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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Il simbolo della Cosa Rossa

Post n°2749 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da lo_snorki
 
Tag: pdci, prc, sel, verdi

La 'Cosa rossa' finalmente ha un nome ed un simbolo. Anzi, come precisano i protagonisti, 'un tratto grafico' comune. In una riunione mattutina Franco Giordano, Alfonso Pecoraro Scanio, Oliviero Diliberto e Fabio Mussi sciolgono ogni riserva: a identificare il nuovo soggetto politico sarà un logo con la scritta 'la Sinistra l'Arcobalenò. Due parole accompagnate dallo schizzo colorato di un arcobaleno. Il cosiddetto 'tratto grafico' sarà presentato ufficialmente in occasione degli stati generali della sinistra in programma l'8 e il 9 dicembre a Roma. Un'assemblea che avrà come ospite d'onore il presidente della Camera Fausto Bertinotti, padre nobile dell'unità della sinistra. Il più soddisfatto per la scelta, in particolare per la presenza dell'arcobaleno, è il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Per i Verdi infatti è una doppia vittoria: non solo la scritta "L'Arcobaleno", ma anche un disegno che ne ricorda i colori.

 La parte sinistra del nuovo soggetto politico glissa nei giudizi estetici, ma ribadisce che la scelta di una simbologia comune non rappresenta l'archiviazione dei simboli 'storici'. Anzi, la decisione di non dotarsi di un vero e proprio simbolo rappresenta di fatto un escamotage per le elezioni, in particolare per le amministrative, dove non è detto che la sinistra presenti liste comuni in ogni luogo. La novità non piace invece alla sinistra-sinistra. Nel Pdci di Oliviero Diliberto ad alzare la voce è il coordinatore del partito Marco Rizzo: "Se il simbolo definitivo della 'Cosa rossa' non avrà la falce martello ben visibile - avverte - io non sarò d'accordo". I mal di pancia non si nascondono neanche dentro Rifondazione. Fosco Giannini, direttore dell'Ernesto e senatore della minoranza, non ha dubbi: "Gettano via la falce e martello? I comunisti le innalzeranno". Pronto ad usare la falce e martello è Salvatore Cannavò, esponente di Sinistra critica, ex minoranza di Rifondazione. La scelta del simbolo però non archivia le altre difficoltà interne, emerse nei giorni scorsi e rese ancora più evidenti nei giudizi contrastanti sull'intervista di Fausto Bertinotti di ieri a Repubblica. Nella riunione mattutina i segretari decidono di rimandare ad un altro confronto i nodi politici, concentrandosi invece nel dare lo sprint finale alla nascita del nuovo soggetto politico. Ma i distinguo restano, e Oliviero Diliberto lo dice chiaramente: "Abbiamo evitato le polemiche perché vogliamo andare avanti".

Le parole di Fausto Bertinotti sono ancora in mente. Il leader di Sd Fabio Mussi parla di "un problema di metodo". "Non siamo in una caserma - è il ragionamento del ministro - e io dico che se vogliamo costruire una sinistra unita, plurale e federativa, bisogna che le informazioni circolino e si concordino sempre di più". I quattro segretari appaiono invece in sintonia nella richiesta della verifica di maggioranza che per il leader del Prc Franco Giordano "deve essere una cosa vera". Categorico anche Fabio Mussi che avverte: "Non si può andare avanti alla giornata".

Commenti al Post:
tabatha17
tabatha17 il 06/12/07 alle 16:53 via WEB
Non molti conoscono o ricordano quella piccola perla che è “La scuola dei buffoni” di Ghelderode. Ho avuto la fortuna di conoscere la versione teatrale in un lontano 196…. A Spoleto, quando mio padre mi costringeva a seguirlo agli spettacoli, allora d’avanguardia, che si tenevano al Festival dei Due Mondi…non finirò mai di ringraziarlo per avermi fatto respirare quell’aria che ancora respiro e per avermi aperto la mente alle esperienze che la vita mi avrebbe poi fatto trovare nel percorso ad ostacoli della mia esistenza. Vi chiederete: ma che nesso c’è fra il velo e Ghelderode? C’è, c’é..fatevi rubare due minuti e ve lo spiego. “La scuola dei buffoni” è la rappresentazione in chiave ironica e parodiaca della società anche attuale…che sia stata scritta i primi del novecento, nel cinquecento o nel tremilaventisei non cambia assolutamente la sua “attualità”. Un “capocomico” insegna a dei mostruosi “sottocapocomici” il mestiere e la vita…vi ricorda qualcosa o qualcuno? …continuiamo… L’esigenza di compiacere, per sopravvivere, il bisogno di indossare sempre nuove maschere, ancora più colorate, ancora più grottesche…ancora niente? Ma su, ma dai.. Facile, troppo facile… Ed il velo? Il velo, questo fine, impalpabile, trasparente tessuto, che lascia intravedere e deforma, forse solo un poco, la realtà. La vita è un teatro di marionette, dove deve esserci per forza colui che manovra e dà voce e corpo ai personaggi, colui che scrive la sceneggiatura, quello che dirige, quello che si occupa di suono e luci. Quello che…. E noi chi siamo? Le marionette? No, io no. Io ho una testa di capelli rossi che pensa, tu, voi avete una testa bionda-nera-castana che pensa…ed allora? Solo un piccolo singulto di orgoglio…solo questo vi chiedo. Io non voglio essere un burattino, non voglio avere veli (per quanto preziosi e profumati) che intralciano la mia visione della realtà. Penso che nessuno lo voglia… O sono la solita Antonella contro i mulini a vento?
 
 
lo_snorki
lo_snorki il 07/12/07 alle 04:55 via WEB
diciamo che questo commento non centra niente con l'articolo in questione.
 
   
tabatha17
tabatha17 il 08/12/07 alle 10:02 via WEB
Non sono convinta che il mio commento non c'entri nulla con l'articolo in questione...l'ironia è morta?
 
     
Z.Ven
Z.Ven il 09/12/07 alle 03:26 via WEB
Diciamo allora che proprio non ne ho capito il senso Colpa mia.
 
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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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