juve e formula 1

RINGRAZIANDO IL "MASSIMO-ANGELO" DA SALERNO A DONETSK

Undici metri - Conte ritrova una grande Juve, alla faccia delle Cassandre

Palermo trasferta chiave. Il mercato incombe: basta poco...

© foto di Luigi Gasia

Missione compiuta! La Juve ha superato il turno, è passata agli ottavi di Champions e lo ha fatto alla grande terminando al primo posto nel girone vincendo alla Donbas Arena dove solo il Barcellona aveva vinto. Domenica ritorna Conte in panchina.  Sono curioso di vedere come sarà il ritorno del mister. Sicuramente dentro avrà sensazioni forti per certi versi contrastanti. C’è un dato che deve far riflettere: torna in panchina Conte e trova la Juve prima in Campionato e prima nel girone di Champions e proiettata agli ottavi.  Onestamente meglio di così davvero non si poteva. Penso che molti non si aspettassero che i bianconeri potessero superare in scioltezza i mesi di squalifica del mister. Sono andato a rileggermi gli articoli di tanti pseudo esperti ed opinionisti e quasi tutti scrivevano e dicevano : “… la Juve senza Conte avrà un handicap pesante..” “I bianconeri avranno grossi problemi” ….”Senza Conte la Juve perde un buon 30 %".   E meno male direi io!!  La squalifica è terminata  e l’impressione è diventata certezza. Questa è una grandissima squadra e ha compiuto una grandissima impresa anche se mi arriva ancora l’eco di qualche rosicone che ne contesta la legittimità. Questa squadra merita solo applausi. Adesso sarà curioso capire cosa Conte potrà dare in più ad una squadra che comunque si è ben disimpegnata in questi mesi. L’unica partita dove secondo me il mister avrebbe potuto cambiare a bordo campo l’inerzia del match è stata la sconfitta con L’inter. Per il resto direi che il cammino dei bianconeri è stato quasi perfetto.

Il Campionato della Juve fa tappa al Barbera. Palermo è una trasferta chiave anche in considerazione dello scontro diretto tra Inter e Napoli. Lì qualcuno giocoforza perderà punti e la Juve dovrà approfittarne. I rosanero sono una squadra comunque ostica e difficile da affrontare sul proprio terreno con un Miccoli, ex dal dente avvelenato, sempre pericoloso  ma onestamente (scorie di Champions permettendo) la squadra di Conte sembra di un altro pianeta. Se i bianconeri giocheranno con la solita grinta difficilmente perderanno ma guai ad abbassare la guardia. La squadra dovrà giocare con tenacia e con la solita fame. Conte adesso dovrà dosare bene le energie del gruppo, occorre usare molta intelligenza. Ad oggi forse occorre sottolineare come Giovinco sia diventato giocatore fondamentale (forse più di Vucinic) negli schemi d’attacco juventini. Io Mirko lo vedo appannato e ancora non capisco come si faccia a tenere fuori Quagliarella. Davvero è un mistero.  A Palermo in attacco schiererei Giovinco e Quaglia. Il Napoli è a due passi, la Juve non può distrarsi e ora, archiviata per qualche mese la pratica Champions,  potrà cercare di accelerare in Campionato e mettere fieno in cascina che servirà negli inevitabili periodi di magra primaverile . Ultima considerazione sul mercato di gennaio che incombe. La Juve ha bisogno davvero di poco, magari di un vice Asamoah, di un buon rincalzo in difesa se Lucio va via e di uno che prenda il posto di Bendtner (un ectoplasma che mal si è integrato con il nostro calcio e gli schemi di Conte). L’ho già scritto e lo riscrivo chiaramente: farei di tutto per riprendere Immobile a gennaio. Altro che suggestioni dal campionato cinese o nomi esotici e altisonanti . Immobile  sarebbe utilissimo … A giugno invece mi aspetto un paio di botti di quelli grossi ma nel frattempo questa squadra può già dare grandi, grandissime soddisfazioni con buona pace dei “ gufi”.. Gufi restate a casa!

Claudio Zuliani

PRESO DA FB

Cobolli Gigli a Tmw: "Juve, bella prova. Ora bisogna evitare il Real. Mercato fermo, Conte punta su Giovinco"

La Juventus ha fatto una bella prova contro lo Shakhtar Donetsk. Bisogna considerare che si giocava su un campo difficile, contro una squadra di valore come lo Shakhtar ed alla fine la vittoria è meritata così come il passaggio del turno". Parole firmate Giovanni Cobolli Gigli, presidente della Juventus dal giugno 2006 fino all'ottobre 2009, che a TuttoMercatoWeb.com analizza il momento dei bianconeri e ricorda la gara dei bianconeri, nella sua gestione, sul campo del Real Madrid, minaccia proprio della Juventus nel prossimo sorteggio: "Ovviamente così come tutto il popolo juventino mi auguro di non pescare il Real Madrid. Quella di Mourinho è una squadra fortissima, sicuramente superiore a quella che affrontammo anni fa. Le altre squadre invece sono alla portata della Juventus che ha ampie possibilità di andare ulteriormente avanti nella competizione dopo quello che ha fatto vedere nel girone. Ha battuto il Chelsea e da quel momento ha trovato ancora più consapevolezza nei propri mezzi".

Il passaggio del turno può cambiare le strategie societarie sul mercato?
"Non credo. La rosa è sicuramente ben attrezzata, certo manca il grandissimo finalizzatore in attacco ma Conte sta dando fiducia a Giovinco che continua crescere partita dopo partita. Io credo abbia ancora ampi margini di miglioramento".

In campionato invece quale può essere l'avversaria più pericolosa?
"Si cambia settimana dopo settimana, in base ai risultati, io credo che alla fine il Napoli possa rappresentare una minaccia credibile. Da buon juventino domenica spero possa finire in pareggio mentre la Juventus dovrà trovare subito la concentrazione dopo la grande gioia del passaggio del turno".
 

LA FORZA STA IN DIFESA

Abbiamo fatto una rapida analisi dei gironi di Champions League e abbiamo assegnato la palma d'oro a quattro giocatori, allargandoci poi a sei e al concetto di squadra. In primis, il reparto difensivo con Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini regge bene, molto. In secondo luogo Asamoah e Lichtsteiner hanno dato compattezza e infine il centrocampo ha fatto filtro. La difesa bianconera di Champions ha incassato quattro reti in totale, di cui due nella prima partita, uno nella seconda e nella terza e nessuna nelle ultime tre. Chiamiamola solidità, chiamiamola linea maginot, che si ritrova in poche squadre Europee. L'unica difesa migliore (Champions) è quella del Paris Saint Germain (3 gol), ma Porto e Dynamo Kiev, sulla carta sono squadre inferiori a Chelsea e Shakhtar, le avversarie della Juve nel girone. Soprattutto il confronto tra le due Ucraine appare impietoso.

Scorrendo le migliori difese, il Porto, segue con quattro reti incassate. Passando agli altri gironi, lo Schalke di gol ne ha presi sei, il Malaga cinque, il Borussia Dortmund cinque, così come Valencia, Barcellona e Benfica, sei gol, invece il Manchester United. 

Antonio Conte, Angelo Alessio, Massimo Carrera hanno confermato anche in Europa la solidità del reparto non penalizzando la fase offensiva che rimane, comunque una delle migliori, come dicono le statistiche dei tiri. La Juventus con il gioco sta provando a conquistare l'Europa. Difficile battere squadroni con maggiori risorse economiche, possibile incantare per gioco espresso, determinazione e voglia di vincere, questi i fattori per provare a superare gli ottavi, sperando in un sorteggio non troppo negativo.

Ecclestone: “Schumi non avrebbe dovuto ricominciare”

Il 2012 è stato l’anno del ritiro di Michael Schumacher. Il pilota tedesco ha dato l’addio alle corse per la seconda e definitiva volta. Dopo il primo ritiro a fine 2006, il Kaiser è tornato nel 2010, ma senza ottenere i risultati sperati. Un solo podio all’ativo in classifica sono poca cosa per il sette volte campione del mondo che prima di lasciare il circus nel 2006 ha vinto la bellezza di 91 Gran Premi.

“Con il senno di poi non avrebbe dovuto ricominciare - ha commentato il boss della Formula 1 Bernie Ecclestone -. Difficile dire come sarebbe andata se avesse corso con una Red Bull o nuovamente con una Ferrari, ma credo che quando abbia scelto la Mercedes avesse pensato di trovare una vettura diversa”.

Se Lewis Hamilton fosse rimasto in McLaren, Schumacher si sarebbe ritirato ugualmente? Ecclestone non ha dubbi: “Penso proprio che avrebbe salutato comunque”.

Lorenza Teti

L'8 dicembre si inaugura la galleria dedicata a Simoncelli

TANTI AUGURI ANDREA AGNELLI

ALTRO CHE BISCOTTO !!!

SHAKHTAR-JUVENTUS 0-1

PRIMA DI TUTTO GRAZIE RAGAZZI!!!

VEDERE LA PARTITA COMMENTATO DA ZULIANI NON HA PREZZO ...AHAHAHAH

NON DIREI CHE ABBIAMO GIOCATO TANTO BENE...MA VORREI SAPERE QUANDO GIOCHEREMO CONTRO 11 E NON CONTRO "14"???!!!

SONO STANCA LEGGERE SEMPRE (TUTTE LE PARTITE) CHE GIOVINCO FUORI...CASPITA SEGNA QUASI SEMPRE!!!

ADESSO GODOOOOOOOOOOOOO BUONA NOTTE A TUTTI A DOMANI

Champions League - Buffon: “Lo Shakhtar non ha nulla da perdere”

Striscione Superga, 10mila euro di multa alla Juventus

Ammenda di 25mila euro al Toro per i danneggiamenti nel Settore Ospiti

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Juventus e Torino pagano dazio per il comportamento dei propri tifosi. La società bianconera è stata punita con una multa da 10mila euro, per lo striscione su Superga esposto per circa 20' dai tifosi bianconera nel derby. Piu' pesante l'ammenda inflitta al Torino che dovra' pagare 25mila euro per ''avere suoi sostenitori, nel corso della gara, gravemente danneggiato nel proprio settore un centinaio di seggiolini, un separatore di settore nonchŠ locali adibiti a servizi igienici''.

Ecco il comunicato ufficiale:

Ammenda di € 25.000,00 : alla Soc. TORINO per avere suoi sostenitori, nel corso della gara,
gravemente danneggiato nel proprio settore un centinaio di seggiolini, un separatore di settore
nonchè locali adibiti a servizi igienici; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in
relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con
le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza.
Ammenda di € 10.000,00 : alla Soc. JUVENTUS per avere suoi sostenitori esposto per una
decina di minuti, dal 20° del primo tempo e fino alla rimozione da parte degli stewards su
disposizione della Società ospitante, uno striscione di una ventina di metri, insultante per i tifosi
avversari e per la memoria di ogni sportivo; entità della sanzione attenuata ex art. 13 comma 1
lettere a) e b) e comma 2 CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze
dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza.

Giaccherini: "Glik poteva spezzargli una gamba

Emanuele ha rischiato di finire la carriera. In Ucraina per vincere"

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La Juventus ha vinto il derby e si appresta a volare in Ucraina per giocarsi la qualificazione in Champions. Fra i protagonisti della stracittadina torinese c'è stato Emanuele Giaccherini. Una percussione del folletto di Talla ha provocato l'espulsione di Glik. L'episodio che ha cambiato il volto della gara. TuttoJuve.com ha intervistato in esclusiva gli agenti del giocatore Furio Valcareggi e Giulio Marinelli.

A distanza di quarantotto ore come valuta la prestazione juventina nel derby?

"Abbiamo visto una grande Juve nel derby. Compatta, aggressiva e determinata. I bianconeri hanno mostrato la propria forza, vincendo meritatamente".

Ora all'orizzonte c'è la Champions. In Ucraina per vincere?

"Siamo fiduciosi per la gara in Ucraina. La Juve ha tutte le carte in regola per vincere e conquistare il primo posto. A parte Marchisio squalificato, l'organico è a mille e pronto per fare una grande partita".

Torniamo a sabato sera: Glik ha rischiato di spaccare una gamba ad Emanuele con quell'intervento. Cosa avete pensato?

"L'intervento di Glik ha rischiato di troncare la carriera di Emanuele. Il difensore polacco ha fatto un'entrata folle, da pazzia. Quando abbiamo rivisto i replay ci sono venuti i brividi. Un intervento di una gravità e pericolosità estrema che ha rischiato di spaccare i legamenti in maniera non ricomponibile. Il ginocchio non sarebbe potuto più essere riattaccato, è successo a Casiraghi in passato. Se c'erano tre cartellini rossi nel taschino dell'arbitro, Glik ne avrebbe presi tre. Merita una lunga squalifica".

Come valutate la prova di Emanuele nel derby?

"Nel derby non è stato brillantissimo. Può capitare una gara sottotono, una prestazione meno brillante ogni trentacinque ci può stare. Adesso è più carico e motivato di prima per far bene. Già a partire dalla gara con lo Shakthar se dovesse essere chiamato in causa".

Agnelli:"Striscione tifosi Juve ingiustificabile"

Nonostante la vittoria nel derby contro il Torino, Andrea Agnelli,presidente della Juventus, non è felice per il comportamento dei suoi tifosi, che hanno esposto in curva uno striscione che ironizzava sulla tragedia di Superga. "E´ un gesto che non può trovare alcuna giustificazione ed è condannabile. In uno stadio come il nostro il senso del tifo lo dà la curva: brutto che ci sia finito quello striscione".

Lorenzo: «Rossi, uno dei più forti»

Jorge fa le pagelle: Valentino, Alonso e Messi tra i 'promossi'. E per il futuro vuole un motore elettrico

MADRID - Nessuno da idolatrare, nessuno da colpire con furia iconoclasta. Jorge Lorenzo, campione in carica della MotoGp, fa ormai parte dell'Olimpo dello sport, ecco perchè gli è stato chiesto di fare le sue personali 'pagelle', che in alcuni casi vanno anche oltre la dimensione sportiva. Al quotidiano Marca ha detto la sua su Mourinho, Guardiola, Messi e Ronaldo, ma anche su altri campioni dello sport come Bolt, Alonso, Nadal e Armstrong, e di Anthony Kiedis, il leader dei Red Hot Chili Peppers, il gruppo che di solito ascolta in cuffia prima della luce verde nei Gp. Jorge ha parlato anche di politica ed ecologia. Unico collega nella lunga lista è Valentino Rossi, che dal prossimo anno sarà di nuovo suo compagno di scuderia alla Yamaha.

ROSSI CARISMATICO - «Valentino ha fatto molto per il nostro sport - ha detto Lorenzo - lo ha fatto conoscere ed esplodere sui media grazie al suo carisma, al suo modo di essere, sempre sorridente davanti le telecamere. E' stato, negli effetti mediatici, come Armstrong per il ciclismo. Come pilota è uno dei migliori della storia: nove titoli e più di 100 vittorie in carriera non capitano per caso. E' un gran pilota, completo e sempre pronto e attento sulla moto».

ALONSO E NADAL - Tanta Spagna nella lista di Lorenzo: da Alonso a Nadal, passando per le stelle del Real e del Barcellona, Ronaldo e Messi, oltre che per Mourinho e Guardiola. Personalità e caratteri differenti, che però Lorenzo ammira proprio per questo, per la professionalità e la voglia di stare sempre in cima. C'è chi lo fa in maniera clamorosa o facendo parlare molto di sè, chi preferisce lavorare sotto traccia.

POLITICA ED ECOLOGIA - «Il problema della politica è che non puoi essere te stesso, sei costretto a vendere fumo e devi farlo nel miglior modo possibile». Ma Jorge dice anche che forse «al posto loro anche noi saremmo indotti a fare lo stesso. Non dovrebbe essere così, ma nella vita ci sono molte cose che non sono come vogliamo e non possiamo cambiare». Al contrario di quel che si può pensare Lorenzo non è un integralista della benzina. «C'è gente che è contraria ai motori elettrici, ma io credo ci convengano. Quello che viene emesso dai motori al momento non è un bene per l'ambiente. Io sono favorevole: forse perderemmo l'essenza del nostro sport, ma sarebbe un bene per tutti».