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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Eletto il vecchio nuovo Presidente grazie al leader incompetente e a quello delirante

Post n°4589 pubblicato il 25 Aprile 2013 da lo_snorki
 

Bersani_napolitano_grillo-2Quello che è accaduto per l’elezione del Presidente della Repubblica ha dell’imbarazzante. Hanno tutti perso la testa, o quasi. Le colpe peggiori ce le ha Bersani reo di aver condotto su una campagna elettorale basandosi solo sulla vittoria delle primarie e vivendo gli ultimi due mesi di rendita. Il quasi pareggio ottenuto sottovalutando come al solito il Pdl ha fatto in modo che dopo le elezioni invece di far nascere subito un nuovo governo, dopo aver ottenuto il mandato da Napolitano per formare un  nuovo governo, vagasse disperato in cerca di appoggio da altri partiti. Anche perché se alla Camera la coalizione Italia Bene Comune (Pd, Sel, Psi e Cd) ha la maggioranza assoluta; alla Camera per via della legge elettorale che ci ritroviamo non è così e deve cercare non solo l’appoggio di Scelta Civica (come si immaginava prima delle elezioni) ma anche di un partito a scelta tra Pdl e M5S.

Bersani, che ha subito assicurato che non sarebbe stata possibile nessuna alleanza con il partito di Berlusconi e ha subito virato verso il corteggiamento di quello di Grillo. Peccato che per ogni avances che Bersani faceva Grillo rispondesse con uno sputo. E più Bersani ne risultava inzuppato e più continuava con le proposte verso i pentastellati. Così inizia il tour di Bersani tra gruppi animalisti, associazioni di vario tipo e altri; ma nessun accordo con nessun partito politico che potesse far in modo di far partire un suo governo. Stava aspettando un sì di Grillo o che comunque il partito di quest’ultimo si spaccasse, divorato dalla possibile situazione che il passaggio del tempo aprisse le porte a un’alleanza Pd-Pdl. Anche se all’inizio la teoria di Bersani sembrava avere un fondamento (è grazie ad alcuni senatori pentastellati che è stato eletto il presidente Grasso); ben presto ci si è accorti che era vero l’esatto contrario. L’apoteosi c’è stata proprio con l’elezione del presidente del Presidente della Repubblica.  Indecente la gestione proprio di Bersani.

Bersani conduce delle trattative per eleggere al primo scrutinio un candidato della sua parte politica perché nelle prime tre votazioni c’è bisogno di due terzi del Parlamento. Propone tre nomi (senza avvertire i diretti interessati. Alla fine si converge su Franco Marini (gli altri due nomi erano Giuliano Amato e Massimo D’Alema); il punto è che non spiega la decisione ne alla base del partito, ne (più grave) agli stessi parlamentari che dovevano votarlo. Il risultato è una bocciatura clamorosa che brucia il nome di uno dei fondatori del partito, anche perché si capiva che le centinaia di voti che mancavano provenivano tutte le fila del Pd. Bersani cerca di riparare alla quarta votazione, quando per l’elezioni serve la semplice maggioranza assoluta, convocando un’assemblea dei parlamentari Pd in cui si decide all’unanimità l’elezione di Romano Prodi. Evidentemente non è così convincente poiché 101 franchi tiratori bruciano anche il nome di un altro padre fondatore del partito. Le scene di gente in piazza che bruciano le tessere Pd sono drammatiche e si capisce subito che Bersani anche qui ne ha parlato con Prodi, ne si è curato di tessere una solida maggioranza in parlamento proprio per salvarsi dai franchi tiratori. E qui vengo al rapporto con il M5S.

Il partito di Grillo in precedenza aveva svolto su internet le quirinarie in cui chiedeva ai propri iscritti autentificati chi volessero come inquilino del Quirinale. Partiamo proprio dai votanti a questo sondaggio on line: si pensava che fossero duecento mila; ma si è scoperto in seguito che erano solo 48 mila e che di questi alla fine hanno votato solo la metà. La prima parte di questo sondaggio ha stabilito i dieci nomi più votati (erano presenti tra gli altri anche Prodi e Bonino) e il secondo i più votati tra di essi. La più votata è stata Milena Gabanelli (che ha rinunciato), poi Gino Strada (che ha rinunciato), in seguito Stefano Rodotà. Da qui in poi è iniziata la vera tragedia., con i cinquestelle che insistevano nel votare Rodotà qualunque cosa succedesse e con il Pd che (siccome il nome non piaceva a tutto il partito) ignoravano quel candidato sperando che anche una piccola parte dei grillini si spaccasse convergendo sul loro candidato come era avvenuto con Grasso.

Bersani è stato colpevole di non aver chiamato nemmeno Rodotà per spiegare perché la sua candidatura non andava bene per il Pd (ma hanno mandato centinaia di sms alla figlia giornalista Maria Laura) e di non aver compattato i suoi parlamentari; mentre Grillo ha peccato di onnipotenza perché, come in altre occasioni, non ha indietreggiato di un centimetro dalla sua posizione credendo che ogni accordo si un inciucio, nemmeno per far eleggere altri nomi dalla sua lista.

Il risultato è stato una quasi sommossa per le strade di Roma, con Dario Francescani e Stefano Fassina che rischiavano di essere linciati; un Berlusconi sempre più ringalluzzito che ha dettato le sue condizioni (anche in vista del futuro governo) e la rielezione di Napolitano che davvero controvoglia è stato il primo capo dello Stato a tornare al Quirinale, aprendo di fatto a una riforma verso una forma presidenziale della Repubblica. Non poteva andare peggio.

Commenti al Post:
pgmma
pgmma il 25/04/13 alle 07:35 via WEB
La maggior parte delle interviste mi sembrano discorsi ripieni di trippe alla romana che fa avere visioni e apgamento DI VINO ! Devo ancora riuscire a capire perché la mente umana genera tali masochismi; pensano che il loro dio, o il diavolo avrebbe creato anche il male e il libero arbitrio dell'uomo. Questo fa pensare che abitualmente si nutrano di opere morte, scarsa responsabilità individuale, altrettanta preoccupazione delle conseguenze sugli altri delle loro decisioni, nessuna preoccupazione per il giudizio finale della vita con promossi/bocciati.. oltre alla bella saggezza schernita mortalmente.
 
 
lo_snorki
lo_snorki il 25/04/13 alle 13:04 via WEB
Scusami, sarà certamente per un mio difetto, ma mi sfugge il nesso tra questo tuo pensiero e il mio editoriale ...
 
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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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