Frammenti di...

E' salito al Colle, non per rassegnare le dimissioni, ma per ribadire a Napolitano che se cadrà, sarà in Senato. Affronta quella che sarà, al 99,9% l'ultima sfida politica, Prodi vuole uscire da combattente, e a testa alta dall'esperienza di governo che in realtà è stata tutt'altro che esaltante.
Ma di dimissioni proprio non ne vuole sentir parlare, meglio perdere combattendo che arrendersi.
Cossiga ha consigliato al Professore di dimettersi perchè "se ricevesse un voto contrario non potrebbe essere reincaricato da Napolitano"; un reinacrico solo per fare la legge elettorale ma che a questo punto non solo pare irrealistico ma anche contrario alla volontà della gran parte delle forze politiche. Un Prodi-bis non s'ha da fare, sarebbe difficile trovare intese parlamentari, con tutti i partiti che stanno già da tempo scaldando i motori per prepararsi alla nuova gara elettorale.

Una gara elettorale, ormai sicura come annuncia il Ministro dell'Università e leader di Sinistra Democratica Mussi, che potrebbe però registrare una bassa partecipazione popolare, dovuta allo scollamento dei cittadini dalla politica e dalle istituzioni, determinato da questi due anni di incertezza politica; scollamento che è molto più accentuato a sinistra che a destra.
E Mussi è aspramente critico verso veltroni e il Pd "partito di maggioranza del centrosinistra, formato con l'annuncio della costituzione di una grande forza di stabilizzazione. Invece a tre mesi dalle primarie il governo è sull'orlo di una crisi, i Ds non ci sono più, e con la formula "il Pd correrà da solo" non c'è più l'Unione, non c'è più il centrosinistra, complimenti. Un capolavoro politico".

Morto politicamente Prodi, Morta l'Unione, Morti i Ds, nata moribonda La Sinistra quale sarà il futuro della sinistra italiana? Prc, Pdci, Verdi e Sinistra Democratica avranno la forza di andare avanti e unirsi? Ma soprattutto, dobbiamo arrenderci all'idea di essere ancora governati dal Cigno di Arcore e dai suoi faccendieri?