1a canzone al giorno

La maledizione di Marco

Quando si dice il caso.... Lunedì sera, prima di cena, ho preparato il post di ieri con la canzone di Blondie preannunciando anche la canzone di oggi che è appunto quello che io sospetto (in realtà molto di più di un sospetto) essere un plagio quantomeno nella strofa iniziale da parte di Marco Conidi con la canzone "Maledetti noi" dall'album "C'è in giro un'altra razza" del 1992. Ed ecco che lunedì sera nel film per la TV "Il giudice meschino" con Luca Zingaretti e signora chi ti appare come attore (o meglio comparsa)?, proprio il buon Conidi, nelle vesti di guardaspalla di un boss mafioso in carcere. Mitico!!! Dopo l'esperienza nella seconda stagione di "Romanzo criminale" Marco si deve essere buttato anche sulle serie e film TV, hai visto mai.... Comunque... tornando a noi.... Plagio a parte per me è sempre un piacere pubblicare una canzone di Conidi. E se volete togliervi lo sfizio ascoltate i primi trenta secondi dei due pezzi e ditemi che ne pensare. Buon ascolto e buon mercoledì!!!

Maledetti noi (Marco Conidi)

Siamo gente che non vive 
per lasciare un segno 
o per essere immortali 
generando un figlio 
favole solo favole
contro la realtà 

Puoi trovarci in ogni posto 
di ogni fede e di ogni età 
quelli fuori dal branco 
quelli senza casco 
tanto basterà 

Vivere sopravvivere 
questo conta 
senza paura, no 
senza dolore 
chiamaci pure se vuoi 

Maledetti noi 
e i nostri sguardi 
persi su una macchina che va 
maledeti noi 
no che non è tardi
per uscire di qua, di qua 

Puoi vederci correre lontano dal recinto 
non conterà niente
non sarà importante 
se abbiamo perso o abbiamo vinto 

Vivere  sopravvivere 
questo conta 
senza paura, no
senza dolore 
chiamaci pure se vuoi 

Maledetti noi 
e i nostri sguardi 
persi in una macchina che va 
maledeti noi 
amore non è tardi
per uscire di qua, di qua 

Maledetti noi 
senza più ali 
ma chi vola se la vita è qua 
maledetti noi 
e i nostri istinti animali 
come si fa?
Come si fa? 

Vivere 
sopravvivere 
questo conta 
senza paura no senza dolore 
chiamaci pure se vuoi 

Maledetti noi 
e i nostri sguardi 
persi in una macchina che va 
maledeti noi 
no che non è tardi
per uscire di qua, di qua 

Maledetti noi 
coscienze sporche 
facce di chi in fondo lo sa già 
che poi riderà pure in faccia alla morte 
se passa di qua, di qua 
chi se ne accorgerà?