Creato da antares.mati il 28/05/2007

SILENZIOSAMENTE

ricordi, sussurri, compagnia , nel silenzio della vita

... ... ...

Ho camminato con te senza compiere passi
ed insieme a te ho sfogliato la vita,
pagine mute di parole ed intensi capitoli d'amore...

mi hai descritto il tuo cuore conducendomi piano tra i suoi sentieri
ed hai appreso, in silenzio, il mio dolore,
seguendone i solchi che ancora trasudano...

ho rivolto lo sguardo, cercandoti, fin oltre la linea del 'dire'
ed ho ingabbiato il rumore del vento,
rubando i colori al tramonto...

ti ho trovato all'alba del sogno,
avvolto di pianto lontano e di ombre sul cuore,
incontro di mani e nuovi passi sul cuore...

-------M. D. S.-------

 

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antares 

 

PREMIO DIECI E LODE

PREMIO DIECI E LODE

Premio D eci e lode

 Il premio è stato assegnatomi dalla  blogger amica e 'DONNA VERA'

MySpirit con il blog MySpirit 

CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:

antares.mati..con il blog”SILENZIOSAMENTE”

una grande donna..una grande scrittice..

perché in tutto quello che scrive ci mette

anima e cuore..travolgendoti..

facendoti provare le sue stesse emozioni.

Anche per lei provo una grandissima stima

Assegnatomi dal blogger sergiorgios ,

con la seguente motivazione:

Ad ^antares.mati^,per il suo blog di pura poesia; per quella  lettura mi sono immedesimato ed emozionato... per quei versi, spesso ermetici ma per me sempre colmi di sensazioni forti e vivi

 

- BRILLANTE WEBLOG-PREMIO 2008

Ringrazio
adoroilmare57

per aver assegnato questo
bellissimo premio
al mio blog

SILENZIOSAMENTE

in quanto blogger del suo ^spazio amici^, con la seguente motivazione:
                                               
... perchè ognuno di voi ha argomenti di qualità al proprio interno che ritengo giusto premiare che si aggiungono poi alla meravigliosa amicizia dimostratami in questi anni...
Grazie!!

 

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« Antonello Venditti Ogni Volta...trasparenze... »

Post n°118 pubblicato il 20 Maggio 2008 da antares.mati
 
Foto di antares.mati

"Questo testo partecipa al gioco narrativo "storia d'amore" creato da Writer"

http://blog.libero.it/AltreLatitudini/4692900.html

Tracce di te….

Era stata una settimana di lavoro massacrante. Aveva deciso di allontanarsi da tutto e da tutti, di immergersi in un fine settimana assolutamente distensivo e rigenerante e, per questo,  con serena fermezza  aveva rifiutato l’invito di sua sorella e si era rintanata nella piccola casetta al mare, tre stanze e servizi, patrimonio comune di tutta la sua famiglia , meta estiva fin fa quando era bambina.

Appena varcata la soglia, la sua ferma decisione di restare da sola iniziò a vacillare e, come sempre le accadeva, si lasciò vincere dai ricordi forti, emozionanti, intensi e si rivide bambina, riudì le voci di sua madre e suo padre che si rincorrevano tra i muri, apparentemente silenziosi ed opachi, ricordò le passeggiate ed i tramonti che, anno dopo anno, avevano raccolto i suoi pensieri di adolescente prima e di giovane donna poi, i turbamenti che celava gelosamente agli occhi di tutti, ma che solo lì, in quel luogo, riusciva ad affrontare, accogliendoli e assorbendoli in sé. Il movimento leggero della tendina dell'ampia finestra  che dava direttamente sul mare, la ridestò e, come era nel suo carattere,decise di portare a termine il suo piccolo progetto; sì, ne era certa, quei due giorni interi da sola, lontano da tutti le sarebbero proprio serviti! Richiuse dietro sé la porta e si diede da fare per ridare ‘vita’ a quel luogo per troppo tempo abbandonato.

Non indugiò a lungo, però, sentiva una gran voglia di uscire subito, di camminare sulla riva, di lasciarsi lambire dall’onda del mare che, con il suo lento e rilassante schiumeggiare, sembrava proprio invitarla in modo insistente. Uscì poco dopo, era ormai prossimo il tramonto e, pian piano, si immerse nella sua passeggiata, inspirando pienamente il profumo del mare e rabbrividendo leggermente al soffio leggero della brezza sulla pelle. Si avvolse ancor di più nel maglione , allungando le maniche fino a nascondere le mani e si strinse il foulard al collo, per non farlo svolazzare….Si lasciava catturare dalle luci del piccolo paese in lontananza e dall’alterno e sinuoso gioco delle onde che si sovrapponevano, si rotolavano e poi scivolavano via, indietreggiando…Non c’era molta gente…alcune persone erano sedute  sulla sabbia, intente a sorvegliare il gioco di bimbi o a leggere,…altre parlavano fra loro, ricordando il tempo andato,…dei ragazzi giocavano a pallone,  divertendosi ad imbeccarsi….e poi,…poi…incontrò loro…

…Lei, una donna piacevole, non vistosa, una donna come tante, giovanile, curata quanto basta per essere se stessa, senza alterazioni di sorta; lui, di poco più alto di lei, la teneva per mano con fare protettivo, intenso ma discreto…Camminavano affiancati, sembravano  essere lì da soli, immersi l’uno nell’altro, avvolti entrambi dallo stesso sentire…procedevano lenti, ma decisi, ed il loro parlare era un continuo comunicare sottile, non aggressivo, pieno , in cui la punteggiatura erano i sorrisi ed i silenzi, gli sguardi profondi ed i frammenti di carezze che , a vicenda, si scambiavano…Dal loro incedere traspariva serenità ed intenso legame, Mara li seguì con lo sguardo, fino veder confondersi le loro sagome nella sera che cominciava ad ammantare il mare, la gente, il paese…

Albeggiava appena quando Mara affondò i piedi scalzi nella sabbia umida ed immerse lo sguardo oltre l’orizzonte, a catturare il colore ed il silenzio, la luce e la pace di cui sentiva la necessità di nutrirsi….Non aveva dormito molto, quella notte si era rigirata spesso nel letto e sapeva che non era colpa delle abitudini cambiate, ma voleva evitare di pensare, sfuggire a se stessa; provava un diffuso senso di fragilità emotiva  che ben conosceva e non voleva, non desiderava affatto, ricadere in un periodo di malessere non proprio fisico. Era adirata con se stessa, forse anche delusa, credeva che dopo tanto tempo fosse riuscita ad imballare il cuore, avvolgendolo in sottili pellicole che lasciassero trasparire il tepore, ma non il calore degli eventi, la luce discreta ma non piena della vita, ed ora, il doversi ricredere, la rendeva nuovamente preda di se stessa, della sua indole sensibile, del suo andare incontro a nuove emozioni…Il sole cominciava a diventare caldo e vivo e la spiaggia si stava riempiendo di gente, di colori, di frastuoni e di vociare . Mara si inoltrò verso il litorale, per raggiungere  quella parte di costa meno conosciuta, più nascosta, quella parte di costa che lei ben conosceva: era il ‘suo’ angolo, silenzioso e familiare che aveva accolto e raccolto i suoi sospiri, le illusioni, il ‘diario’ della sua vita sfogliato dalla brezza del mare e scritto con la salsedine delle onde che bagnavano la sua pelle…

Ora aveva compreso perché , dopo tanto tempo, era tornata in quei luoghi, perché sentiva quella voglia prorompente di fermarsi, da sola, su quella riva, in quella casa….Raggiunse la solita roccia che l’aveva tante volte accolta, si distese al sole e si lasciò andare…era giunto il momento di fermarsi, di non sfuggire al ‘rumore’ dell’anima, di accogliere i ricordi nella loro pienezza, completamente…

Si assopì o così le parve, ed in quel particolare dormiveglia lasciò che ogni gesto vissuto, ogni emozione, ogni istante di quell’amore, del ‘suo’ amore la invadesse, la raggiungesse nel profondo, la privasse di tutte le difese che aveva volutamente costruito attorno a sé; si sentiva cullare dalle ‘sue’ parole e rassicurare dalle ‘sue’ carezze, viveva i ‘suoi’baci con lo stesso ardore di allora e si dispose ad ‘accoglierlo’ come sempre, con amore, lasciando che il piacere la soggiogasse, la privasse di volontà rendendola cedevole e femmina come solo ‘lui’ ben sapeva……

……………………………………………………………………

Parcheggiò la macchina al solito posto, nei pressi dell’ufficio, si accese l’ultima sigaretta prima di entrare e controllò nello specchio il trucco ed i capelli…sì era tutto in ordine, come sempre, ma si vedeva diversa, non era più la stessa Mara di due giorni prima e ne era pienamente consapevole; non le piaceva più fingere, non voleva più farlo, quell’amore rivissuto nella pienezza del ricordo l’aveva riconciliata con la Mara di dieci anni prima, e non aveva bisogno di nascondere il ‘suo’ amore, di proteggerlo dalla polvere del tempo, dagli sguardi indiscreti, dai perché senza risposte…lasciò che la solita ciocca di capelli le scivolasse sugli occhi senza riportarla indietro, fermò lo sguardo sul viso, appena tinteggiato dal primo sole estivo e capì che era giunto il tempo per sciogliere il nodo del cuore, per liberare i sentimenti , per riappropriarsi dei ricordi con tutta se stessa, perché niente e nessuno avrebbe mai potuto scalfire il ‘loro’ amore…

In un attimo, dopo tanti anni, non volle più reprimersi: prese il telefonino e con dita tremanti lasciò che la 'traccia' dell’emozione che la stava pervadendo si trasformasse in messaggio…per LUI……., poi si diresse al lavoro, con un pensiero in più nel cuore…..

…………………………………………………………………………………………………………

’Lui’le rispose dopo poco…"Aspetto solo di morire!"……………

Mara,asciugandosi le lacrime, sotto lo sguardo sorpreso e curioso dei colleghi, gli scrisse:"…Le 'tracce' di te sono state e resteranno sempre in me…Abbi cura di te e vivi, vivi e nutriti dei nostri ricordi, per …sempre!………….."

 
 
 
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