NEL BUIO RISORGE FULGIDA LA LUCE - NELLA TOTALE OSCURITA' LA PIU' PICCOLA SORGENTE LUMINOSA, ANCHE UN SOLO FOTONE, PREZIOSAMENTE ILLUMINA - Così il Suono nasce dal silenzio e nel silenzio muore.
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"Questo Blog (termine che deriva dalla contrazione di web-log: diario in rete), è nato infatti per fissare in qualche luogo i miei appunti. Una sostituzione del quaderno di carta. Ho cercato il modo di potervi accedere solo io, per non avere la tentazione e l'aspettativa del seminatore. Non è possibile. E allora va bene così. Forse la mia ricerca di verità e umiltà non darà frutto, e magari invece qualcun'altro saprà apprezzare meglio di me le ricchezze che abbiamo in questa vita, su questa Terra."
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AMARE E NON PENSARE
Post n°108 pubblicato il 17 Luglio 2012 da eugeniot
Spesso ci innamoriamo della nostra mente, guardiamo con altezzosità o disprezzo le energie primordiali che abitano in noi, e dimentichiamo che vivere non è il luogo dei ragionamenti, ma degli istinti. Se li blocchiamo, se li chiudiamo nella gabbia dei nostri pensieri, avvertiamo la scomparsa del desiderio, della passione, di quella spensieratezza senza la quale la vita non ha più alcun sapore. Quando non pensiamo, Eros prima o poi viene a trovarci: in un gesto gratuito, in un attacco di creatività, in un incontro inaspettato, fino a quando ci accorgiamo che ci anima un vero e proprio stato di eccitazione sessuale, che arriva chissà da dove. Ciò non vuol dire che dobbiamo andare a letto col primo venuto, ogni sera, ma che dobbiamo piuttosto renderci conto, percepire la presenza di quest'energia misteriosa. Percepire, e non pensare. Non pensare significa che non ci si deve fare nessuna idea dell'amore e sull'amore, ma basta ascoltare la sua atmosfera. L'anima adora le atmosfere più dei fatti reali. Eros, e con lui passione e creatività, vengono a trovarci solo quando non pensiamo, e ogni nostro ragionamento non fa che rovinare l'evento. L'unico sforzo che dobbiamo fare è quello di preparare il terreno, di essere pronti ad accogliere questa energia, questa secrezione dell'anima, senza alcun commento, senza alcun progetto, senza interferire. Imparare a guardare l'Eros che arriva con occhi innocenti, liberi, senza aspettative, proprio come quelli dei bambini, che si lasciano sorprendere, che sono attenti e curiosi a ciò che accade. [omissis] Amore viene per farci produrre i nostri frutti, non per vivere un'avventura. Amore viene a curarci, per trasmutarci, per inondare il cervello di sostanze che producono risultati non immediatamente percettibili. Non ci innamoriamo di una persona: questa è solo l'illusione cui ci attacchiamo. Invece soffriamo perchè vogliamo possedere l'amato, trasformarlo in un oggetto perenne, dimenticando che Eros sta per arrivare con la sua eccitazione, per curarci, per salvarci dal personaggio artificiale che l'ambiente ci ha fatto diventare, per far schiudere l'uovo che ognuno di noi possiede e che il nostro Io non vede. [omissis] Occorre sapere che a ognuno di noi non manca nulla - questo è il pensiero su cui si fonda la saggezza di Oriente e Occidente - e che non otterremo alcun risultato interrogandoci, ingabbiandoci, sforzandoci di fare a noi stessi domande sul nostro futuro. Abbiamo le risorse per realizzare la nostra natura e l'amore viene per farci produrre il nostro frutto, per far schiudere il nostro guscio e scoprire ciò che siamo davvero e che non sappiamo di essere. Ci innamoriamo per produrre la chimica della gioia di vivere, terapeutica come nessun altro farmaco, e ci ammaliamo quando vogliamo condurre, dominare o relegare nei luoghi comuni l'unico dio che è la nostra salvezza e la nostra speranza: Eros. Le nostre virtù, le nostre capacità nascoste, i nostri talenti non sono mai figli dei pensieri, ma possono affacciarsi ed essere riconosciuti e ritrovati proprio grazie ad Eros. "Non c'è nessuno che sia così vile, che Eros stesso non lo renda divinamente ispirato alla virtù, al punto da farlo diventare simile a chi per natura è valoroso in sommo grado" (Platone, Tutti gli scritti, Bompiani, Milano 2000, p. 491) [ndr dal Simposio]. Passiamo la vita a chiederci se siamo sulla strada giusta, se accanto a noi c'è la persona che abbiamo veramente sognato, oppure se stiamo realizzando ciò che siamo. E dimentichiamo che ogni ragionamento che facciamo sull'amore lo allontana, lo disintegra, lo annienta. [omissis] Quante domande ci facciamo ogni volta che sentiamo arrivare il desiderio dell'altro, la passione, l'attrazione, il sentimento? Tante, tutte inutili e dannose. Vivere è agli antipodi dell'interrogarsi....vivere è prendere atto di ciò che accade. Prendere atto della gelosia che arriva quando ci innamoriamo, prendere atto della paura che proviamo perchè una storia può finire, prendere atto della nostra fragilità, prendere atto che siamo in balia di una forza che può fare di noi ciò che vuole. Prendere atto delle contraddizioni: non avere alcuna certezza, mai paragonare questo amore ai precedenti, non interessarsi del passato del proprio partner. Non fare e non avere progetti ma guardare, guardare l'interno. Eros appartiene ai mondi interni dell'anima, e i suoi regali vengono depositati nella nostra interiorità. Spesso non ci accorgiamo dei doni di Eros, dei cambiamenti che genera in noi perchè il nostro occhio è catturato dai soliti ragionamenti: durerà? Finirà? Lascerà la moglie? Ama me più di sua mamma? Invece lo stato erotico giunge per produrre nuovi modi di essere, per far schiudere l'uovo dell'anima. [omissis] (...) Eros, una volta sceso in campo, ci porta in altri stati dell'anima, stati in cui non siamo più il burattino, la marionetta dei luoghi comuni che la vita ci ha fatto diventare. No, siamo esseri nuovi, come nuovo è il cosmo ogni volta che sorge il sole, e il sole interno che produce tutto questo è Eros. Sarà lui a decidere cosa fare di noi, dove portarci, quali nuovi interessi suscitare. Il tutto accade in silenzio e nel mistero totale: per questo non bisogna mai parlare, commentare le cose dell'amore, solo osservare ciò che proviamo, ciò che capita dentro di noi. Così facendo arriveranno sorprese. Perchè Eros è il signore sconosciuto e detesta essere visto in volto.[omissis] Nessuno crede che uno stato erotico sia la cura, il farmaco, l'elisir. Eppure gli antichi lo sapevano e ritenevano, come Platone, che la nostra crescita interiore, il nostro innalzamento venisse proprio da Eros, il quale si fa strada in una coscienza pronta ad accoglierlo e non orientata sui ragionamenti, sulle spiegazioni mentali. Si, Eros ci cura come nessun'altra sostanza dell'anima. A patto di non commentare quando viene a trovarci, a patto di non dirsi se è giusto o sbagliato, a patto di accoglierlo senza giudizi. L'anima erotica ha altri progetti per noi, rispetto a quelli che vediamo...
25 settembre 2012 Rileggendo questo post che, se ben ricordo, era l'introduzione ad una libro di Pasini, mi rendo conto di quanto sia PERICOLOSO prendere troppo alla lettera questi concetti o lasciarsi andare all'entusiasmo di un Eros liberatorio ed indicatore della giusta via. Non sempre l'Eros coincide con istinti sani e/o sinceri. Bisogna stare molto in campana ;-) |
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PENSIERI SPARSI E NON SPERSI
Cosa c'è di male nelle citazioni?
Prima che a scrivere, impariamo a pensare.
Credo che non vedrò mai
una poesia
bella come un albero.
Ma le poesie
le fanno gli sciocchi
come me.
Un albero può farlo
solamente Dio.
«ra un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete. Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva più il bisogno di bere.
"Perché vendi questa roba?" disse il piccolo principe.
"È una grossa economia di tempo", disse il mercante, "Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano 53 minuti a settimana".
"E cosa se ne fa di questi 53 minuti?"
"Se ne fa quel che si vuole..."
"Io", disse il piccolo principe, "se avessi 53 minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."»
' il tempo che hai perduto
per la tua rosa
che ha fatto la tua rosa
così importante.
(A. de Saint-Exupery)
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