Creato da roby.floyd il 31/01/2014
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Quel 5 giugno del 1975

Post n°446 pubblicato il 05 Giugno 2017 da roby.floyd

Nessuno aveva il coraggio di chiedere chi fosse.
Era lì, con una pancia notevole, i capelli corti corti che lasciavano spazio ad ampie zone calve, le sopracciglia rasate e lo sguardo perso nel vuoto.
Pantaloni neri, camicia chiara, impermeabile e scarpe bianche.
Dal taschino dell'impermeabile spuntava uno spazzolino con cui ogni tanto si puliva freneticamente i denti.
In mano aveva un sacchetto di plastica che non abbandonava mai.
Chissà come era finito lì...
Era il 5 giugno 1975 ; i Pink Floyd erano alla vigilia del secondo tour americano e stavano completando il missaggio di "Shine On You Crazy Diamond", una delle canzoni dedicate a Syd Barrett (l'altra era "Wish You Were Here") verso cui tutti nutrivano un forte senso di colpa: con lui non era più possibile andare avanti, ma senza di lui tutto era più difficile.
Inoltre erano consapevoli che quello che avevano ottenuto lo dovevano in gran parte a lui, che, però, era stato divorato dalla follia.

A volte capita...entra qualcuno e nessuno sa chi sia, ma nessuno si prende la briga di sbatterlo fuori, e più passa il tempo e più nessuno ha voglia di farlo.
E, anzi, tutti a darsi di gomito perchè quel tipo lì è davvero strano.
Poi, chissà come, qualcuno capisce, forse un antico lampo negli occhi, chissà...

Quando i Pink Floyd comprendono che quell'uomo che sembra un vecchio e, invece, ha 29 anni ed è Syd Barrett  scoppiano a piangere.
Non è solo lui a essersi ammalato, è una parte della loro vita.
A un certo punto Waters gli chiede cosa ne pensa di quel brano, che lui non sa essere dedicato a lui; Barrett risponde:" Sounds a bit old", suona un pò vecchio.
Waters lo invita alla sua festa di matrimonio che si tiene quello stesso giorno; Barrett va, ma non dice praticamente nulla.
Solo una volta, quando gli chiedono perchè continui a pulirsi i denti con lo spazzolino, risponde che a casa ha un frigo pieno di carne di maiale.

 

 
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Commenti al Post:
Cherrysl
Cherrysl il 05/06/17 alle 10:22 via WEB
E' affascinante la biografia di Syd Barret legata anche alla storia dei Pink Floyd. Una vita davvero fuori dal comune come quella di molti grandi artisti. Incuriosita dal tuo post sono andata a leggere qualcosa di più su di lui...a cominciare dalla sua stravagante passione da piccolo per Edward Lear e il nonsense
(Rispondi)
 
roby.floyd
roby.floyd il 06/06/17 alle 23:35 via WEB
Non mi stupisco e non sei la prima persona a rimanerne colpita del mito Barrett. Fu proprio quell'oggetto tanto amato, quel diamante a dare il là, a dare l'aire al progetto determinandone intenti e coordinate. Genio dal forte impatto psichico intuitivo, lucidamente pazzo e spinto da un'insaziabile sete di ricerca e sperimentazione, Syd ha scritto pagine artistiche umane e profonde sfaccettature: una parabola giunta prematuramente a compimento proprio quando da una mente 'si fertile si attendevano altri grandi cose. Un arcano inspiegabile, un 'affair', un caso da studio quello di Barrett: misterioso per certi versi, inspiegabile per altri, comunque affascinante. Novello Rimbaud o abile ciarlatano, genio rock o demente psichedelico non ha granchè importanza; la leggenda se ne è impadronita e difficilmente lo restituirà alla storia quotidiana.
(Rispondi)
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 05/06/17 alle 10:30 via WEB
Grazie, Roby, per questa "chicca" musicale. Questi due brani sono quelli che amo dei Pink. Ciao!
(Rispondi)
 
roby.floyd
roby.floyd il 06/06/17 alle 23:36 via WEB
Buongustaia! Ciao a te!
(Rispondi)
molto.personale
molto.personale il 05/06/17 alle 11:37 via WEB
Sempre ricchi di novità i tuoi post..buona giornata e un caro abbraccio
(Rispondi)
 
roby.floyd
roby.floyd il 06/06/17 alle 23:37 via WEB
Ti ringrazio dell'apprezzamento e ricambio l'abbraccio! Buonanotte.
(Rispondi)
several1
several1 il 05/06/17 alle 11:48 via WEB
c'è un suo quadro, "green circle" che forse lo può rappresentare: un cerchio lievemente irregolare, il colore non uniforme, che presenta delle estensioni (non voglio chiamarle macchie) nella parte inferiore e una piccola a destra a metà della figura ... ai ragazzini s'insegna a colorare rimanendo dentro le linee ... ma lui se ne sta lì, in quelle "divagazioni di luogo"
(Rispondi)
 
roby.floyd
roby.floyd il 06/06/17 alle 23:45 via WEB
Non essendone un intenditore e conoscendo la tua passione e la tua esperienza in materia non posso far altro che prenderne atto, del significato che dai al quadro, e quindi...dipingendo, in un certo senso l'animo dell'autore. Ho visto più di qualche volta i dipinti di Barrett, sul tubo ci sono diversi link e, a detta di quelli che l'hanno conosciuto da sempre lo hanno reputato, in primis, un pittore e la musica non era altro, per lui, un passatempo, un hobby che gli è sfuggito di mano. E i quadri...dopo averli terminati li bruciava in giardino; quelli esistenti, sopravvissuti, si deve ringraziare la sorella che, quando e come poteva li nascondeva mettendoli in salvo, nonchè quelli regalati alle fidanzate.
(Rispondi)
jigendaisuke
jigendaisuke il 05/06/17 alle 15:04 via WEB
Brani fantastici, forse proprio perchè più sentiti dal gruppo. Ma "Shine on you crazy diamond" non era stato usato anche nella colonna sonora di "Buongiorno notte" (pessimo film sul sequestro di Aldo Moro)? Non so quanto potessero aiutarlo nell'affrontare la follia che lo divorava
(Rispondi)
 
roby.floyd
roby.floyd il 06/06/17 alle 23:50 via WEB
Il film l'ho visto, ma lo ricordo vagamente, per cui, e concordo con te, non ha lasciato il segno...tanto che, sinceramente non so dirti che il pezzo dei Floyd facesse parte o meno della colonna sonora. Fecero tanto per lui, per cercare di recuperarlo, ma ad un certo punto era impossibile continuare con lui. Si sono comunque, almeno, scusati pubblicamente verso Syd perchè hanno ammesso di averlo abbandonato.
(Rispondi)
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 07/06/17 alle 10:32 via WEB
Con tutti i demoni interiori che lo devastavano, per quanto gli altri del gruppo potevano fare, credo che sarebbe stato impossibile recuperarlo, ma, appunto, almeno hanno dimostrato un po' di umanità, anche scusandosi.
(Rispondi)
 
 
 
roby.floyd
roby.floyd il 22/06/17 alle 22:16 via WEB
Syd stava nel mondo senza essere del mondo, forse questo mondo non gli interessava. Sembrava fatto quando non si faceva e normale quando si faceva, non ci capiva niente nessuno ed era diventato una scheggia impazzita. Waters e Mason lo accompagnarono da un grande medico, ma Syd non oltrepassò mai l'uscio del suo studio.
(Rispondi)
tobias_shuffle
tobias_shuffle il 16/06/17 alle 10:11 via WEB
Ci sono uomini nati per passare, altri per restare. Ciao, Syd https://youtu.be/J1BciVFOPpA
(Rispondi)
 
roby.floyd
roby.floyd il 22/06/17 alle 22:19 via WEB
E' ricordato da tutti come il "Diamante Pazzo", ma non tutti si sono soffermati ad ascoltare le sue canzoni da solista come questa che hai evidenziato (il testo è una poesia di J. Joyce), talvolta ossessive quanto oscure ed inquiete, altre innocue quanto limpide, ma il risultato finale è una spontaneità dall'apparente improvvisazione.
(Rispondi)
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