« Caffè | Dente » |
Ho scritto spesso del passato: al tramonto gli occhi rivolti a occidente, come a voler inseguire il sole e il suo strascico di stelle che quasi sfiorano la terra, senza mai toccarla. D'altra parte, è dall'occidente che provenivo, quando sono atterrato su questa terra. Ne ho scritto con una nostalgia leggera, un filtro lieve dai toni giallo-cenere, come il colore di cui si tingono le polaroid col passare del tempo. I più ironici potranno cogliere in tutto questo, a piacere, un'ironia da hipster, e utilizzare il termine "instagrammatizzazione dei propri ricordi" per definire tutto questo. Non mi importa. Quel che resta vero, è che tanto parlare del mio passato non è un semplice cedimento all'autocommiserazione dei giorni che sono passati, al "com'era bello il mondo, una volta" e "com'è insignificante, ora". Se così fosse, racconterei più spesso dei miei ricordi: li impasterei insieme con la melassa della malinconia più densa che ho (perchè ce l'ho: la tengo nascosta in fondo al frigor e non nego nemmeno di farne uso. Una pennellata sui dolci che stanno per cuocere nel forno, ma solo una, per attenuare tanta dolcezza e fissarla con un retrogusto amaro) e ve li servirei accompagnati da qualche bicchiere di lacrime di stagione. Potremmo a quel punto brindare insieme alle nostre disgrazie, a tutto quello che abbiamo perso, e potremmo piangere gli uni sulle spalle degli altri. Il tutto avrebbe il gusto che già immaginate: nauseante. Non è certo per tutto questo che scrivo del passato. Ne scrivo perchè è stato necessario rassodare la terra, prima di seminare i giorni che verranno. I giorni che verranno, ora sono qui. Ne scrivo perchè il mio presente si addensa di avvenimenti. Si gonfia e cambia colore col passare dei giorni, e delle stagioni. Semplicemente, matura. Ed è ben più di un presagio di futuro, è il futuro che è già qui, a un passo. Crescono nuovi rami e si rinforzano le fibre, e il tronco non ondeggia più ad ogni folata di vento. Piove, nevica, il suolo si ghiaccia, si asciuga, si secca, ma le radici là sotto avanzano immobili e sembrano eterne. Io non sono più una cicala. Il mio cuore non stà più sotto la terra. Scavo la terra con le mani e conto le radici. Allungo le mani verso i rami, e ne conto i frutti. E il mio cuore di uomo si rallegra, perchè non sente, non sogna, non spera, ma sa quanto profonde sono le radici del suo albero, sa quanto robusto il suo tronco, e sa quanti frutti pendono dai suoi rami. E può finalmente alzare gli occhi al cielo, senza più paura dei suoi capricci, e pronunciare con voce le sue parole. "Questo è l'albero della vita, ed è mio. Così è sempre stato, e così sarà per sempre. Ne nutrirò le radici, secondo i suoi bisogni, e ne raccoglierò i frutti, secondo i miei. Taglierò i suoi rami secondo il mio giudizio, e donerò i suoi frutti secondo il mio desiderio, e questo sarà giusto, perchè l'avrò deciso io. E sarà così finchè le mie mani saranno forti, e quando anche le mie stagioni saranno finite, tutto questo resterà per chi verrà dopo di me. Questo sarà il mio dono. Questo è l'albero della vita. Ed è mio. E del cielo non ha più paura." |
https://blog.libero.it/TheNesT/trackback.php?msg=11573239
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
|
|
|
|
|
|
AREA PERSONALE
I MIEI BLOG AMICI
- Non solo ricordi
- 0744 Il Velino
- ERRORI&PERLE
- Come una banana...
- middlemarch
- beside_me
- Fading of the day
- navigaria
- zahalia
- Sogni digitali
- Marco Capponis Blog
- Path Of Macro
- leparoledidentro
- Illusioni ottiche
- Frammenti dellanima
- cazzate pensate
- BLOGGO NOTES
- Brain damage
- Raccontami
- IL PETTIROSSO
- io, me et moi
- Noir Napoletano
- IL CLUB DEI GRULLI
- Stultifera Navis
- Incanti e Disamori
- maya1st diary
- Oniricamente
- Anima fiammeggiante
I MIEI LINK PREFERITI
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: What weather today
il 12/04/2022 alle 16:00
Inviato da: Weather forecast
il 12/04/2022 alle 16:00
Inviato da: Weather now
il 12/04/2022 alle 15:59
Inviato da: lab79
il 06/11/2021 alle 05:26
Inviato da: lab79
il 06/11/2021 alle 05:25