Alda Merini che era una poetessa diceva che intingeva il suo calamaio nel cielo per scrivere.
Io che non sono una poetessa intingo il mio cuore nella notte più buia e scura per risvegliarmi all'alba e condividere con amici e amiche le sensazioni e le emozioni vissute in una vita dedicata agli altri, nella gioia e nell'amore, meditando sui doni ricevuti, per poterli regalare a chi mi sta accanto.
Lucy
Chiedo gentilmente che tutto ciò (testi, immagini, poesie) che è firmato con il nominativo di Lucy non venga riprodotto in nessuna forma, senza l'autorizzazione della sottoscritta: luc.conifru.nic autrice del blog
Grazie infinite!
Le mie poesie
Tema: amore
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IN RICORDO DI AUGUSTO DAOLIO
PARIS MON AMOUR
WEST LIFE
..hai preso le mie mani
hai toccato il mio cuore
mi hei sempre presente
vicino a me notte e giorno
attraverso tutte le difficoltà
ma vada come vada
spazzata via da un'onda di emozioni
sopraffatta dall'occhio della tempesta
e ogni volta che mi sorridi
faccio fatica a credere che
tu appartenga a me
questo amore è indistruttibile
è inequivocabile
e ogni volta che ti guardo negli occhi,
so perchè questo amore è intoccabile
sento che il mio cuore non può proprio negarlo
abbiamo riso insieme abbiamo pianto insieme
entrambi sappiamo che da qui ce la faremo
perche insieme siamo forti
le mie braccia sono il luogo a cui appartieni....ai abbracciato forte
...sono stato sfiorato dalle mani di un angelo
sono stato benedetto dal potere dell'amore
e ogni volta che sorridi
faccio fatica a credere che tu appartenga a me
questo amore è indistruttibile
tra fuoco e fiamme
quando arriverà la fine di tutto
il nostro amore continuerà ad esistere...
Post n°254 pubblicato il 11 Marzo 2013 da luc.conifru.nic
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Post n°253 pubblicato il 08 Marzo 2013 da luc.conifru.nic
8 Marzo: per non dimenticare Dal blog dell'amico Sal
Oggi c'è da ricordare e da riflettere su come ancora nel 2013 il ruolo della donna non sia riconosciuto come tale, ma discriminato, disprezzato, considerato un danno per l'umanità. Vi auguro care amiche di non conoscere mai il dolore inferto da chi si chiama uomo solo per questo nome, ma poi si comporta peggio delle bestie.
La mimosa ci aiuti a non dimenticare le violenze su bambine,ragazze, mamme, nonne che hanno regalato la loro vita per rispettare il diritto di essere donna..
g
GRAZIE NUNZIO PER IL TUO GRADITO OMAGGIO |
Post n°252 pubblicato il 05 Marzo 2013 da luc.conifru.nic
Ed eccomi a terminare il mio racconto...dove eravamo rimasti...Ah!Ora ricordo... Ritornata a casa, mi sono riposata un po' e poi sono uscita nuovamente con mio marito per andare a prendere nostro figlio a basket. Mentre lo aspettavamo è squillato il cellulare di mio marito: era sua sorella che gli diceva che a sua madre stava sanguinando il naso e che bisognava portarla al pronto soccorso. Al pronto soccorso? Aveva evitato di rimanere con me due ore ed ora ci sarebbe dovuto andare con mia suocera, non si sa per quanto tempo...Morale della favola lui si è sciroppato quattro ore all'ospedale e io mi sono presa la colpa dell'epistassi...Si, sì mia suocera ha detto che le è successo perchè era preoccupata per me, nonostante l'ottorino avesse detto che le si erano rotti i capillari mentre si era soffiata il naso. E così si è conclusa la giornata, fra ghiaccio, mal di testa rimproveri e colpe inesistenti. Avevo sonno, ma non potevo dormire perchè mio marito non voleva dovendomi tenere in osservazione per quarantotto ore come è di prassi per il trauma cranico. Ho resistito fino alle 3.30 poi sono crollata e vi sono rimasta fino alle sei. Quando mi ha svegliato mio marito mi è rimasta un'ora sola, circa per continuare a dormire prima di andare a scuola. |
Post n°251 pubblicato il 03 Marzo 2013 da luc.conifru.nic
Chiedo scusa per la mia assenza, ma in questi giorni non sono stata molto bene, capirai che novità...Giovedì alle ore 13.30 sono dovuta persino recarmi al pronto soccorso. Per far uscire un alunno che si era nascosto nel sottoscala per non andare in palestra, ho battuto la parte destra del capo, la stessa contusa in un trauma cranico del '75, contro il soffitto che lì è bassissimo. Ho dato una zuccata incredibile. Ho messo subito il ghiaccio e l'ho tenuto come prassi venti minuti e poi l'ho tolto e poi l'ho rimesso, fino a quando, finalmente è suonata la campanella. Conta i fiori del tuo giardino, non le foglie che cadono. Conta le ore di sole della tua giornata, dimentica le nuvole. Conta le stelle delle tue notti, non le ombre. Conta i sorrisi della tua vita, non le lacrime. E a ogni attimo che passa, conta con gioia la tua età dal numero degli amici, non da quello degli anni.
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Post n°250 pubblicato il 28 Febbraio 2013 da luc.conifru.nic
Ieri sera mi sono data ai programmi culturali, ovvero ho seguito la lettura di Benigni dei canti dell'inferno della divina commedia di Dante. Mentre ascoltavo le parole del grande attore, mi sono ricordata della parafrasi scolastica. Dante mi piaceva e lo studiavo volentieri. Quanti ricordi sono affiorati alla mente, quante le risate e le tensioni per le interrogazioni. Mi fa ancora sorridere ciò che aveva detto una mia compagna di scuola, che aveva una dialettica che incantava anche i serpenti. Durante l'interrogazione di geografia lei aveva detto che la lana si coltivava e l'insegnante presa dall'ottima esposizione le aveva detto: "Bene, brava" e non si era accorta dell'imprecisione che aveva affermato. Ci siamo trovate per il ventennale del diploma, ma io avevo mio figlio piccolo e non ero potuta rimanere tanto con loro. Alcuni anni fa ho rivisto l'artefice di quella sciocchezza detta distrattamente, era presente ad una mia relazione sull'importanza dell'uso delle tecnologie didattiche, relativa alle mie esperienze in campo. Ci siamo abbracciate; alla fine mi ha fatto i complimenti e ha rimarcato il fatto che io a scuola ero molto timida e che l'esposizione orale dell'esperienza multimediale le aveva permesso di conoscermi più sicura e consapevole di ciò che avevo proposto ai miei alunni. Ora sono tanti anni che non vedo più nessuno e a volte mi piacerebbe rivederle e scambiarci qualche chiacchiera sulla nostra vita. Tornando a Benigni ciò che mi è rimasto impresso è stata questa frase "Un popolo senza lavoro è un popolo senza dignità". Sarà questa la fine che faremo noi italiani? Speriamo proprio di no, anche se siamo sulla buona strada.
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Vilma (gallovil), Massimiliano Gentile e i nostri cari guidano i nostri passi dalla finestra dell'universo.
PREGHIERA PER IL NUOVO ANNO
Quando ho paura
inghiottita dalla notte scura,
vedo la tua luce
il tuo volto che riluce.
Quando perdo la speranza
sento la tua voce in danza,
che mi indica la via
e sostiene l'anima mia.
Quando non vedo coi miei occhi
tu li apri e il cuore tocchi,
la tua strada è sempre là
per chi cerca la verità.
Quando guardo le mie mani
vuote senza domani,
trovo la tua forza infinita il futuro oltre la vita
Tu ci sei non mi abbandoni
sono io che non vedo i tuoi doni,
donami Signore il coraggio
di portarti nel cuore in questo viaggio.
Manuela
Inviato da: amore_nelcuore1
il 30/01/2024 alle 19:25
Inviato da: amore_nelcuore1
il 17/01/2024 alle 12:02
Inviato da: amore_nelcuore1
il 04/12/2023 alle 17:00
Inviato da: amore_nelcuore1
il 25/08/2023 alle 15:48
Inviato da: cassetta2
il 15/08/2023 alle 11:36