Creato da maria.carrassi il 27/02/2010

Nell'Infinito

... tentai di conoscere me stessa

Messaggi di Maggio 2017

CONOSCERE

Post n°3925 pubblicato il 28 Maggio 2017 da maria.carrassi
 
Tag: ROL

 

 

Il dott. Pier Giorgio Manera racconta:

«A settembre del 1994 [Rol] fu colto da febbri alte. Lo ricoverammo alle Molinette, nel reparto del professor Milone, dove lavoro anch'io.

Vi rimase dodici giorni. Poi si decise di spostarlo nel reparto pensionanti, in una camera molto confortevole, dove si sarebbe certo trovato meglio. Il passaggio da un reparto all'altro avvenne intorno alle 10 del 22 settembre. Ma appena giunto nella sua nuova camera, Rol morì all'improvviso. Io non ero presente perché stavo preparando le carte del trasloco da un reparto all'altro. Era presente la caposala. Fu una cosa improvvisa e inattesa. Ma anche in quella circostanza si verificarono eventi straordinari.

Fui subito avvertito che Rol era morto e corsi. Quando mi trovai sulla porta della camera dove era stato portato, mi vennero i brividi. Era la camera numero 8. Una delle migliori, delle più belle. Ma mi ricordai d'un fatto accaduto qualche anno prima quando Rol era stato ricoverato in quell'ospedale per un piccolo intervento. Avevamo preparato per lui proprio quella camera e io lo avevo accompagnato là, ma giunti di fronte a quella porta, Rol aveva detto: "No, in quella stanza non entrerò mai".

Il suo volto era impallidito, gli occhi quasi smarriti. Non lo avevo mai visto così agitato. "È la migliore stanza che abbiamo", dissi, "la più spaziosa, ti troverai bene". "No, non entrerò mai in quella stanza", ripeté e il tono non ammetteva contraddizioni. Le infermiere dovettero fare i salti mortali per trovargli un'altra stanza. Ora, ecco che era morto proprio in quella stanza.

La caposala, una donna forte e con i nervi d'acciaio, mi ha raccontato che, qualche attimo dopo che Rol aveva smesso di respirare, dal suo torace si è sprigionata una forte luce, una specie di colonna di fuoco che, per alcuni secondi, ha illuminato intensamente la stanza e si è diretta poi verso l'alto, scomparendo nel soffitto. Un'infermiera, che non sapeva chi fosse Rol, entrata poco dopo in quella stanza ha raccontato di essere stata invasa da un benessere e da una gioia intensi, uno stato psicofisico che non aveva mai provato nella sua vita e che è durato parecchie ore. Rol se ne era andato e aveva voluto salutare a modo suo».

(da: Allegri, R., "Una colonna di fuoco si sprigionò dal suo petto",

Chi, 09/07/2003, p. 161)

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3924 pubblicato il 28 Maggio 2017 da maria.carrassi
 

 

 

CHE COS'È LA VERA AMICIZIA

L'amicizia è l'attrazione spirituale e universale che unisce le anime nel legame dell'amore divino. Se apri la porta al potere magnetico dell'amicizia, un'anima o più anime dalle vibrazioni simili alle tue saranno attratte a te.

L'amicizia è la manifestazione dell'amore di Dio nei tuoi confronti espresso attraverso i tuoi amici, che rappresentano il tesoro più prezioso che un essere umano possa avere.

L'amicizia

Tu attrai le anime simili alla tua: è la legge della vibrazione. L'amicizia è eterna. Se, attraverso l'amicizia che hai costruito, Dio si è risvegliato in te, allora hai creato l'amicizia più grande di tutte.

Il segreto della vera amicizia è cercare insieme l'evoluzione dell'anima. L'amicizia non deve mai avere come fine l'ottenimento di un risultato o di uno stato materiale.

L'amicizia è la consapevolezza, sempre più profonda, dell'uguaglianza e della fusione delle anime, con l'esclusione di qualsiasi scopo materiale.

Soltanto attraverso l'impegno reciproco si costruiscono la saggezza e la comprensione intuitiva che legano due anime con le leggi dell'eterno amore divino, un amore incondizionato e fondato sul servizio a livello spirituale.

L'amicizia è la forma d'amore più pura.

L'amore dei genitori per i figli è di natura compulsiva, come l'amore dei figli per i genitori e l'amore degli amanti, ma nella vera amicizia non esiste compulsione.

L'amore è servizio. Se desideri l'amore dei tuoi amici o del mondo intero, devi essere loro d'aiuto.

- Paramahansa Yogananda -

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3923 pubblicato il 27 Maggio 2017 da maria.carrassi
 
Tag: OSHO

 

 

L'ANIMA GEMELLA?

Ognuno ha quello che si merita ...

Domanda: Non riesco a trovare una donna che davvero mi ami. Cos'è che mi manca ? Sono venuto fin qui per trovare l'anima gemella, puoi aiutarmi?

Forse ... Ma prima di aiutarti a trovare l'anima gemella dovrò creare un'anima in te, che è molto più difficile! L'anima è solo un seme.

Voi non avete vere anime dentro di voi, ma soltanto delle possibilità. E pur senza avere un'anima tutti sono alla ricerca dell'anima gemella. Solo un'anima può attirare un'altra anima. Se hai un'anima, un'altra anima è destinata a essere attratta verso di te, e troverai l'anima gemella.

Ma è bene che tu sia venuto qui ... Qualcosa è possibile, sempre. La cosa di cui hai bisogno, piuttosto che di cercare una compagna, è di diventare un'anima, diventare più consapevole.

L'amore è amore solo quando è consapevole. Ma quante sono le persone consapevoli? L'amore è amore solo quando è meditativo.

E un amore meditativo attirerà un'energia d'amore meditativo.

Ognuno ha ciò che si merita, ricorda, mai niente di più niente di meno.

Ognuno ottiene esattamente ciò che si merita. L'esistenza è incredibilmente giusta ed equilibrata. Quindi se non riesci a trovare una compagna, cercarla forsennatamente non servirà. Piuttosto cerca dentro di te. C'è qualcosa che manca in te.

Ti mancano le qualità d'amore, per amare. Magari non sei tenero, non sei sensibile, non sei consapevole.

E non sai come dare senza ottenere qualcosa in cambio. Il tuo amore è una richiesta, una pretesa, pone delle condizioni.

È una specie di sfruttamento. Vuoi usare l'altra persona...

Ogni essere ha una finalità in se stesso. Non usare mai una donna, non usare mai un uomo, non usare mai nessuno.

Nessuno è uno strumento per soddisfare i tuoi desideri. Porta rispetto.

L'amore è una condivisione, non usare l'altro, non è cercare di ottenere qualcosa dall'altro.

Al contrario, è dare con tutto il cuore, senza alcuna ragione, solo per la gioia di dare.

E un giorno inaspettatamente troverai qualcuno con cui la tua energia sarà in armonia, in accordo.

Ed è una bellissima esperienza trovare almeno una persona con cui si è in accordo.

Hai bisogno di entrare in sintonia con l'anima, con l'essere interiore, con l'interiorità dell'uomo o della donna.

Almeno con una persona è possibile e ne segue una grande gioia. E poi quando impari l'arte può accadere con più persone. Ecco in cosa consiste l'amicizia.

(OSHO)

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3922 pubblicato il 19 Maggio 2017 da maria.carrassi
 

 

 

Ogni fiore sa di essere unico e bellissimo. La lezione che i fiori insegnano ai Fratelli e alle Sorelle è quella dell'amore che non ha confronti.

I fiori ci insegnano che ogni colore e ogni forma sono individuali e meravigliosi.

Senza timori o pudori, i fiori volgono i loro piccoli visi verso l'alto per accogliere l'amore e la luce di Nonno sole.

Essi insegnano ai loro compagni umani ad amare le differenze, senza paragonare la bellezza di uno a quella di un altro. Madre Terra nutre tutte le piante, perché sono tutte sue figlie.

Gli esseri del Tuono inviano l'acqua portatrice di vita che le fa crescere e tutti sono alimentati dalla luce di Nonno sole.

Sono gli esseri umani a temere di essere qualcosa di meno che perfetti...

Si basano i loro giudizi e valutazioni prive d'amore sull'autorità di altre persone confuse, dimenticando che l'unicità e la bellezza si trovano in ogni parte della Creazione.

Jamie Sams - Cherokee

 

 
 
 

CONOSCERE

Post n°3921 pubblicato il 17 Maggio 2017 da maria.carrassi
 

 

 

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Conoscete gli argomenti :

Medianità, Poesie, Racconti

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Grazie

 

 

 
 
 

RACCONTO ZEN

Post n°3920 pubblicato il 17 Maggio 2017 da maria.carrassi
 

 

 

LA SCELTA

Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:

«Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno»

Dio condusse il sant'uomo verso due porte.

Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.

C'era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.

Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca.

Le persone sedute attorno al tavolo però erano magre, dall'aspetto livido e malato.

Avevano tutti l'aria affamata.

Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.

Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca.

Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.

Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno".

Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.

Dio l'aprì.

La scena che l'uomo vide era identica alla precedente.

C'era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l'acquolina.

Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.

Questa volta, invece, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.

Il sant'uomo disse a Dio: «Non capisco!»

- E' semplice, - rispose Dio, - essi hanno imparato che il manico del cucchiaio troppo lungo, non consente di nutrire sé stessi.... ma permette di nutrire il proprio vicino.

Perciò hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri!

Quelli dell'altra tavola, invece, non pensano che a loro stessi...

Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura...

La differenza, la portiamo dentro di noi!

"Sulla terra c'è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti ma non per soddisfare l'ingordigia di pochi.

I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni.

Perciò, inizia già da te, sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo"...

- Racconto Zen -

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3919 pubblicato il 16 Maggio 2017 da maria.carrassi
 

 

 

 

- Presenza del Signore -

chi è riuscito ad attirarla non ha più nulla da chiedere"

La spiritualità non consiste in vaghe aspirazioni.

Il vero spiritualista inizia con l'edificare nella propria anima un altare per il Signore, dove non smette mai di alimentare una fiamma.

A quell'altare deve salire ogni giorno, con la consapevolezza di entrare alla presenza divina, e solo allora egli sa cosa debba chiedere.

Finché vi rivolgete al Signore perché Egli soddisfi i vostri desideri personali, significa che non siete ancora entrati alla Sua presenza.

Il giorno in cui entrerete alla presenza del Signore, potrete chiedere un'unica cosa: che Egli vi colmi della Sua luce.

Ma in realtà sentirete di non avere più nulla da chiedere:

non appena entrate alla presenza del Signore, la Sua luce vi invade,

e quando ridiscendete, quella luce dimora in voi ancora a lungo."

(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

 

 
 
 

CONOSCI TE STESSO

Post n°3918 pubblicato il 09 Maggio 2017 da maria.carrassi
 

 

 

"Non siete la vittima di nessuno se non della DUREZZA del vostro cuore ed è più che ora che facciate qualcosa per superarla. [...]

No, non potete cambiare quello che c'è nel cuore di un altro, ma potete cambiare ciò che c'è nel vostro e, a partire da questo momento, cambiare la vostra reazione a ciò che vi accade.

Credete che qualcuno vi sia debitore di qualcosa ?

Chiedevi perché.

Perché dare la responsabilità a qualcun'altro?

Perché NON COMINCIARE DAL "NEMICO" DENTRO DI VOI ?

E se mi permettete: come potete aspettarvi che un altro vi perdoni, se dentro di voi non avete il perdono ?

Ricordatevi che un dato tipo di energia manifesta la stessa energia: si raccoglie ciò che si semina !

Smettetela di far notare agli altri la loro inclemenza, i loro problemi, quando siete voi stessi inclementi con gli altri. [...]

Il PERDONO è una delle più grandi lezioni della vostra esperienza nella terza dimensione e sicuramente la più difficile da imparare. [...]

Se volete sbarazzarvi della RABBIA, della TRISTEZZA e di tutte quelle emozioni che vi fanno soffrire, allora, per prima cosa, COMINCIATE A PERDONARE !"

(Canalizzazione di Saint Germain tratta da: Wisdom of the Rays)

 

 
 
 

 

 

 

 

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