Creato da lost4mostofitallyeah il 04/03/2009
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Messaggi del 12/12/2014

Fletcher LXIX

Post n°251 pubblicato il 12 Dicembre 2014 da lost4mostofitallyeah

 







"Scommetto che girava per caso da queste parti e aveva voglia di oceano" disse Fletcher. "Centrato in pieno. A volte mi piace mettermi in stand-by e percorro tutta la litoranea per staccarmi a forza i pensieri dalla testa. Grazie alla salsedine. Girare a zonzo e non farsi troppe domande e nemmeno, ovviamente, pretendere risposte." Affabulò il dottore. Nel frattempo anche Christine e Peter erano scesi dall'utilitaria. "Allora non si sarà fatto domande nemmeno sulla nostra ragione per essere da queste parti." Percace aprì un pacchetto di caramelle dopo averlo estratto dal taschino e offrì in giro. Tutti presero per gentilezza il cadeau. "Vede, Fletcher, quando mi rilasso lo faccio seriamente, e non c'è nulla, sottolineo Nulla, che mi possa far barcollare o tornare agli impegni di lavoro. ci fossero anche ottocento pattuglie di Divise a darvi la caccia per me sarebbe indifferente." "Non è vero, bugiardo!" Berciò Peter, puntandogli contro l'indice. "Toh, il piccolo Peter! Non ce l'avrai mica con me per la storia della tua fidanzata?". "Verrò a riprendermela, bastardo!". "Accomodati. Il mio Centro è aperto a Tutti. Mi può fare solo piacere che tu ti faccia vivo a visitarlo." E Percace  tornò nuovamente a sorridere, questa volta storcendo leggero le labbra quasi avesse gustato qualcosa di un po' spiacevole. "Ma cosa stiamo qui a fare?" riprese, tornando al pieno controllo di sé "andiamo in spiaggia e godiamoci la bellissima giornata. vi sono tanti di quei richiami e divertimenti a Redmond". "Io con lei non ci vengo." S'incupì Peter e cominciò a spostarsi lungo il muretto che delimitava la striscia di sabbia, dando le spalle anche alla sua compagnia. "Cattivo umore, a quanto sembra" Mormorò Percace. "Beh, si metta nei suoi panni." Interloquì Fletcher "La prima cosa che riesce a fare con lui è mostrargli il braccialetto regalato da Rihanna. Non è uno sfoggio di grande sensibilità per uno psichiatra." "Ha bisogno che qualcuno gli dia un cazzotto ideale nello stomaco. Peter è ancora un bambino." "Non è una ragione sufficiente per ferirlo. Lei tratta a ceffoni i bambini riottosi?". "Non ancora. quando ne avrò, penso che potrò permettermelo." "Magari da Rihanna?" Si inserì Christine. Il Dottore illuminò gli occhi "Nulla è impensabile. Ha mai riflettuto, Christine, sul fatto che con il procedere degli anni finiamo con il diventare esattamente l'opposto di quello che eravamo da fanciulli? A me, perlomeno, è capitato così." "A me no, Dottore. Non sono diversa rispetto a quando avevo dodici anni." "Potrebbe essere un peccato." "O la mia salvezza." Fletcher era frastornato e ascoltava il veloce scambio di battute tra i due con profonda costernazione. "Devo riprendere Peter." Mormorò a un certo punto e si avviò sulle tracce del ragazzo lasciando i due a scambiarsi frecciate. "Non ci abbandoni, Fletcher!". Gli urlò dietro il Dottore. Ma Fletcher stava già percorrendo nervosamente il lungo oceano cercando di orientarsi nella folla di turisti, vacanzieri, freaks ed esibizionisti. Schivò diverse persone, ne spostò altre mentre con gli occhi indagava la folla alla ricerca di Peter. Finalmente, quando già stava per rinunciare, lo trovò seduto su una panchina con un palmo della mano appoggiato sotto il mento e le orecchie attente alla risacca delle onde. Fletcher si accomodò al suo fianco e appoggiò la testa al legno della panchina. "Ci vuole solo innervosire." Pronunciò lentamente alla fine. "Sarà. Ma c'è riuscito molto bene. Almeno con me." "Andiamo, Peter, la starà montando a farmaci e quant'altro. Quella ragazza non è più responsabile di sé stessa." Il ragazzo sputò con lentezza nella sabbia "Mi chiedo come faccia ad essere così sicuro che non lo strangoli. O che non lo sequestri per riavere Rihanna e scapparcene in Congo. Quello che mi infastidisce e mi sconvolge è la sua tranquillità e sicumera. A volte ho veramente paura che sia invincibile o disumano. Nessuno può essere in grado nemmeno di sfiorargli la corazza." "Illusioni. è un individuo che conosce le debolezze degli uomini e delle donne, e sa come sfruttarle. Questo glielo riconosco: è un fine e acutissimo psicologo, più che uno psichiatra, e c'ha messo tutti nel mazzo." Peter sospirò amaramente e si alzò in piedi :"Avanti, Fletcher, leviamoci. Non serve a nulla restare qui a recriminare. Torniamo da lui e dalla tua donna. Se li lasciamo soli non te la ritrovi più. Come tutti i serpenti quel medicastro sa quando il momento di far trillare i sonagli e quando è il momento di ingoiare la preda." L'Uomo annuì e si sollevarono nello stesso istante. Li attendeva la spiaggia e un po' di lezioni di vita del Dottor Percace.




 
 
 
 
 

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