Creato da SEMPLICE.e.ANGEL il 20/03/2011

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SOGNANDO UNA VITA DIVERSA AFFOGHIAMO NEL QUOTIDIANO...

...Ma fortunatamente io nuoto bene. A volte la nostra vita ed i nostri desideri sono due rette parallele che non si incontrano mai e che restano su piani diversi. Partendo da questa premessa vi riporto indietro di tre decenni ed inizio a raccontarvi...

Lo conobbi musicalmente nel 1980 con la canzone Maggie, anche se quell'anno esplose con la canzone Luna che detestavo perchè troppo commerciale. L'ho seguito fino al 1986 e ancora conservo tre suoi vinili. Poi ci siamo persi, lui alla ricerca di nuove sonorità ed io attratto dalle tante altre sirene. Mai avrei pensato di incontrarlo di persona in un pomeriggio d'estate a Fiumicino, di ritorno dalla Grecia, dove evidentemente entrambi eravamo stati per motivi diversi. Io rientravo dal tipico viaggio organizzato. Una prima settimana giro della Grecia classica, un vero tour de force sfiancante ma bellissimo,  ed una seconda trascorsa a Santorini, per rilassarmi. Sul volo di ritorno Atene-Roma c'era anche Gianni Togni, ma lo notai soltanto al ritiro bagagli.Aspettammo più di un'ora perchè le nostre valigie erano rimaste ad Atene ed imbarcate per Roma sul volo successivo. Così io mi ritrovai vicino a lui al ritiro bagagli dell'aeroporto di Fiumicino per diverso tempo. All'inizio mi chiesi 'Ma è lui? Ma dai, ma quello è Gianni Togni!'. Erano quasi vent'anni che in radio non passavano più i suoi pezzi. Mi apparve come una figura minuta e triste, molto riservata e timida. Eravamo tutti molto seccati per il disguido dei bagagli, ma lui rimase taciturno quasi tutto il tempo, tranne una breve telefonata per avvertire non so chi del suo ritardo.Con lui c'era un ragazzo giovanissimo e completamente opposto di carattere. Estroverso e simpatico fino al fastidio non faceva nulla per non farsi notare. Non so se fosse un componente del gruppo che lo accompagnava o un compagno di viaggio o di vita, nè mi importava. Quello che mi imbarazzava era la mia incapacità di riuscire a parlargli. Cosa potevo dirgli per rompere il ghiaccio? La solita frase 'Sono un tuo fan' oppure 'ho tutti i tuoi dischi'? Banali da morire. Arrivarono i bagagli e ciascuno di noi riprese la strada verso la propria vita. Non saprò mai se quella sua discrezione fosse dettata dal desiderio di non essere notato o più dovuta al fatto che nessuno pareva averlo riconosciuto. A me rivennero in mente molte sue canzoni che avevo amato ed una in particolare che vi ripropongo, anche come testo, perchè ritengo sia molto attuale. La canzone all'epoca fu boicottata in Rai perchè ritenuta bigottamente basfema per il titolo 'Ma perdio'. I 'Bella stronza' e 'Vaffanculo' di Masini sarebbero arrivati solo un decennio dopo. Io trovavo quel testo già allora molto bello  ed ora maledettamente attuale.Fotografia di Gianni TogniDi lui mi è rimasta dentro quella sua malinconica tristezza e alcuni versi in particolare di questo brano, evidenziati in grassetto, che fanno parte della mia vita e forse anche di molte delle vostre. E' proprio di questo che vorrei parlare con voi stasera. Perchè si può essere soli anche in due e te ne accorgi una sera trascorsa a tentare invano di infilare un filo di cotone nella cruna di un ago fino allo sfinimento. Te ne accorgi perchè alla fine rinunci e l'indomani vai in sartoria, mentre lei è di là persa dentro i suoi guai.

Ma noi in questa realtà
siamo due navi in una bottiglia scordata in un bar
fantastichiamo un pò
se furbi o se imbrogliati non lo so
pronti a scappare via per un’ora
via in una notte un tunnel un autogrill
all’inferno o a Barcellona

Con quanta serietà
giriamo con l’orario dei treni in cerca di novità
su un letto su un taxi
pensiamo "la mia vita non è qui
è lontana è su un’altra autostrada
dove potrei pensare ai fatti miei
mangiando cioccolata"

Ma perdio è un periodo
che se ne va via
quanti amici si perdono
o cambiano idea
tutti abbiamo un alibi
una vigliaccheria
ci diciamo
seduti in quest’osteria
ma perdio possibile
che continui così
fuori tutto si complica
e noi siamo qui
a guardare le macchine
a parlare di un film
a dire no
dai beviamo ancora un pò

Forse è verità
noi poi domani di questa sera magari si scherzerà
con qualche dubbio in più
col nostro amore da difendere
ma io questi anni non li capisco
io vivo come mi è possibile
non so più cosa è giusto

Ma perdio è un pericolo
che se ne va via
quasi niente in cui credere
per la nostra ironia
continuiamo a discutere
a domandarci "cos’hai?"
ma ormai
è il mondo che cambia noi
e ci viene da ridere
in faccia a questa città
e svuotiamo sul tavolo
la nostra età
stare insieme è difficile
ed ognuno tra sé
pensa lo so
meglio bere ancora un pò.

Concludo con questo secondo brano, video ufficiali non ci sono, che trovo assolutamente attuale come sonorità e che ritengo uno dei suoi pezzi migliori: 'Che colpa ne ho'.


Buona serata a tutti.

 
 
 
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