DarkSoul

La mia vita dopo la tossicodipendenza

 

ORA SONO LIBERO

Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.

 

PENTIMENTO

         

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Messaggi di Aprile 2015

Un passato dissoluto

Post n°207 pubblicato il 30 Aprile 2015 da mygangsta

 

Sì, posso dire di avere alle spalle un passato dissoluto.

Il ricordo e la consapevolezza di quel passato mi hanno fatto male e ancora non mi lasciano indifferente anche se sono anni che tutto è cambiato.

Ma penso che, chiunque si ravveda, si trovi poi a disagio nel ricordare come viveva e cosa faceva.

E non sono certo orgoglioso di ricordare di aver vissuto schiavo delle sostanze, senza valori, senza dignità, senza coscienza, senza amore, senza neppure più la capacità di decidere per me stesso poichè erano le sostanze che prendevo ad essere ormai padrone della mia mente.

Non sono orgoglioso di aver tradito la mia famiglia, di aver raccontato loro un sacco di bugie, di aver finto che andasse tutto bene, di averli messi di fronte a una grande sofferenza.

Non sono orgoglioso di aver frequentato centinaia di ragazze soltanto per ....... senza vero interesse, senza sentimento, solamente per lo spazio di qualche ora o qualche giorno, tra "una dose e l'altra", in una situazione di totale annebbiamento e desolazione. Ragazze che un momento erano "mie", il momento dopo di un altro e poi di un altro ancora.

Ricordo con avversione tutto il degrado dei luoghi che frequentavo e della gente. Luoghi abbandonati e preda dell'incuria, desolati, maltenuti, emarginati, indecorosi, indecenti, buoni solo per ritrovarsi a fare uso di certa roba.

Ricordo quando stavo male in giro per la città, quando tutto attorno a me mi sembrava irreale e avevo soltanto l'impulso di fuggire, quando mi addormentavo ovunque, quando non ero più io. Quando mi sarei venduto l'anima per una dose in più, quando nella notte rincorrevo il paradiso artificiale ma, in realtà, trovavo l'inferno reale.

Ricordo di essere stato uno di quelli che si ha paura di incontrare quando si è in giro da soli dopo il tramonto, uno che si guarda con un misto di avversione e compassione, uno da cui stare lontani con sospetto e diffidenza. Uno che, vedendolo passare per strada, pensi subito "quello ha assunto roba".

Ricordo quanto doloroso sia stato uscirne, quanto quella roba mi chiamava ancora e ancora ma dovevo resisterle.

 

Ora quel passato dissoluto è alle spalle. Si può lasciare indietro anche un passato dissoluto. Si può rinascere e non fare mai più certe cose. E certo è che io non le farò mai più.

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

I pensieri

Post n°206 pubblicato il 24 Aprile 2015 da mygangsta

 

Il dolore attraversa già da solo l'esistenza di ogni essere vivente che mi sembra davvero assurdo andarselo a cercare come ho fatto io.

Nella mia esperienza con la tossicodipendenza ho vissuto il dolore fino in fondo e ora mi si ripropone con il triste epilogo della mia amicizia con F. e della sua vita.

Le sostanze, che appaiono all'inizio come un paradiso e che, subdole, sanno farsi attraenti, si rivelano poi come fonte di dolore e lo rimangono anche dopo, quando, se sei fortunato, ne esci.

Ho ricostruito molte cose, ho ritrovato una vita normale ma il dolore è lì, in un angolo della mia mente, ben presente e sempre vigile. Ed è qualcosa che non se ne andrà.

E mi ricordo quante notti ho passato fuori, senza neppure rendermi conto di dove fossi, ovunque ci fosse possibilità di assumere sostanze, con ragazze che il giorno dopo neanche avrei riconosciuto, con i sensi annebbiati, con la mente che non era più mia ma delle sostanze, con malessere e allucinazioni.

E là conobbi F., in una situazione simile, in una situazione in cui non eravamo altro che schiavi di sostanze dentro a un tunnel.

Nella dipendenza, per assurdo, inizià la nostra conoscenza e, poi, la nostra amicizia.

E, all'inizio del peggioramento delle sue malattie, quando andando a trovarlo conobbi il padre e il fratello, loro, venendo a sapere come e dove lo avessi conosciuto, non vollero sapere di me, un'altro di coloro che si rovinano con le sostanze.

C'era molta diffidenza e molta rabbia in loro e riversarono su di me tutto il loro odio per quel mondo sotterraneo che aveva distrutto l'esistenza di F. e di cui anche io avevo fatto parte. Un mondo che, giustamente, si fa odiare.

Ma, per solidarietà e amicizia, passai sopra il loro odio e continuai ad assistere il mio amico e, piano piano, vedendo la mia sincerità e disponibilità, ammorbidirono il loro giudizio e accettarono di buon grado il mio aiuto.

Ho ascoltato il loro dolore e la loro rabbia, le mille domande, ho passato notti intere insieme a loro e alla loro delusione e tristezza, mi sono fatto carico di tutto il loro odio verso chi fa uso di quella roba.

E ora che il momento in cui lui ci lascerà si fa sempre più vicino, vogliono avermi accanto e io ci sono, come questa ennesima notte che passeremo qua, in attesa.

E, proprio poco fa, suo padre, non senza una punta di imbarazzo, ringraziandomi di tutto, mi ha confessato che non si aspettava che una persona che ha fatto uso di tutte quelle sostanze e vissuto un passato così dissoluto, potesse poi riemergere così bene ed essere come io sono ora.

Lo capissero anche mio padre e il padre di lei, oltre a molti altri...

La sofferenza che ho attraversato e ancora attraverso non mi ha lasciato indifferente ma mi ha cambiato moltissimo, tanto che ho rinnegato totalmente il mio passato dissoluto.

Non c'è più traccia in me di quel ragazzo che sprecava i suoi anni tra sostanze, fumo, donne e vizi.

 

E passiamo questa lunga notte.

 
 
 

Un pomeriggio lungo otto anni

Post n°205 pubblicato il 16 Aprile 2015 da mygangsta

 

Ci sono rari giorni in cui il ricordo della dipendenza è lontano, in cui sembra quasi di non aver fatto uso di sostanze, in cui la vita attuale scorre normale e in cui ti senti quasi soddisfatto a fine giornata.

Ci sono infiniti giorni, invece, in cui quel diabolico ricordo, con prepotenza, torna a galla e allora ti rendi conto della folle scelta compiuta, di come le cose sarebbero andate diversamente se solo tu non fossi caduto in quella trappola, ti rendi conto che ormai la tua vita sarà per sempre segnata dalla tossicodipendenza, che non si torna indietro.

E' una consapevolezza lancinante. E arrivi a essere davvero stufo di frasi come "C'è sempre una seconda possibilità", "Mai dire mai", "La speranza è l'ultima a morire" eccetera... Perchè sì, ok, finchè c'è vita c'è speranza ma inutile illudersi, indietro non si torna e il futuro porta le cicatrici del passato.

Davvero non capisco quelli che continuano ad assumere sostanze come nulla fosse, insomma non è un gioco. La vita cambia e non cambia in meglio. Quante notti rimango sveglio cercando di combattere con i mostri del passato, con il pensiero, il più insidioso, che è quello "se soltanto io non avessi mai iniziato, se soltanto quel maledetto giorno io fossi stato da un'altra parte".

Perchè, è inutile negarlo, la mia vita da quel momento ha preso una direzione sbagliata e ancora oggi ne pago le conseguenze. Ed è inutile chiedere perdono a se stessi e agli altri, tanto quella richiesta non ha il potere di cambiare le cose.

E il rimorso e il rimpianto sono due facce della stessa medaglia e sai che non puoi porre loro rimedio. La tossicodipendenza non si cancella con un colpo di spugna. La mente sa, la mente ricorda. E il dolore è forte.

Io la presi come un gioco, con superficialità, pensando che tanto sarebbe stato solo per un'estate e poi dall'autunno avrei di nuovo preso in mano la mia vita e tutto sarebbe andato a posto. Un break, un momento di pausa, un adrenalinico stop prima di ricominciare la mia vita come nulla fosse. Potevo mai fare errore più grande?

Da quell'estate passarono, invece, otto anni, tra dipendenza e comunità. Otto anni di dolore, di pianti, di crisi, di angoscia, di schiavitù, di chimiche illusioni, di faccia a faccia con la fine, di sostanze sempre più pericolose.

Quello che doveva essere uno stupido diversivo di un'estate, diventò un incubo lungo otto anni.

Da quel pomeriggio d'estate la mia vita prese una strada di non ritorno. E oggi ne pago amare conseguenze.

Mai scherzare con il fuoco. Mai prendere alla leggera certe sciagurate scelte. Perchè iniziare è un attimo.

 

 

 
 
 

Mi ricordo che

Post n°204 pubblicato il 07 Aprile 2015 da mygangsta

 

Premetto: post doloroso.

Quei giorni in cui la dipendenza era ormai lontana, io e F. (uno dei pochissimi amici veri e sinceri che io abbia mai avuto e che ci sta lasciando per devastanti conseguenze dovute all'abuso di sostanze stupefacenti) ci facemmo davvero tanta compagnia.

Provenienti entrambi da quella dura esperienza, potevamo capire uno la sofferenza dell'altro e, nonostante la situazione intorno a noi fosse tempestosa, ce ne andavamo in montagna e dimenticavamo per un po' le ferite del passato.

Si rideva, si scherzava e, forti di quell'amicizia, anche i ricordi del passato e l'ostilità di altre persone, erano meno dolorosi. Ne abbiamo passate tante insieme, sia durante che dopo la dipendenza, e credo che sentirò la sua mancanza in maniera lancinante.

Poi lui cominciò a stare male ma i primi tempi i disturbi e la situazione sembravano sotto controllo e noi continuammo a farci compagnia come nulla fosse, a volte ironizzando pure (a volte mi telefonava dicendo "ci sono ancora sai"). Non smise di andare in montagna, di uscire, di organizzare serate con musica e film.

E ci illudemmo che tutto potesse continuare così. Ma i disturbi poi aumentarono, si sommarono uno con l'altro e contrasse una prima malattia. Iniziarono i ricoveri, le degenze, le visite ma, appena aveva una tregua, ritornava il ragazzo di sempre, usciva e aveva un'energia pazzesca.

La scorsa estate, con una salute già così precaria e compromessa, si ammalò ancora, di una seconda e gravissima malattia che, già devastante di per sè, sommata a tutto il resto, non lascerà scampo.

Per me tutto questo è stato un duro colpo, qualcosa che non riesco a metabolizzare neanche ora che, eppure, ho ritrovato il coraggio di stargli accanto (per qualche tempo, purtroppo, non ebbi più il coraggio di andarlo a trovare). E ora mi faccio un sacco di notti ad assisterlo per dare il cambio agli altri e non è psicologicamente semplice.

Purtroppo lui ci andò giù pesante con la sostanza peggiore che ci sia, rischiò l'overdose per ben due volte, ricadde più volte nella dipendenza, anche quando io ne ero già fuori da un pezzo. E quando era ormai riuscito a invertire la rotta, gli si è presentato il conto da pagare.

E' un incubo che si consuma lento giorno dopo giorno.

Senza di lui sarà tutto più difficile e solitario, ogni domenica, ogni festa, ogni giornata di sole... Lui non ci sarà. Non ci sarà più la possibilità di prendere e uscire e questo, purtroppo, non avviene più da tempo ormai. Infatti, ultimamente, ogni momento trascorso con lui è difficile e doloroso. Ricordo il Natale di quest'anno in cui sono andato a trovarlo, ha voluto fare due passi, ha voluto assaggiare il pandoro e poi mi ha detto che questo era l'ultimo natale. Non ho detto nulla e non riesco ancora a immaginare il prossimo dicembre in cui non ci sarà.

E Pasqua? Ho trascorso il pomeriggio con lui e, nonostante la sua situazione, era felice fossi con lui ed era sopreso di vedere il giorno di Pasqua. Ma è stato molto doloroso comunque. Mentre dormiva, ho ripensato ad anni fa quando ce ne andavamo a passeggiare in montagna e nessuno pensava a questo epilogo. E ho pensato che non sarebbe finita così se soltanto lui non fosse caduto in quella trappola, non si fosse rovinato con le sue stesse mani. Ma, ormai, così sta accadendo ed è inutile rimproverarlo  ancora (che poi, io sarei soltanto l'ultimo che potrebbe rimproverargli l'uso di stupefacenti, visti i miei trascorsi).

 

Ma non era un cattivo ragazzo. Era un caro amico che, per ovvi motivi, non mi ha mai giudicato e, anzi, mi ha sempre confortato soprattutto all'inizio quando stavo male per "essere stato bandito" da mio padre; un amico vero che ha sempre ascoltato, ancora il mese di febbraio, i miei "tormenti d'amore" cercando di infondermi speranza sulla mia storia impossibile con lei.

Un amico vero come non ne troverò ancora.

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mygangsta
Data di creazione: 18/05/2008
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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