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Il sabato di Aline 1

Post n°193 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da driver64
 

 

Il sabato mattina le piaceva alzarsi presto, alle sei,andava in cucina, si scaldava il latte e poi con il suo tazzone caldo se ne andava fuori sul terrazzo a sedersi di fronte alla punta dell'abete gigante. Aline poi usciva; quella mattina era uscita di casa anche prima del solito e aveva raccolto suoi lunghi capelli ricci in una coda mettendo in risalto il viso acqua e sapone. Era giorno di mercato nel piccolo paese e le bancarelle erano disposte sulla piazza principale lungo i filari di alberi in un insieme colorato che andava animandosi mentre lei percorreva la piazza. Aline conosceva bancarella per bancarella,quelle meno care,quelle con la frutta e la verdura migliore. Era  vicina al banco della pescheria gestita da un vecchio amico di famiglia e vide un uomo che contrattava totani e canocchie; lui la incuriosì subito,raro che un uomo di quelle parti facesse la spesa..poi dall'accento comprese che non era di quelle parti... Ora era lì, piccolina, minuta, vicino al banco come per scegliere dei pesci,in realtà per ascoltare un parlare vagamente ricercato che lei trovò irresistibilmente buffo e ad un certo punto non resistette"ho capito che le piace cucinare" sorrise lei "e che non è di qua"
"bhè" rispose lui "mi piace cucinare e vengo dal nord,mi piace questo paese e il suo mercato,davvero avete cose fresche" Aline si perse a guardare i suoi grandi occhi chiari e viceversa anche lui incrociò i suoi ugualmente azzurri e belli,arrossirono tutti e due,era incredibile come fossero reciprocamente intimiditi,curiosi e attratti e nello stesso tempo,lui scivolò con lo sguardo verso il petto di lei,un attimo solo e due ridacchiarono imbarazzati. "caffè ?" propose lui 
"grazie,appena preso..ma qualcosa d'altro...troverò" Il Bar Centrale era ormai in piena attività,dovettero stringersi vicino al bancone,continuavano a sorridersi e a sfiorarsi e a sentire caldo in quell'ambiente affollato,lei scelse un decaffeinato con uno spruzzo di latte mentre lui un ristretto nero. "come fa senza zucchero?" inorridì lei
"abitudine"
"lei è...strano,che fa?"
"al momento viaggio,poi scrivo.."
Aline gioì:  "davvero? Anche a me piace scrivere..anche se non ho tanto tempo..! Che caldo che fa qui,usciamo.." 
Fuori però la magia era un po' diminuita,ma lei continuava a sfiorare la spalla di lui,il timore era quello di perderlo per lei e per lui di non capire bene cosa dovesse fare,se lasciar parlare il suo desiderio o tenerlo a freno... Aline più istintiva gli disse..."di solito il sabato mattina dopo il mercato vado a casa mi cambio e faccio un giro per le colline e i boschi qui dietro. A dire il vero questo tempo incerto mi frena un po' anche perchè devo addentrarmi da sola cioè,con il mio Buck"...Lui si girò.. la guardò negli occhi.. "si?" Ma lui ancora esitava,era come un sogno che diventava inaspettatamente reale e incrociando le dita disse "Avevo anch' io intenzione di fare un giro per questi boschi"
lei lo guardò entusiasta,le sembrava che fossero in misteriosa sintonia;poco dopo erano già nella macchina di lei con il bel golden retriever che sedeva tranquillo e curioso nel vano posteriore della giardinetta.
Aline guidava sicura per quelle strade che conosceva da sempre, in quel paesaggio che cambiava minuto dopo minuto;i boschi diventavano sempre più fitti ai margini della strada, le curve aumentavano mentre si saliva... a un certo punto mentre lui osservava il paesaggio notò in lontananza un castello medievale. Era bellissimo e ancora intatto in mezzo ai boschi:sembrava di fare un salto nel passato. Edwin volse lo sguardo su lei concentrata nella guida e gli parve che il profilo di Aline,i suoi lineamenti delicati e i suoi capelli diventassero tutt'uno con quel paesaggio. Si fermarono un po' distanti dal castello che si poteva raggiungere solo a piedi,Buck balzò fuori felice di trovarsi nel suo ambiente preferito e i due si incamminarono verso la costruzione.
Aline disse: "ci vengo da sempre,è un posto che adoro" Edwin,distratto dalla curva che facevano i pantaloni di lei rispose affrettatamente "Certo,incantevole"
"tu sei interessato ad altro" sorrise lei: dopotutto era quello che lei voleva ottenere,ma adesso non le sembrava essere stata una grande idea,non sapeva niente di lui,si era fidata e lui pareva un tipo distaccato e per nulla appiccicoso,eppure sentiva che nascondeva qualcosa."forse c'è qualcuno al castello,andiamo.." si avvicinarono all'alta costruzione ed entrarono per un grande porta ad arco odorosa di umido,Buck abbaiò due volte in lontananza,ma nel cortile tutto era silenzio,non un'anima.

 

 

 

 
 
 
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