tale.
Esso continua nella tecnica dell’occultamento di se stesso, di fronte ad un dilagare di episodi e di atteggiamenti che segnalano lo stato di un paese che sta coltivando e mettendo in pratica chiari atteggiamenti xenofobi.
E sullo sfondo di crisi economica e sociale, condita da disordini sociali e paure metropolitane, il ruolo fondamentale l’ha giocato l’imprenditoria della paura, quel sistema di capitalizzazione del timore collettivo che della minaccia percepita dai cittadini per il proprio benessere e la propria identità ha fatto la propria fortuna politica.
E purtroppo l’immigrazione si è radicata nel nostro paese in un vuoto legislativo, dato che la legge italiana fino al 1995 non seppe o non volle riconoscere un fenomeno così evidente.Infatti il parlamento ha varato sì leggi, ma incomplete, velleitarie e prive di una strategia a lungo termine.
Ad esempio i decreti sui flussi non programmano i fabbisogni del mercato e, per questo, favoriscono la creazione di sacche di irregolarità.
Nel 1998 arriva la legge Napolitano-Turco che cerca di affrontare il problema nel suo complesso in un’ottica di sistema: una più efficace programmazione dei flussi, il recupero delle vittime della prostituzione, progetti di integrazione, la ricerca di un lavoro che ne condizioni l’ingresso.
Il governo di centrodestra che è succeduto da una parte non l’abolisce , dall’altra la svuota di contenuti e prospettive.
"Il razzismo in Italia non è ormai più un’emergenza, ma è quotidiano e diffuso ormai da tempo in tutte le aree del paese" - afferma Grazia Naletto, vicepresidente di Lunaria – associazione che ha realizzato il Libro Bianco sul razzismo in Italia che immortala, passo dopo passo, in 169 pagine, l'evoluzione del fenomeno nel nostro paese dal gennaio 2007 allo scorso 15 aprile, partendo da fatti oggettivi - 319 casi di cronaca - e da come la stampa ne ha parlato.
Gli italiani, insomma, si stanno "trasformando". Il pensiero esclusivo sta lentamente prendendo posto nel nostro modo di percepire l'altro e la responsabilità è soprattutto di una terribile interazione fra tre elementi: le nuove discipline normative nei confronti degli stranieri, quello che accade quotidianamente a livello sociale e il modo che hanno i media di trattare le notizie. Spesso, infatti, le parole, i termini per descrivere una persona o per raccontare un fatto, nascondono in modo più o meno consapevole, una discriminazione nei confronti dello straniero che ne è protagonista. Ed è questa, evidenzia ancora Grazia Naletto, la novità più rilevante rispetto al passato. E aggiunge che "nei fatti, è in atto un processo di legittimazione culturale, sociale e anche, purtroppo, istituzionale del razzismo".
Grazie per lo spazio e notte quieta, viandante delle stelle

 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 01:01 via WEB
Non devi ringraziarmi Francesca :) sai già che qui sei libera di prendere tutto lo spazio che vuoi, tu come tutti gli altri.
Condivido pienamente tutto ciò che hai riportato, soprattutto quando il dito viene puntato contro chi fa dell'istigazione alla xenofobia il proprio cavallo di battaglia elettorale. In tempi non sospetti, ed in piena campagna elettorale, guarda cosa facevano circolare quegli irresistibili bontemponi della Lega.

Grazie per l'augurio Fra, tutto sommato lo è stata, e lo sarà anche questa :) Buonanotte

 
   
swala_simba
swala_simba il 06/10/09 alle 05:30 via WEB
Buongiorno, scommetto che stai ancora dormendo... eheheheheheh
ho visto il tuo post, quello in cui pubblichi i manifesti della lega...
beh circolano ancora dalle mie parti e t'assicuro che conviverci non è facile...
diceva qualcuno addà passà a nuttata ...
 
     
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 08:30 via WEB
Eheheheh... in effetti ero ancora in pieno sonno ;p
Una campagna elettorale perpetua si direbbe... Buona giornata :)
 
cateviola
cateviola il 06/10/09 alle 09:31 via WEB
avevo già letto la notizia dell'autobus "accalappiaclandestini"... e conosco le paure e l'esasperazione di chi vive in mezzo alle contraddizioni della mancata integrazione (abito in periferia, la sera da sola non esco più, all'angolo vedo ogni notte le prostitute - con cui vanno italiani regolarmente sposati - e ogni tanto si sente un grido e la mattina esce in cronaca un accoltellamento, mio babbo è stato aggredito e rapinato sul bus l'estate scorsa...), solo che bisogna guardare a occhi e cuore aperti e non confondere chi chiama in Italia manodopera e corpi da sfruttare (nei campi di raccolta dei pomodori come sulle strade della prostituzione, nelle fabbriche e in nero nei cantieri come nelle piazze dello spaccio) e le vite sfruttate o ridotte a delinquere per sopravvivere... vite scampate alla guerra, alla fame, alla morte in mare o sotto l'asse di un camion cercando una via di fuga alla morte a casa loro dove "noi" portiamo rifiuti tossici e armi per i signori della guerra, dopo aver fatto gli imperatori
Un abbraccio
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 20:06 via WEB
Ma infatti comprendo i timori di chi come voi abita in realtà dove gli immigrati clandestini si macchiano di reati tra i più disparati, ed aldilà delle legittime rivendicazioni storiche, non capisco perché si debba fare di tutte le erbe un fascio, perché ogni clandestino debba essere un criminale punto e basta, so che non è il tuo caso naturalmente.
Purtroppo Cate moltissima gente preferirebbe vederli annegare tutti.
Un abbraccio a te buona serata
 
   
cateviola
cateviola il 06/10/09 alle 22:55 via WEB
quella del reato di clandestinità è una barbarie proprio per questo: reato essere "qualcosa" o qualcuno, non un'azione commessa! Giudicare una persona per il suo status e non per le sue azioni... e non lo chiamerò razzismo, forse è più classismo, perché un "abbronzato" coi soldi non sarà mai respinto
Un abbraccio, Miz, ti voglio bene
 
     
mizar_s_light
mizar_s_light il 07/10/09 alle 01:12 via WEB
Cate... :) GRAZIE. Se posso riempire di significati una parola, cinque lettere forse sono poche, ma nellle botti piccole c'è il vino buono :p
La naturale prosecuzione del tuo ragionamento, che condivido, è che l'introduzione del reato di clandestinità non è una misura atta a contrastare l'immigrazione ne tanto meno a favorire l'integrazione, ma uno specchio per allodole che rifletta, alla gente, l'illusione che il problema (ovvero alleviare le loro paure, indotte dalle stesse persone che fanno le leggi) venga risolto nella maniera più drastica ed efficace possibile, eliminandolo. Un bacione
 
nichivrocchiblu
nichivrocchiblu il 06/10/09 alle 10:31 via WEB
Sei terrone?'..azz...lo sapevi che il "terrone" era il "clandestino " di una volta.?.davvero sai.. prima che questi poveri cristi,,(non tutti) cominciassero ad affluire , gli stessi imbecilli, avevano gli stessi preconcetti nei confronti di noi italiani del sud....pensa un pò......ciao ciao...Nico
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 20:11 via WEB
Terrone e me ne vanto ;)
Lo so Nico, per questo mi chiedo, come ho già fatto in un altro commento, una volta che tutti i clandestini saranno stati rastrellati, a chi toccherà? Quali saranno i diversi di turno? Quali le vittime della propaganda politica? Io un presagio ce l'ho già perché, come tu stesso dici, noi eravamo i clandestini 50 anni fa' ...o chissà, per molti lo siamo ancora oggi.
Grazie per il tuo commento Nico
 
ilvate2008
ilvate2008 il 06/10/09 alle 12:19 via WEB
Chi non ha una fonte di reddito deve essere espulso,io la penso così.Le modalità possiamo renderele più dignitose,ma il concetto di fondo rimane lo stesso.Siamo un paese che non può permettersi di offrire un futuro dignitoso ai giovani italiani,immaginiamoci se può dare ospitalità agli immigrati.
 
 
ilvate2008
ilvate2008 il 06/10/09 alle 12:23 via WEB
Il razzismo non c'entra nulla.se fate questo ragionamento sbagliate.Gli Italiani non sono razzisti,ma sono terrorizzati, perché il nostro stato non garantisce la sicurezza.NOn si possono avere dei ghetti come quelli che abbiamo nelle nostre città;campi rom(li ho vicini casa) dove accade di tutto e di più.Parliamo anche della dignità di noi Italiani qualche volta.
 
   
semprepazza
semprepazza il 06/10/09 alle 17:49 via WEB
Infatti il razzismo non c'entra nulla, chiediamo solo ordine e legalità, chiediamo che gli ingressi siano controllati, regolamentati, che le nostre città non diventino teatro di nuova criminalità a fianco di quella che c'è già. Per fare della beneficienza ci sono centinaia di enti preposti,che si attivino quelli, noi non siamo in grado di discernere il buono dal cattivo tra le migliaia di disperati e disgraziati che arrivano. Tu dici che non cambia nulla, ti sbagli, cambia la percezione dello straniero, serpeggiano timori GIUSTIFICATI, non indotti da tanta propaganda. E il risultato è che molti, pur vergognandosi a dirlo, votano Lega, perchè, nonostante le manifestazioni plurime di beceraggine politica, è l'unico partito che porta avanti, per quanto male, il discorso di una regolamentazione. Il voto agli immigrati? Piuttosto emigro io, in un altro paese dove ci sia più ordine.
 
     
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 20:21 via WEB
@Marco: attenzione, c'è una cosa che forse ho fatto male a non chiarire. Io non santifico né demonizzo, non dico che gli immigrati sono santi scesi sulla terra, ma neanche che sono tutti criminali, o potenziali criminali. Chi delinque va punito alla stessa maniera di tutti gli altri, chi non lo fa non vedo perché debba essere "linciato". Tu dici che non siamo in grado di fornire loro un futuro dignitoso... non lo so, quello che so è che vedo sempre meno ragazzi come noi (e mi ci metto dentro anch'io, non sono diverso da te) a raccogliere i pomodori, a lavorare nelle stalle, a fare il carpentiere, l'autista. I lavori sporchi e pesanti non vuol farli più nessuno, perché tutti cerchiamo la scrivania con l'aria condizionata. Penso che te ne sarai accorto guardandoti in giro. Quanto al non garantire la sicurezza, credi sia più utile sostenere le forze di polizia o gettare a mare tutti gli occupanti di un canotto che si avvicinano alla costa? No, sai perché, gli italiani non sono tanto meglio, ma si guarda solo all'esterno.
 
     
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 20:39 via WEB
@Diana: mi pare che in tutti i miei commenti, e nel post, non ho mai scritto la parola razzismo, e sai perché? Perché tutta questa storia la reputo ancora peggio. Qui non si tratta di disprezzo per un'altra razza, qui si tratta di suppore che ogni clandestino, in quanto tale, sia un criminale. Una sorta di moderna inquisizione, senza possibilità di appello.
Credo di aver dimostrato, dati alla mano (che per quanto freddi credo che meglio rappresentino la realtà) che non c'è nesso tra l'aumento dei flussi migratori ed il numero di reati, e che i reati commessi da immigrati non sono che una minima parte di tutti quelli denunciati ogni anno. Tu dici che cambia qualcosa? Io non credo, perché ti ho riportato quello che accade. Puoi informarti e vedere che non dico cavolate, altrimenti se questo ti fa stare più tranquilla puoi credere che Maroni abbia la bacchetta magica, ma la realtà, valutata senza coinvolgimento emotivo, è diversa ed è anche dimostrata. Poi, ripeto ancora una volta, comprendo perfettamente il tuo stato d'animo come quello di molti altri, ma perché mi rendo conto che il bombardamento mediatico a scopo propagandistico è giornaliero; resta il fatto che quello che scrivo è solo il mio pensiero, la mia opinione, che in quanto tale è discutibile dalla prima all'ultima parola, quello che accadrà dopo non lo sa nessuno, ma permettimi di essere pessimista.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
vate il 07/10/09 alle 08:54 via WEB
Appunto,Giuseppe...dobbiamo accettare le persone in base alle disponibilità di lavoro e non incondizionamente.Io so solo che gli stronzi sono ovunque(e in Italia è pieno),ma qui il problema non è rappresentato dagli immigrati ma da uno stato in cui non ci sono regole in nessun ambito.Perchè se ci fossero leggi giuste il delinquente clandestino non potrebbe fare quello che fa e altresì la brava persona venuta da noi per cercare un futuro migliore potrebbe realizzarsi.
 
     
mizar_s_light
mizar_s_light il 10/10/09 alle 14:02 via WEB
Quello che dici è giusto e sacrosanto ma, mi chiedo, chi è che le regole dovrebbe farle rispettare a tutti, e prim'ancora a se stesso? O anche questo è colpa dei clandestini? O non sarà mai che "accontenta la gente" in questa maniera per far sì che vengano chiusi entrabi gli occhi sulle sue malefatte?
Buon fine settimana Marco
 
Lorendolce
Lorendolce il 06/10/09 alle 17:35 via WEB
MI' caro, proibire, proibire sanno fare solo questo, come non importa, basta inventarsi sistemi o leggi che proibiscano, che impongono volontà e prepotenza senza rispetto alcuno proprio come questi bus-galera di cui la Moratti ne va tanto orgogliosa. Soddisfare a tutti i costi il bisogno di sicurezza dei cittadini. E ' ovvio che ci debbano essere servizi e forze dell’ordine che controllano, ma non in questo modo, e mi chiedo, fino a che punto hanno licenza di perpretare i loro controlli? O possono fare quello che vogliono massacrando e manganellando ad oltranza? Ormai da tempo si vive un tanto al kilo ed anche questa volta è così. Controlli per dare fumo negli occhi e far credere che tutto va bene. Ciao ^_^ un bacio. Lorena.
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 06/10/09 alle 20:44 via WEB
Lorena, l'errore più grande, sul quale marciano i politici del nord perché hanno capito che muoversi bene in quel contesto vuol dire assicurarsi grandi quantità di voti, è confondere LA SICUREZZA con LA PERCEZIONE DI SICUREZZA. La prima è reale, dimostrabile, la seconda no, perché è frutto della nostra emotività, delle paure indotte da chi ha imparato ad utilizzare la comunicazione ad arte.
Buona serata a te :)
 
semprepazza
semprepazza il 06/10/09 alle 20:52 via WEB
W la Svizzera! ^___^ Un abbraccio.
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 07/10/09 alle 01:05 via WEB
W l'Italia! ...forse :/
Un abbraccio a te Diana :)
 
   
semprepazza
semprepazza il 07/10/09 alle 20:17 via WEB
W l'Italia... senza forse. ^__^
 
     
mizar_s_light
mizar_s_light il 10/10/09 alle 14:02 via WEB
Aggiudicato ;)
 
relatived
relatived il 06/10/09 alle 23:02 via WEB
caro Giuseppe riguardo al tuo post dico solo che pur non vedendo di buon occhio estremismi come questo (al di là delle ideologie politiche), riesco a comprendere i motivi che li incentivano..sicuramente si coglie nella comunità la consapevolezza di avere strade (e non solo)meno sicure..di vivere in un Paese che cambia in poco tempo e non in meglio..aggiungo solo una cosa: vienimi a trovare nel blog, sono riemersa:)))baci e buona serata
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 07/10/09 alle 01:19 via WEB
Silvia :) innanzitutto fammi dire che è un piacere ritrovarti, e che anche se ho sonno e mi ero ripromesso di andare subito a dormire, per te faccio uno strappo ;)
Quanto al resto, hai mai notato di quanto i tg sottolineino la nazionalità o la provenineza degli autori di un reato quando si tratta di extracomunitari? Facci caso...
Chi ha una posizione sociale dominante, o chi ha bisogno del consenso della gente, sia esso politico o direttore di un tg che vuole fare ascolti, studia i punti sensibili della gente, quelli che possono attiarare maggiormente la loro attenzione, e li sfrutta a proprio vantaggio. Non è fantascienza o paranoia, ma semplicemente psicologia. E' un metodo di larghissimo utilizzo nei campi più disparati, dalla politica alla pubblicità.
Baci a te cara, vengo a trovarti :)
 
io_contro_le_cozze
io_contro_le_cozze il 07/10/09 alle 19:00 via WEB
Buona sera!!..innanzitutto non si è trattato di una "caccia allo straniero", basta un termine per sconvolgere completamente tut. Ti invito cmq a farti un giretto a Milano per vedere con i tuoi occhi la situazione di degrado in cui si vive... Ti consiglio anche di farti un giretto sulla linea 90-91... Tornato poi nella tua tranquilla cittadina, sicuramente vedrai le cose in un altro modo... Magari la penserai anche tu come quella signora, ma non lo dirai a nessuno... ciao! p.s. io abito a Milano..
 
 
mizar_s_light
mizar_s_light il 10/10/09 alle 14:11 via WEB
Siccome mi piace dare il proprio nome alle cose, questa non mi sembra davvero null'altro che una caccia allo straniero.
Detto questo, ho sempre ribadito che starci dentro è diverso che guardare da fuori, ma a Milano ci vengo abbastanza spesso, l'ultima volta due giorni fa, e fin'ora ho girato in lungo e largo senza avere problemi. Che la mia sia fortuna? Può darsi e spero di continuare ad esserlo, anche perché la mia esperienza non può smentire un problema che c'è, senza ombra di dubbio. Quello di cui mi rendo conto invece, come dicevo a Diana poco più su, e che il lavaggio del cervello dei duri verdi ha effetto anche su di me, perché nonostante anche la mia tranquilla cittadina abbia una presenza non indifferente di immigrati, divento guardingo solo quando sono a Milano.
Ciao buon fine settimana
 
CherryM00N
CherryM00N il 08/10/09 alle 14:11 via WEB
Ecco che bello, adesso siamo tutti piu' sicuri! La maggior parte di chi lamenta la paura di subire un crimine non ne ha subiti di seri. Tutto cio' grazie a politici che dovrebbero rispondere in tribunale dei loro reati e invece governano con pretese di immunita' e che vantano tra i loro eletti i propri avvocati e immuni da condanne per reati da mafia. E grazie naturalmente alle loro propagande mediatiche. Chi e' "clandestino" o comunque straniero (dati alla mano) e' 3 volte di piu' vittima di reati in Italia che un cittadino italiano. Credo che ogni altro commento sia supelfluo a parte ricordare che anche l'ONU e la EU hanno richiamato l'Italia per razzismo. Che schifo!
 
 
io_contro_le_cozze
io_contro_le_cozze il 09/10/09 alle 23:38 via WEB
cara cherry, ho detto che abito a Milano quindi tutti i giorni mi confronto con questa situazione di degrado totale, non mi baso su quello che dicono il giornale... Viverc è tutta un'altra cosa che parlare solo per fare i buonisti!!! Sei tu che ti basi su notizie stravolte per il solo scopo di creare un polverone...
 
   
CherryM00N
CherryM00N il 10/10/09 alle 23:50 via WEB
Il mio commento era riferito al post del blog e a nessuno in particolare di quelli di risposta. Visto che mi indirizzi cerchero' di risponderti: Non capisco che rilevanza abbia dove tu viva. Se dobbiamo parlare di esperienze personali, conosco benissimo Milano, e allora? E' la stessa di sempre, con una vergogna in piu', da cui mi dissocio con indignazione. So benissimo cosa significhi viverci e cosi pure in altre citta' itaniane e non, ed ovunque faccio del mio meglio per comprendere la realta' che mi circonda e di non venire meno ai miei principi, cioe' che ogni persona ha i miei stessi diritti. Quando iniziarono alla fine degli anni '30 in Germania le persecuzioni e i rastrellamenti razziali le "brave persone" dicevano le stesse cose che dici tu. Trovo abbastanza offensive le definizioni con cui mi indirizzi e le finalita'che mi attribuisci, quindi ti invito a tenere i tuoi giudizi sull'argomento e non su di me, anche se attaccare le persone senza argomentare e a frasi fatte e' sicuramente piu' facile.
 
     
io_contro_le_cozze
io_contro_le_cozze il 11/10/09 alle 09:28 via WEB
Ma lo sai che la Lombardia è la regione con il più alto numero di immigrati sia regolari che non?? Quindi, di conseguenza, ci troviamo ad affrontare i soliti problemi di accoglienza, di convivenza, ecc. Ovvio, in un paese di pochi abitanti è più facile tenere tutto sotto controllo, ecco perchè evidenziavo il fatto che io vivessi a Milano. Per quel che riguarda gli autobus, io non li ho mai visti, da ricordare che ne ha parlato "la Repubblica" e questo dice tutto. E' facile fere i buoni alle spalle degli altri.. Finchè non si arriva a toccare "con mano".. Buona Domenica!
 
     
CherryM00N
CherryM00N il 11/10/09 alle 14:46 via WEB
Non riesco a discutere con qualcuno che prima si appella ad impressioni soggettive e personali asserendo di non leggere i giornali, e poi a statistiche generiche che trarrebbero conclusioni che non si capisce cosa dovrebbero dimostrare, sempre poi negare l'evidenza di fatti documentati perche' forse riportati da un giornale che non ti piace (come se la notizia non avesse fatto il giro del mondo sulla stampa estera!)Dibattere ha senso quando non c'e' faziosità e qualunquismo, quindi questa conversazione per quanto mi riguarda finisce qua.
 
     
mizar_s_light
mizar_s_light il 11/10/09 alle 21:01 via WEB
Mi pare che leggendo nel tuo commento affrontare I SOLITI PROBLEMI DI ACCOGLIENZA, DI CONVIVENZA ETC. il discorso possa dichiararsi chiuso anche per me, essendo venuto fuori il vero motivo, che non è certo la minaccia di un clandestino visto come un criminale a prescindere, ma ben altro.
 
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Un blog di: mizar_s_light
Data di creazione: 08/12/2007
 

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MIZAR

Zeta Ursae Majoris

Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.

I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.

Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.

Ed io non le conosco tutte...

 

VIAGGIO VERSO L'ORSA...

...attraverso un mondo, dighiaccio apparente.

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01 Febbraio 2009 - Diga San Giuliano - Matera

 

 

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