Creato da luigi.cc il 20/05/2013
Mototurismo - Questo Blog nasce con l'intento di proporre degli itinerari mototuristici alcune volte anche brevi ma non per questo meno belli. Non ha importanza quale moto abbiate e con quanta potenza, l'importante è viaggiare, per un mototurista non è basilare la meta ma il viaggio, la strada, la preparazione dell'itinerario lungo o breve che sia, cogliere il senso di libertà che solo la moto sa dare. Percorrere le strade con calma assaporando e godendo di tutti i panorami che i posti ed il viaggio stesso ci propongono questo è il Mototurismo e come dice sempre il nostro caro Nico Cereghini; casco sempre in testa ben allacciato e prudenza; sempre.

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Passo della Presolana

Post n°34 pubblicato il 22 Giugno 2015 da luigi.cc
 
Foto di luigi.cc

Domenica 21 Giugno 2015, partecipanti Luigi; moto Honda Nc700s

Il Percorso Km308

Mappa

Veloce trasferimento autostradale fino all'uscita di Bergamo quindi seguo le indicazioni per Lovere, sosta a Spinone al Lago sul lago d'Endine per alcune foto quindi proseguo sulla SS42 destinazione Lovere poi Costa Volpino infine Darfo Boario Terme.
Qui devio a sinistra sulla ExSS294 (via Mala) direzione Schilpario, la strada è stupenda poichè si colloca fra la forra del fiume Dezzo e la parete rocciosa della montagna, non è molto larga ma ben tenuta con divertenti curve e controcurve. Dopo l'uscita della 2° galleria (quella di Visolo) si trova, sulla destra, un piccolo posteggio dove è d'obbligo lasciare la moto ed incamminarsi a piedi sul pezzo di strada completamente ristrutturato che era la vecchia Via Mala per godere di uno spettacolo unico ed avventurarsi sul ballatoio belvedere per guardare dall'alto verso il basso la spettacolare forra.
Ripresa la moto proseguo direzione Schilpario, il panorama si apre sulle vallate e montagne circostanti la strada continua ad essere molto divertente, ritorno un pò indietro ed imbocco la Sp61 che mi porterà prima a Vilminore poi a Bueggio, quanti ricordi della mia infanzia in questi posti quando andavo durante l'estate in colonia del parroco proprio a Bueggio.
Imbocco la Sp58 che mi porterà fino al Passo della Presolana passando da Colere, altra bellissima strada un pò sporca in alcuni tratti ma sempre molto divertente
, giunto al passo vado a visitare il Salto degli Sposi dove si gode di una bellissima vista sulla vallata sottostante quindi sosta pranzo poi con calma ritorno verso casa riprendendo l'autostrada a Bergamo.

Il Salto degli Sposi
È uno dei luoghi più noti delle montagne bergamasche per il nome, la storia che ci sta dietro, il panorama. Il Salto degli Sposi riporta al centro dell'attenzione la Presolana perché si trova a pochi minuti di cammino dall'omonimo passo. Si tratta di uno spettacolare balcone naturale che offre una vista fantastica sulla Valle del Dezzo tra cime della Val di Scalve e della Valcamonica, pascoli ripidi e torrenti.
È anche fornito di panchine utili per pranzare, oppure si può optare per un più spartano pic-nic nei prati accanto al sentiero.
Ma perchè questo incantevole posto è stato chiamato Salto degli Sposi.
Bisogna aprire il libro di storia locale e tornare all'anno 1871, quando la Conca della Presolana era ancora un'alpeggio abitato da contadini ed allevatori ma già noto anche all'estero per la bellezza dei paesaggi che offriva agli occhi dei visitatori.
Abitavano a Dorga alcuni polacchi ed anche un parente di un musicista professionista che era in Italia per un concerto alla Scala,  tal Massimiliano Prihoda che non volle perdere l'occasione di passare a salutarlo. Massimiliano si innamorò subito del luogo e decise di rimanervi: passava le sue giornate a scrivere spartiti, in compagnia delle montagne e del soffio del vento. Il suo luogo preferito era un balcone naturale dal quale ammirava un panorama mozzafiato, un luogo tanto bello che vi volle portare la sua giovane moglie, Anna Stareat, una pittrice all'epoca abbastanza conosciuta.
I 2 sposi passavano le loro giornate in questa località: Massimiliano componeva musica e Anna prendeva ispirazione dai maestosi paesaggi che la circondavano per dipingere i suoi quadri. I 2 erano amati dalla gente del posto, che li soprannominò affettuosamente "gli sposi". Un giorno però accadde la tragedia: gli sposi si erano recati come sempre sul belvedere per trascorrervi la giornata, una giornata particolarmente brutta per via di un violento temporale. Non si sa bene quale fu il motivo, fatto sta che i 2 si abbracciarono e si gettarono dal dirupo, rimanendo uccisi sul colpo.
I corpi furono ritrovati il giorno seguente da una guardia boschiva ancora abbracciati ed il mistero che circondò la loro morte, unito all'amore che la gente del posto nutriva per gli sposi, spinse a chiamare la località "il salto degli sposi". Una fine tragica che ancor oggi provoca un brivido di commozione e malinconia in chi la legge, sicuramente il salto degli sposi conserva ancor oggi una dolce bellezza tutta sua che merita di essere visitata e conosciuta.

 

 
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