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Post N° 125

Post n°125 pubblicato il 14 Settembre 2007 da jinny1978
 







Il basilico










Informazioni: Il basilico
può crescere selvatico o coltivato. Cresce particolarmente a
Crucoli un paese dell'Italia. In effettila maggior parte del basilico
italiano proviene da Crucoli e viene alimentato dal sole e dall'acqua
e viene anche esportato in gran parte dell'Europa. : va consumato preferibilmente
fresco e quindi nel periodo che va dalla primavera a fine estate.


E' stimolante, antispasmodico e disinfettante; è
utile nell'alitosi, ansia, stanchezza ed emicranie. Viene usato di solito
crudo sulle pietanze per aiutare la digestione o come infuso contro
l'influenza, crampi ecc... In cucina è una spezia tra le più
usate e da aroma alle minestre, zuppe di verdure, ossibuchi, costolette
e sughi; inoltre viene usato anche per fare liquori.Si può macerare
nell'olio che userete per condire l'insalata.



Curiosità:Il basilico è una pianta aromatica che
serve particolarmente a condire i piatti quotidiani.In latino il basilico
si chiama Ocimum Basilicum









Una ricetta: Lasagne di mare al profumo di
basilico


Ingredienti:Vongole veraci, muscoli di La Spezia,pesce
bianco di scoglio (trigliette - gallinelle,scorfani ecc.), basilico,
olio e.v.o., lasagnette di farina bianca di grano tenero, gamberotti

Preparazione:fare aprire le vongole, cuocere le gallinelle e
triglie, dopo averle appena sbollentate prendere il tutto e tritare
con il coltello insieme al basilico. Fare passare in padella con l'olio
e.v.o. e uno spicchio d'aglio per 5 o 6 minuti.Tenere a parte l'acqua
di cottura del pesce, cuocere le lasagne e stenderle sul piatto.Condire
a strati con il sughetto, fatto cuocere 5/6 minuti per amalgamare gli
ingredienti.





 

 
 
 

Post N° 124

Post n°124 pubblicato il 14 Settembre 2007 da jinny1978
 















L'Edificio più Alto del Mondo


Stando alla Bibbia, se oggi nel mondo esistono migliaia di lingue
diverse è tutta colpa dei discendenti di Noè il cui desiderio di
costruire in Babilonia una torre alta fino alla Luna scatenò l'ira del
Signore. Col passare degli anni, in qualche modo siamo riusciti a
comunicare lo stesso e, se sulla Luna ci siamo arrivati con mezzi più
efficienti di una torre, la spinta a costruire edifici sempre più alti
non si è affievolita. Ironia della sorte, è proprio lo sviluppo di
collaborazioni internazionali, la commistione di lingue diverse, che ha
reso possibile la messa in opera di progetti sempre più avveniristici,
che portano i nostri edifici ad assomigliare a vere e proprie montagne.

L'edificio
più alto del mondo attualmente è Taipei Financial Center (detto Taipei
101) di Taipei a Taiwan. La costruzione di questo edificio alto 508
metri , è durata sei anni ed e stata terminata nel 2004. Lo spazio
abitabile di questo edificio è di 200.000 metri quadrati . Di tutto
questo spazio la maggior parte è occupata da uffici ma sono inoltre
presenti ristoranti, palestre, supermercati e anche un centro
commerciale.


Per assicurare l'afflusso delle persone
all'interno di questo edificio, alla sua base è stata costruita una
stazione della metropolitana che verrà collegata con la metropolitana
di Taipei. Oltre alla normali scale, sono presenti ascensori in grado
di raggiungere na velocità verticale di 1010 metri al minuto ( 63 km/h
). Tali ascensori permettono di salire fino all'89° piano in solo 39
secondi! Tali ascensori che risultano essere i più veloci del mondo,
sono stati realizzati da Toshiba.









Lo
scheletro dell'edificio è di acciaio e cemento. Per pompare il cemento
dal livello stradale fino all'85° piano, è stata usata una miscela
speciale di cemento prodotto da Degussa Chemical Company. La zona dove
è sitituato questo edifico. è inoltre una zona ad alta sismicità.
Durante la fase di progettazione e realizzazione, sono stati tenuti in
conto anche i tifoni che spesso si abbattono in quella zona di Taiwan.
In quella zona afflitta da cicloni, soffiano venti fino a 250 km orari.
La torre è stata realizzata per sopportare terremoti fino al 7° grado
della scala Ritcher.


Il primato di edificio più
alto del mondo, sarà conquistato nel 2007 allo Shangay Financial
Center. Questo edificio è stato inaugurato il 31 Dicembre 2004.
Tuttavia il Taipei 101 risulta l'edificio abitabile più alto al mondo.
Se si considerano edifici di diversa natura, allora bisogna prendere in
considerazione i 553 della CN Tower di Toronto (Canada). Come curiosità
le Petronas Towers in Malesia, sono il set in cui si ambienta parte del
film Entrapment con Sean Connery e Catherine Zeta Jones.



I dieci edifici più alti del mondo:
























































Nr.

Nome

Metri

1

Taipei 101 (Taipei, Taiwan)

508

2

Petronas Tower I (Kuala Lumpur, Malaysia)

452

3

Petronas Tower II (Kuala Lumpur, Malaysia)

452

4

Sears Tower (Chicago, USA)

442

5

Jin Mao Building ( Shanghai , China )

421

6

Two International Finance Centre (Hongkong, China)

415

7

CITIC Plaza (Guanzhou, China)

391

8

Shun Hing Square ( Shenzhen , China )

384

9

Empire State Building ( New York , USA )

381

10

Central Plaza (Hongkong, China)

374

 
 
 

Post N° 123

Post n°123 pubblicato il 13 Settembre 2007 da jinny1978
 


        Dominazioni straniere nel sud d'Italia

Gli arabi in Italia  

La conquista araba della Sicilia avviene nell' 827 anche se l'isola aveva subito in tempi precedenti molte incursioni musulmane delle quali si ha notizia fin dalla metà del VII secolo. Gli Arabi del resto, erano molto vicini, in quanto installati sulla sponda africana del Mediterraneo. Ifriqiya (cioè l'Africa del Nord) ha ormai il volto musulmano, ed è governata da emiri locali in pratica autonomi come in Spagna. La Sicilia è inoltre bersaglio molto interessante, in quanto, sottraendo ai Bizantini le basi navali dislocate sulla costa meridionale dell'isola, gli Arabi avrebbero il pieno controllo sul traffico navale nel Mediterraneo centro-occidentale.

Lo sbarco avviene a Mazara del Vallo, al comando della spedizione vi è Assad Ibn al-Firat che punta su Siracusa, la capitale, che però resiste. Cade Gergenti (Agrigento) e dopo un anno di lotta si arrende Palermo, che diventerà capitale. Siamo nell' 831. Successive sono la resa di Messina, Modica, Ragusa, passano dieci anni prima che si arrenda Castrogiovanni e venti prima che si arrenda Siracusa.

A questo punto gli Arabi vorrebbero invadere l'Italia Continentale, ma sono divisi da essa dallo Stretto di Messina. Per questo nuovo capitolo della storia ci vengono incontro le cronache latine del IX e dell' XI secolo. Si parla di Saraceni a Brindisi, a Taranto. Soggette a scorrerie saracene furono la Sardegna e la Corsica, ma maggiormente la Calabria, la Campagna e il Molise dove gli Arabi si insediarono per qualche tempo. Si ricordano il sacco del Monastero di Montecassino e quelli delle Basiliche di San Pietro e San Paolo a Roma e ancora, nel 935, erano in Liguria a Genova. Gli Arabi risalivano anche l'Adriatico verso Ancona, spingendosi fino a Cherso. Vanno considerati durevoli i due emirati di Taranto e Bari (dall' 847 all' 871).

Il primo emiro barese, Al-Khal Fun rilasciò un diploma destinato a diventare un riferimento in tutti i secoli della conquista musulmana:
" Nel nome di Dio, clemente e misericordioso. Questa è sicurtà concessa dal servo di Dio, Omar, Principe dei Credenti, agli abitanti di Aclia. A tutti senza distinzioni, o malati o sani, egli garantisce la sicurtà per loro stessi, per i loro beni, per le loro chiese, per i loro crocefissi e per tutto ciò che riguarda il loro culto . . . Non saranno maltrattati per causa della loro fede, né alcuno fra essi sarà danneggiato . ".

La Sicilia, dopo la conquista, gode di un periodo lungo di pace e prosperità, viene inserita in un'area ricca, il mondo islamico, culturalmente ed economicamente. Il tutto viene favorito dalla facilità delle comunicazione, la disponibilità delle risorse produttivi, tecnologiche e ideologiche e dall'uso dell'arabo come lingua franca.
Religiosamente la Sicilia occidentale fu intensamente islamizzata , quasi al 50%. I Cristiani rimasti nell'Isola erano tollerati e protetti generalmente, ma nella condizione di dhimmî (comportava il pagamento di una tassa dagli aderenti ad una religione rivelata,  viventi sotto la protezione dell'autorità musulmana).
I Musulmani di Sicilia hanno contributo intensamente allo sviluppo delle scienze teologiche:
Muhammad ben Khurâsân e Ismâ'îl ben Khalaf nella raccolta e nell'approfondimento degli ahâdîth. Assad ben al-Fûrat e Yahyâ ben Umar nello studio di diritto o figh.
Abd Allâh, di origine siciliana, ha tradotto all'arabo un trattato greco di botanica di Dioscuride. Nelle scienze linguistiche ricordiamo Mûsâ ben Asbagh, Abû abd-Allâh Muhammad al-Kattâni (1035-1118) e Sa'îd ben Fat'hûn. Come poeti siculo-arabi ricordiamo Abd al-Rahmân ben Hassan, Ja'far ben yûssuf e Ibn al-Khayyât. A quel epoca era d'uso che i dotti si spostassero frequentemente nell'Umma (mondo islamico) sia per frequentare altri dotti, sia per apprendere o per insegnare. Questo rendeva abbastanza vivace la circolazione delle idee.

Sono i Fatimiti di Ifriqiya che delegarono i fedeli Kalbiti a rappresentare la sovranità in Sicilia. Lo scenario è di discordie, rivolte di palazzo e delitti di Stato, incominciano a sorgere delle signorie locali e va anche fronteggiata la costante minaccia bizantina.

Nonostante l'arrivo di rinforzi dal Maghreb e l'eroica resistenza capeggiata da Ibn Abbâb (Benavet) Palermo cade nel 1072. La conquista normanna guidata da Ruggero il Guiscardo fu completata dopo 30 anni di guerra e fini nel 1091 con la caduta di Noto.
Finita la conquista Ruggero fece seguire una grande tolleranza per i Musulmani. Molti di loro furono arruolati come soldati in reparti speciali nel suo esercito. Nel 1111 viene incoronato Ruggero II, si faceva chiamare al-Mu'tazz bi-llâh e firmava spesso come al qiddîs (il re grande e venerabile), mantenne la Sicilia nella grande circolazione culturale e commerciale del mondo islamico. Per volere dello stesso re, il geografo Al-Sharif al-Idrissî, figura rappresentativa della comunità islamica sicula, scrisse la famosa opera Al-Kitâb al-Rujâri (il libro di Ruggero), grande opera di geografia completata nel 1154. La sua corte era affidata anche ai funzionari di lingua e competenza araba; c'erano dei fityân (paggi), hâjib (ciambellani), Janîb (aiutanti di campo), Jâmadâr (addetti agli abiti) ecc . . .

La Sicilia ritorna cristiana con i Normanni, ma se furono lunghi i tempi della conquista, furono ancora più lunghi quelli della scomparsa della cultura musulmana dall'isola. Il periodo di maggior fioritura artistica e culturale della Sicilia musulmana ha coinciso con i tempi della terza dinastia Kalbita, Palermo fu capitale di arti, lettere e soprattutto poesia, questa città divenne il faro di questa civiltà che si propagò per tutta la Sicilia e giunse perfino a lambire il Mezzogiorno d'Italia. Non si contano gli influssi islamici nell'architettura, nella pittura, nella ceramica, nella decorazione per non parlare dei numerosi arabismi presenti nella nostra lingua ( libeccio, scirocco, darsena, tariffa, fondaco, gabello, elisir, sofà, zenit, ecc . . .) e nei numerosi toponimi: Alcamo, Marsala, Caltagirone, Sciacca, ecc . . .

La Cuba, un padiglione di caccia posto all'interno del parco. E' uno dei grandiosi edifici della Palermo normanna che riprendono in modo massiccio il gusto islamico per le forme architettoniche regolari.



 



 

 
 
 

Post N° 122

Post n°122 pubblicato il 13 Settembre 2007 da jinny1978
 

Edera

(Hedera helix)










 

Edera
Edera



FAMIGLIA:
Araliaceae

NOMI COMUNI:
Lelua, eure, brassabosch, ergna, laeddra, enela, aneria, bedra, candelaru.


LA DROGA:
Le foglie


QUANDO SI RACCOGLIE:
Le foglie si possono raccogliere durante tutto l'anno ma sono da
preferirsi quelle raccolte in giugno - agosto quando sono ben
sviluppate; si recidono senza il picciolo. Evitare con cura di
mescolare alle foglie i frutti poichè questi ultimi sono velenosi.


PROPRIETÀ:
Sedative dello stimolo della tosse, espettoranti, antinevralgiche, analgesiche, anticellulitiche.


PRINCIPI ATTIVI:
Saponosidi (ederina, ederagerina, ederacoside), flavonoidi, acidi clorogenico e caffeico.







COME SI USA LA DROGA


L'Edera è una pianta molto efficace per calmare le tossi stizzose,
per dilatare i bronchi e favorire l'eliminazione dei catarri
bronchiali. Questa proprietà è dovuta alla presenza di saponine, che
tuttavia hanno un certo grado di tossicità e rendono sconsigliabile
avvalersi di questa pianta mediante preparazioni fatte in casa poichè
un errore di dosaggio potrebbe produrre seri inconvenienti.

L'Edera
esercita invece un'azione sicura e senza inconvenienti per uso esterno.
I decotti o gli infusi di foglie di Edera esercitano una reale azione
anestetica e antinevralgica nelle nevriti, nei dolori reumatici, nella
sciatica e nell'artrite.

Sono state provate benefiche
proprietà anche nelle celluliti, dove l'azione anestetica permette un
massaggio profondo e l'azione astringente e vasocostrittrice favorisce
il riassorbimento dei liquidi che impregnano i tessuti.

Si raccomanda di non lasciare preparati di Edera a portata di mano dei bambini e di non usare mai i frutti che sono velenosi.


USO ESTERNO



Le foglie:

Come anestetico, antinevralgico, anticellulitico.


Infuso (o decotto):

3 grammi in 100 ml di acqua. Una tazzina al mattino prima di colazione e alla sera.


Tintura vinosa:

6 grammi in 100 ml di acqua. Fare impacchi con compresse imbevute di infuso sulle zone dolenti per un'ora.


USO COSMETICO


Una manciata di foglie di Edera infuse nell'acqua calda dà un bagno
astringente e sedativo che predispone al massaggio delle zone
cellulitiche.

L'infuso di un pugno di foglie in circa due
litri di acqua può essere usato per risciacquare i capelli dopo lo
shampoo per renderli più lucidi e scuri.

http://www.globalnet.it/erbe/def/edera.htm



 
 
 

Post N° 121

Post n°121 pubblicato il 13 Settembre 2007 da jinny1978
 


CURIOSITA', CONSIGLI PRATICI E ANTICHE USANZE












Per l'articolo di questo mese, visto che molti sono
in vacanza e altri stanno per andarci, ho pensato di
trattare un argomento "leggero", che fosse
anche di piacevole lettura.

Ho voluto raccogliere alcune notizie curiose, che ho
trovato sparse qua e là in vari libri, o appreso dalla
viva voce di persone anziane dei nostri paesini, e che
fanno riferimento ad usi poco conosciuti di diverse
piante. Alcune possono essere molto utili, altre sono
solo curiosità; tutte comunque sono interessanti e
possono contribuire ad accrescere la nostra conoscenza
del mondo vegetale, che non finisce mai di stupirci.

Buona lettura!

Chiodi di garofano

I Chiodi di garofano, che nulla hanno a che fare con i
fiori che chiamiamo garofani, in quanto sono i boccioli
fiorali di Eugenia caryophillata, pianta tropicale
originaria delle Molucche (mentre i Garofani appartengono
al genere Dianthus), hanno alcune utilizzazioni pratiche
molto interessanti che possono evitarci diversi
inconvenienti. Vediamone alcune.

Se noi mettiamo una ciotolina di Chiodi di garofano
dentro la credenza dove teniamo la pasta, la farina e
altri alimenti simili, essi terranno lontane le
farfalline che spesso riescono a deteriorarci tutta la
dispensa.

Quando si conservano i vasi di vetro, i contenitori di
plastica o le borse termiche che non si utilizzano per un
po' di tempo, immancabilmente quando li vogliamo
riutilizzare siamo costretti a rilavarli perchè, anche
se li abbiamo lavati e asciugati benissimo, hanno sempre
un cattivo odore di stantio o di muffa; proviamo invece a
conservarli con 5 o 6 Chiodi di garofano all'interno (o
anche di più se il contenitore è grande): anche dopo
molto tempo i contenitori saranno sempre piacevolmente
profumati e non svilupperanno più cattivi odori!

La stessa cosa possiamo fare con i vecchi armadi che
hanno spesso odore di muffa: poniamo al loro interno una
ciotolina di Chiodi di garofano e, dopo qualche tempo,
gli odori sgradevoli saranno scomparsi.

Se conficchiamo sulla superficie di mezzo limone numerosi
Chiodi di garofano, fino a coprirlo completamente, lo
appoggiamo su un piattino e lo lasciamo in una stanza
scoperto, esso terrà lontane le mosche! Naturalmente
più la stanza è grande più limoni dovremo preparare,
cambiandoli ogni tanto, quando ci sembra che abbiano
perso efficacia.

A proposito di limoni: se ne mettiamo una fettina
ammuffita nei punti dove più spesso notiamo un passaggio
di formiche, le terrà lontane!

Torniamo ai chiodi di garofano: conficchiamone un buon
numero in una mela intera un po' appassita e mettiamola
dentro un armadio; essa darà un buon profumo agli
indumenti e allontanerà le tarme.

Se vogliamo sfruttare la proprietà analgesica,
oltre che disinfettante, dei Chiodi di garofano possiamo
farne un decotto per fare sciacqui e gargarismi contro il
mal di gola; inoltre un Chiodo di garofano sbriciolato,
messo in un dente cariato che duole, ci lenisce il dolore
in attesa di andare dal dentista.

Cardamomo

I frutti del Cardamomo, Elettaria cardamomum, originaria
dell'India e di Ceylon (l'attuale Sri-lanka), hanno
proprietà carminative, riducono cioè i gonfiori
addominali; come possiamo sfruttare questa loro
proprietà in modo pratico, senza dover preparare un
infuso? Ebbene basta metterne alcuni ( 3 o 4, o più a
seconda della quantità di cibo che cuociamo) durante la
cottura dei cibi che sappiamo essere
"gonfianti", come i cavoli, i cavolfiori, i
broccoli, i legumi, le verdure cotte in genere, per
ridurre drasticamente questo fastidioso inconveniente! Il
sapore dei cibi non verrà alterato, anzi acquisterà un
leggerissimo e piacevole aroma.

Inoltre l'infuso di Cardamomo può essere utilizzato per
fare sciacqui per rendere gradevole l'alito.

Ippocastano

La polvere dei semi di Ippocastano (Aesculus
hippocastanum, bell'albero originario della penisola
Balcanica ma diffuso in tutta l'Europa
centro-meridionale), detti anche castagne d'India,
mescolata all'acqua delle innaffiature, elimina i
lombrichi dai vasi delle piante.









Melanzana

La buccia della melanzana, saporito ortaggio della
famiglia delle Solanaceae (Solanum melongena), ha
proprietà antiepatotossiche
e depurative, è colagoga e coleretica (cioè fluidifica
e aumenta la secrezione di bile da parte del fegato), e
riduce il tasso di colesterolo
del sangue.

È consigliabile quindi mangiare le melanzane senza
sbucciarle, purchè siano provenienti da coltivazioni
biologiche!



Basilico

Il Basilico, Ocimum basilicum, è una pianta della
famiglia delle Labiatae (il suo nome deriva dal latino
'basilicum' e questo dal greco 'basilikón'=regio,
perciò significa erba regale, forse per il suo magnifico
aroma, tanto apprezzato nella cucina mediterranea); è
spesso coltivata per le sue foglie odorose usate come
condimento e da cui si estrae un olio essenziale, usato
sia in profumeria , sia come medicamento anticatarrale.

Quello che non tutti sanno però, è che esso tiene
lontane le zanzare; quindi se non abbiamo a disposizione
dei prodotti specifici, possiamo strofinare sulla pelle
qualche foglia di Basilico e le zanzare staranno alla
larga!

Arancio

Dai fiori dell'Arancio amaro, Citrus vulgaris o Citrus
amara o Citrus bigaradia, piccolo albero della famiglia
delle Rutaceae, si estrae un olio essenziale che viene
commercializzato col nome di essenza di Neroli (oleum
aurantii florum); mentre dalle sue foglie si estrae un
altro olio essenziale detto essenza di
"petit-grain".

Entrambi sono usati in profumeria.

Menta e Lavanda

Prima di andare in ferie, specialmente se dovete
assentarvi per diversi giorni, potete disporre in ogni
stanza delle ciotole colme di foglioline di Menta (Menta
piperita) e fiori di Lavanda (Lavandula spica) essiccati:
diffonderanno il loro profumo e quando tornerete
troverete la vostra casa fragrante e senza quell'odore di
chiuso tanto sgradevole.

Coriandolo

Quando ci sentiamo l'alito un po' pesante possiamo
preparare un infuso di Coriandolo (Coriandrum sativum) e
utilizzarlo per fare sciacqui e gargarismi: il nostro
alito se ne avvantaggerà!

Eucalipto

Quando siamo raffreddati facciamo bruciare su una piastra
qulche foglia di Eucalipto (Eucalyptus globulus): in
questo modo si diffonderà la sua essenza profumata
nell'ambiente migliorando il vostro raffreddore.
http://www.lerboristeria.com/


 
 
 

Post N° 120

Post n°120 pubblicato il 12 Settembre 2007 da jinny1978
 












 





Riflessologia -
riflessoterapia










 


pianta dei piedi


 



La
riflessologia non è apparato di una sola dottrina
scientifica, ma bensì un un metodo di indagine relativo a movimenti
riflessi, che può essere utilizzato da più discipline come:



 




- In medicina,
l'atto riflesso è la risposta motoria e involontaria che segue alla
stimolazione di un recettore (cellula che si trova negli organi di
senso, capace di convertire varie forme di energia), come
normalmente avviene quando l'occhio viene colpito da un fascio di
luce e la pupilla si contrae. Per questo risulta importante
analizzare i riflessi da un punto di vista clinico, poiché essi
rappresentano un elemento basilare di diagnosi, soprattutto nelle
malattie che hanno una correlazione con il sistema nervoso.




- In biologia,
riflesso sta a indicare: una risposta involontaria a uno stimolo, come
accade quando un evento fuori di noi ci provoca un'emozione di
angoscia o un senso di paura e il plesso solare ha un
incontrollabile moto di contrazione, come pure quando il piede viene
appoggiato su qualche oggetto appuntito ed istintivamente viene
sollevato .




- Nella psicologia oggettiva
,
è lo studio dei riflessi in generale. Questi riflessi definiti
"riflessi condizionati" sono la risposta data da alcuni organi a
certi stimoli ben precisi (per esempio quando un martelletto viene
battuto sotto la rotula del ginocchio, esso provoca lo scatto della
gamba).



 



Ne
consegue che la natura degli stimoli che possono produrre riflessi è
molto varia e non sempre lo stimolo produce semplicemente una
contrazione muscolare, ma può anche dare adito a una risposta di
tipo secretorio, facendo perciò entrare in funzione alcune parti
dell'organismo, fra cui le ghiandole endocrine e ormonali, che
verrebbero sollecitate a dare questa risposta, partendo da punti
molto distanti dall'ormone stimolato. Per esempio: a volte
produciamo un eccesso di sudorazione alle mani o in altre parti del
corpo, per un eccessivo stress mentale o conseguentemente ad una
forte emozione di paura e di angoscia, oppure produciamo una
lacrimazione incontrollata per un grosso dispiacere o per una gioia
imprevista..



Ma
nonostante siano ben note le reazioni riflesse che interessano il
corpo umano, la riflessologia è sempre stata ed è tutt'ora un metodo
diagnostico, che si muove ancora al di fuori della medicina
ufficiale e viene utilizzata soprattutto come metodo curativo,
assumendo il termine più esatto di: riflessoterapia.



 




Riflessoterapia o Massaggio zonale del piede e della mano



Sia
nelle mani che nei piedi trovano corrispondenza tutte le componenti
dell'organismo che si esprimono attraverso ampie aree, definite
riflessogene.



La
conoscenza di queste corrispondenze può servire ad affrontare le
problematiche dell'organismo e di intervenire su di esso,
migliorando le funzioni degli organi, in modo che possano essere
ristabiliti gli equilibri perduti o addirittura vincere i danni
provocati dagli agenti patogeni.



La
storia di questa metodologia è indubbiamente molto antica e si può
dire che per quanto riguarda il massaggio dei piedi, esso è stato il
primo metodo inconsapevole di auto-cura. Infatti l'uomo primitivo
stimolava di continuo i suoi riflessi, in ogni parte del corpo,
attraverso il cammino e la corsa a piedi nudi sui terreni
accidentati a cui doveva continuamente sottoporsi, favorendo
l'equilibrio del sistema circolatorio e lo scarico della propria
energia, che a contatto del terreno si manteneva costante.



In
questo modo arcaico la persona era certamente integrata nel sistema
ecologico del pianeta; cosa questa impossibile a verificarsi oggi,
ma recuperata in parte attraverso l'evolversi delle medicine
naturali.



  



 



 


 

 


 

  

http://www.amiprogettobenessere.com/Starbene/riflessologia.htm




  

 
 
 

Post N° 119

Post n°119 pubblicato il 11 Settembre 2007 da jinny1978
 
Tag: yoga

LA KUNDALINI

Capitoli
tratti dal libro "La
maturazione del Conscio"
di Zoran e Milica
Gruičić


La
tecnica di attivazione e maturazione della Kundalini
si esercita anche durante

i corsi di meditazione per Conoscere la Vera Identità.


La
Kundalini è un fenomeno estremamente importante
e per questo è necessario parlarne in modo ampio.
Sulla Kundalini si fondano due grandi sentieri meditativi:
la Kundalini yoga e la Kundalini tantra. Il risveglio
della Kundalini fa comunque parte di molte altre tecniche
di meditazione.



Il termine si interpreta (traduce) in due modi:

- kundal - che in sanscrito significa avvolgimento,
ovvero qualcosa che è avvolto, e

- kunda - che significa cavità- buca,
il che si riferisce essenzialmente alla cavità
nella qual è posto il cervello 25.


Simbolicamente,
la Kundalini è raffigurata come un serpente addormentato,
avvolto 3 volte e mezzo. Nell'ambito della Kundalini
tantra e dello Yoga, il serpente rappresenta la saggezza.
I significati del simbolo dei tre avvolgimenti sono:


-
per ciò che riguarda la nota vibrazione om oppure
aum: il passato, il presente e il futuro,

- come stato di conscio: la veglia, il dormire e il
sognare.

- i tre tipi di esperienza: soggettiva, sensoriale e
assenza di esperienza,

- riferito alle tre gune (il condizionamento, la catena):
la forza d'iniziazione (azione), la materia (l'inerzia)
e il Conscio umano (l'armonia).


La
rimanente metà dell'avvolgimento simbolizza la
forza potenziale della trascendenza.


19.1.
Il concetto


Nel
far conoscenza, tramite la letteratura, dei metodi di
attivazione e utilizzo della Kundalini, negli ashram
e durante i corsi, si nota che:


a)
Il più delle volte la Kundalini è definita
come:

- energia divina, fatta scendere nell'uomo,

- energia sessuale che si può attivare e trasformare,

- energia creativa oppure energia di autoespressione,

- forza o energia primordiale,

- inconscio nell'uomo.



b) vengono elencate molteplici condizioni per
attivare e controllare la Kundalini: esercizio pluriennale,
isolamento, digiuno, astensione dall'attività
sessuale, separazione dalla famiglia per un lungo periodo,
speciali esercizi d'indirizzamento (raccoglimento) dei
pensieri e di controllo del respiro.


c)
sono date dettagliate descrizioni delle conseguenze
del risveglio
della Kundalini: l'espansione del
Conscio, l'aumento della creatività, l'attivazione
delle capacità paranormali e via dicendo.


d)
sono date molte avvertenze riguardo ai pericoli che
derivano da un "risveglio non corretto" della
Kundalini, per esempio l'arresto della Kundalini in
uno dei chakra e l'impossibilità di farla "rientrare"
nello stato latente. Sono menzionate anche le possibilità
di diverse manifestazioni negative, psichiche e fisiche:
sudorazione, calore spiacevole, capogiri ed altro ancora.


Tutte
queste problematiche sono reali e per questo si consiglia
il "risveglio" della Kundalini alla presenza
di un maestro.

In base alle esperienze avute con quest'Energia, la
nostra conclusione è che la maggior parte delle
avvertenze di qui sopra sono sensate. Lo stesso vale
anche per la maggior parte di ciò che si dice
riguardo alla Kundalini. Ma il nostro punto di vista
e il nostro approccio sono diversi.



La Kundalini è un potenziale che, come dicono
gli indiani, dorme in ogni uomo. Come struttura energetica,
la Kundalini è in essenza la manifestazione di
una parte del Conscio, e siccome il Conscio è
indivisibile, la Kundalini è anche l'espressione
del processo del Conscio come insieme.



Con il codice genetico dell'uomo è definito pure
l'istinto della riproduzione della specie come una delle
manifestazioni del Conscio, con l'aiuto del quale si
costituisce la struttura energetica iniziale necessaria
per la riproduzione della specie.

Ci si può solo immaginare la potenza (per meglio
dire la possibilità) della parte di Conscio (o
del Conscio come insieme), la quale permette la costituzione
dell'Energia con l'aiuto della quale si riproduce la
specie.



Nel senso energetico del termine, il luogo di costituzione
della componente inconsapevole di quest'Energia- impulso,
si trova nella parte del cervello sottostante la nuca,
mentre il luogo di costituzione della sua componente
consapevole, dell'impulso consapevolizzato, si trova
nella parte centrale del cervello.



Portando sotto controllo quest'energia, per meglio dire
attivando la Kundalini del tutto, si avviano molti segmenti
vitali del nostro essere e i benefici di questo si manifestano
nell'intero Conscio. Per questo la Kundalini allarga
il Conscio, sviluppa l'intelligenza e molte altre capacità
ancora.



La Kundalini è dunque la manifestazione energetica
di quella parte del Conscio che è geneticamente
determinata per la riproduzione della specie e che si
esprime come Energia sessuale.




Il risveglio della Kundalini è un processo
di attivazione e impiego della parte di Conscio programmata
per la riproduzione della specie per mezzo della sua
manifestazione - l'Energia sessuale. Lo scopo di quest'attivazione
è la maturazione del Conscio come insieme.




Riteniamo opportuno chiederci se i giochi sessuali portino
due messaggi; uno chiaro sulla riproduzione della specie,
l'altro celato che concerne l'integrazione del Conscio
individuale e del Conscio Infinito per mezzo dell'orgasmo?


19.2
Le sembianze dell'Energia Kundalini


Le
diverse descrizioni dell'Energia Kundalini si possono
ridurre all'incirca a:


-
un'Energia nera o grigioscura che inizia (si forma)
alla base della colonna vertebrale e si estende sino
al vertice della testa dove si espande,

- un'Energia avvolta tre volte, composta di un'Energia
grigioscura, di una bianca e di una rossa, e

- alla fine, il più delle volte si descrive come
un'Energia che passa attraverso i tre principali canali
nadi all'interno della colonna vertebrale.


Tutti
e tre i canali partono dal fondo del coccige (dalla
base della colonna vertebrale). La nadi Sushumna
passa attraverso il canale centrale della colonna vertebrale
(Energia Vitale). La nadi Ida arriva dalla parte
sinistra (l'energia mentale, la Luna, bianca o blu,
sistema nervoso parasimpatico). La nadi Pingala
giunge dalla parte destra (l'energia vitale, il Sole,
rossa, sistema nervoso simpatico). Tutte e tre le nadi
si incrociano poi nel Svadhishthana. Il movimento successivo
dell'Ida e della Pingala è un alternato incrociarsi
in ogni chakra. In questo tutti i canali sono all'interno
della colonna vertebrale. I tre canali terminano nell'Ajna
al livello dell'epifisi.



Se nel passaggio della Kundalini attraverso la Sushumna,
l'Ida e la Pingala, ovvero i chakra e il Canale Centrale,
questi elementi non sono sincronizzati, la Kundalini
nell'attraversarli è multicolore (due o tre colori).
Questo a causa delle differenti frequenze alle quali
pulsano i suddetti elementi. Gli indiani, conoscendo
il problema dei chakra non sincronizzati, hanno eseguito
con l'aiuto della Kundalini una graduale sincronizzazione
delle Energie sopra menzionate, influendo così
sullo sviluppo del Conscio.


 


Abbiamo
notato che l'Energia Kundalini:


-
passa attraverso i 3 canali nadi e si trova all'interno
del Canale Centrale dei chakra;

- parte dalla radice della colonna vertebrale, segue
il movimento del Canale Centrale dei chakra e arriva
nel cervello dove si espande;

- è presente soltanto quando si attiva;

- come abbiamo già descritto, si costituisce
all'interno del Canale Centrale dei chakra, ovvero della
colonna vertebrale, ma provocando dei processi vibratori
nel corpo fisico, appare più larga e si percepisce
in tutto il corpo;

- all'inizio è grigioscura, per emanare, più
tardi, una luce sempre più argentea.


19.3.
I diversi metodi di "risveglio"


Elenchiamo
alcuni tra i metodi di "risveglio" maggiormente
conosciuti:


-
Certe capacità funzionano, in modo parziale
o completo, già dalla nascita;


-
Cantando ad alta voce o pronunciando mentalmente
i mantra
. Si tratta del "risveglio" con
l'aiuto dei suoni e della musica. Ci sono mantra per
i singoli chakra, per il Canale Centrale ecc.;


-
L'astinenza - per purificare il corpo e la mente;


-
Equilibrando l'attività mentale - tramite
la concentrazione e diverse tecniche di meditazione
basate sul raja yoga. Esercitando l'attenzione indirizzata
si eliminano gli istinti e le emozioni, e questo rende
possibile l'attivazione di certe parti del Conscio,
quindi anche della Kundalini;


-
Pranayama - si tratta di esercizi respiratori
combinati all'attenzione indirizzata; purificano il
corpo, diminuiscono la temperatura e facilitano l'attivazione
della Kundalini;


-
Kriya yoga- metodo di risveglio graduale, dove
tra gli esercizi respiratori e di attenzione indirizzata
più importanti ci sono quelli specificamente
rivolti al risveglio della Kundalini;


-
Risveglio con l'aiuto del maestro - il quale
valuta il livello di caratteristiche intellettuali,
emozionali e mentali raggiunte dall'allievo e in conformità
a questo lo guida attraverso il processo del risveglio;


-
Il lasciarsi andare (abbandonarsi) - il che significa
meditare, aspettare e lasciare che la natura faccia
tutto, basandosi sul principio "la natura sa qual
è la cosa migliore". Nello stesso tempo
questo significa pure "accettare come destino tutto
ciò che succede";


Kundalini
tantra
- la quale rappresenta la combinazione di
varie tecniche yogiche.


http://www.pangoseditore.com/Kundalini.html

 
 
 

Post N° 118

Post n°118 pubblicato il 11 Settembre 2007 da jinny1978
 





















AGLIO - ALLIUM SATIVUM



Aglio – Allium sativum L.

Famiglia: Liliaceae

Pianta officinale, alimentare

Parte utilizzata: bulbo


PRINCIPI ATTIVI

Il costituente principale dell’aglio fresco non contuso è l’alliina.
Quando i tessuti sono danneggiati questa viene degradata da un enzima
(aliinasi) in acido piruvico e acido 2-propensulfenico, quest’ultimo
però viene subito trasformato in allicina, dotata di attività
antibatterica. L’ossidazione all’aria dell’allicina porta subito alla
formazione di disolfuro di diallile, costituente principale
dell’essenza che impartisce il caratteristico odore. Viene segnalata
inoltre la presenza di ajoene (inibitore della lipossigenasi ed avente
attività di antiaggregante piastrinico).



PROPRIETA'

La droga è costituita dagli spicchi di aglio freschi o disseccati
accuratamente.I preparati a base di aglio spesso non raggiungono gli
effetti terapeutici che si possono ottenere con l’aglio fresco a causa
delle numerose reazioni chimiche ed enzimatiche che possono avere luogo
durante l’essiccamento e l’estrazione.

Sono state dimostrate scientificamente le proprietà antibatteriche
dell’aglio, grazie alle quali manifesta attività antisettica ed
antibiotica (apparato respiratorio e gastroenterico in particolare),
antifungina (soprattutto per la candida albicans).

Sono state dimostrate inoltre proprietà ipotensivanti, ipolipemizzanti
ed antiaggreganti piastriniche. Responsabili di quest’ ultima proprietà
sarebbero gli ajoeni che interagiscono direttamente con i recettori
piastrinici del fibrinogeno e della lipossigenasi, e il disolfuro di
allile inibitore dell’enzima che permette la formazione del trombassano
a2, potente aggregante piastrinico. I preparati a base di aglio
presentano, per la ricchezza in zolfo, un’interessante azione
antiossidante per inibizione dell’ossidazione dell’acido arachidonico.

L’azione ipolipemizzante rende la pianta molto utile nel trattamento
dell’ipercolesterolemia e nella prevenzione di alterazioni vascolari
dovute all’età (arteriosclerosi). E’ stato dimostrato che l’azione
ipocolesterolemizzante è accompagnata da una riduzione della
trigliceridemia e da una diminuzione del rapporto LDL / HDL.

L’effetto ipotensore, che ne fa un valido coadiuvante nel trattamento
dell’ipertensione essenziale, sarebbe dovuto ai derivati tiocianici e
all’inibizione della secrezione di catecolamine. Le proprietà
diuretiche sono invece attribuite soprattutto ai fruttosani e all’olio
essenziale.

A livello dell’apparato digerente, gli estratti di aglio risultano
possedere azione stomachica, spasmolitica, eupeptica. Oltre ad
aumentare la secrezione gastrica possiede una notevole azione colagoga
e coleretica.

L’attività antisettica a livello della flora intestinale patogena o
abnorme ne fanno un ottimo disinfettante intestinale, utile nella
dispepsia fermentativa e nelle infezioni intestinali acute e croniche.
Combatte efficacemente il meteorismo grazie all’attività antispasmodica
ed antifermentativa dovuta all’allicina che in vitro ha dimostrato
attività contro stafilococchi, streptococchi e batteri intestinali.
L’aglio sarebbe inoltre dotato di un’azione piuttosto marcata e
durevole sulla glicemia e sulla glicosuria, che contribuirebbe ad
abbassare.

L’aglio è anche un espettorante ed antisettico polmonare ed infatti
costituirebbe un ottimo medicamento contro i disturbi da nicotina
sopprimendo i disturbi cardiaci e nervosi, le manifestazioni
catarrali...

Attualmente sono in corso studi sulle proprietà immunostimolanti e antitumorali attribuite alla pianta.

L’aglio è un antidoto nell’intossicazione cronica da nicotina e può
essere usato nella prevenzione e cura del saturnismo (intossicazione da
piombo).



INDICAZIONI

Malattie
infettive, preventivo dell’influenza, bronchiti croniche mucopurulenti,
ipertensione arteriosa con tendenza all’iperaggregazione piastrinica,
ipercolesterolemia, aterosclerosi, dissenteria, parassitosi intestinale
(ossiuri, ascaridi).



NOTE
A dosi
elevate vengono segnalate turbe gastriche in soggetti affetti da
ipercloridia. Controindicato nell’ipotensione; può peggiorare
dermopatie esistenti. La dose tossica è stata calcolata in circa 595 g
per un uomo adulto. Conviene tener presente inoltre che la sua
somministrazione abbassa i tempi di coagulazione. I principi attivi
vengono eliminati attraverso l’apparato respiratorio, la secrezione
urinaria, sudorifera e lattea. E’ quindi, sconsigliata l’assunzione in
gravidanza e allattamento.






http://www.cento-fiori.it/pag.schede/A/aglio.html


 
 
 

Post N° 117

Post n°117 pubblicato il 11 Settembre 2007 da jinny1978
 

 









 










http://www.rosacroceoggi.org/preghiera.





 



 
 
 

Post N° 116

Post n°116 pubblicato il 11 Settembre 2007 da jinny1978
 

I MONDI DI GIACOMO,
l’alcova ritrovata e gli oggetti
di casa Leopardi 

in mostra a Recanati

CON GLI OCCHI DI GIACOMO- L’alcova
ritrovata e la mostra


A Palazzo Leopardi recenti lavori di restauro fanno emergere dalla biblioteca
un’alcova con dipinti di mitiche scene notturne; furono compagne del poeta
fanciullo? Quale era il percorso di Giacomo tra gli amatissimi libri? I
ritrovamenti, che potranno essere visitati solo per un anno, indicano come
almeno due delle stanze della biblioteca avessero meno severe ed insospettabili destinazioni. 


La biblioteca Leopardi, una volta detta libreria, si deve soprattutto
all’opera di Monaldo, padre del poeta, che fin dall’adolescenza iniziò a
raccogliere libri (a partire dal 1795 circa) e
che riuscì a costituire, in un tempo relativamente breve, un patrimonio
librario eccezionale per l’epoca. Giacomo studiò qui insieme ai fratelli
Carlo e Paolina, sotto la guida attenta ed affettuosa del padre. La biblioteca
era infatti il baricentro attorno al quale si realizzava la vita di buona parte
della famiglia: una sorta di incessante ed inevitabile conquista della lettura
sopra ogni altra attività familiare. A Palazzo Leopardi erano sempre i libri,
in continuo aumento, a conquistare gli spazi privilegiati e a mutare la
destinazione d’uso delle stanze. Monaldo tiene un registro estremamente dettagliato della nascita e
della crescita della biblioteca cui dedicherà tutta la sua vita
e quindi dai suoi scritti possiamo ricostruire con chiarezza come si
presentava ogni stanza in ogni determinato momento.

Fra il secondo ed il quarto decennio dell’ottocento vennero acquisite per la
biblioteca le ultime due sale, allora adibite a residenza privata di religiosi
della famiglia Leopardi; l’architettura del
piano venne così definitivamente
modificata: alcune vecchie porte furono murate e pochi tramezzi abbattuti. Così
le vecchie tempere che decoravano le pareti subirono sostanziali modifiche e
furono “rimodernate” secondo il gusto dell’epoca e la nuova destinazione
degli ambienti. Inizialmente le scaffalature erano poche e di dimensioni assai
più contenute, ma, in breve tempo, la quantità di volumi raccolti si accrebbe
così tanto che anche le ultime stanze furono ricolme di volumi che nascosero le
decorazioni pittoriche.

Grazie alle “Memorie” di Monaldo Leopardi è possibile stabilire che nella
sala detta “dell’alcova” o “terza sala”, gli scaffali iniziarono a
celare l’apparato decorativo delle pareti solo nel 1813, quando Giacomo aveva
già 15 anni. Le tre pagine di catalogazione dei
libri di questa sala, scritte di pugno dal Poeta, dimostrano come egli partecipò
attivamente, assieme al padre, all’allestimento di questa stanza. Negli anni successivi si perse memoria di queste decorazioni, poi
sopraffatte dalla severità di migliaia di volumi, fino a che nell’anno 2006, per poter eseguire i lavori di restauro di alcune parti
strutturali del palazzo, si sono dovute spostare le librerie delle ultime due
sale con il loro contenuto di circa 8000 volumi.  


Con gli occhi di Giacomo

La famiglia Leopardi, nel rispetto assoluto per ogni testimonianza
storico-ambientale, ha ritenuto opportuno, in accordo con le Soprintendenze
competenti, di riportare alla luce e di mostrare quegli arredi e quelle
decorazioni nell’intento di ricercare e meglio comprendere ciò che può aver
influenzato la formazione del Poeta e che, comunque, ha accompagnato la sua
adolescenza e prima giovinezza. 

Per un breve periodo, sarà quindi
possibile vedere gli ambienti della biblioteca “con gli occhi di Giacomo”, effettuando
un nuovo ed emozionante percorso di visita, tra decorazioni pittoriche e alcove
dipinte fino a quando la biblioteca tornerà al consueto assetto.  


Ritrovamenti e scoperte - l’alcova della notte

Il ritrovamento di decorazioni pittoriche e spazi segreti rimandano ad una
insospettata immagine complessiva di calda e raffinata Il soldato armato, a riposo, fa cenno con l'indice di far silenzio eleganza.
Piccoli salotti e raccolte alcove affacciavano
sulla piazzetta, con una
sistemazione certamente meno severa e rigorosa della biblioteca. Raffinate e di
colorazioni intense erano le decorazioni alle pareti in tempera magra, che
spesso si rifacevano ai tessuti. Come la parete verde mela con righe verticali
melanzana e blu che poggiava su una zoccolatura nei toni del rosa.

Tra le scoperte di maggior impatto per quanti vorranno cogliere l’occasione di
una inconsueta visita alla riemersa realtà, c’è la sala dell’alcova, regno
della notte, con una lussuosa e colorata “anticamera”. In un piccolo vano
delimitato da un arco a tutto sesto, una composizione
pittorica invita al richiamo del sonno ed alla solennità della notte. Per
molto tempo celato, questo piccolo capolavoro di segni e colori accompagna verso
un riposo sereno, idilliaco. I cartigli dipinti suggeriscono di “NON TIMEBIS A TIMORE NOCTURNO” e “IN PACE IN
IDIPSUM DORMIAM ET REQUIESCAM”.

La civetta, che pur essendo animale notturno è simbolo di conoscenza, esorta a
sconfiggere il timore dell’ignoto, di ciò che non è visibile, quindi a non
aver paura della notte. Il soldato armato, a riposo, fa cenno con l’indice di
far silenzio e, insieme al leone, simbolo del coraggio necessario per
sconfiggere le paure inconsce, veglia sul riposo del dormiente


La
mostra


“ I mondi di Giacomo”, è una mostra che racconta la scoperta e il
ritrovamento dell’alcova e dei decori, e
che intende spiegare come la biblioteca fosse il luogo privilegiato, oltre che
della formazione del poeta, del dipanarsi e del mutare nel tempo del rapporto
tra Giacomo e Monaldo. Il padre
regnava affettuosamente ma
attentamente in quello spazio dedicato ai libri dove anche i fratelli Carlo e
Paolina interfacciavano con il
padre anche come piccoli
bibliotecari. La rassegna, che è curata da Fabiana Cacciapuoti, mette in evidenza i
tempi e i modi delle produzioni letterarie del poeta a partire dal 1810-1811 quando
Giacomo da avido lettore si trasforma in qualche cosa di più. Con La storia
dell’astronomia
del 1813 inizia
ad emergere tutta la futura grandezza e modernità del suo pensiero.  


Orari visite

Estate tutti i giorni dalle 9 alle 18

Inverno dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17

Info: www.giacomoleopardi.it
http://www.arcobaleno.net/cultura/Leopardi.htm

 
 
 

Post N° 115

Post n°115 pubblicato il 11 Settembre 2007 da jinny1978
 

Bari, test di ammissione truccati, pagati 38.000 tra corso e aiuto agli esami


Per
aggirare i controlli le nuove tecnologie sono state sfruttate appieno:
gli studenti si erano presentati con due telefonini, uno lo
consegnavano all’ingresso, l’altro nascosto in tasche o persino nella
biancheria intima







Un po' cari per essere semplicemente dei test d'ingresso. Ancor più se
si considera che dovrebbero essere gratis e che un finanziere in
borghese li ha superati tutti senza aiutini. Si facevano pagare fino ad
8.000 euro per frequentare un corso di preparazione con la garanzia di
essere "assistiti" durante il test, e poi fino a 30.000 se
effettivamente l’esame veniva superato. Tanto poteva costare, secondo
quanto accertato dalla Guardia di Finanza, la prova di ammissione alla
facoltà di medicina e odontoiatria nelle università di Bari, Ancona e
Chieti. I finanzieri hanno documentato l'esistenza di una
organizzazione composta tra l’altro da un docente universitario e da un
dipendente amministrativo che ha provveduto a fornire ad almeno una
cinquantina di studenti le risposte esatte dei test nel corso
dell’ultima prova di ammissione che si è svolta il 4 e il 5 settembre
scorso.
Gli investigatori hanno intercettato nel corso dello
svolgimento della prova telefonate e sms, hanno filmato movimenti di
persone che riuscivano a fare arrivare le domande dei test ad una vera
e propria sala operativa dove i quesiti venivano risolti e inviati per
sms o per telefono ai candidati.
L'organizzazione aveva fatto in
modo da far iscrivere alla prova per ogni studente almeno una o più
persone che lo avrebbero aiutato, ed aveva concordato anche la
composizione delle aule.
Questo tentativo, almeno nell’università di
Bari, è stato sventato grazie al rettore che, poco prima del concorso,
ha deciso di ricollocare gli studenti in aula in base all’età.

Sono
stati una ventina i militari della guardia di finanza che si sono
mescolati tra i veri studenti durante lo svolgimento della prova di
ammissione alla facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’Università di
Bari che si è svolta il 4 e il 5 settembre scorsi. Uno di loro, un
maresciallo, per poco non ha superato il test, "e senza alcun aiuto",
ha riferito un suo superiore.
Nel corso dello svolgimento della
prova, malgrado gli accorgimenti presi dall’Università per blindare
l’esame, studenti sarebbero riusciti a ricevere indicazioni sulle
risposte grazie a persone che partecipavano alla prova solo per
aiutarli e ai "gruppi di ascolto" che all’esterno ricevevano le domande
e facevano arrivare le risposte per sms, o con una telefonata. Per
aggirare i controlli le nuove tecnologie sono state sfruttate appieno:
gli studenti si erano presentati con due telefonini, uno lo
consegnavano all’ingresso, l’altro nascosto in tasche o persino nella
biancheria intima consentiva di comunicare con l’esterno attraverso
auricolari e altri strumenti con tecnologia 'bluetooth'.

 


11/09/2007

 
 
 

Post N° 114

Post n°114 pubblicato il 11 Settembre 2007 da jinny1978
 








10 settembre 2007


Beppe Grillo: questa sinistra peggio della destra
S.Bio.






«Il problema non è solo la manifestazione di Bologna. Ma le tante
firme, la gente che ha fatto la coda per aderire. E se uniamo il tutto
alle copie vendute del libro "La Casta", allora dobbiamo capire che
siamo di fronte ad una ribellione contro la politica che va presa sul
serio. Non possiamo far finta di niente». Per questo dobbiamo dare una
risposta «e guai se tentassimo di liquidare il V-day come» qualunquista
e demagogico». Parola della candidata alla segreteria del Partito
democratico
Rosy Bindi. Dalle colonne del quotidiano "La
Repubblica", l'esponente della Margherita sostiene che l'iniziativa di
Beppe Grillo «o diventa una seria occasione di rinnovamento della
politica o è chiaro - aggiunge - che sarà l'anticamera
dell'antipolitica». A due giorni dal V-day, durante il quale sono state
raccolte 300.000 firme per la proposta di legge di iniziativa popolare
(«Parlamento pulito») contro l'elezione dei politici
condannati, la
limitazione dell'eleggibilità in Parlamento a due legislature e la
preferenza diretta per l'elezione dei parlamentari, sui giornali si
continua a parlare dello "choc" provocato da Beppe Grillo con la sua
protesta nelle piazze italiane.


 


«Grillo ha portato in piazza 300 mila persone, se non era una
passeggiata, è inutile girarci intorno. Sta facendo politica. E allora
non dica che non è un politico» afferma il ministro per l'Attuazione
del programma Giulio Santagata, intervistato da «Il Giornale».
«Lavorando come fa lui sul disagio, è facile -aggiunge l'esponente
dell'esecutivo- raccogliere consensi immediati. Non so se riuscirà a
mantenerli. Non so come reagirà la gente, se lui le dice che li ha
portati a fare una passeggiata in piazza. Se non si candidasse, sarebbe
addirittura peggio. Vorrebbe dire alimentare la rabbia delle
persone e poi non dare risposte lo farà, probabilmente alle Europee».
La
risposta di Grillo non si è fatta attendere ed è apparsa sulle pagine
del quotidiano La Stampa. «Quando è stato mandato via lo "psico-nano"
ci si aspettava il meno peggio, una legge sul conflitto di interessi,
sugli inquisiti in aula, sui grandi temi del lavoro. Nulla. Questa
gente ha capito che questa sinistra è ancora peggio della destra». ha
detto Grillo, precisando che quelli che sono scesi in piazza «non
vogliono cancellare la politica, ne vogliono un'altra».




Secondo il comico-blogger le critiche degli intellettuali di
sinistra al V-day hanno una spiegazione molto semplice: «Vuole sapere
perchè questi intellettuali se la prendono con noi? Perchè indichiamo
non solo un altro modo di fare politica, ma abbiamo anche già
realizzato un altro modo di fare informazione e dunque andiamo a
incidere sulle loro ben pagate professioni di commentatori». La piazza
di Grillo come i girotondi che furono una 'fiammata'? «Ma noi -
risponde il blogger - non siamo di sinistra magari le proteste sono le
stesse, il fenomeno però è diverso. Moretti era pompato da giornali e
tv e dunque d'incanto finì: finito l'assedio televisivo, finito il
movimento. Noi nasciamo
dalla Rete».

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita

 
 
 

Post N° 113

Post n°113 pubblicato il 10 Settembre 2007 da jinny1978
 



























La luce che contiene tutte le lunghezze d’onda della radiazione
visibile appare generalmente bianca.; essa entrando nell’occhio crea
una sensazione visiva. La radiazione visibile fa parte del campo delle
onde elettromagnetiche. Il campo delle lunghezze d’onda della luce è
compreso fra 380 e 780 nm (nanometri). Ciascuna lunghezza d’onda della
radiazione visibile viene percepita dall’occhio sotto forma di un
determinato colore dello spettro. La successione di questi colori
corrisponde a quella dell’arcobaleno.

Tutta la materia, corpo umano compreso, è composta di atomi o campi
atomici, che vibrano secondo determinate lunghezze d’onda.

L’effetto terapeutico del colore sull’organismo umano è legato alla
natura oscillatoria delle nostre cellule: il malessere o la malattia,
infatti, non sono altro che una disarmonia del ritmo vibratorio
cellulare su cui i colori hanno potere armonizzante (le frequenze dei
colori interagiscono con le vibrazioni del nostro organismo
riequilibrandole nel caso di malattie o malesseri).

Dal punto di vista terapeutico (trattamento di disturbi relativi al
nostro organismo), la cromoterapia è considerata una “terapia dolce” in
quanto non è invasiva, generalmente non presenta particolari effetti
collaterali e fornisce immediatamente un effetto benefico a chi si
sottopone ad un trattamento, senza crearne dipendenza.

Con poche eccezioni la cromoterapia può essere utile a tutti, anche a
livello preventivo. Infatti, vi sono particolari trattamenti che
servono a dare la “messa a punto” individuale, in modo da rendersi più
forti e preparati per affrontare i disagi quotidiani.

La cromoterapia può essere applicata da sola oppure come potenziamento
delle altre cure, essendo un “catalizzatore” formidabile per stimolare
processi naturali di autoguarigione.

Le persone che soffrono a livello fisico o psicologico possono
associare con profitto la cromoterapia a qualsiasi cura (allopatica,
omeopatica, fisioterapica, riflessologica, ecc.) perché essa stimola lo
smaltimento naturale delle tossine mobilitate dai principi attivi dei
prodotti, pulendo e proteggendo tutto l’organismo.

Ogni applicazione può essere vista a sé stante, quindi anche una sola
volta ogni tanto può fornire un buon giovamento, ovviamente però i
risultati migliori si ottengono con una serie di sedute: prima
settimanali, poi mensili, infine si hanno i tipici “richiami” ai cambi
stagionali.




Gli effetti dei 7 colori dell’iride sul corpo e sulla psiche:






Questo colore possiede un’energia “molto calda”.


E’ il colore con le maggiori caratteristiche di penetrazione dello spettro visibile.

Il rosso è legato al fuoco delle passioni, dell’amore ma anche della
guerra. E’, inoltre, associato all’istinto, al desiderio e alla
sessualità.

Il rosso rappresenta una condizione fisiologica di stimolo ed
eccitazione, i suoi effetti sull’organismo sono: agisce sul cuore
aumentando il numero dei battiti e quindi la circolazione sanguigna,
alza la pressione arteriosa, aumenta la frequenza respiratoria, stimola
l’attività nervosa e ghiandolare, attiva il fegato, i nervi sensitivi e
tutti i sensi.

Per il suo potere decongestionante serve nelle forme dolorose croniche
quindi sui muscoli per aumentare la tensione o per cicatrizzare i
tessuti, sui polmoni risolvendo catarri e stati congestizi.


I suoi effetti sulla psiche sono di energia fisica, evocazione del fuoco, pericolo, distruzione.






E’ un colore “caldo” ed è il risultato della combinazione dei raggi rossi e gialli.

Trovandosi a metà strada tra questi due colori, ha un’azione
riscaldante, rallegrante ed energetica, ma non eccitante come il rosso
né elettrica come il giallo.

Questo colore ha un’azione liberatoria sulle funzioni fisiche e mentali
e ha un grosso effetto di integrazione e di distribuzione dell’energia.

Gli effetti dell’arancione sull’organismo: ha una forte azione
stimolante sulla ghiandola tiroide; è antispastico (ottimo per
contratture e crampi muscolari); non aumenta la pressione del sangue ma
stimola il battito cardiaco e la capacità di espansione dei polmoni;
ottimizza l’attività della milza.

In cromoterapia l’arancione viene utilizzato spesso in sostituzione del
rosso quando si vuole evitare una stimolazione troppo vigorosa.

I suoi effetti sulla psiche: induce serenità, entusiasmo, allegria,
vogli di vivere, aumenta l’ottimismo, la positivizzazione dei
sentimenti, la sinergia fisica e mentale. E’ utile in caso di apatia,
depressione, pessimismo, paura, nevrosi, psicosi. Stimola l’appetito
per cui è un antianoressico.






E’ un’energia di tipo “caldo”.


Il giallo è più leggero del rosso e quindi più suggestivo che stimolante per cui il suo impulso agisce a sprazzi.

Dal punto di vista fisiologico: è il colore più adatto agli sportivi
perché incrementa il tono neuro muscolare e dà una maggiore prontezza
di riflessi.

Aiuta la digestione perché stimola la produzione di succhi gastrici e
purifica l’intestino, riducendo il gonfiore addominale. E’ un ottimo
depurativo del sangue.

Gli effetti sulla psiche: costituente del sistema nervoso è un forte
stimolatore di allegria, senso di benessere, estroversione e lucidità
cosciente.






Energia di tipo “neutro”.

Nello spettro luminoso il verde si colloca al centro tra i colori
freddi e quelli caldi: ne rappresenta la sintesi e svolge quindi una
funzione di equilibrio.

Il verde è il colore della natura, è simbolo di rinnovamento, di
equilibrio, di speranza, di sviluppo e di fertilità. E’ il colore
terapeutico per antonomasia. Né caldo né freddo ha potenti proprietà
riequilibranti.

Dal punto di vista fisiologico promuove il benessere generale
dell’organismo, ne aumenta la vitalità e ripristina l’equilibrio delle
sue funzioni.

Viene usato per la cura dello stress, dell’ansia, dell’iperattività,
della cefalea e di alcune forme di insonnia. E’ efficace, anche, nelle
bulimie e in tutte le forme psicosomatiche che influenzano l’apparato
gastroenterico (ulcera gastroduodenale). E’ inoltre un potente
germicida e antibatterico.

Effetti sulla psiche: genera calma e rinfresca la mente. Esprime
volontà di operare, la perseveranza e la tenacia. E’ un sedativo del
sistema nervoso aiuta a combattere irritabilità, insonnia ed
esaurimento.






E’ un’energia di tipo “fredda”.


E’ il colore della calma, dell’infinito, della pace, della serenità emotiva e dell’armonia.


Al contrario del colore rosso ha spiccate proprietà calmanti.

Dal punto di vista fisiologico stimola il sistema parasimpatico,
diminuisce la pressione arteriosa, il ritmo respiratorio e i battiti
del cuore, è quindi indicato per chi soffre di pressione alta,
tachicardia e palpitazioni. Ha inoltre effetti antispatici,
rinfrescanti, analgesici, rilassanti.

E’ utile in tutti i casi in cui ci sia in atto un processo
infiammatorio: mal di gola, raucedine, mal di denti, stomatiti ma anche
arrossamenti e bruciature cutanee, punture di insetto e prurito
cutaneo. Ottimo per sedare i dolori acuti, in particolare quelli
articolari, e per ridurre gli stati febbrili.

I suoi effetti sulla psiche: combatte l’agitazione sia fisica che
mentale ed è quindi usato in psicoterapia per favorire rilassamento e
distensione.






Energia di tipo “freddo”.


Colore “cosmico” dell’energia, rappresenta l’intuizione che sostiene l’attività mediativa.

Per la sua alta vibrazione, ha la capacità di allargare la nostra
comprensione e di curare i disturbi che colpiscono gli organi
sensoriali come occhi, naso, orecchi.

Dal punto di vista fisiologico stimola le ghiandole paratiroidee
inibendo l’attività della tiroide ed ha un effetto anestetico ed
emostatico. E’ inoltre rinfrescante, astringente, depuratore del
sangue, tonico muscolare.


Effetti sulla psiche: favorisce l’intuito.






Energia di tipo “freddo”.


E’ il raggio con le maggiori proprietà energetiche dello spettro visibile.

I suoi effetti sull’organismo: stimola la produzione di globuli
bianchi, la milza, lo sviluppo osteo-scheletrico. Ottimizza anche il
rapporto sodio-potassio e combatte i disturbi della vescica e dei reni.
E’ utile contro sciatalgie e nevralgie, è attivo contro eczemi,
psoriasi, acne. Depurativo del sangue, rallenta l’attività cardiaca e
favorisce la microcircolazione cerebrale, per questo motivo viene
utilizzato per contrastare la calvizia. Ottimo cicatrizzante.


Gli effetti sulla psiche: spiritualità, ispirazione e fantasia.







I chakra sono dei centri di energia – un’energia sottile, dotata di
forza vitale – che si trovano all’esterno del nostro corpo, ma
all’interno dell’aura, vale a dire il campo elettromagnetico che
avvolge ciascuna persona.

Ogni essere umano ha sette chakra principali (o ruote energetiche a
differenti livelli di vibrazione) ad ognuno dei quali corrisponde uno
dei sette colori dello spettro della luce, come indicato nella seguente
tabella:












































chakra

colore 



proprietà

chakra di base

rosso



vita

chakra della milza

arancione



energia

chakra del plesso solare

giallo



intelletto

chakra del cuore

verde



armonia, amore, simpatia

chakra della laringe

blu



creatività, comunicazione

chakra frontale

indaco



intuizione

chakra del vertice

violetto



spiritualità




I chakra sono dei punti molto importanti perché andando ad agire su
questi centri energetici si riesce ad influenzare e regolare la
funzione specifica del corpo dominata da ciascun chakra. Infatti, le
energie dei chakra sono collegate con il sistema parasimpatico, con il
sistema nervoso autonomo e con la regolazione degli ormoni.

Applicando il colore appropriato, la cui lunghezza d’onda è la chiave
del chakra bisognoso di aiuto, la lunghezza d’onda squilibrata ne
risulta riequilibrata. In questo modo si aiuta ad attivare i processi
rigenerativi all’interno delle cellule stesse del corpo per ottenere il
benessere. Benessere, infatti, significa essere ben equilibrato.


Ciascun chakra influisce su un particolare organo o su una delle principali ghiandole del nostro corpo:




































chakra organi di base o ghiandole
chakra di base organi sessuali/ghiandole sessuali/gambe/piedi/ossa
chakra della milza (sacro) milza/pancreas/rene/plesso venoso ipogastrico
chakra del plesso solare plesso solare/stomaco/fegato/cistifellea
chakra del cuore cuore/timo
chakra della laringe tiroide/paratiroidi
chakra frontale pineale/epifisi
chakra del vertice ipofisi



La cromoterapia applicata ai chakra ha lo scopo di riequilibrare il
chakra e la sua energia. Di conseguenza si deve irradiare il chakra con
un colore (quello corrispondente nei casi di ipofunzionamento o il suo
complementare nei casi di iperfunzionamento) in modo che le vibrazioni
dello stesso chakra possano convibrare con le frequenze del colore
utilizzato che aiuteranno a riportare nel chakra in oggetto
l’equilibrio di base.

http://www.cromoterapia.com/cromoterapia.htm









 
 
 

Post N° 112

Post n°112 pubblicato il 10 Settembre 2007 da jinny1978
 

Fiabe
e leggende cinesi: Yin e Yang


Yin e Yang


(una favola cinese, racconto e leggenda della Cina)
Chang E e suo marito Hou Yi, il prodigioso
arciere, vivevano durante il regno del leggendario imperatore Yao (2000
a.C. circa).


Hou Yi era un valente membro della Guardia Imperiale che maneggiava un
arco magico e scoccava frecce magiche.


Un giorno nel cielo apparvero dieci soli. La gente sulla terra non riusciva
più sopportare il caldo e la siccità che ormai continuavano
da diversi anni.
L’imperatore decise allora di
chiamare Hou Yi ordinandogli di tirare ai soli in soprannumero per eliminarli
dal cielo e soccorrere così la popolazione.


Facendo uso della sua abilità, Hou Yi ne abbattè nove lasciandone
solo uno. La sua fama si diffuse, allora, fino giungere alla Regina Madre
d’Occidente (Xi Wang Mu) nei lontani Monti Kunlun. Essa lo convocò
al suo palazzo per ricompensarlo con la pillola dell’immortalità,
ma avvertendolo così:


"Non devi mangiare la pillola immediatamente. Prima devi prepararti
per 12 mesi con la preghiera e il digiuno".


Essendo un uomo diligente, egli prese a cuore il consiglio e iniziò
i preparativi nascondendo, prima di tutto, a casa sua la pillola. Sfortunatamente
fu chiamato d’improvviso per una missione urgente.


In sua assenza, la moglie Chang E notò una luce fioca e un dolce
odore emanare da un angolo della stanza. Una volta presa la pillola nella
mano, non riuscì a trattenersi dall’assaggiarla. Nel momento
in cui la ingoiò la legge di gravità perse il suo potere
su di lei. Poteva volare! Non molto tempo dopo sentì suo marito
ritornare e terrorizzata volò fuori della finestra.
Arco e frecce in mano, Hou Yi la inseguì
per mezzo cielo, ma un forte vento lo riportò a casa.


Chang E volò dritta sulla Luna , ma quando arrivò, ansimava
così forte per lo sforzo compiuto, che sputò l’involucro
della pillola, la quale si tramutò istantaneamente in un coniglio
di giada, mentre Chang E divenne un rospo a tre zampe.


Da allora vive sulla luna respingendo le frecce magiche che il marito
le tira.


Hou Yi si costruì un palazzo sul sole ed essi si vedono il quindicesimo
giorno di ogni mese.


Chang E e Hou Yi, simboli, rispettivamente della luna e del sole, sono
divenuti espressione di yin e yang, negativo e positivo, buio e luce,
femminile e maschile, ossia della dualità che governa l’universo.

(Fiaba e racconto e leggenda
cinese)


http://www.lefiabe.com/cinesi/yin_yang.htm

 
 
 

Post N° 111

Post n°111 pubblicato il 10 Settembre 2007 da jinny1978
 

Criptozoologia

L'UNICORNO

L’unicorno
non è mai esistito, questo è certo, visto che nessuno zoologo o
paleontologo ne ha scoperto ancora i resti. Ma chi si interessa di
letteratura, in particolare quella nordica, può certamente dire di
averlo incontrato più di una volta.

La sua storia va dall’antichità
classica al medioevo, fino al tardo Rinascimento, ma persino durante il
secolo XIX se n’è parlato, pur restando nel campo delle apparizioni tra
mito e realtà. Addirittura sappiamo che aveva un valore inestimabile,
tanto che Giacomo I d’Inghilterra fu messo sotto accusa per averne
comprato il corno al “modico prezzo”, si fa per dire, di 10.000
sterline.

Ma quali sono esattamente le caratteristiche fisiche di questo favoloso animale, considerato spesso simbolo di purezza?

Ctesia, medico greco del IV secolo
a.C. presso la corte di Persia, lo descrive come un piccolo puledro dal
bianco mantello e un unico corno nero a torciglione, che spunta tra gli
occhi ed il naso: in questo punto è raccolta tutta la forza
dell’animale.

Cosma Indicopleuste, viaggiatore del
VI secolo, nella sua “Topographia Christiana” aggiunge altre
caratteristiche, descrivendo che tale animale, pur di non venire
catturato, si getterebbe da un precipizio se inseguito.

Nel Rinascimento chi lo ha visto è
quasi sempre uomo di chiesa e le testimonianze sono così sporadiche e
fantastiche da sembrare ai nostri occhi assai ridicole, come lo era il
motivo per cui veniva così richiesto: “per guarire brutte malattie o
come portafortuna”. Dal punto di vista gastronomico non era molto
apprezzato, perché la sua carne era piuttosto amara da mangiarsi.

Solo nel XII secolo, una certa
badessa Ildegarda di Bingen, vera esperta in campo, non trascura
nessuna parte dell’animale: dalla pelle se ne ricava una cintura contro
la peste e calzature che assicurano gambe solide, dal fegato essiccato
un unguento che cura la lebbra e le sue carne si diceva possedessero un
potere miracoloso e soprannaturale sull’uomo. Si narrava che l’unicorno
fosse un animale selvaggio ed introvabile: l’unica arma per prenderlo
pare fosse l’odore di una vergine che facesse da esca. Frate Giovanni
di San Gimignano sosteneva che la vergine dovesse essere posta nuda e
legata ad un albero. Sulla stesso argomento ritornò anche Ildegarda,
che sosteneva però l’uso di più vergini, affinché l’animale rimanesse
fulminato.

Ma la vera fortuna commerciale
dell’unicorno era proprio il corno, che neutralizzava i veleni più
potenti… allora peraltro molto in voga!

Perino alcuni scienziati hanno
creduto più volte di averne trovato i resti, come Otto von Guericke
che, nel 1663, scoprì in bassa Sassonia i resti ossei di una creatura
con in testa un solo corno. La notizia venne poi clamorosamente
smentita da Tommaso Bartolinus di Copenhagen, che rivelò l’esistenza
del narvalo, animale simile alla balena con una zanna sola come quella
dell’unicorno, che certamente poteva aver tratto in inganno più persone.

Ma la leggenda continua.

 

Originariamente pubblicato sul numero 2 de LA ZONA MORTA, aprile 1990

Corretto e ampliato per il sito LA ZONA MORTA, febbraio 2007

26/2/07, Davide Longoni

 
 
 

Post N° 110

Post n°110 pubblicato il 10 Settembre 2007 da jinny1978
 
Tag: SCIENZA

WORMHOLES, LE SCORCIATOIE DELL'UNIVERSO

Fino
a qualche tempo fa era una prerogativa solo dei film di fantascienza:
stiamo parlando della distorsione spazio-temporale, che permetterebbe
di raggiungere velocemente luoghi dell’universo lontano miliardi di
anni luce tra loro. Oggi, la teoria della scorciatoia in mezzo al
cosmo, sembra avere una valenza scientifica.

Secondo gli studi dello scienziato
francese Thibault Damour e di quello tedesco Sergey Solodukhin, alcuni
buchi neri, in realtà non sarebbero tali, ma si tratterebbe di
wormholes, cioè cunicoli attraverso lo spazio e il tempo.

I buchi neri sono oggetti che
possiedono una forza di gravità talmente intensa che niente, nemmeno la
luce, può sfuggire al di là di un confine che si chiama in gergo
“orizzonte degli eventi”. Gli wormholes dal canto loro, sono in
sostanza un fenomeno fisico già conosciuto con il nome di Ponte di
Einstein-Rosen, dove condizioni particolari della materia deformano lo
spazio-tempo e creano una sorta di cunicolo che collega due punti
dell’universo distanti tra loro, come se il cosmo stesso si deformasse
piegandosi come un foglio di carta. Quindi qualsiasi oggetto entrasse
in questa scorciatoia potrebbe spostarsi tra due luoghi ben distinti
nello spazio in un tempo molto inferiore a quello che la luce
impiegherebbe attraverso lo spazio normale.

Secondo alcune ipotesi (già, perché
siamo nel campo delle ipotesi per ora), i wormholes verrebbero prodotti
da materia esotica (particelle subatomiche, per dirla breve), mentre
altre teorie postulano che anche la materia normale potrebbe portare
alla loro formazione.

Damour e Solodukhin sostengono che
sia molto facile scambiare tra loro wormholes e buchi neri: la materia
vicino ad un cunicolo spazio-temporale infatti, si comporta come quella
che si trova in prossimità di un buco nero ed entrambi distorcono lo
spazio intorno.

Un metodo per distinguere i due
fenomeni consiste nello studio di particolari particelle che solo i
buchi neri producono, la cosiddetta radiazione di Hawking, che però è
talmente debole da essere difficile da evidenziare.

Al momento quindi, prima di poter
viaggiare a zonzo nelle zone più remote del cosmo a velocità
inimmaginabili, o addirittura in universi paralleli, bisognerà
attendere il momento di identificare con sicurezza un wormhole: il
rischio altrimenti sarebbe quello di finire disintegrati da un buco
nero.

http://www.lazonamorta.it/view.php?id=177

 
 
 

Post N° 109

Post n°109 pubblicato il 10 Settembre 2007 da jinny1978
 
Tag: Misteri










Edgar
Cayce


a cura di
Luca Berto

 

Il personaggio di Edgar Cayce � forse poco noto, ma la stravaganza delle sue capacit� e
l�incredibile
loro efficacia basterebbero a porlo in un ruolo di primo piano tra i
personaggi pi� affascinanti del secolo appena trascorso. Edgar Cayce
nacque nel 1877 in una fattoria a Hopkinsville, nel Kentucky, negli
USA. La sua prima esperienza �stravagante� risale  
all�et� di sette anni, quando, in un bosco, come egli raccont�, ud� la
voce di un fantasma (anche se sarebbe pi� corretto parlare di un
angelo) dirgli: �Le tue preghiere sono giunte alle mie orecchie. Che
cosa vorresti da me?� Egli aveva risposto: �Potere aiutare gli altri,
specialmente i bambini ammalati.� Questo desiderio fu esaudito: il
primo bambino malato ad essere curato fu� s� stesso. Accadde, infatti,
che, colpito con violenza da una palla da baseball, il giovane, portato
a casa per le cure, avesse indicato alla madre, in uno stato di
semitrance, tutte le istruzioni necessarie per la preparazione di un
impiastro medicamentoso. Il rimedio fu assolutamente efficace ed il
bambino guar� rapidamente. Da quell�occasione in poi, i suoi poteri
iniziarono a manifestarsi con maggiore frequenza e potenza. Convinto
che questi poteri avessero origine divina, Cayce inizi� ad adoperarsi
per alleviare le sofferenze dei malati. Il suo �metodo� di cura era
piuttosto semplice: Cayce si stendeva sul divano di casa e, in uno
stato di parziale incoscienza, come quello in cui entrano alcuni medium
durante le sedute spiritiche, descriveva la malattia del proprio
�paziente� e l�occasione in cui l�aveva contratta. Nulla poteva fermare
la missione di Cayce, neanche la distanza: se infatti un suo paziente
si trovava a grande distanza, Cayce, dopo essere entrato nello stato di
cui sopra, viaggiava come in una �proiezione astrale�, raggiungendo e
riuscendo a comunicare col malato. Nonostante molti studiosi
dubitassero di questi suoi effettivi viaggi, la descrizione minuziosa
dell�ambiente visitato durante il �viaggio� e le straordinarie
conoscenze mediche che Cayce snocciolava durante le sue �sedute�,
conoscenze che assolutamente non possedeva in stato di coscienza,
riuscivano a far tacere tutti i suoi detrattori, che, come vedremo, non
mancarono mai. Molte ed incredibili furono le sue guarigioni, baster�
ricordarne alcune. Un giorno, egli perde inspiegabilmente la voce,
forse a causa di una laringite. Ogni tentativo di cura appare inutile.
Il sogno di diventare un predicatore svanisce miseramente, mentre
l�incredibile rapidit� dello svilupparsi del suo handicap attira la
curiosit� del grande ipnotizzatore Hart. Sotto ipnosi, il ragazzo, in
uno stato di potentissima trance, non solo parlava perfettamente, ma
dimostrava impressionanti capacit� diagnostiche. Visto che le cure
tradizionali non parevano funzionare, Nostro decise di autocurarsi,
come aveva gi� fatto da bambino. Caduto nel solito stato di
semicoscienza, Cayce diagnostic� il proprio problema come �paralisi
delle corde vocali dovuta a tensione nervosa�; subito dopo diede ordine
al proprio organismo di accrescere l�afflusso di sangue alla regione
interessata: in pochissimo tempo, Cayce guar� completamente. In
un�altra occasione restitu� la vista al figlio, che l�aveva persa in un
incidente ed al quale i medici volevano asportare un occhio. In
un�occasione Cayce prescrisse ad un suo paziente, tale James Andrews,
un estratto di una pianta chiamata clary, pianta che nessuno aveva mai
sentito nominare; alla fine, il paziente stesso scopr� che quel
medicinale era stato messo scoperto in Francia sessant'anni prima da un
medico parigino ma era stato poi accantonato. Ancora, un�altra volta
consigli� ad un suo assistito un farmaco chiamato Codiron, fornendo il
nome e l�indirizzo dell�industria chimica di Chicago che lo produceva.
L�ammalato interpell� l�azienda e si sent� rispondere che il farmaco
era stato preparato da pochissimo tempo, registrato meno di un'ora
prima e che pertanto era ancora tutto quanto segreto. Cayce intu� come
la sua capacit� diagnostica dipendesse dalla capacit� di individuare la
relazione del male con quanto accaduto al paziente nelle sue vite
precedenti. Ad un uomo che si era rivolto a lui, ad esempio, comunic�
che, nella precedente esistenza, egli si era chiamato Barnett Seay, che
era vissuto ad Henrico County e che aveva combattuto tra le file dei
sudisti durante la guerra di secessione
americana. Successive ricerche storiche dimostrarono che in effetti un
Barnett A. Seay, vissuto ad Henrico County, aveva realmente combattuto
in un reggimento di sudisti come portabandiera. Quello che stupisce di
pi�, delle cure miracolose di Cayce, era il fatto che esse fossero
(quasi) tutte ottenute con metodi naturali, quelli che oggi definiremmo
come omeopatici, quindi infusi di erba e sostanze disponibili
naturalmente, il tutto abbinato ad un sano esercizio fisico. Cayce era
un accanito lettore della Bibbia ed era animato da un forte spirito
idealista; egli rifiut� di arricchirsi con queste sue facolt� ed, anzi,
lavor� sempre disinteressatamente, e senza posa, sino alla morte,
avvenuta nel 1945. Oltre ad essere un guaritore, Cayce era anche un
veggente. �All�inizio del secolo questo pioniere non riconosciuto ha
parlato dell�energia atomica, del pianeta Plutone, non ancora scoperto,
della televisione, delle ghiandole endocrine, del raggio laser e
dell�aura�, scrive l�astrologa francese Doroth�e Koechlin de Bizemont
nel libro Les proph�ties d�Edgar Cayce. Si dice avesse predetto il
crollo del mercato azionario del 1929, la Seconda Guerra Mondiale,
l�eruzione dell'Etna (avvenuta 1991) e quella del Vesuvio (nel 1944),
il terremoto in Turchia; profetizz� che tra il 1959 ed il 1998
l�emisfero occidentale della Terra sarebbe stato teatro di violente
eruzioni e di un cambiamento della crosta terrestre, che il ghiaccio
dei poli si sarebbe sciolto, cambiando il clima e che, nel 1998, Los
Angeles, San Francisco e New York sarebbero state distrutte dai
terremoti. Tutte queste profezie, Cayce riteneva provenissero da una
sorta di �inconscio collettivo�, da lui chiamato Akasha, �ci� che la
tradizione occidentale denomina il Libro della Via, o la Memoria
dell�universo�, come spieg� alla moglie Gertrude. Ma era anche un
formidabile �retroveggente�, un veggente che vede ci� che � gi�
accaduto: per esempio, sostenne che in Per� fosse esistita una civilt�
antecedente agli Incas. Questo fatto fu provato, in seguito, dalla
scoperta, in Per� di alcuni manufatti e reperti che rimandavano,
effettivamente, ad una cultura pi� antica di quella degli Inca. Di
Cayce, lo scrittore Werner Keller disse: �Cayce � stato in grado di
sollevare la cortina del tempo dai secoli pi� remoti. Si metteva a
dormire e risaliva indietro nella storia a suo piacere.� Tuttavia,
un�altra e ben pi� importante � la �retroveggenza� che fece conoscere
Cayce anche in questi panni: egli, infatti, sostenne di conoscere molti
particolari della civilt� scomparsa di Atlantide, essendone stato
sacerdote. Quando Cayce cadeva in trance aveva frequenti visioni del
continente perduto di Atlantide, che descriveva con incredibile
quantit� di particolari, fornendo molti dettagli sulla capitale,
Poseid�a e sulla altre citt� del continente. Molto di ci� che Cayce
vedeva nei propri �viaggi� riguardava l�ordinamento sociale, religioso
e scientifico degli atlantidei, che avrebbero conosciuto l�energia
atomica ed avrebbero costruito macchine volanti antigravit�. Cayce
conosceva tutto questo perch� sosteneva di essere stato un sacerdote di
Atlantide, aver assistito impotente alla distruzione del continente
perduto, avvenuto a causa dell�uso sconsiderato delle energie.
�Atlantide era stata gi� annientata due volte, la prima a causa di
un�esplosione dovuta ai prodotti utilizzati per sterminare gli enormi
animali che infestavano la Terra, la seconda per via di un potentissimo
cristallo che concentrava l'energia solare sul continente e che un
giorno ci fece saltare tutti in aria... Avevamo molti terribili
cristalli che traevano energia dalle stelle. Ma quando violammo la
Legge dell�Uno, cio� la fratellanza universale, ci distruggemmo...�,
raccont�. �I superstiti scamparono in Egitto, dove i loro successori
edificarono la Grande Piramide, e in Messico e in Per�, dove
costruirono dei templi che erano un pallidissimo ricordo della civilt�
perduta...� Cayce previde che e rovine sottomarine di Atlantide
sarebbero state scoperte fra il 1968 ed il 1969 al largo dell�isola di
Bimini. Sar� un caso che in quegli anni gli archeologi J.Mayol e Manson
Valentine scoprirono, nella zona di cui sopra, una scalinata ed una
strada lunga 100 metri, composta da enormi blocchi di pietra disposti
ordinatamente uno in fila all�altro; la scienza vuole spiegarla come
una formazione naturale, ma gli esoteristi le considerano come le
vestigia di una civilt� perduta, forse proprio Atlantide. Ancora, Cayce
sosteneva di aver veduto, ancora pi� indietro nel tempo, la storia
primigenia dell�umanit�, l�et� in cui l�uomo �vagava come uno spirito
sulla Terra�, prima di assumere una forma materiale, causa un
progressivo imbarbarimento; da questa caduta sarebbero nate cinque
razze, la bianca, la gialla, la nera e la rossa, la atlantidea. Come
detto, Cayce ebbe moltissimi detrattori, soprattutto fra i medici.
L�unico ad appoggiarlo in parte fu il medico omeopata Wesley Ketchum,
che ricorse all�aiuto del guaritore un centinaio di volte, dopo che
Cayce aveva risanato una sua paziente malata di mente. Proprio Ketchum
ha presentato all�American Society for Clinical Research, prestigioso
comitato di studi medicina, tutte le cartelle cliniche dei pazienti
guariti con l�aiuto del veggente. Le letture di Cayce, le sue
preveggenze sui pazienti e le sue retroveggenze e profezie, sono
custodite in Virginia, da un�associazione di suoi fans, l�Association
for Research and Enlightenment. A questi si � rivolta Doroth�e Koechlin
de Bizemont per potere catalogare e schedare buona parte degli scritti,
in seguito pubblicati in Francia: �8000 circa sono a carattere medico e
psicologico e gli altri trattano di storia, scienza, esoterismo,
archeologia, politica, economia, per un totale di 14256 messaggi...�
Proprio in questa incredibile quantit� di scritti appare agli studiosi
come il punto debole di Cayce: statisticamente, infatti, qualche
centinaio di diagnosi e previsioni effettivamente indovinate a fronte
di oltre 14.000 messaggi rappresentano una percentuale di successi
decisamente bassa, spiegabile con una buona dose di fortuna. Fra meno
feroci detrattori c'� il giornalista americano Martin Gardner: �Su
Edgar Cayce non c�� molto materiale serio e obiettivo... Io l�ho
conosciuto, era un uomo garbato e gentile e sincero. Ma sono
assolutamente scettico sulle sue doti. Il suo bagaglio di conoscenze
era dovuto alle sue letture e agli scambi di vedute con gli amici.
Tutte queste informazioni Cayce le dimenticava a livello cosciente e le
recuperava sotto ipnosi. La sua filosofia era un guazzabuglio di
cristianesimo, astrologia, piramidologia, teosofia e tradizioni
occulte. Quanto alle diagnosi, molte di queste venivano formulate in
presenza di osteologi e omeopatici, che lo aiutavano. Fu proprio questa
collaborazione che influenz� le sue diagnosi e le sue terapie. Sebbene
migliaia di persone credessero di essere state guarite, molte diagnosi
iniziali di Cayce erano completamente fuori strada.� Tra i pi� accaniti
suoi nemici, c�� il professor Joseph B. Rhine, che si dimostr� scettico
dei poteri di Cayce dopo che questi aveva diagnosticato alla figlia
dello studioso un male sbagliato. In conclusione, Cayce � una figura
assai misteriosa e particolare, che divide e che affascina, come, del
resto, accade per molti personaggi �particolari�.


 
 
 

Post N° 108

Post n°108 pubblicato il 07 Settembre 2007 da jinny1978
 

IL MATRIMONIO IN GIAPPONE


In Giappone è diffuso un tipo di matrimonio combinato molto
particolare: giunta all'età di circa 25 anni una ragazza prepara
una sua scheda personale con studi, aspirazioni lavorative,
preferenze e hobbies e la inoltra in giro tramite colleghi di
lavoro, parenti, amici e agenzie matrimoniali. In questo modo può
venire contattata da giovani in cerca di moglie con i quali
stabilirà un primo incontro.
matrimonio in giappone



Non è indispensabile che tutto finisca con un matrimonio subito: i
due giovani iniziano a frequentarsi in base ad affinità ed altro e
solo in seguito decidono (e la scelta spetta ad entrambi, sullo
stesso piano) se sposarsi o meno. A chi, come alcuni sociologi
americani, critica questa filosofia di vita in Giappone rispondono
che i matrimoni nati in questo modo hanno dieci volte in più la
possibilità di durare rispetto a quelli d'amore all'occidentale,
che spesso si concludono nel Paese del Sol levante con un divorzio
già al ritorno dalla luna di miele.



Il rituale matrimoniale shintoista è molto suggestivo: gli sposi,
con indosso due kimoni particolarmente fastosi, bevono ciascuno tre
volte da una ciotola con dentro riso e sakè. Ma il fascino per la
cultura occidentale è talmente forte in Giappone che molti giovani
scelgono un matrimonio all'occidentale, con tanto di abito bianco e
lungo con il velo. Tra tutte le coppie che si sono sposate l'anno
scorso, circa il 10% (provenienti soprattutto da metropoli come
Tokyo o Osaka) ha celebrato il matrimonio all'estero, e sono circa
51.760 coppie: cinque volte in più rispetto a 5 anni fa.

sposi giapponesi

Il luogo più popolare sono Isole Hawaii, perché ci sono molte
chiese (circa 200) e alberghi convenzionati per questo tipo di
servizio, inoltre è comodissimo arrivarci (da tante città
giapponesi ci sono voli diretti). Anche molte delle coppie che
inizialmente sceglierebbero l'Europa e le sue solenni cattedrali,
finiscono poi col cambiare idea poiché parenti e ospiti avrebbero
problemi di lingua, inesistenti alle Hawaii, dove si può comunicare
in giapponese. Alle Hawaii seguono, nelle preferenze degli
aspiranti sposini, l'isola Guam, l'Oceania e il Nord America, e in
caso di maggiore disponibilità di tempo e denaro l'Europa.
MATRIMONIO POLINESIANO

Il sorprendente impatto con una terra esotica e affascinante,
incastonata tra mare e cielo in uno scenario naturale mozzafiato,
ricca di panorami unici e variegati.
Polinesia

La serenità e la gioia di vivere di un popolo che da più di mille
anni scandisce le giornate secondo ritmi ancestrali, insieme alla
radicata tradizione di squisita ospitalità che da sempre lo
caratterizza.

Un'esperienza irripetibile in un angolo di paradiso che offre
generosamente la sua natura, il suo mare e la sua cultura. Un
viaggio da tenere per sempre tra i ricordi più preziosi.

L'Oceano Pacifico intrappolato nelle meravigliose lagune
polinesiane. Le tonalità più incredibili dal turchese all'oltremare
che colorano il contesto perfetto per un momento assolutamente
unico.



La natura, la storia, la tradizione e le leggende cospirano per
rendere la luna di miele un momento unico, in una terra che venera
e celebra l'amore con gioiosi riti secolari.



  • LA LEGGENDA
    C'era una volta la bella principessa Hotuhiva. La fanciulla
    cresceva spensierata nell'isola natia dove trascorreva il tempo in
    giochi con un coetaneo, Teaonuimaruia. Finché, un triste giorno, fu
    costretta a lasciare il proprio villaggio per seguire il padre
    nell'isola di Raiatea, dove egli sarebbe divenuto re. Pur in mezzo
    al fasto e alle ricchezze Hotuhiva deperiva. Invano furono
    convocati tutti i più valenti guaritori dell'isola: la fanciulla
    pareva incurabile. La causa delle sue sofferenze era il mal
    d'amore: aveva lasciato il cuore con Teaonuimaruia nei luoghi della
    sua infanzia.



    Al re suo padre non restò che affidare la figlia a un'imbarcazione
    e sperare che i venti più favorevoli la potessero condurre fino
    all'isola dell'amato. Ma una volta giunta nella terra d'origine
    venne rapita dai guerrieri di un capo locale, invaghitosi della
    bella sconosciuta.



    Ben presto, però, si accorse che nel cuore della giovane non c'era
    posto per lui e, indispettito, la concesse ogni notte a un uomo
    diverso. Finché Teaonuimaruia riconobbe nella splendida giovane la
    bimba con cui soleva giocare fanciullo, uccise il capo cattivo e
    sposò Hotuhiva.



    Il bianco era un must anche nella tradizione polinesiana: le trame
    preziose che decoravano i pareo nuziali venivano filate da mani
    esperte, ed erano arricchite da intrecci di felci. Sul candore
    delle vesti spiccava l'allegra policromia dei copricapi, strutture
    rigide su cui venivano innestate piume colorate. E il bouquet?
    Fornito gratuitamente da Madre Natura.


  • LA TRADIZIONE
    Nulla è più importante dell'amore, lo sanno bene gli abitanti degli
    arcipelaghi polinesiani, che stupirono persino il freddo Capitano
    Cook con i loro modi aperti e gentili e con la solarità che da
    sempre contraddistingue tutti i riti e i rapporti sociali.
    Soprattutto il legame più importante: il matrimonio.



    Le nozze erano vissute come una vera e propria festa collettiva che
    poteva durare anche una settimana. Le giornate erano scandite da
    gesti rituali legati a simboli specifici, e i preparativi per il
    grande banchetto cominciavano con molti mesi d'anticipo.



    Era la sposa che portava
    i doni con sé in occasione della visita all'abitazione del futuro
    marito. Durante la vigilia la coppia riceveva gli ospiti circondata
    da tutti i doni, a testimonianza della fertilità e dell'opulenza
    cui quest'unione avrebbe portato. Contrariamente alle abitudini
    occidentali, invece, l'onere del banchetto spettava alla famiglia
    dello sposo.



    Le danze accompagnavano o seguivano i momenti più intensi del
    cerimoniale, come la formulazione dei riti propiziatori da parte
    del prete e dei genitori degli sposi, oppure durante il ricchissimo
    banchetto che veniva offerto dopo lo sposalizio. Curiosamente,
    durante la vigilia si teneva l'equivalente di un occidentale "addio
    al celibato": amici e parenti improvvisavano veri e propri
    ricevimenti allietati da danze e canti per festeggiare la nuova
    vita intrapresa dai loro cari.


  • LA CERIMONIA
    Vahine e tane, sposa e sposo, signora e signore.

    Ogni coppia che giunge in Polinesia Francese può assaporare la
    sensazione di essere stata trasportata per magia in uno degli
    ultimi Eden sulla terra.

    Eden incontaminato, fatto di bianche spiagge, cime verdeggianti e
    lagune trasparenti; Eden che permette ai suoi ospiti di chiudere il
    mcerimonia polinesianaondo
    all'esterno, assistiti con gentilezza e discrezione dagli operatori
    delle strutture ricettive: resort di ottimo livello nascosti nella
    vegetazione, piccole e linde guest-house o fare che letteralmente
    emergono dal turchese delle lagune.



    Non stupisce, quindi, che in questa terra consacrata all'amore una
    nuova moda stia riscuotendo sempre maggiore successo tra le coppie,
    che siano in viaggio di nozze o meno: il rinnovo dei voti nuziali
    con una cerimonia che unisce il fascino delle tradizioni, il colore
    del rito e la bellezza unica della cornice naturale. Un cerimoniale
    ispirato a quello cui si è sopra accennato viene officiato,
    naturalmente senza alcun valore legale, in alcuni degli hotel
    sparsi sugli arcipelaghi principali. Ma per chi vuole vivere
    un'esperienza unica il Tiki Theatre Village, la ricostruzione di un
    antico villaggio polinesiano a Moorea, offre una fastosa
    celebrazione, ispirata alle antiche tradizioni.



    Il "rito" officiato al Tiki Village inizia con il viaggio sulle
    canoe, alla volta del villaggio in cui si celebrerà la cerimonia.

    Qui, i giovani del luogo si prendono cura della coppia con riti
    mutuati dalla tradizione regale: massaggi con olio di monoï per
    lei, e body-painting ispirato ai tatuaggi per lui.



    Quindi, ultimata la vestizione con pareo tradizionali, la coppia
    viene condotta di fronte al capo della comunità, che pronuncia le
    preghiere e gli incantesimi di buon auspicio, tradotti da un
    interprete per la vahine e il tane. Gli sposi ricevono, infine, un
    nome tahitiano e un "certificato" di matrimonio, redatto su una
    speciale pergamena di corteccia di palma (tapa).

    matrimonio in polinesia

    I festeggiamenti continuano con le diverse alternative offerte dal
    cerimoniale: una processione nel villaggio con gli sposi adagiati
    su sedie regali, portate a spalla da giovani polinesiani, o una
    spettacolare esibizione di canti e danze.

    L'indimenticabile giornata si può concludere con una romantica
    crociera, o un intimo brindisi con lo champagne in un fare, dove si
    può anche trascorrere la prima notte della "seconda" luna di miele.



    Un modo originale e molto romantico, insomma, per confermare le
    promesse d'amore al proprio partner.
    QUATTRO MATRIMONI CON LO STESSO UOMO


    Si è assolutamente vero, come gli uomini arabi possono sposarsi 4
    mogli nelle Maldive una donna può divorziare e risposarsi lo stesso
    partner per ben tre volte. La 4 volta se i divorziati desiderano
    ancora riunirsi, il procedimento sarà diverso: La donna prima
    dovrà contrarre matrimonio con un'altro uomo. Se anche dopo questa
    esperienza insisterà nel volersi riunire al primo marito, ciò vorrà
    dire che ha riconosciuto l'importanza del suo legame iniziale, che
    ha capito di essere stata troppo esigente con il primo partner,
    dal momento che il secondo le è andato bene! complicato vero? è
    meglio che questa usanza rimanga alle Madive.


http://www.sposimarche.it/sito/ancona/curiosita.asp#MATRIMONIO%20POLINESIANO


 
 
 

Post N° 107

Post n°107 pubblicato il 07 Settembre 2007 da jinny1978
 



CURE NATURALI
IL CLORURO DI MAGNESIO

Parte di queste informazioni sono state tratte da www.mednat.org/cure_natur/cloruro_magnesio.htm




Quanto proposto è ad esclusivo scopo informativo e non sostituisce il medico a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute.

Che cos'è il Magnesio? up.jpg

Il Magnesio (simbolo chimico Mg) è un elemento chimico appartenente al gruppo dei metalli. Tra i più abbondanti in natura, costituisce all'incirca il 2,3% della crosta terrestre.

Il Magnesio e un elemento naturale importantissimo, sia per gli organismi animali che per quelli vegetali.

Nel mondo vegetale il Magnesio e il nucleo attorno al quale e costruita la clorofilla, il pigmento verde indispensabile per la vita della stragrande maggioranza delle piante. Grazie alla clorofilla (e quindi al Magnesio) possono avvenire quelle trasformazioni che permettono alla pianta di vivere e di svilupparsi.

Si consideri poi che la clorofilla è anche dotata di una buona azione deodorante e di varie proprietà farmacologiche: cicatrizzante, batteriostatica (blocca le infezioni da batteri) tonica generale.

Il Cloruro di Magnesio, presente in abbondanza nell'acqua di mare alla quale dà il caratteristico sapore amaro, ha le speciali proprietà esaminate più innanzi. Il solfato di Magnesio, conosciuto anche come "sale inglese" è noto a tutti come efficace lassativo.

Nell'ambiente il Magnesio non si trova mai allo stato puro, ma sempre in composti con altri elementi chimici come il carbonio, l'ossigeno, lo zolfo, il silicio, il cloro. I composti più interessanti e noti sono diversi. L'ossido di Magnesio è usato come antiacido nei bruciori di stomaco. L'idrossido di Magnesio è un lassativo.

Tra i più importanti minerali che contengono significative quantità di Magnesio occorre ricordare la dolomite (carbonato doppio di calcio e Magnesio) che costituisce interi massicci montuosi.

In questi casi il Magnesio può essere assunto, oltre che con determinati alimenti, anche diluito in acqua sotto forma di Cloruro di Magnesio.
Il Magnesio è un sale indispensabile up.jpg

Sia nel mondo vegetale che in quello animale il Magnesio e un elemento necessario per lo svolgimento delle funzioni vitali. Esso è infatti essenziale per l'attivazione di centinaia di reazioni chimiche.

Il nostro corpo contiene circa 25 grammi di Magnesio per la maggior parte localizzato nelle ossa nei muscoli, nel cervello e in altri organi come il fegato, i reni e i testicoli.

La sua carenza si manifesta con una serie di sintomi molto variabili: si va dall'ansia all'ipereccitabilità muscolare (con tetania e riflessi neuromuscolari patologicamente rapidi), dalla cefalea alle vertigini, dall'insonnia all'asma, dalle alterazioni del ritmo cardiaco alla stanchezza eccessiva fino ai disturbi del ciclo mestruale. Può capitare che l' organismo, per malattie o carenze di diversa natura necessiti di questo minerale.

A più riprese, nell'ultimo secolo, la ricerca medica si e interessata agli impieghi terapeutici del Magnesio e, a questo proposito, sono state condotte interessanti esperienze.

Il CLORURO DI MAGNESIO elimina l’acido urico dalle reni, decalcifica fino alle più sottili membrane nelle articolazioni e nelle sclerosi calcificate. Evita infarti purificando il sangue, ringiovanisce il cervello, restituisce o mantiene la gioventù fino alla vecchiaia. Di tutti gli elementi il magnesio è il meno somministrato. Dopo i 40 anni l’organismo assorbe sempre meno magnesio, producendo vecchiaia e dolori perciò, deve essere preso secondo l’età.

Si è riscontrato che è molto valido per circolazione in generale e l'insufficienza cardiaca.

Si è recentemente accertato, ad esempio, che l'assunzione di Magnesio nelle prime due settimane dopo un infarto cardiaco può ridurre del 55% la mortalità.

Donne sofferenti di osteoporosi hanno visto arrestarsi la perdita della massa ossea nell'87% dei casi dopo due anni di somministrazione di Magnesio.
Il fabbisogno Magnesio up.jpg

La scienza medica ritiene oggi che il fabbisogno di Magnesio Si aggiri, per un adulto di 70 kg. intorno ai 420 mg al giorno (cioè meno di mezzo grammo).

A questo proposito non si può non riandare ai risultati di una indagine condotta tra i contadini egiziani nel 1932 dal ricercatore Schrunipf-Pierron. Fu accertato in quella occasione che la dieta usuale delle popolazioni rurali dell'Egitto forniva ben 1.500-1.800 mg al giorno di Magnesio, cioè quasi due grammi. Tra i contadini egiziani l'incidenza del cancro era 10 volte inferiore a quella delle popolazioni europee e statunitensi è quella del cancro allo stomaco ben 50 volte minore.

Inoltre, secondo le osservazioni del ricercatore, quei contadini non soffrivano di raffreddori, influenze, polmoniti e pleuriti, le loro donne partorivano con estrema facilità e allattavano i bambini per oltre due anni e gli anziani conservavano una andatura elegante e armoniosa anche in età molto avanzata.
Il Magnesio si trova in molti alimenti up.jpg

Il Magnesio è contenuto soprattutto nei seguenti alimenti: i cereali integrali, la soia, i fagioli, i vegetali in genere se coltivati con metodo biologico, i frutti di mare e, per la gioia dei golosi, il cacao e la cioccolata. Anche il sale marino integrale (reperibile presso tutti i negozi di alimenti integrali e biologici) è molto ricco di Magnesio.
Le carenze di Magnesio sono frequenti up.jpg

Oggi purtroppo non è affatto raro che l'organismo sia carente di questo prezioso nutriente.

Alcune condizioni (come le coliti, le diarree, i malassorbimenti, le diete dimagranti condotte in modo eccessivamente drastico, gli sforzi muscolari prolungati, l'assunzione di alcol e di farmaci, la gravidanza, la menopausa, lo stress) determinano una perdita di Magnesio oppure un aumento dei fabbisogni organici.

D'altra parte gli alimenti oggi disponibili, ottenuti spesso con un impiego eccessivo di concimazioni minerali (che non sono in grado di restituire al terreno tutte le sostanze assorbite dalle piante) e successivamente trasformati e raffinati (cioè impoveriti) contengono decisamente poco Magnesio.

La stessa cottura dei vegetali in piena acqua determina una perdita di Magnesio che può arrivare fino al 70 per cento.

L'organismo umano contiene intorno ai 25 grammi di Magnesio localizzati per lo più nelle ossa, nei muscoli, nel cervello e in altri organi come il fegato, i reni e i testicoli. Il fabbisogno giornaliero di Magnesio per un adulto di circa 70 kg si aggira attorno ai 420 milligrammi (cioè meno di mezzo grammo).
USO DEL CLORURO DI MAGNESIO up.jpg

Il Cloruro di Magnesio può essere utilizzato non solo come integrazione alimentare, ma anche come importante strumento terapeutico nei confronti soprattutto delle malattie infettive.

Nel 1915, il prof. Pierre Delbet (medico chirurgo socio dell' Accademia di medicina di Parigi) comunicava ai colleghi l'esito dei suoi esperimenti tesi a trovare una sostanza che aumentasse la protezione dell'organismo nei confronti delle aggressioni batteriche e virali e che contemporaneamente rafforzasse il sistema immunitario.

Questa sostanza era appunto il Cloruro di Magnesio, preparato da Delbet in una soluzione di 20 grammi per litro di acqua. Delbet e i suoi allievi curarono con il Cloruro di Magnesio infiammazioni della gola, asma e malattie allergiche, broncopolmoniti, influenze, intossicazioni alimentari, gastroenteriti, ascessi e foruncoli, febbri puerperali, parotiti.

Delbet si dedicò anche allo studio dei rapporti fra Magnesio e cancro e, dopo molte esperienze cliniche e di laboratorio, concluse che il Magnesio esercitava anche un'azione preventiva nei confronti dei tumori.

Tra l'altro, queste asserzioni vennero successivamente confermate anche da studi geologici che stabilirono l'esistenza di una relazione tra la scarsa quantità di Magnesio presente nel terreno (e quindi negli alimenti) e il numero dei casi di cancro individuati in quella stessa zona.
COME ASSUMERE IL CLORURO DI MAGNESIO up.jpg

Vi sono due possibili soluzioni, la prima è quella di utilizzare le tavolette da 1 gr cadauna, e la seconda riguarda l'utilizzo di una soluzione che va preparata comperando il Cloruro di Magnesio cristallizzato.
1. Utilizzo delle tavolette:

Assumere 2-3 tavolette da 1 gr al giorno. Non superare la dose consigliata. Gli integratori alimentari alimentari non vanno intesi come sostituto di una dieta variata.

In farmacia potete ordinare le tavolette di Cloruro di Magnesio prodotte dalla Casa Sentieri SL, Barcellona, Spagna. Il prodotto è importato e distribuito in Italia dalla Ibersan SRL, Forlì. www.ibersan.it/.
2. Utilizzo della soluzione:

La soluzione di Cloruro di Magnesio va preaparata sciogliendone 20-25 (max 33) grammi in un litro di acqua. Dopo aver ben mescolato, conservare in recipienti di vetro, non in contenitori di plastica.

Una dose equivale ad una tazzina di caffè.

In alternativa si può comperare in bustine pre-confezionate. Una bustina rappresenta una dose giornaliera da aggiungere a 125 ml d'acqua. È più costosa, ma più semplice da usare.

In certi casi può anche essere benefica 1 punta di cucchiaino da the, sciolto in mezzo bicchiere di acqua da bere al mattino a digiuno. Questo sale è contenuto in notevole quantità nel sale marino integrale, è un ottimo rinforzante del sistema immunitario e tonico del sistema nervoso e muscolare. È adatto in tutte le malattie cosiddette infettive in quanto aumenta notevolmente la potenza fagocitaria dei globuli bianchi.

Per il trattamento delle malattie acute (influenza, raffreddore, bronchite, raucedine, mal di gola, rosolia, morbillo) è opportuno che le dosi di seguito indicate vengano inizialmente somministrate ogni 6 ore. In reazione a miglioramento ottenuto si potrà poi somministrare la dose sogni 8-12 ore.

La somministrazione deve, continuare per 5-6 giorni anche dopo scomparsa dei sintomi più fastidiosi (febbre, arrossamento, dolore alla gola, secrezioni nasali, ecc.).

* Per i bambini fino ai 2 anni: 60 ml (circa 3 cucchiai da minestra).
* Per i bambini di 3 anni: 80 ml (circa 4 cucchiai da minestra).
* Per i bambini di 4 anni: 100 ml.
* Per gli adulti e i bambini sopra i 5 anni: 125 ml (circa due tazzine di caffé).

È possibile che la somministrazione frequente (come quella necessaria nelle fasi più acute della malattia) determini un leggero effetto lassativo. A parte il fatto che la pulizia dell'intestino, nella maggior parte dei casi, influisce favorevolmente sull'evoluzione della malattia, il fenomeno è comunque transitorio.

Potrà in ogni caso essere utile ridurre la quantità di ogni singola dose, mantenendo invece invariata la frequenza.

Un altro problema, specialmente se il Cloruro di Magnesio è destinato ai bambini, è costituito dal sapore molto amaro della soluzione. Si potrà tentare di rammentare loro che la Fata Turchina, nel somministrare a Pinocchio un farmaco, diceva espressamente che "la medicina più è amara e più fa bene".

Ma probabilmente un intervento più efficace per rendere meno sgradevole la pozione consisterà nella sua diluizione con acqua addizionata con succo di limone, zuccherata a piacere.

La dose di Cloruro di Magnesio si può anche assumere bevendone piccoli sorsi ogni 15/20 minuti.

Esistono in commercio anche le compresse, più facilmente ingeribili da parte di bambini ed anziani, dato il sapore del Cloruro di Magnesio. In genere le compresse sono di 1 grammo cadauna.

Ricordiamo che alle volte al posto del Cloruro di Magnesio, è possibile utilizzare il Bicarbonato di Magnesio.

Con il Bicarbonato di Magnesio, si ottengono entrambi i benefici citati cioè una integrazione di Magnesio ed una "alcalinizzazione" del nostro corpo. Cosa che il solo Cloruro di Magnesio non è in grado di fare.
Studi tossicologici up.jpg

Tratto da: www.naturestore.it/erbe.php?art_cod=MAGNNT
Le ricerche tossicologiche confermano che il Magnesio non presenta tossicità e possiede una notevole sicurezza d’uso. In caso di sovradosaggio possono verificarsi nausea e vomito, ipotensione (abbassamento della pressione sanguigna), debolezza muscolare, difficoltà respiratorie, ritmo cardiaco irregolare.

Consiglio importante up.jpg

Tratto da www.salvelocs.it/magnesiocloruro.htm

Il Magnesio svolge un ruolo molto importante in numerose attività enzimatiche e nella trasmissione neuromuscolare. Rischiare una possibile ipermagnesiemia con una lunga terapia a base di questo sale non mi sembra opportuno...

... vogliamo mettere in guardia dai possibili effetti collaterali di una ipermagnesiemia. Una elevata concentrazione di magnesio nel sangue può verificarsi per un suo uso massivo o per un’insufficienza renale.


* www.alinet.it/andromeda/ComA15.pdf
* www.naturestore.it/erbe.php?art_cod=MAGNNT
* www.erboristeriaedaltro.com/MINERALI%20MAGNESIO.htm
* http://freeweb.supereva.com/fwi2viu.freeweb/magnesio.htm?p
* www.salvelocs.it/magnesiocloruro.htm


 

 
 
 
 
 
 
 

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