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Messaggi del 22/12/2017

Green Onions

Post n°491 pubblicato il 22 Dicembre 2017 da roby.floyd

A volte si può diventare star facendo i 'turnisti' per quanto di lusso.
Questa è la storia di Booker T. And The M.G.'s, 4 ragazzi: due bianchi e due di colore, che negli anni '60 suonano come house band a Memphis, presso la 'Stax', etichetta discografica di Memphis, indipendente, formata da due signori bianchi, fratello e sorella.
E' la principale fonte di produzione per la black music del centro-sud degli Stati Uniti distribuita in esclusiva dalla Atlantic; è un suono molto riconoscibile, compatto, funky, caldo: se conoscete i dischi di Wilson Pickett, Otis Redding, Bill Withers ecc. sapete di cosa sto parlando.
Il segreto è nei 4 Booker T. And The M.G.'s più una sezione di fiati conosciuta col nome di Memphis Force.
E il segreto nel segreto è il groove che i 4 riescono a portare in qualsiasi incisione.
Vista l'importanza che hanno assunto e l'originalità del loro suono escono dal ruolo di turnisti e cominciano ad incidere in proprio.
Ed è, fra l'altro, loro il primo LP su etichetta Stax che si chiama "Green Onions" come il loro pezzo più famoso, strumentale naturalmente; i 4 non faranno mai pezzi cantati.
Come creatori del sound della Stax, i 4, in quegli anni, sono una delle band più prolifiche, più rispettate, anche più imitate e, l'altra cosa interessante è che sono un simbolo d'integrazione razziale perchè i padroni della Stax sono due bianchi, i musicisti, la maggior parte dei musicisti e dei cantanti che suonano alla Stax sono neri; avere un gruppo di base dell'etichetta con due bianchi e due neri dentro è un'evidente simbolo d'integrazione razziale, molto importante in quegli anni.
Il successo arriva quando una notte un DJ di una stazione radio di Memphis manda in onda diverse volte consecutivamente "Green Onions" ; il disco non ha neanche ancora un nome, neanche la band ha un nome, ma la gente impazzisce, e non a caso, il disco sarà un successo e tantissime cover negli anni.
Due apparizioni anche cinematografiche memorabili: la prima su 'American Graffiti', la seconda, invece, su 'Blues Brothers'.

 
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