Creato da maria.carrassi il 27/02/2010

Nell'Infinito

... tentai di conoscere me stessa

Messaggi del 14/10/2014

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3351 pubblicato il 14 Ottobre 2014 da maria.carrassi
 


Foto: La qualità dell'esistenza che il trapassato si trova a vivere nello stato di disincarnazione, è fortemente condizionata da come è vissuto sulla Terra. Anime umane che nella loro permanenza sulla Terra si sono dedicate ad un'esistenza pervasa dall'attaccamento alle cose materiali, o si sono unilateralmente affaccendate in questioni effimere e superficiali, oppure hanno perseguito finalità ed obiettivi meramente terreni, vivono di là molto diversamente da come vivevano in terra. Gli errori, le colpe e le manchevolezze compiute nella vita trascorsa, contrariamente a ciò che viene professato dai sistemi confessionali e religiosi, nel mondo in cui vivono i defunti, non vengono puniti con il castigo infernale, ma suscitano nell'anima disincarnata il senso penoso del fallimento, l'avvilente sensazione di aver sprecato un'intera esistenza, di aver sciupato un'occasione offerta al perfezionamento interiore ed evoluzione spirituale.  In luce divina * Maria

 

La morte per colui che sta dipartendosi dalla condizione terrestre, non è affatto un evento tragico e doloroso. Lo è invece per coloro che, a lui legati da vincoli affettivi, nel separarsene, sono assaliti dall'afflizione. E' proprio la disperazione dei congiunti a procurare profonda costernazione nell¹anima del defunto . All'eccessivo avvilimento dovrebbe, pertanto, subentrare la serena e fiduciosa persuasione che, quell'anima disciolta dal corpo, continua a vivere.  La qualità dell'esistenza che il trapassato si trova a vivere nello stato di disincarnazione, è fortemente condizionata da come è vissuto sulla Terra. Anime umane che nella loro permanenza sulla Terra si sono dedicate ad un'esistenza pervasa dall'attaccamento alle cose materiali, o si sono unilateralmente affaccendate in questioni effimere e superficiali, oppure hanno perseguito finalità ed obiettivi meramente terreni, vivono di là molto diversamente da come vivevano in terra. Gli errori, le colpe e le manchevolezze compiute nella vita trascorsa, contrariamente a ciò che viene professato dai sistemi confessionali e religiosi, nel mondo in cui vivono i defunti, non vengono puniti con il castigo infernale, ma suscitano nell'anima disincarnata il senso penoso del fallimento, l'avvilente sensazione di aver sprecato un'intera esistenza, di aver sciupato un'occasione offerta al perfezionamento interiore ed evoluzione spirituale.

In luce divina * Maria

 
 
 

CONOSCI TE STESSO

Post n°3350 pubblicato il 14 Ottobre 2014 da maria.carrassi
 

 

 

 

14 OTTOBRE  *RILASSAMENTO* - necessario all'equilibrio. Alcuni metodi ...  "Quel che nuoce molto ai nostri contemporanei è l'agitazione continua, è lo stato febbrile in cui vivono e che finisce per produrre danni nel loro organismo fisico così come nel loro organismo psichico. Si sentono sempre più persone lamentarsi: «Che stanchezza!» Ma, nonostante questo, continuano a correre di qui e di là. È bene voler essere attivi, ma per poter rimanere attivi senza esaurirsi, è necessario sapersi rilassare. Come? Cercando di rompere il ritmo accelerato che fa di loro delle macchine spinte da un motore impossibile da controllare.   E per far questo esistono alcuni metodi semplicissimi.  Più volte al giorno fermatevi almeno per un minuto, pensate a qualcuno o a qualcosa che amate, che vi tranquillizza, vi ispira e vi infonde coraggio.  E se potete, ritiratevi in una stanza tranquilla, stendetevi a pancia in giù su un letto o a terra su un tappeto, braccia e gambe rilassate, e lasciatevi andare come se galleggiaste su un oceano di luce, senza muovervi, senza pensare a nient'altro che alla luce...   Dopo uno o due minuti soltanto, vi rialzerete ricaricati."  Omraam Mikhaël Aïvanhov

 

*RILASSAMENTO* - necessario all'equilibrio. Alcuni metodi ...

"Quel che nuoce molto ai nostri contemporanei è l'agitazione continua, è lo stato febbrile in cui vivono e che finisce per produrre danni nel loro organismo fisico così come nel loro organismo psichico. Si sentono sempre più persone lamentarsi: «Che stanchezza!» Ma, nonostante questo, continuano a correre di qui e di là. È bene voler essere attivi, ma per poter rimanere attivi senza esaurirsi, è necessario sapersi rilassare. Come? Cercando di rompere il ritmo accelerato che fa di loro delle macchine spinte da un motore impossibile da controllare.

E per far questo esistono alcuni metodi semplicissimi.

Più volte al giorno fermatevi almeno per un minuto, pensate a qualcuno o a qualcosa che amate, che vi tranquillizza, vi ispira e vi infonde coraggio.
E se potete, ritiratevi in una stanza tranquilla, stendetevi a pancia in giù su un letto o a terra su un tappeto, braccia e gambe rilassate, e lasciatevi andare come se galleggiaste su un oceano di luce, senza muovervi, senza pensare a nient'altro che alla luce...

Dopo uno o due minuti soltanto, vi rialzerete ricaricati."

Omraam Mikhaël Aïvanhov


 

 

 

 
 
 

 

 

 

 

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