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Creato da: RicamiAmo il 26/02/2009
Consigli e Curiosità in Cucina e non solo (dal 2009)

Messaggi di Marzo 2015

 

MIMI PASTIERA DI RRISO

Post n°1628 pubblicato il 26 Marzo 2015 da RicamiAmo
 

MINI PASTIERA DI RISO

 

INGREDIENTI

 LA PASTA FROLLA:

• 250 g di farina 0 • 125 g di burro freddo di frigo • 90 g di zucchero semolato • 2 tuorli • 40-50 g di acqua • 1 pizzico di sale

PER IL RISO:

• 400 g di riso arborio • 800 ml di latte • scorza grattugiata di limone e di arancia a piacere • 1 cucchiaio di zucchero semolato • 1 noce di burro • 1/2 stecca di vaniglia • 1 pizzico di sale

PER IL RIPIENO:

• 50 g di zucchero semolato • 350 g di ricotta freschissima e asciutta (di pecora) • 100 g di latte condensato Nestlé • 2 uova •

Per la pasta frolla: nella planetaria lavora, con il gancio a foglia e a bassa velocità, il burro freddo di frigo tagliato a cubetti insieme allo zucchero semolato. Unisci i tuorli lasciando l’apparecchio in funzione, dopo qualche istante aggiungi la farina e una presa di sale.

Da ultima aggiungi l’acqua, poca alla volta, regolandoti in base alla consistenza dell’impasto. Impasta il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e privo di striature di burro, che avvolgerai nella pellicola per alimenti e farai riposare in frigorifero per almeno 1 ora.

Nel frattempo fate cuocere il riso in una casseruola insieme agli ingredienti indicati e mescolando continuamente, fino a quando sarà cotto ed otterrai un composto cremoso. Spegni e fai raffreddare.

Setaccia la ricotta e lavorala con una frusta insieme allo zucchero. Aggiungi il latte condensato, le uova, una alla volta, i canditi (facoltativi), la cannella, l’acqua di fiori d’arancio e il riso cotto e a temperatura ambiente.

Mescola fino ad ottenere un composto omogeneo. Su di una spianatoia infarinata stendi tre quarti della pasta frolla in una sfoglia di 5 mm di spessore, avendo cura di tenere l’impasto rimanente in frigorifero. Utilizzala per rivestire gli stampi da tartelletta antiaderenti. Bucherella la base, disponici sopra il ripieno e livella. Con una rotella tagliapasta elimina l’eccesso di frolla dalla circonferenza dello stampo e impasta l’eccesso con la frolla restante. Stendila nuovamente allo stesso spessore e ricava con la rotella taglia pasta delle strisce parallele lunghe, che disporrai a griglia sul ripieno. Cuoci nel forno già caldo a 160° per 40 minuti o fino a quando la pasta frolla sarà leggermente dorata. Lascia riposare completamente, sforma e spolvera con lo zucchero a velo.

 
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❀`•.¸,¤°♥ Sereno pomeriggio a te ❀`•.¸,¤°♥

Post n°1627 pubblicato il 25 Marzo 2015 da Irisblu55

 
 
Quando un essere umano realizza
la sua impotenza
 
quando vede la sua meccanicità
la sua assenza di vero volere
 
quando l’esistenza lo mette all’angolo
lo soffoca
 
lo schiaccia, non gli lascia via d’uscita…
 
allora si creano le giuste

condizioni perché
 
possa accadere qualcosa

di importante.
 
web
 

 

 
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COLOMBA FATTA IN CASA

Post n°1626 pubblicato il 25 Marzo 2015 da RicamiAmo
 

La ricetta della colomba pasquale, prepariamola in casa

A mio parere tutta un'altra cosa rispetto a quella acquistata, se non altro per la mancanza di conservanti.

 

 

Vi dico subito che l'impresa non sarà facile. Si parla di più lievitazioni, abbastanza lunghe, la prima di 8, la seconda di 12 ore. Per poi continuare con quella nello stampo durante la quale dovrete pazientemente aspettare che la colomba raddoppi la sua altezza, ma vi garantisco una cosa: tempo e fatica, oltre che pazienza, saranno premiati ampiamente, garantito.

Allora, un paio di dritte:

aggiungete all'impasto, sempre se sono di vostro gradimento, un pizzico di sale e dell'uvetta ammollata a piacere ed infine due bustine di vanillina, per contribuire a donare il caratteristico sapore della colomba pasquale.

Se, mentre lavorate l'impasto, dovesse sembrarvi un pò troppo molle ed appiccicoso, ungetevi le mani e tiratelo fuori dall'impastatrice, in questo modo sarete facilitati nell'operazione e, una volta tirato fuori si presenterà bello compatto.

Per il lievitino:

5 gr lievito di birra | 125 gr. latte tiepido | 125 gr. farina manitoba |

Per l'impasto: 95 ml di acqua tiepida | 65 gr. zucchero | 2 tuorli | 250 gr. farina manitoba | 1 uovo | 75 gr. burro | 80 gr.

Per l'impasto del giorno dopo: zucchero | 1 cucchiaio marmellata di limoni | 25 gr. latte | 2 tuorli | 125 gr. farina 00 | 1 tuorlo | 70 gr. burro fuso

Per il lievitino: mescolare bene farina, acqua e lievito, mettere a lievitare per 8 ore

Trascorse le 8 ore mettere nell'impastatrice aggiungere 95 ml di acqua tiepida, 65 gr di zucchero e 2 tuorli. Lavorare bene ed aggiungere 250 gr di farina manitoba e lavorare fino a che i bordi dell'impastatrice rimarranno puliti.

A questo punto aggiungere aggiungere 1 tuorlo e 70 gr di burro a temperatura ambiente. Lavorare molto bene fino a che ne risulterà un impasto alastico.

Mettere in una ciotola molto capiente, coprire e mettere a lievitare per 12 ore. Passate le dodici ore sgonfiare l'impasto con un pugno al centro e mettere ancora l'impasto nell'impastatrice.

Aggiungere 80 gr di zucchero, un cucchiaio di marmellata di limoni, 25 ml di latte e 2 tuorli e lavorare.

Aggiungere 125 gr farina 00, 1 tuorlo, (un pizzico di sale, 2 bustine di vanillina, 120 gr di uvella ammollata in un po' d'acqua, se li gradite) e, mentre l'impastatrice gira incorporare 70 gr di burro fuso e lavorare bene.

togliere l'impasto dall'impastatrice e mettere in un recipiente, coperto, a lievitare per un'ora.

Trasferire nello stampo e lasciare lievitare fino a che la colomba non raddoppia l'altezza. A questo punto mettere la glassa e delle mandorle a piacere, tanta granella di zucchero ed infornare a 180 gradi per 50/60 minuti.

Capisco che a prima vista la preparazione della colomba pasquale casalinga potrebbe sembrare parecchio complicata, ma in realtà ciò che è fondamentale rispettare sono i tempi della lievitazione, ovviamente ricordatevi di iniziare uno o due giorni prima con l’impasto in modo da non ridurvi all’ultimo momento.

Glassa per la colomba Mandorle dolci circa 30 Albume q.b. Zucchero semolato Macinare le mandorle e lo zucchero, aggiungendo una parte di albume fino ad ottenere una pasta fine.

Aggiungere albume fino ad ottenere una pasta spalmabile. Spalmare la superficie della colomba con la crema ottenuta, spargere con mandorle intere e granella di zucchero, spolverare con zucchero a velo e infornare.

 
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La leggenda delle viole

Post n°1625 pubblicato il 24 Marzo 2015 da Irisblu55


Secondo la leggenda, Demetra, distrutta dal dolore

per il rapimento

della figlia Persefone, da parte di Plutone

il dio dell’Ade

per sfogare la sua ira di madre derubata e ferita

nel punto più delicato

allontanata dal suo bene più profondo, sua figlia

rese sterile la terra;

a quel punto Plutone, grazie all’intervento di Giove

per placare l’ ira della dea delle messi che

sembrava non volesse

più concedere agli uomini altro che l’inverno del suo cuore

decise di permettere alla sua sposa fanciulla di trascorrere

6 mesi sulla terra con la madre, dalla primavera all’autunno.

Quando Persefone risalì dall’Ade trovò il tripudio

della primavera e ad attenderla tanti piccoli fiori viola

le viole del pensiero. 

Da sempre il significato della viola è legato all’amore, all’amore

tra madre e figlia, ali innamorati, a chi non vuole essere

dimenticato e regalando una viola vi chiede di pensarlo.

Un’altra leggenda narra la nascita mitologica

della viola mammola

creata da Zeus per nutrire la sua amata da lui stesso

trasformata in giovenca.

Questo fiore così delicato e sensuale, protagonista

magico e incantato del

“sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare

è al tempo stesso ricco di proprietà

sia erboristiche che culinarie.

La qualità di viola comunemente

chiamata viola del pensiero

o “pensèe” è la più dotata di sostanze attive

sul piano fitoterapico

il suo fiore contiene: violaquercitrina, saponina,  tannini

violaxantina e ‘acido salicilico; questi principi attivi la rendono:

tossifuga, espettorante,

depurativa, antinfiammatoria, diuretica, emolliente.

In erboristeria è utilizzata per depurare la pelle, per lenire e

curare le irritazioni cutanee,  per stimolare la diuresi

(contro la gotta)

come antinfiammatorio, contro i reumatismi,

per la bronchite

l’influenza, la febbre, la tosse, il raffreddore e l’asma.

Inoltre secondo la fitoterapia è un depurativo

ottimo per depurare

il sangue dalle tossine e può prevenire l’arteriosclerosi.

L’olio essenziale di violetta ha doti calmanti

antisettiche ed antidolorifiche

ma oltre a queste proprietà curative in senso stretto è

apprezzato

anche in aroma terapia e fitoterapia per le sue

capacità lenitive

legate alle sofferenze della sfera emotiva, così

come accade anche

per l’olio essenziale di rosa. Il delicato

sentore addolcisce

e rasserena l’animo

e la mente e quindi rilassa il corpo.

Il modo migliore per sfruttare le sue doti terapeutiche

oltre all’uso dell’olio essenziale o di preparati già disponibili

che contengono i principi attivi estratti dalla pianta, è

quello di farne un infuso da bere.

La viola è anche una dolce compagnia in cucina, soprattutto

se avete voglia di dolce. Lega bene anche con la lavanda

per la preparazione di dolci  e con il gelsomino per gli infusi

 

 

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Post n°1624 pubblicato il 22 Marzo 2015 da tocco_di_principessa



Questa è la leggenda più affascinante sul girasole...

"Clizia era una giovane ninfa,
innamorata persa del Sole,
pertanto lo seguiva tutto il giorno
mentre lui guidava il suo carro di fuoco
per tutto l'arco del cielo.
Il sole, dapprima fu lusingato
e un pochino intenerito da quella devozione...
credette di esserne a sua volta innamorato
e decise di sedurla cosa non difficile per lui!
Ma ben presto il Sole si stancò dell'amore di Clizia
e le diede, come suol dirsi...
il benservito rivolgendo altrove le sue attenzioni.
La povera ninfa
pianse ininterrottamente per nove giorni interi
. Immobile in mezzo a un campo,
osservava il suo amore
attraversare il cielo sul suo carro di fuoco.
Così, pian piano,
il suo corpo si irrigidì,
trasformandosi in uno stelo sottile ma resistente,
i suoi piedi si conficcarono nella terra
mentre i suoi capelli diventarono una gialla corolla;
si era trasformata in un fiore bellissimo color dell'oro...
Il girasole...
Ma anche nella sua nuova forma la piccola ninfa innamorata continua tuttora a seguire il suo amore durante il giro nel cielo".


 
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