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ANDREA BOCELLI, LA MADRE, LA LEGGE CHE NON C'ERA

 

SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Chetempochefa della domenica - Gino Strada, Roberto Saviano

Post n°3841 pubblicato il 29 Aprile 2010 da lo_snorki
 
Tag: tv

11 aprile 2010

Il primo ospite della serata è Gino Strada che parla del rapimento di tremedici nell'ospedale che Emergency gestisce in Afghanistan. In realtà si dice che siano stati arrestati con l'accusa di aver architettato un piano per assassinare il governatore di una regione afghana. Inoltre sarebbero state trovate delle armi nell'ospedale. Strada dichiara che è piano fatto dallo stato afghano per screditarli e farli andare via anche perchè un ospedale oltre a curare le persone per forza di cose ha anche una funzione di testimonianza. Quello che testimonia è che si ha di fronte una guerra e non una missione di pace e questo da fastidio.

Quasi tutta la puntata è invece dedicata a Roberto Saviano. E' nelle librerie pubblicato da RaiTrade un cofanetto con un libro e dvd intitolato "La parola contro la camorra". L’autore di Gomorra, che ha squarciato il velo di tenebre sulla camorra dei Casalesi e non solo, tradotto in 57 paesi (ultimo, la Georgia), alla fine della conversazione conFazio ha mostrato una maglia numero dieci del Barca. Con tanto di dedica autografata. Firmato: Lionel Messi. A quel punto, Saviano si è alzato in piedi e ha fatto un toccante monologo sulla Pulce. Lo scrittore è partito dal culto di Diego Armando Maradona e così nello studio è improvvisamente calata la storica voce del telecronista argentino Morales che tenta di raccontare il Gol (con la maiuscola) che El Diego infilò alla perfida Albione partendo dalla propria metà campo. I dribbling di Maradona sono più veloci delle parole di Morales e il telecronista è costretto a un colpo di genio: riassume con un semplice ta-ta-ta-ta-ta gli ultimi metri di quell’azione eterna. Piantata questa lapide all’inizio del monologo, Saviano ha poi raccontato la vita di Messi. Come la bella di Torriglia, tutti lo vogliono ma lui si nega. Roberto Saviano, che con il suo libro Gomorra ha raggiunto fama e celebrità proiettando in tutto il mondo l’immagine di una Italia di mafiosi e camorristi come se tutti vivessimo alla periferia di Napoli, pare sia stato uno degli uomini più ricercati d’Italia. Comincia con Veltroni, confermando da un lato l’inadeguatezza di Veltroni a guidare quello che era il maggior partito italiano e dall’altro il poco amore per il segreto dello scrittore napoletano: «Quando Veltroni mi ha chiamato nel suo ufficio al Campidoglio, abbiamo parlato a lungo di mafia e appalti. Mi disse che quello sarebbe stato uno dei primi punti della sua agenda». Per essere onesti, non sembra, dal racconto, che Veltroni gli abbia offerto mai nulla, ma solo che sia stato un po’ avventato nel tentativo di compiacere il famoso scrittore. Promessa mantenuta? Chiede il giornale. Saviano giudica: «Non mi sembra. Ma il Pd è in buona compagnia. Purtroppo, la lotta alla mafia è la grande assente di questa campagna elettorale, a sinistra come a destra». Non gli si può dare torto quando individua un grande errore della sinistra: «Dare sempre per scontato che la mafia stia dall’altra parte. Il complesso di superiorità applicato alla criminalità organizzata. Credersi immune dalle infiltrazioni, pensare che questo sia sempre e solo un problema degli altri». Gomorra l’ha reso uno dei volti e dei nomi italiani più noti anche a livello internazionale. In questi giorni sfiorerà il traguardo di sei milioni di copie vendute. L’autore oggi è un eroe della lotta al potere mafioso, forse non aspira al posto di Maroni, ma a quello di giudice supremo dell’etica politica certo sì: «Fausto Bertinotti mi ha fatto arrivare una proposta tramite l’assessore regionale campano Corrado Gabriele. [e se fosse stata una iniziativa locale?] Io ho molto apprezzato il lavoro di Forgione alla commissione antimafia, ma credo che anche la sinistra debba fare outing, e ammettere di non essere stata così rigorosa nell’allontanare gli affaristi collusi con la mafia». La lista dei pretendenti non finisce qui. «Alleanza nazionale mi ha mandato messaggi di apprezzamento. Persino l’Udeur prima che si dissolvesse». Dichiara di essere cresciuto in una terra dove Pci e Msi stavano dalla stessa parte, contro la camorra. Conclude: «Vorrei tanto che il centrodestra riprendesse i valori dell’antimafia, quelli che aveva Giorgio Almirante e che avevano ispirato Paolo Borsellino. Li vedo trascurati, nonostante una base che al Sud ha voglia di sentirli affermare». Affascinante l’accostamento tra Almirante e Borsellino, solo perché il giudice ucciso dalla mafia e icona della sinistra era iscritto al Fuan. Saviano spiega di avere scritto Gomorra perché voleva fare un libro che davvero cambiasse le cose: «All’inizio, la camorra lo ignorò. I miei problemi cominciarono verso le centomila copie. La gente pensa che io sono come Salman Rushdie, colpito da una fatwa della camorra. Ma non è così. Lui rischia per quel che scrive, io perché mi leggono. Non è Saviano ad essere pericoloso, ma Gomorra e i suoi lettori».

 

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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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