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La mia canzone oggi è......

 

Messaggi del 06/05/2015

Francesco all'osteria

Post n°2791 pubblicato il 06 Maggio 2015 da Cartman72
 
Foto di Cartman72

Dopo le novità e il bellissimo brano di Ligabue sul terremoto comunque recente visto che è del 2013 andiamo un po' indietro nel tempo ma restiamo in Emilia e con un amico del Liga, uno zio diciamo. Torna il grande Francesco Guccini con una canzone del 1974 dall'album "Stanze di vita quotidiana". L'ho risentita ieri tornando dal lavoro e oggi la condivido con voi. Il pezzo si intitola "Canzone delle osterie di fuori porta" e ha il solito testo ermetico ;-) del Guccio. Buon ascolto e buon mercoledì!

Canzone delle osterie di fuori porta (Francesco Guccini)

Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta
ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta 
qualcuno è andato per età
qualcuno perchè già dottore 

e insegue una maturità
si è sposato fa carriera ed è una morte un po' peggiore 


Cadon come foglie o gli ubriachi sulle strade che hanno scelto 
delle rabbie antiche non rimane che una frase o qualche gesto 
non so se scusano il passato
per giovinezza o per errore 

non so se ancora desto in loro
se m' incontrano per forza la curiosità o il timore 


Io ora mi alzo tardi tutti i giorni tiro sempre a far mattino 
le carte poi il caffè della stazione per neutralizzare il vino 
ma non ho scuse da portare
non dico più d'esser poeta 

non ho utopie da realizzare
stare a letto il giorno dopo è forse l'unica mia meta 


Si alza sempre lenta come un tempo l'alba magica in collina 
ma non provo più quando la guardo quello che provavo prima 
ladri e profeti di futuro
mi hanno portato via parecchio 

il giorno è sempre un po' più oscuro
sarà forse perchè è storia sarà forse perchè invecchio 


Ma le strade sono piene di una rabbia che ogni giorno urla più forte 
son caduti i fiori e hanno lasciato solo simboli di morte 
dimmi se son da lapidare
se mi nascondo sempre più 

ma ognuno ha la sua pietra pronta
e la prima, non negare, me la tireresti tu 


Sono più famoso che in quel tempo quando tu mi conoscevi 
non più amici ho un pubblico che ascolta le canzoni in cui credevi 
e forse ridono di me
ma in fondo ho la coscienza pura 

non rider tu se dico questo
ride chi ha nel cuore l'odio e nella mente la paura 


Ma non devi credere che questo abbia cambiato la mia vita 
è una cosa piccola di ieri che domani è già finita 
son sempre qui a vivermi addosso
ho dai miei giorni quanto basta 

ho dalla gloria quel che posso
cioè qualcosa che andrà presto quasi come i soldi in tasca


Non lo crederesti ho quasi chiuso tutti gli usci all'avventura 
non perchè metterò la testa a posto ma per noia o per paura 
non passo notti disperate
su quel che ho fatto o quel che ho avuto 

le cose andate sono andate
ed ho per unico rimorso le occasioni che ho perduto


Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta 
ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta 
qualcuno è andato per formarsi
chi per seguire la ragione 

chi perchè stanco di giocare
bere il vino sputtanarsi ed è una morte un po' peggiore

 
 
 

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