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AmeriKa

Post n°348 pubblicato il 23 Dicembre 2014 da lab79
 

Che avranno gli Stati Uniti che tanto ci affascinano, ancora oggi, nonostante un certo decadentismo? Il loro cibo, la loro cultura, la loro storia: tutto quanto è come un riflesso di quanti sono arrivati nelle loro terre, nei decenni e ormai nei due secoli scorsi, ad inseguire un sogno americano. Un melting-pot, come qualcuno lo definiva, delle culture e delle abitudini del mondo. 

Un grande paese, anche geograficamente, gli Stati Uniti, non c'è che dire. Tanto da chiamare se stessi America. Titolo dal quale io, da americano, dissento. (Non starò qui a spiegare che l'america è un continente, mica un paese soltanto, ed ecc...) Ma è un fatto: Se per molto tempo si è parlato di sogno americano, come di un principio ispiratore ammirato dal mondo intero, e fatto di libertà, opportunità e diversità, anche ora che quel sogno sembra essersi rivelato falso persino per gli americani stessi, la nostra fascinazione per gli Stati Uniti rimane forte. E quindi non dipende solo da quel sogno sbandierato, ed ora quasi ammainato, quanto forse dalla effettiva influenza del terroir in cui quel sogno cresce e di cui si nutre: l'economia. Che è il carburante e il comburente che tiene la fiamma accesa, anche a un costo che raramente siamo disposti ad ammettere.

L'economia più grande del mondo è una grande fornace, che alimenta se stessa col proprio fuoco che brucia, illuminando e scaldando il mondo come conseguenza. Non vi piace come metafora? Preferite quella dello specchio magico, che deforma il riflesso di chi vede se stesso? Fatto stà che è nella capacità di influenzare e persino piegare le culture altrui, il fascino degli Stati Uniti. Non che sia una novità: da sempre gli stati colonialisti occupavano a forze il cuore dei popoli conquistati. Ma il potere con cui gli Usa conformano il mondo a loro immagine e somiglianza è diverso, e poggia in quel che Joseph Nye chiama "Soft Power": la capacità di attrarre, convincere, persuadere e cooptare il mondo che li circonda, piegando o comunque influenzando il cambiamento naturale a cui vanno incontro i popoli e la storia.

Non significa che il mondo sia costretto a subire acriticamente quel che la cultura americana propone. Ma di certo, è un'influenza che, ancora oggi, non può venire ignorata.

 

Amerika - Rammstein ("Reise, Reise", 2004)

 
 
 
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