Un blog creato da AracnoMania il 20/09/2006

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La Foglia del Diavolo

Post n°4 pubblicato il 24 Settembre 2006 da AracnoMania
 

Boom! Booom!
Sbrillo balzò in piedi, l'eco di quel rombo vagava ancora nella sua testa. La mattina era giunta inaspettata, stancamente si trascinò al banco di  lavoro, che nel suo solito disordine ospitava una piantina in vaso dell'altezza di circa 30 cm con dei fiori di un bianco spettrale a forma di calice e le foglie cuoriformi verde smeraldo, la pianta a differenza del fiore emanava un odore muffoso-tossico. Il giovane alchimista era stato ingaggiato da un Mago delle Terre del Nord che non conosceva gli effetti della Foglia del Diavolo, Sbrillo decise di cogliere l'occasione per fare un po di esperimenti, ovviamente trovare cavie umane a quel tempo non era impossibile, ma sapeva che solamente lui e pochi altri avrebbero capito il messaggio della Foglia. Staccò alcune foglie e le pestò come fosse basilico aggiungendo man mano Tequila ed un goccio d'acqua per chiudere. Bevve l'intrugliò e provò la sensazione di essere più veloce e guardandosi attorno tra i mille colori del proprio laboratorio carpiva sfumature alle quali non aveva mai fatto caso prima. Musica, canto e grida provenivano dalla strada diede una sbirciatina dalla finestra c'era molta gente che si divertiva saltavano ballavano erano allegri, in quel momento anche lui si sentiva di poter stare in mezzo a loro. Non si fece molti scrupoli, se l'effeto della Foglia rimaneva tale poteva benissimo reggere, c'era curiosità di vedere cosa succedeva in situazioni non del tutto prevedibili.

Uscì dalla porta di casa e trovò i festeggianti a meno di cinque metri, non era importante per chi festeggiassero, ma che lo facessero e che lui si potesse aggregare. Dalla folla si fece un varco una dama dai ricci capelli e dagli occhi sorridenti, danzando si avvicinò a Sbrillo lo prese per mano e lo portò nel cuore della folla...

Commenti al Post:
Ventudeca
Ventudeca il 24/09/06 alle 11:34 via WEB
e fra svolazzi di immense gonne colorate e tintinnanti orecchini la mente prese il volo...
 
 
AracnoMania
AracnoMania il 24/09/06 alle 11:50 via WEB
la lucida ebbrezza durò alcune ore sfumando in visioni colorate indistinte, le gambe non ressero più il ritmo della Taranta e il giovane si accasciò di lato giocando con i colori che nella sua dormiveglia illuminavano i suoi occhi chiusi.
 
   
Ventudeca
Ventudeca il 24/09/06 alle 12:34 via WEB
un'alba arancio lo svegliò, accanto a lui una pergamena, srotolandola trovo scritta, con grafia svolazzante, la formula dell'intruglio da lui bevuto. Nulla era lasciato al caso...
 
     
AracnoMania
AracnoMania il 25/09/06 alle 01:34 via WEB
...ancora stordito si alzò e guardandosi intorno si rese conto che il paese era vuoto e stranamente tranquillo. Si avviò verso casa con un pensiero martellante <<E' stata la dama a lasciarmi la pergamena scritta o il mio alter-io nell'effetto della pianta ha agito senza la mia consapevolezza?>> Arrivò di fronte la porta del suo laboratorio, dopo avere rimosso il lucchetto la aprì con uno spintone, da tempo la doveva sistemare, ma non trovava mai il tempo o la voglia. Un odore di erbe miste lo accolse, profumo di casa. Cominciò a rovistare tra le sue cose alla ricerca del suo diario, doveva scrivere tutto ciò che ricordava per mettere al proprio posto tutti i tasselli dell'esperienza con la Foglia del Diavolo, solo così ne sarebbe venuto a capo, quando la porta venne battuta ripetutamente con forza...
 
     
Ventudeca
Ventudeca il 25/09/06 alle 07:48 via WEB
era il Mago delle terre del Nord,furioso per essere stato convocato di prima mattina dal gran consiglio dei maghi, a quanto pare qualcuno giocando con la foglia del diavolo aveva creato degli squilibri nel mondo reale. Come una furia, lanciando fulmini e improperi chiede spiegazioni al giovane apprendista, e notando la pergamena...vuol sapere come ha fatto a convocare la zingara del vento!
 
     
Ventudeca
Ventudeca il 25/09/06 alle 07:49 via WEB
ed ora scappo al lavoro smack
 
     
AracnoMania
AracnoMania il 25/09/06 alle 14:56 via WEB
Sbrillo restò per alcuni secondi a bocca aperta, la voce non usciva, la mente era bloccata. In pochissimo tempo questa serie di rivelazioni lo aveva bloccato. Si mise seduto sulla sua personale sedia volante che lo teneva a mezz'aria. Ripresosi disse al Mago: <<Vogliate sedervi anche Voi, signore.>>. Il Mago alto dai capelli lisci e biondi ed il viso dai lineamenti spigolosi si accomodò su d'una poltrona un po impolverata. Sbrillo prese fiato e continuò: <<L'accaduto ha del paranormale, ma come sappiamo è il nostro campo, cerchiamo di riflettere in maniera logica, anche se penso che non basterà.>> Raccontò tutto ciò che ricordava da quando la pozione era entrata nel suo corpo e descrivendo nei minimi dettagli ogni sensazione e impressione che aveva avuto, il Mago ascoltava annuendo, fremeva perchè il guaio andava risolto in fretta, poteva scaturirne una guerra tra Maghi del Nord e Zingare del Frostland, da sempre inimicati per gli interessi territoriali comuni. <<Gentile Mago, vogliate spiegarmi come ha fatto la Zingara del Vento a trovarmi e a scrivere esattamente le quantità dell'intruglio da me preparato, non capisco nemmeno il motivo!>> <<Giovane ed ingenuo alchimista! Le Zingare del Frostland leggono la mente delle persone che credono in loro, le tue difese erano indebolite dall'effetto della Foglia e la tua mente ha parlato per te.>> <<Perchè ha voluto farmelo sapere?>> <<Questo lo devi scoprire tu! Lei ha contattato te, solo tu puoi rimetterti in contatto con lei!>> <<Come?>> <<Lo saprai al momento giusto.>> Detto questo si alzò e si diresse alla porta, si girò nuovamente con un movimento fluido della testa e concluse <<Mi affretto, nel mio mondo mi aspettano per avere queste notizie, ci rivedremo.>> Aprì la porta con uno strattone e sparì nel vuoto lasciando la porta aperta...
 
     
Ventudeca
Ventudeca il 26/09/06 alle 11:40 via WEB
Sbrillo prese la penna d'oca magica e con un facile formula inziò a farle scrivere sul grande libro tutta la conversazione avuta con il Mago. La Zingara l'aveva usato per qualche scopo ma quale? Con la mente in subbuglio prese la pergamena, quella grafia non poteva essere malefica, la grazia degli svolazzi rivelava un'anima pura, il leggero profumo di muschio di cui era impregnata gli ricordava i grandi occhi con cui lei lo guardava. Non riusciva a credere che dietro al loro incontro ci fosse qualcosa di malefico. Prese tutti gli ingredienti... e con la pozione in mano decise...
 
     
AracnoMania
AracnoMania il 26/09/06 alle 14:31 via WEB
di partire. Prese dalla bacheca qualche fiala di colore diverso e il cappotto di Mirax dall'armadio, l'unico del suo guardaroba adatto a posti veramente freddi ed in grado di creare una sorta di alone fumogeno attorno a chi lo indossa. Rapida carrellata visiva della casa, per controllare se poteva servire qualcosa. Prese una sfera vitrea dalle striature violacee con una torsione la aprì gli infilò un messaggio e la lanciò dalla finestra....
 
     
Ventudeca
Ventudeca il 26/09/06 alle 17:52 via WEB
presto la sfera avviserà il Mago della sua partenza. deve ritrovarla, deve capire che sta succedento. Forse proprio loro avrebbero potuto portare la pace fra maghi e streghe... forse... Presto bisogna partire, sellato l'amico alato, salutata la casa, con una nuova maturità prende la via...
 
odaliscasicula
odaliscasicula il 24/09/06 alle 11:47 via WEB
Almeno si lasciò prendere per mano...
 
rattopennugu2
rattopennugu2 il 24/09/06 alle 19:45 via WEB
Si tu fumi...parecchio anche! E daiii...dammene un pò!! ahahah Se vuoi fai un salto nel mio blog...ho messo on line un nuovo movie! :;D
 
nicareddaduci
nicareddaduci il 24/09/06 alle 21:09 via WEB
la donna riccia.. che notò solo in tarda serata.. danzò per lui.. sul viso un sorriso curioso.. il sorriso di chi vuole scoprire..
 
dobladillaa
dobladillaa il 26/09/06 alle 15:17 via WEB
è bello sapere che, a volte, bisogna solo guardarsi intorno senza pensare troppo e smettere di cercare quello che, con gli occhi velati dall'ansia,non si riesce a scorgere. ...gli occhi di Sbrillo, però, sono velati da ben altro e non penso che basti un quadrifoglio...
 
rattopennugu2
rattopennugu2 il 26/09/06 alle 17:56 via WEB
Pijate 'sta camomilla Neri va!
 
rattopennugu2
rattopennugu2 il 27/09/06 alle 00:08 via WEB
Azzarola...volevo dare un senso al discorso...ma stasera ho avuto a che fare anche io con la foglia del diavolo...quel diavolo che è andato in fumo... E insomma...mi sa che rimando! o_0
 
 
AracnoMania
AracnoMania il 27/09/06 alle 00:12 via WEB
ma come la foglia del diavolo(che non è quello che intendi tu) dovrebbe metterti in condizione di fantasticare...cmq tranqui adesso il discorso lo ricomincio io...seguimi la notte è iniziata e la tastiera si scalda...eheh
 
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LE AVVENTURE DI MOTANGA

Il vento soffiava leggermente da Nord. Sbrillo esausto contemplava il cielo strappato di nuvole, mentre sorseggiava quella bevanda denominata Adrenina, dal sapore dolciastro e il colore purpureo, sedeva su una sedia in una terrazza del centro del paese di Faglie. Dal balconcino si affacciò Otto, era sudato con gli occhi spiritati, aveva avuto una litigata con una delle sue donne e poi l'aveva posseduta per due ore abbondanti. 
<>
Sbrillo aveva capito che Otto voleva la sua pozione magica, magari per concludere in bellezza con la dama o magari per riuscire a dirle che era meglio non vedersi più. Controvoglia preparò l'intruglio, lo assaggiò, e lo mise di fronte alla porta di Otto, bussò e si diresse nuovamente in terrazza. Sapeva che in una decina di minuti sarebbe stato lì accanto a lui e avrebbero deciso finalemente il da farsi.
Erano anni che si frequentavano e si scambiavano opinioni varie, avevano avuto la possibilità di fare alcune traversate insieme, ma adesso si trattava di scegliere se formare una ciurma e rimettere in sesto Motanga o continuare ognuno per la propria strada come sempre.

Passarono altre due ore, l'attesa uccideva Sbrillo che nel frattempo aveva cominciato a mischiare Tequila, Adrenina e il suo personale intruglio a base di Foglia del Diavolo. Decise di muoversi, andò a cercare la Musa dei Cerchi di Fuoco.
Faglie era la città natale di Sbrillo, ma non ci si muoveva a suo agio, preferiva viaggiare e stare continuamente in balia della corrente. Ma si sa: i sogni per realizzarsi hanno bisogno di tempo, vera volontà e fatica.
Per sua fortuna trovare una Musa non era un sogno, sua personale confidente era entrata nella vita del giovane Sbrillo poco tempo prima ed aveva occupato immediatamente un ruolo stabilizzante. Infatti Arachiù, così lo conoscevano in paese, era solito avere momenti di follia incontrollabile che manifestava con un arrossamento del viso (diventava magenta in alcuni casi) e un'insaziabile bisogno di sputare veleno e acido citrico su chiunque fosse alla portata della sua voce. Il compito che la Musa assolveva con tenerezza era quello di portarlo nuovamente nel mondo razionale che solitamente ordinava il giovane marinaio.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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