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ANDREA BOCELLI, LA MADRE, LA LEGGE CHE NON C'ERA

 

SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Messaggi di Agosto 2014

Lo Sblocca Italia sbloccherà l'Italia?

Post n°5025 pubblicato il 31 Agosto 2014 da lo_snorki
 

Lo Sblocca Italia sbloccherà l'Italia

Era un importante cdm quello del 29 scorso. Era stato annunciato come quello che doveva lanciare definitivamente la riforma della giustizia civile, lo Sblocca Italia (velocizzare infrastrutture e permessi con 40 mld già stanziati) e provvedimenti sulla scuola (linee guida da aprire poi alla consultazione pubblica). Non è stato così, ad esempio tutta la parte riguardante la scuola è rimasta fuori dal cdm. Matteo Renzi dice che non è per questione di fondi, ma non è riuscito a spiegare il perchè. Poi si scopre che i mld di investimento sono diventati solo dieci.

  • Opere infrastrutturali. Il decreto Sblocca Italia mette a disposizione 4,6 miliardi per 5 investimenti aeroportuali (su Malpensa, Venezia, Genova, Firenze, Fiumicino, Salerno) e per gli investimenti previsti nel contratto di programma con Rfi per la manutenzione straordinaria degli impianti (220 milioni). Rientra anche la defiscalizzazione degli investimenti privati per l’autostrada Orte-Mestre (10 miliardi 400 milioni). Le nuove norme sbloccano opere già finanziate per far aprire prima i cantieri: l’alta velocità Napoli-Bari (valore 6 miliardi e 700 milioni) che aprirà i cantieri nel novembre 2015 invece che nel gennaio 2018, il collegamento ferroviario Palermo-Catania-Messina (5,2 miliardi, apertura cantieri dicembre 2015).
  • Vengono rifinanziati con 728 milioni gli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014. Un rifinanziamento che porta la dotazione complessiva di risorse a più di 1 miliardo e 720 milioni di Euro: 320 in più rispetto all’ammontare previsto nella legge di stabilità 2014. La copertura è assicurata liberando risorse da interventi non decollati, e facendo ricorso alle risorse ministeriali per la formazione continua e solo in misura limitata alle risorse da destinare ai fondi interprofessionali.
  • Molte le misure per l’agroalimentare inserite nel decreto: si prevede la realizzazione di un segno distintivo unico per le produzioni agroalimentari Made in Italy, anche in vista di Expo 2015, e un potenziamento degli strumenti di contrasto all’Italian sounding nel mondo. Sul piano della competitività si punta alla creazione di piattaforme logistico-distributive all’estero, al rafforzamento degli accordi con le reti di distribuzione, alla valorizzazione e tutela delle certificazioni di qualità e di origine dei prodotti.

E poi Gasdotto Tap e idrocarburi;  San Raffaele di Olbia (deroghe ai posti letto), misure per l’edilizia e l’agroalimentare; per le imprese e i trasporti; Cassa depositi prestiti «europea»; Autorità unica per i porti in Sardegna  ecc.

In particolare il decreto non perde solo la scuola, ma anche gran parte del pacchetto casa del ministro Maurizio Lupi. Ad esempio la possibilità di accedere ad una deduzione fiscale fino al 20% (su un tetto di 300 mila euro) per gli acquisti di immobili destinati all'affitto a canone concordato. Provvedimenti rimandati nella legge di stabilità di fine anno.

Quello che lascia più sbigottiti è che non si è fatto niente contro la burocrazia; lotta annunciata come prioritaria da questo governo. Si era detto negli scorsi giorni che se si voleva raggiungere questo obiettivo si dovevaintervenire sulle municipalizzare. L'obiettivo del governo era di cominciare a mettere mano a una giungla già finita sotto la affinatissima lente di ingrandimento del commissario per la revisione della Spesa Carlo Cottarelli. Partendo da una serie di incentivi per la vendita o le aggregazioni delle proprie società pubbliche. Se ne riparlerà, anche in questo caso, nella legge di stabilità. Speriamo in tempi migliori ...

 
 
 

Lega: Bossi contro Salvini, ma non si sappia in giro

Post n°5024 pubblicato il 30 Agosto 2014 da lo_snorki
 

Lega: Bossi contro Salvini, ma non si sappia in giro

Dopo la vittoria delle primarie leghiste che hanno incoronato Matteo Salvini segretario, la Lega Nord ha attuato una pesante spending review interna. Salvini ha quindi deciso di negare il milione di euro annui che con regolarità spettavano a Bossi e al suo staff. C'è stato subito una grossa polemica interna al partito; ma nessuna delle due parti è voluta scendere a compromesso. Così sono entrati in ballo i legali delle parti e Bossi è riuscito a fare congelare 6 milioni dal bilancio della Lega Nord in attesa della sentenza. La segreteria leghista di Salvini, messa alle strette, ha proposto una scrittura privata che metteva d'accordo le due parti: l'accordo di è trovato e in cambio dello sblocco dei sei milioni (usati per la campagna elettorale delle europee), la segreteria si impegnava a dare annualmente a Umberto Bossi e al suo staff 400 mila euro.

Essendo il bilancio europeo andato in rosso (anche a cause delle spese per le europee) Salvini ha deciso di non onorare quella scrittura privata e anzi di dichiarare la Lega parte lesa nei processi contro Bossi. L'ex segretario allora ha ricitato in giudizio la Lega e questa volta è davvero più difficile che le parti trovino un compromesso, vista che è venuta a mancare la fiducia reciproca.

Io penso che gli accordi vadano rispettati e da questo si vede la credibilità si un partito politico. Ma più ancora di questo vale la coerenza. Salvini ha voluto essere il rottamatore leghista; colui che con suo passaggio azzerava un'era nel suo partito. Ma non ha avuto il coraggio di farlo fino in fondo in almeno due occasioni: prima con la scrittura privata e ora negando che ci siano dissidi con Bossi (ma le carte processuali parlano chiaro). E' chiaro che Salvini cercherà ancora un accordo sottobanco; ma chissà se Bossi si fiderà ancora di lui...

 

 
 
 

C'è stile e stile: Carfagna e Boschi a confronto

Post n°5023 pubblicato il 29 Agosto 2014 da lo_snorki
 

C'è stile e stile Carfagna e Boschi a confronto

Lo ammetto: è brutto paragonare due persone solo per la loro apparenza, sopratutto quando sono impegnate in un campo che non c'entra niente con l'aspetto fisico e a maggior ragione se non vengono fatti paralleli confronti tra entrambi i sessi. Diciamoci la verità, però; i media ci hanno abituato al confronto tra le parlamentari. Ci sono però due onorevoli che in questi ultimi anni hanno stuzzicato le curiosità dei media: Mara Carfagna e Maria Elena Boschi. Due esperienze diverse, due modi di reagire alle "attenzioni". Dico il mio parere su entrambe: molto di parte, ma anche molto articolato ...

Mara Carfagna ha iniziato partecipando a Miss Italia e poi ha svoltato facendo tv. Quando ha deciso di diventare di fare la parlamentare ha radicalmente cambiato aspetto fisico e modo di atteggiarsi. Per far dimenticare i suoi balletti in tv ha cambiato radicalmente capigliatura e si veste in tutt'altro modo. Diciamo che si veste. Il suo imperativo è stato (sopratutto da ministro) quello di dimostrare le proprie capacità. Pur non essendo della sua parte politica, devo ammettere che l'ho apprezzata nella sua attività ministeriale; ma penso che una persona possa essere capace indipendentemente dal proprio aspetto fisico. Però l'apprezzo per la sua determinazione.

Maria Elena Boschi non ha proprio niente da far dimenticare. E' sempre stata in politica ed ha imparato da subito a coniugare la sua attività politica con il suo aspetto fisico. Nonostante le attenzioni, man mano maggiori, che riceveva per la sua bellezza; ha sempre ignorato certi commenti e ha tirato dritto. Veste come vuole e non si fa condizionare dall'ambiente: tacchi e scollature non fanno un ministro meno competente. Peccato che le donne in Italia fino a prova contraria sono delle deficenti e se sono belle si devono fare perdonare. La Boschi l'apprezzo oltre che per il suo lavoro , anche per l'infischiarsene di questo maschilismo.

 
 
 

Francia: nasce il nuovo governo Valls

Post n°5022 pubblicato il 28 Agosto 2014 da lo_snorki
 

Francia: nasce il nuovo governo Valls

E' durato appena 147 giorni il primo governo Valls. Motivo della crisi: l'ormai ex ministro dell'Economia Arnaud Montebourg, in un'intervista dai toni molto duri nei confronti della Germania e della politica di rigore, afferma che «sarebbe ottimo se tutti i paesi europei facessero quello che ha cominciato a fare Matteo Renzi in Italia». Insomma mentre Montebourg sembra invocare la flessibilità renziana, Hollande e Valls sembrano più fedeli alla linea dell'austerity della Merkel. Dall'entourage del premier Valls è arrivato subito un primo avvertimento. Montebourg «ha passato il segno, nella misura in cui un ministro dell'Economia non può esprimersi in questo modo sulla linea economica del Governo e di un partner europeo come la Germania». Insomma, non si è potuto fare a meno di fare una crisi-lampo e di sostituire i ministri uscenti. Parlo al plurale perchè Montebourg ha dei seguaci nella vecchia compagine governativa; hanno infatti solidarizzato con lui (e quindi anche loro non faranno parte del secondo governo Valls) il ministro dell'Istruzione, Benoit Hamon e il ministro della Cultura Aurelie Filippetti.

Il nuovo ministro dell'economia sarà Emmanuel Macron,36 anni. Confermati i ministri degli Esteri Laurent Fabius, delle Finanze Michel Sapin e del Lavoro Francois Rebsamen. Confermati anche i titolari dell'Interno Bernard Cazeneuve, della Giustizia Christiane Taubira e della Difesa Jean-Yves Le Drian. Restano al loro posto anche il titolare dell'Agricoltura Stephane Le Foll, che mantiene il ruolo di portavoce del governo e Segolene Royal, ex compagna di Hollande, che è stata confermata all'Ecologia.

I socialisti francesi paiono proprio alla sbando con la popolarità del presindente della Repubblica Francois Hollande scesa sotto il 20% e quella del primo ministro Manuel Valls che è passata nei pochi mesi di governo dal 45% al 36%. Non so se ce la faranno; ma di certo questa ennesima crisi di governo complicherà ancora di più le cose. Per quanto riguarda Montebourg e i suoi seguaci penso che abbiano fatto questa mossa non solo per motivi economici. Non credendo più nel progetto di Hollande, stanno cercando di prendere la guida dei socialisti, magari anche passando dall'opposizione (quasi inevitabile); però si stanno rifacendo una credibilità, potendo affermare in futuro che hanno lottato contro le politiche impopolari di Hollande.

 
 
 

Eterologa: le Regioni decidono di procedere nonostante ministero voglia una legge parlamentare

Post n°5021 pubblicato il 27 Agosto 2014 da lo_snorki
 

Eterologa le Regioni decidono di procedere nonostante ministero voglia una legge parlamentare

Quasi cinque mesi fa la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge 40 che rendeva illegale la fecondazione eterologa in Italia.  La legge 40, vietava il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta. All'inizio di agosto, al termine, di una commissione di studio, il ministero della Salute tramite il ministro Lorenzin dirama le linee guida. Eterologa a carico della Stato;  età minima e massima per i donatori: 18-40/45 per gli uomini, 20-35 per le donne; numero massimo per nati da uno stesso donatore è dieci; via libera alla doppia eterologa (dove a essere donati sono entrambi i gameti); istituzione di un registro nazionale dei donatori; possibilità di accesso ai dati clinici del donatore nel caso di gravi malattie del figlio; inserimento della procedura nei livelli essenziali di assistenza. 

Beatrice Lorenzin ha deciso di non procedere a decreto legge, con l'indicazione al parlamento di fare presto una legge seguendo le linee guide diramate dal ministero e riempendo i vuoti che il ministero non ha trattato. Non solo, ma ha affermato che se qualche Regione o qualche ospedale procedano a qualche operazione prima dell'approvazione della legge, lei manderà i Nas a ripristinare la legalità.

Ovviamente questo ha creato una multitudine di polemiche. E sono in molti ad aver sfidato il ministro facendole capire che non era in suo potere bloccare le Regioni, sopratutto dopo la sentenza della Corte. In particolare la Consulta si è detta preoccupata del vuoto normativo e ha invece sollecitato il decreto legge.

Sul fronte Regione c'è qualcosa che si muove, sopratutto in Toscana. Il governatore Enrico Rossi dichiara: «Il ministro Lorenzin non può dire "fermatevi" sulla fecondazione eterologa. La Corte Costituzionale ha stabilito che è vietato vietarla. Se si vuole trasferire tutto sul piano etico lo si faccia: anche se, vien da dire, l’eterologa esiste in natura... Noi ci adegueremo, ma intanto diamo attuazione alla sentenza». E' stata quindi approvata una legge regionale che rende possibile la fecondazione eterologa con il contributo pubblico, pagando solo un ticket di 500 euro. E alla minaccia del ministro di inviare i Nas sorride: «Ben vengano. Ci stiamo preparando ad accoglierli».

 

 
 
 

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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

Per non dimenticare

 

DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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