La Grande Invocazione
da recitare ogni giorno
Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.
Messaggi di Dicembre 2014
Passato Natale siamo in attesa del nuovo anno ... quanti bilanci si fanno in questi giorni ... quante speranze per il nuovo e quanta attesa ma una cosa è certa ... niente cambierà nella nostra vita se non avremo imparato a guardare il mondo con occhi diversi ... vi auguro tutto il bene possibile ma soprattutto una nuova consapevolezza nella luce d'amore verso voi stessi e il vostro prossimo ... @
di gioia serenità salute e amore |
Vigilia di Natale ... momenti di riflessione ... momenti di interiorizzazione ... momenti di crescita nella consapevolezza di ciò che siamo ... e cosa siamo? Luce ... Amore ... essenza Divina ... se viviamo con questa consapevolezza la nostra vita sarà gioiosa ... Buona Vigilia di Natale di luce per tutti @
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LETTERA DI NATALE di Maria Carrassi Il Natale è festa di "Rinascita". Una simbologia che vuole ricordarci quanto sia importante risvegliarsi allo spirito ... ma questo può accadere sempre ... non solo a Natale ... siamo anime in cammino e come i viandanti durante il percorso facciamo incontri ... affrontiamo prove ... cresciamo nella consapevolezza che ci viene dall'esperienza vissuta ... ciò determina il nostro cambiamento ...
Il Natale ci ricorda il Cristo che rinasce in noi, e si manifesta nel modo in cui rispondiamo al sorriso o alle lacrime ... Cristo rinasce in noi ogni volta che siamo insieme nella gioia, e ce lo ricordano le sue parole "Ogni volta che due o più saranno riuniti nel mio nome, lì ci sarò". (Matteo - 20)
In passato in questo giorno, solstizio d'inverno, si inneggiava alla Luce, Festa del Sole Nascente perché la luce comincia a risalire.
Il "Sole" Nascente. Quindi si identifica con il Cristo che ritorna sulla terra per illuminarci con la sua luce.
Con l'avvento del Cristianesimo, la Chiesa ha mantenuto questa giornata di festa, trasformando la Festa della Luce nella Festa di Cristo Luce del Mondo. La festa della Luce, quindi è La Festa del Sole e poiché il Sole è associato al nostro Cuore, il Natale è anche la Festa del Cuore, delle emozioni positive e luminose. Quelle emozioni che il Cristo ha insegnato, per condurci sulla Via della bellezza, della gioia, dell'armonia, della comprensione sempre maggiore di sé. Quella Luce e quella Bellezza che sono in noi da sempre.
Ecco perché allora il Natale è anche festa della riscoperta di quello che siamo, di quello che c'è in noi, di quello che davvero possiamo fare quando siamo consapevoli. E' la festa in cui il nostro Essere finalmente si dischiude a nuova vita, a nuova bellezza, a nuova Armonia. Cristo Luce del Mondo. Cristo che, con la sua presenza, ci ha detto che anche noi siamo e possiamo essere come Lui.
Rinascere cosa significa? ... abbandonare quelle credenze che da sempre ci hanno limitato, per proiettarci verso un Universo in cui siamo noi il centro, in cui siamo noi forza creatrice, in cui siamo noi artefici del nostro Destino, consapevoli di quello che davvero siamo e che possiamo divenire. Facciamo in modo allora che questo nuovo Natale illumini i nostri cuori e ci faccia comprendere quello che davvero siamo, e che dobbiamo tornare ad essere ... pura Luce ... Cristo ogni anno ci apre la strada. Facciamone tesoro!
Con l'augurio che questa consapevolezza possa illuminare i vostri cuori, vi invio un luminoso saluto che possa donarvi quell'energia necessaria per scoprire quel qualcosa di grandioso che da sempre alberga in noi. E che attende di essere svelato.@
"C'è il sole nel mio Cuore, ogni giorno ed ogni ora. Sole che nessuno può portarmi via, Sole che nessuno può donare a me" (Thich Nhat Hanh)
BUON NATALE DI GIOIA E DI AMORE PER TUTTI E FELICE ANNO NUOVO Maria
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nella foto Gubbio: l'albero di Natale più grande al mondo
STORIA DELL'ALBERO DI NATALE - libera riduzione di M. Carrassi
L'albero è sempre stato simbolo di vita per tutte le culture, ancora prima della nascita del Cristianesimo. Nella cultura cristiana, il legno della croce di Cristo è anche legno che può fiorire, come testimoniano incisioni e dipinti in catacombe e battisteri di epoca paleocristiana. Un'antica tradizione pagana voleva che per il nuovo anno si portasse in casa un ramo beneaugurate, il ceppo, per poi bruciarlo nel camino. Simbolicamente si bruciava il passato e le scintille che salivano nella cappa erano la luce dei giorni in arrivo. In quell'occasione, ci si scambiavano anche i doni. L'ABETE Un'usanza medioevale era quella degli "Adam und Eva Spiele", i giochi di Adamo ed Eva, la ricostruzione nella notte del 24 dicembre del paradiso terrestre, con alberi di frutta simbolo della vita e dell'abbondanza. A questi alberi da frutto, con il tempo si preferì l'abete, il "Tannenbaum", perché sempreverde. Un'antica favola popolare racconta che il magico dono di mantenere intatto il suo colore e le sue foglie sia stato un dono di Dio all'albero che era stato un rifugio dai suoi nemici. L'abete era considerato albero sacro anche nell'antico Egitto dove era considerato l'albero della Natività, perché sotto i suoi rami era nato il Dio di Biblos. In Grecia era l'albero consacrato alle nascite e in Asia settentrionale era l'albero cosmico, piantato al centro dell'universo. Il ruolo di Goethe : L'albero di Natale nasce ufficialmente intorno al 1605: in una cronaca di Strasburgo si legge che gli abeti, "Dannenbaumen", in tedesco arcaico, erano portati nelle case e ornati con mele, zucchero e fiori di carta, oggetti simbolo di fertilità. La fortuna e la diffusione dell'albero addobbato si devono allo scrittore tedesco Wolfgang Goethe, che, pur non essendo particolarmente religioso, amava moltissimo la tradizione dell'albero di Natale, all'epoca molto diffusa in Germania, soprattutto nelle case dell'aristocrazia. Nella sua opera più famosa, "I dolori del giovane Werther", l'insigne scrittore inserisce anche una descrizione dell'albero natalizio, che da quel momento in poi, debutta anche nella grande letteratura. LA TRADIZIONE ROMANTICA In epoca romantica, l'albero di Natale raggiunge il suo splendore e l'antica tradizione è maggiormente valorizzata. È di questo periodo la canzone "Oh Tannenbaum, oh Tannembaum" ("Oh albero, oh albero"), ancora oggi una delle canzoni natalizie più cantate non solo in Germania, ma anche nel nostro Paese. In Francia, nel 1840, la principessa Elena, sposa del duca d'Orleans, addobbò un albero di Natale alle Tuileries a Parigi, che provocò stupore nell'intera corte. Non tutti sanno che le luci con cui addobbiamo l'albero simboleggiano la luce che Gesù porta nel mondo, mentre le sfere, i pacchettini, le caramelle appese ai rami, sono il simbolo dell'amore che Gesù porta in dono all'umanità ... BUONE FESTE A TUTTI VOI DOLCI ANIME ♥ Maria
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Impara a vedere gli altri come sono realmente. Se vedi gli altri come sono realmente, senza prendere nulla in modo personale, niente di ciò che dicono o fanno ti potrà ferire. Anche se mentono, va bene così. Stanno mentendo perché hanno paura che tu scopra che non sono perfetti. (Don M. Ruiz) Pace e Amore * Maria V. M. Carrassi |
La vita non mi ha disilluso. Di anno in anno la trovo invece più ricca, più desiderabile e più misteriosa - da quel giorno in cui venne a me il grande liberatore, quel pensiero cioè che la vita potrebbe essere un esperimento di chi è volto alla conoscenza - e non un dovere, non una fatalità, non una frode. E la conoscenza stessa: può anche essere per altri qualcosa di diverso, per esempio un giaciglio di riposo o la via ad un giaciglio di riposo; oppure uno svago o un ozio; ma per me essa è un mondo di pericoli e di vittorie, in cui anche i sentimenti eroici hanno le loro arene per la danza e per la lotta. "La vita come mezzo della conoscenza" - con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma perfino gioiosamente vivere e gioiosamente ridere. (Friedrich Nietzsche) Pace e Amore * Maria V. M. Carrassi
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