Paghe e contabilità

NOVITA' SU OMAGGI E IVA

L'omaggio è una cosa (quasi) sempre gradita per chi lo riceve, soprattutto se è inatteso. Ma per chi lo fa? Conviene? Se siete imprenditori  e volete omaggiare i vostri clienti o fornitori, quali sono le principali conseguenze fiscali?

Non c'è dubbio che l'omaggio sia un ottimo strumento di promozione dell'immagine della propria attività, ma ci sono due elementi da considerare:

- il costo che si sostiene per l'acquisto dell'omaggio (si tratta di un costo deducibile - ai fini delle imposte sui redditi - oppure no?);

- l'IVA sull'omaggio, ovvero l'IVA a credito è detraibile dall'IVA a debito?

A proposito di detraibilità IVA sugli omaggi, l'art. 30 del D.Lgs. n. 175/2014 ha fissato il limite a 50 euro, uniformandolo al limite relativo alla deducibilità ai fini delle imposte sui redditi (tale variazione è in vigore dal 13 dicembre 2014).

Se acquistate beni non rientranti nella vostra attività d'impresa - ad es. il caso classico dell'agenda per una società di consulenza - il trattamento ai fini IVA dipende dal valore unitario. 

Se il valore unitario dell'omaggio è inferiore o uguale a 50 euro, potete effettuare l'acquisto con IVA detraibile: ciò significa che per voi - imprenditori e quindi soggetti passivi IVA - l'IVA rappresenta un credito nei confronti dell'Erario. Quando poi regalerete l'agenda (si tratta di una cessione gratuita) ai vostri clienti, tale cessione sarà esclusa dall'IVA, a prescindere dal valore unitario. E non dovrete nemmeno emettere fattura, poichè l'operazione di cessione gratuita non rileva ai fini IVA.

Se invece l'omaggio ha un valore unitario superiore a 50 euro, potrete effettuare l'acquisto solo con IVA indetraibile: ciò implica che per voi soggetti passivi IVA, l'IVA sarà un costo aggiuntivo (aggiuntivo rispetto al costo dell'omaggio). Anche in questo caso, la successiva cessione gratuita è esclusa dall'IVA.

Se trovate complessi i meccanismi fiscali inerenti le imposte sui redditi e l'IVA, il consiglio è di partire dalle basi. Cosa significa IVA? Chi sono i soggetti passivi IVA? Cosa vuol dire scaricare l'IVA? Qual è la differenza fra IVA a credito e IVA a debito? Come si effettua la liquidazione e il versamento dell'IVA?

Trovate le risposte alle domande (e molto altro) nella nuova edizione dell'ebook "Contabilità e bilancio: teoria e pratica a livello base - 3° edizione 2014". Cogliamo l'occasione per informare i lettori che l'edizione 2012 dell'ebook non è più disponibile.

TFR IN BUSTA PAGA: CONVIENE?

Dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori dipendenti hanno una nuova possibilità di scelta. Possono richiedere l'anticipo del TFR in busta paga.

Visto che il futuro è sempre più incerto si può pensare che sia meglio ottenere le proprie spettanze subito, piuttosto che attendere la cessazione del rapporto di lavoro. Ma occorre anche considerare le modalità di tassazione del TFR.

Se attendete la cessazione del rapporto di lavoro, il vostro TFR sarà considerato un reddito a tassazione separata, se invece richiedete l'anticipo, tale somma di denaro verrà tassata esattamente come viene colpita la vostra retribuzione: secondo le vigenti aliquote IRPEF.

Come prepararsi per tale scelta? Innanzitutto è opportuno approfondire la conoscenza della propria busta paga, dal punto di vista retributivo, previdenziale e fiscale. Poi occorre comprendere la tassazione separata, prevista per il TFR a fine carriera.

Ciò è fattibile, in modo semplice - intendo dire per i non addetti ai lavori - con l'ebook "Corso base di paghe e contributi", disponibile in due versioni (anche con SimulBustaPaga, che vi consentirà di fare i conteggi) e recensito da Fisco Oggi.