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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Riforme: incontro Pd-M5s

Post n°4960 pubblicato il 27 Giugno 2014 da lo_snorki
 

Riforme incontro Pd-M5s

E' avvenuto l'incontro tra le due delegazioni di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sulle riforme. La delegazione del Pd era formata da Matteo Renzi (segretario del partito e presidente del consiglio), Debora Serracchiani (vice segretario del partito), Roberto Speranza (capogruppo Pd alla Camera) e Alessandra Moretti (europarlamentare Pd); mentre la delegazione del Movimento 5 Stelle era formata da Luigi Di Maio (vice presidente della Camera), Danilo Toninelli (vice presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera), Giuseppe Brescia (capogruppo alla Camera) e Maurizio Buccarella (capogruppo al Senato).

Il M5S ha voluto incontrare il Pd per discutere della nuova legge elettorale volendo volontariamente ignorare sia il percorso fatto finora, sia il fatto che la riforma deve essere fatta da tutto il parlamento, non solo dai due partiti maggiori. Il Pd ha più volte risposto che la partenza del confronto deve essere per forza l'Italicum e quindi il lavoro a cui il Parlamento ha fin qui approvato e che si può discutere di eventuali modifiche che devono essere comunque condivise da tutte ole forze politiche. Il Movimento 5 Stelle invece pretende che si parli solo della loro proposta e la si adotti. Al rifiuto del Pd spiegato con quanto detto sopra loro chiedono come mai il Pd preferisca fare riforme con un partito di pregiudicati (Forza Italia) piuttosto che con loro. La risposta è evidente: hanno voluto auto-ibernarsi per oltre un anno e si sono negati quando c'era da scrivere le regole. Ora vogliono solo far saltare tutto e dimostrare che anche questo governo non fa mai nessuno riforma.

L'incontro è stato attraversato da varie stoccate trasversali Renzi comincia: «Il democratellum è secondo noi molto interessante sotto tanti aspetti ma gravemente deficitario sotto il profilo della governabilità, la sera delle elezioni si deve sapere chi ha vinto ed eventualmente siamo pronti a introdurre il ballottaggio». I cinque stelle, però, non restano ad ascoltare in silenzio, e la replica arriva da Di Maio: «La nostra legge è il primo esperimento al mondo che riesce di legge elettorale scritta con la Rete. Ve lo diciamo anche per farvi capire lo spirito con cui veniamo al tavolo: sentiamo un’enorme responsabilità verso cittadini. Vogliamo che questa legge entri in ordinamento, sappiamo che non possiamo farlo soli. Speriamo di poterlo fare con voi che siete la prima forza politica». Un’apertura che stupisce il Pd, tanto più quando viene ribadita anche da Toninelli: «Abbiamo paura che possa capitare con l’Italicum quello che è capitato col Porcellum: l’Italia non si può permettere una crisi istituzionale di otto anni». A questo punto è di nuovo Renzi a prendere la regia del gioco. Detta le condizioni di un possibile dialogo: «Servono idee chiare sul tema. Il M5S è disponibile o meno a studiare un correttivo che consenta a chi vince di governare? Noi riteniamo che il democratellum non garantisca questo. Ci sta bene ragionare sul merito, ma non saremo mai d’accordo se non abbiamo la possibilità che chi arriva prima, al primo o secondo turno, vinca». Tra le altre condizioni anche «per rispetto ai cittadini mai più inciuci né grandi intese». Poi una raffica di domande: «Siamo dell’idea di rimpicciolire i collegi, ci state?». «Siete d’accordo sulla nostra proposta di affidare alla Corte costituzionale prima il giudizio sulla legge elettorale?». Infine: «Siete disponibili a ragionare di riforme costituzionali?». Renzi sottolinea: «È inutile rivederci se non ci date delle risposte a questi interrogativi». Ora la palla tocca di nuovo ai 5 stelle che, presumibilmente, si confronteranno con la rete: la risposta arriva di nuovo da Di Maio: «Sul tema della governabilità conviene con noi che chi vince non è detto che debba governare? È questa la grande partita. Noi non siamo né contro i doppi turni né contro i premi di maggioranza. Su questo possiamo discutere, rivediamoci fra tre o quattro giorni per valutare i punti di caduta e fare una legge elettorale insieme».

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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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