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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!
Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.
E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.
Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.
3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA
Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.
Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa.
Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...
REPUBBLICA.IT
Messaggi di Maggio 2014
L’oligarca Petro Poroshenko ha vinto le elezioni presidenziali in Ucraina con il 54 per cento, seguito dall’ex premier Yulia Tymoshenko (Patria) con il 13,1 per cento. Al terzo posto Oleh Lyashko (Partito radicale) con l’8,48 per cento. Le votazioni, fissate dall’attuale governo ad interim, sono arrivate tre mesi dopo che le manifestazioni dei gruppi di Euromaidan a Kiev hanno portato all’allontanamento dell’ex presidente filorusso Viktor Janukovic, fuggito a Mosca il 22 febbraio, dopo il fallimento dell’accordo con l’opposizione. Petro Poroshenko,è un oligarca di 48 anni noto come “il re del cioccolato” perché, tra le altre cose, è proprietario della famosa fabbrica di dolci Roshen. Poroshenko è stato il primo oligarca a sostenere il movimento Euromaidan fin dall’inizio, ma in passato aveva finanziato il Partito delle regioni del presidente Janukovic e, ancora prima, era stato uno dei principali esponenti della rivoluzione arancione del 2005. La sera del 25 maggio, dopo aver annunciato la sua vittoria, Poroshenko ha detto che la priorità è “mettere fine alla guerra e portare la pace” e che il suo primo viaggio diplomatico sarà nell’est dell’Ucraina, nelle città occupate dai separatisti filorussi. Poroshenko ha aggiunto che l’Ucraina “non riconoscerà mai l’occupazione della Crimea”, la regione annessa alla Russia dopo il referendum del 16 marzo. Il nuovo presidente ha promesso delle elezioni parlamentari prima della fine dell’anno. Seggi chiusi a Donetsk - Le autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk si sono unite in un 'nuovo Stato': lo ha annunciato il presidente della Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, citato dalle agenzie russe. La denominazione scelta è quella di Novorossiya (Nuova Russia). Sono tutti chiusi i seggi per le elezioni presidenziali nella città di Donetsk. Secondo alcuni media ucraini stamani è stato aperto un solo seggio, "poi sono arrivati una ventina di uomini armati, che hanno messo in fuga la commissione elettorale". In tutta la regione, i seggi aperti sono 308 sui 2.430 previsti, rendono noto le autorità locali. Sono almeno «100 i morti» nella battaglia di ieri a Donetsk. «Tra le vittime, almeno la metà sono civili - ha annunciato il leader Denis Pushilin - Non riusciamo ancora a recuperare i cadaveri, siamo sotto il tiro dei cecchini». |
Scelta Civica dopo il deludente risultato delle elezioni in cui è arrivata a un deludente 0,71% della lista Scelta Europea, in cui tra l'altro erano contenuti anche Centro Democratico e Fare. La prima conseguenza sono le dimissioni del segretario Stefania Giannini. Adesso il movimento devecapire cosa fare e la cosa più provabile pare quella di fondersi con qualcun'altro. Stefania Giannini, Andrea Romano, Gianluca Susta e Linda Lanzillotta protendono per una confluenza nel Pd di Renzi. Ma sono ben di più (tre quarti del partito) coloro che pensano a una convergenza con il Nuovo Centrodestra di Alfano, che a sua volta pensa a una possibile fusione con l'Udc di Casini. Mario Monti ha dichiarato: "Nel finire del 2012 ho chiesto a Bersani se era disposto a fare un Pd non preda di Fassina e della Cgil e mi disse di no. Allora sentii il dovere di fare Scelta Civica". Monti ricostruisce così la nascita del suo partito, capace di ottenere "tre milioni di voti con uno sforzo di soli 50 giorni e senza soldi" alle Politiche del 2013 e perderli quasi tutti alle Europee l'anno successivo, dove ha raccolto solo 196mila preferenze. "Se Renzi avesse vinto le primarie contro Bersani nel 2012 Scelta civica non sarebbe nata". Ma la storia è andata diversamente e nella ricostruzione di Monti non c'è spazio per rimpianti: "Sono molto contento del risultato delle Politiche, che ha trasformato l'Italia e l'ha tenuta su una linea europeistica e di avanzamento delle riforme, come non sarebbe successo se avesse vinto Berlusconi o un Pd condizionato dalla Cgil o da Fassina", dichiara l'ex premier. Sul collocamento alle europee avevo dato un altro suggerimento, non è stato seguito e a maggior ragione mi astengo oggi dal dare suggerimenti". Linda Lanzillotta. Credo che la Scelta Civica che nelle politiche del 2013 aveva ottenuto il 9% dei voti è finita nel momento in cui Monti l’ha abbandonata. È finito il progetto che si era costruito intorno alla sua figura e alla sua agenda per il cambiamento. Finito quel progetto originario c’era uno spazio politico che era quello di una forza liberaldemocratica, lo spazio che oggi, dopo questo voto, appare totalmente conquistato da Matteo Renzi che è riuscito a realizzare quella vocazione maggioritaria del Pd che non era riuscita a Veltroni prima e a Bersani dopo. Per Scelta Civica questo è un risultato severo. Dobbiamo valutare cosa fare adesso anche a fronte della nostra nutrita pattuglia parlamentare. Ritengo infatti che la legislatura andrà comunque avanti e quindi Sc continuerà ad operare in Parlamento. L’errore è stato anche, a mio avviso, il modo in cui Scelta Civica si è presentata alle elezioni con una composizione molto “assortita” che è risultata davvero poco riconoscibile ed attraente per l’elettorato. È una fase difficile che esamineremo nei prossimi giorni per valutare il da farsi. Matteo Renzi su Scelta Civica: “Non facciamo campagna acquisti ma dobbiamo essere disponibili a riflettere immaginando che l’orizzonte della magistratura sia quello del 2018″. Dopo lo scioglimento di Scelta civica, ridotta allo 0,7% di Scelta europea, infatti, per gli esodati montiani si configura un’unica meta: il Pd. Se da un lato infatti c’è chi è pronto per una fusione con il Pd, dall’altro c’è chi, come Alberto Bombassei, Andrea Causin e Gianfranco Librandi, preferirebbe un accordo con il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Ma Renzi per il suo “Pd allargato” non guarda solo ai naufraghi di Scelta civica. Potrebbero infatti cedere alle lusinghe del premier anche i fuoriusciti M5S e ai deputati Sel. Si potrebbe venire a creare dunque quella che Civati ha definito “l’area del nuovo centrosinistra”. Ma Vendola frena: “Una sinistra di governo non è una sinistra nel governo”. I prossimi giorni potrebbero quindi riservare grosse sorprese per quanto riguarda le fusioni e le alleanze. |
All’inizio della puntata cantanta il primo ospite Ricky Martin (anche cosch di The Voice Australia) canta una canzone con i cantanti di ogni squadra: con Daria Biancardi e Giacomo Voli “Livin’ la vida loca”; con Tommaso Pini e Giuseppe Maggioni “She bangs”; Giorgia Pino e Stefano Corona in “Adrenalina” e Dylan Magon e Suor Cristina Scuccia in “La copa de la vida”. Team Pelù: Giacomo Voli, Daria Biancardi Team Carrà: Giuseppe Maggioni, Tommaso Pini JAx e Noemi salgono sul palco con Fedez e Emis Killa. I tre rapper improvvisano con Noemi che fa da collante. Team JAx: Dylan Magon, Suor Cristina Scuccia Ritorna sul palco Ricky Martin con il suo nuovo singolo “Vida”. Team Noemi: Stefano Corona, Giorgia Pino Sam Smith sul palco canta “Stay with me”. Ultimo ospite della puntata è Cris Cab con “Liar liar” insieme ai quattro finalisti. JAx da indiretta il numero di cellulare di Noemi e da quel punto in poi la puntata diventa parecchio confusionaria. E sembra che Normi debba proprio cambiare numero perchè le telefonate sono iniziate a fioccare. La puntata è stata vista da 3.211.000 spettatori con il 15,74%. |
Quasi tutte le elezioni comunali che si sono svolte avranno bisogno di balottaggio. Tra le città elette al primo turno c'è Ascoli Piceno (l'unica andata al centrodestra) e ben 9 per il centrosinistra (Campobasso, Cesena, Ferrara, Firenze, Forli, Pesaro, Prato, Reggio Emilia e Sassari). In particolare a Firenze e Reggio Emilia si eleggevano i successori di Matteo Renzi e Graziano Delrio. Ci sono quindi altri 18 comuni che fra due settimane andranno al ballottaggio. Tra i più importanti Bari (il dopo Michele Emiliano); Bergamo (Giorgio Gori cerca di ottenere il feudo leghista); Livorno (per la prima volta non vince il centrosinistra al primo turno); Padova (il dopo Zanonato); Pavia (Cattaneo non ha vinto al primo turno). |
Post n°4932 pubblicato il 28 Maggio 2014 da lo_snorki
Tag: editoriale, elezioni, forza italia, fratelli d'Italia, lega nord, m5s, nuovo centrodestra, pd, prc, scelta civica, sel, udc Un risultato storico il 40,8% del Pd alle europee. Mai accaduto in nessun partito di sinistra nella storia della repubblica e con un solo precedente in generale nella Dc del 1958 di Amintore Fanfani. E' una vittoria di gruppo, ma è sopratutto una vittoria di Matteo Renzi e del suo modo di governare. Gli italiani hanno scommesso sulla ripresa economica promessa da Renzi e gli hanno dato la forza di realizzarla. Se dovesse essere al di sotto delle aspettative, al prossimo passaggio elettorale il Pd ne pagherebbe pesantemente lo scotto. Ora Renzi deve continuare con le riforme, ma non più solo in Italia, ma anche in Europa dove essendo il Pd il gruppo più consistente (dietro solo alla Cdu della Merkel) ha un potere di tratattiva più ampio. Sopratutto dopo le deblacle di Hollande, Cameron, Rajoy ecc. Secondo grande vincitore è Matteo Salvini, che ha rivitalizzato la Lega e l'ha fatta salire al 6,2%. Ha convertito il programma dal federalismo all'anti-europeismo e medita di formare un gruppo europeo assieme alla Le Pen. Non solo, ha riattivato i rapporti con Forza Italia e con Fratelli d'Italia e sogna di diventare il punto di convergenza di tutto il centrodestra. Gli sconfitti per eccellenza di queste elezioni sono Beppe Grillo e il Movimento 5 stelle calati dal 25,6% delle politiche dello scorso anno al 21,2 di queste europee. E' comunque un risultato importante per un movimento alla seconda importante tornata elettorale; ma il risultato tragico viene da come hanno condotto la campagna elettorale. Credevano, infatti, di essere superiori al 30% e sicuramente avanti al Pd, invece hanno perso addirittura voti. Tutto il movimento è in travaglio e sta studiando un modo di reinventarsi. Unica cosa sicura: Grillo non smobilita, si va avanti! Altro grande sconfitto è Silvio Berlusconi. Forza Italia, infatti, cala al 16,8% segno che la leadeship del centrodestra ormai è vacante. Il fatto negativo è che gli esponenti azzurri non hanno dato segno di aver capito il perchè della loro sconfitta e hanno dato la colpa alle indagini su Berlusconi e alla sua incandidabilità quando invece hanno cambiato il nome a un partito dicendo che era quella la colpa del fatto che andavano male e nonostante tutto sono andati peggio. Anche in questo caso Berlusconi ha detto che non smobilita: finchè sarà in vita resterà in politica. Tra gli altri partiti presenti nel governo la lista Ncd-Udc ce l'ha fatta per un soffio e questo li tiene in vita; ma elimina ogni possibilità che il partito di Alfano di diventare il punto di riferimento del centrodestra e di eventuali fuoriusciti da Forza Italia. In poche parole resta solo un partitino. Scelta Civica infine scompare perdendo dieci punti percentuali e arrivando a meno dell'1%. All'opposizione Fratelli d'Italia non ce la fa per poco, ma raddoppia i voti rispetto allo scorso anno (da 1,9 a 3,7%); mentre ce la fa la Lista Tsipras facendo entrare sia Sel che il Prc nell'Europarlamento. |
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI
Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...
DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD
Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'.
“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.
“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.
2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!
Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.
Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.
Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?
Inviato da: cassetta2
il 13/08/2019 alle 19:15
Inviato da: Z.Ven
il 09/05/2017 alle 13:06
Inviato da: lo_snorki
il 11/02/2017 alle 12:51
Inviato da: lo_snorki
il 11/02/2017 alle 01:57
Inviato da: jigendaisuke
il 11/02/2017 alle 01:47