GLI ESERCIZIARI DI WALTER CAPUTO
I CORSI DI WALTER CAPUTO
CORSO DI ANALISI E CONTROLLO DEI COSTI ADDSKILLS
CORSO PAGHE E CONTRIBUTI ADDSKILLS
CORSO DI CONTABILITA' ADDSKILLS
CORSI DI EXCEL di livello base, intermedio, avanzato ed anche personalizzati
E-BOOK DI WALTER CAPUTO
FONDAMENTI DI CONTABILITA' E IVA - 1° EDIZIONE 2023 - per ora in edizione digitale
IRPEF E MODELLO REDDITI PERSONE FISICHE 2023 - 1° EDIZIONE 2023 - solo in edizione digitale
CORSO BASE DI PAGHE E CONTRIBUTI - 7° EDIZIONE MARZO 2022 anche in edizione CARTACEA
CORSO DI ANALISI E CONTROLLO DEI COSTI 2020 anche in edizione CARTACEA
I LIBRI DI WALTER CAPUTO
NON E' COLPA DELLA STATISTICA - 1° edizione 2023 - in versione cartacea
LA PIZZA AL MICROSCOPIO (con Luigina Pugno) - 1° edizione 2016 (rassegna stampa)
L'ANALISI PER FLUSSI E IL RENDICONTO FINANZIARIO - 2° edizione 2011
CASI SVOLTI DI CONTABILITA' E BILANCIO - 1° edizione 2007
CORSO BASE CONTROLLO DI GESTIONE - 2° edizione 2009
PAGHE E CONTRIBUTI - 6° edizione 2011
CASI SVOLTI DI PAGHE E CONTRIBUTI - 3° edizione 2008
CORSO BASE DI CONTABILITA' E BILANCIO - 6° edizione 2011
T.F.R. 2007 - COSA CAMBIA E COSA FARE - 1° edizione 2007
VACCINI, VIRUS E PARASSITI
Qualcosa di interessante: virus, microbi e vaccini
Virus, microbi e vaccini: i tempi duri della peste
Vaccini: una sfida per la mente
Parassiti, arance, Azzorre 1864, Stati Uniti oggi
Vivere a spese degli altri: la dura vita del parassita
Estendere l'immunità naturale con i vaccini
Come il cervello coopera con il sistema immunitario e le cellule staminali
Virus: per loro siamo una fantastica opportunità
VIAGGI E SCIENZA
Come si otteneva un tempo carbone da legna
Viaggi e scienza: uno sguardo al nostro glorioso passato
Esploratori perduti. Gravità Zero intervista il Dott. Stefano Mazzotti
Microrganismi estremi in fonti termali sottomarine
Specie endemica in via di estinzione: il Priolo
Orme di dinosauri: il passato ritorna dalle profondità della Terra
NON E' COLPA DELLA STATISTICA
Come acquistare il libro "Non è colpa della statistica"
La recensione di Gaetano Lisco
La recensione di Paride Iuso
La recensione di Antonella Amato
Indagine sui limiti della calcolabilità: intervista al Prof. Alfredo Garro
Un approccio non matematico alla statistica per le scienze mediche
Video su Tik Tok a cura di "Libriperdavvero" in cui viene presentato il libro "Non è colpa della statistica" e letta l'introduzione
Messaggi di Febbraio 2015
Addio al vecchio C.U.D., ovvero alla Certificazione Unica Dipendenti. Ora c'è la C.U., Certificazione Unica e basta. Ma - a parte la denominazione - le novità sono molte, e rappresentano un aggiornamento per il corso base di paghe e contributi. Innanzitutto la nuova Certificazione Unica 2015, con riferimento ai redditi 2014, comprende anche i redditi di lavoro autonomo e i redditi diversi (oltre a quelli di lavoro dipendente). Va consegnata ai lavoratori entro il 28 febbraio 2015. Ma questo non è l'unico adempimento dei sostituti d'imposta. Questi ultimi devono anche trasmettere la C.U. all'Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo (termine da intendersi prorogato al 9 marzo, in quanto il 7 cade di sabato). I tempi sono quindi piuttosto stretti. I lavoratori devono controllare le C.U. e confermarne la correttezza ai datori di lavoro. D'altronde - per i sostituti d'imposta - è prevista una sanzione pari a 100 euro per ogni certificazione omessa, tardiva o errata. Tuttavia, in caso di errata trasmissione, qualora l'invio della corretta certificazione avvenga entro i 5 giorni successivi alla scadenza del 7 marzo, la sanzione non si applica. Walter Caputo - 27 febbraio 2015 |
Nell'ebook Corso base di paghe e contributi si forniscono (anche) gli elementi per calcolare una busta paga dall'inizio alla fine, per essere precisi: dal lordo al netto. Per poter redigere una busta paga occorre sapere quali voci vengono colpite da contributi previdenziali e quali da IRPEF (Imposta sul Reddito delle PErsone Fisiche). Infatti, i contributi e le ritenute fiscali sono le due principali trattenute che i lavoratori vedono in busta paga. Certo, sono moltissime le voci di retribuzione imponibili ai fini previdenziali e fiscali (ciò significa che su quegli importi vanno calcolati i contributi previdenziali e l'IRPEF e poi vanno detratti in busta paga), ma ci sono delle eccezioni. Ovvero esistono degli importi che - pur rappresentando una forma di retribuzione per il lavoratore - non vengono "tassati" (talvolta solo fino ad una determinata soglia). Ad esempio, a pag. 149 dell'ebook citato si legge: "La prestazioni sostitutive del servizio mensa (es. buoni pasto) sono esenti da contribuzione fino a 5,29 euro per ogni giornata di lavoro". L'art. 1, co. 16 e 17 della Legge di Stabilità 2015 ha innalzato la soglia di esenzione a 7 euro, ma solo per i buoni pasto rilasciati in formato elettronico. Tale novità scatterà dal prossimo 1° luglio 2015. Quindi la soglia di esenzione (sia contributiva che fiscale) dei buoni pasto cartacei resta invariata a 5,29 euro, mentre quella dei buoni pasto elettronici passa a 7 euro. Un esempio? Prendiamo un mese qualunque con 20 giorni lavorativi e un lavoratore che riceve un buono pasto elettronico da 10 euro per ciascuno di quei 20 giorni. Il lavoratore ottiene 200 euro (10 euro x 20 giorni). Di quei 200 euro, solo 60 euro (= 3 euro x 20 giorni) vengono tassati: in busta paga, verranno detratti i contributi previdenziali a carico dipendente (poco meno del 10% di 60 euro) e l'IRPEF (come minimo il 23% di 60 euro, salvo detrazioni per lavoro dipendente e carichi di famiglia). Walter Caputo - 17 febbraio 2015
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Oggi parliamo del contratto di apprendistato. Tale contratto va stipulato in forma scritta? La forma scritta è obbligatoria per qualunque contratto di lavoro? No, la forma scritta non è obbligatoria per qualunque contratto di lavoro, ma è spesso scelta per poter - più facilmente - provare l'esistenza di un rapporto di lavoro. In alcuni casi, quando oltre al rapporto di lavoro - nel senso del normale scambio fra prestazione lavorativa e retribuzione - c'è qualcos'altro, spesso è obbligatoriamente richiesta la forma scritta. E' il caso del contratto di apprendistato. Infatti l'art. 2, comma 1, lettera a) del D.lgs. n. 176/2011, come modificato dalla legge n. 78/2014, di conversione - con modificazioni - del D.L. n. 34/2014 (c.d. Jobs Act), prevede la redazione in forma scritta del contratto, del patto di prova e del piano formativo individuale (quest'ultimo può essere redatto anche utilizzando moduli e formulari stabilita dalla contrattazione collettiva o dagli enti bilaterali). Ma come si calcola la busta paga di un apprendista? Basta seguire le semplici regole contenute nell'ebook "Corso base di paghe e contributi".
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Post n°722 pubblicato il 03 Febbraio 2015 da paghe_contributi
Circa una settimana fa ero presso il Consaf per insegnare Controllo di Gestione ai direttori socio-sanitari. Mentre si discuteva del concetto di saturazione della capacità produttiva, è saltato fuori un quesito molto interessante, che non riguarda esclusivamente l'ambiente socio-sanitario. Infatti, durante la lezione - mentre spiegavo utilizzando materiale estratto dal mio ebook "Le basi del controllo di gestione" - in particolare una studentessa ha ipotizzato che la mancata saturazione della capacità produttiva possa essere vista come una risorsa e non come una disgrazia. Mi spiego meglio: tutti sanno che è sicuramente opportuno saturare la capacità produttiva, ad es. se uno stabilimento è in grado di produrre 100000 pezzi all'anno, deve produrre esattamente quella quantità, poichè sostiene costi fissi per quella dimensione di impresa. Produrre meno del massimo, cioè meno di 100000 pezzi, significa non saturare la capacità produttiva, e ciò implica avere costi di produzione più alti rispetto a quei concorrenti che invece lavorano a pieno ritmo. Ciò capita perché - detto alla buona - il totale dei costi fissi (es. affitti, canoni fissi utenze ecc.) non cambia, ma può essere diviso per 100000 oppure per (ad esempio) 80000: in questo secondo caso il costo fisso unitario (che incide su ogni pezzo prodotto) sarà maggiore. Tuttavia può capitare che un'azienda non produca 100000 pezzi, semplicemente perché non riesce a venderli (in quanto ha dei concorrenti, o comunque la sua dimensione non è ottimizzata rispetto ad un periodo di crisi economica). Questa situazione può essere più grave per quelle imprese che hanno una capacità produttiva che non può essere facilmente adattata alle fluttuazioni del mercato. Mi riferisco, ad esempio, ad un'aereo semivuoto oppure ad un albergo semideserto. Nel corso presso il Consaf, il problema riguardava le strutture per anziani, che possono essere anche sature in un certo momento, ma poi - purtroppo - le persone muoiono, e i posti letto restano vuoti. E i costi unitari salgono. Quindi si tratta di un problema di controllo di gestione. Questa situazione, normalmente, viene considerata un "disgrazia" e si cerca di fare il possibile (e l'impossibile) per saturare la capacità produttiva. Però, a livello di budget, la capacità produttiva non utilizzata (es. il valore economico dei posti letto vuoti) potrebbe essere calcolata come una risorsa economica utilizzabile (un po' come viene fatto per le rimanenze di prodotti finiti, ovvero prodotti invenduti il 31/12, ma vendibili l'anno successivo). Quindi, se vediamo la capacità produttiva non utilizzata come una risorsa economica, essa dovrebbe essere valorizzata sia nel budget patrimoniale come "rimanenza di capacità produttiva", sia nel budget economico, come "variazione di rimanenza di capacità produttiva". Cosa ne pensate? |
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L'AUTORE DEL BLOG: CHI E' WALTER CAPUTO ?
Ha un diploma universitario in Amministrazione Aziendale, con specializzazione in Finanza. E’ laureato in Economia e Commercio e in Scienze Statistiche. Insegna sia materie matematico - fisico – statistiche che economico - giuridico - fiscali. Su questi temi: contabilità, controllo di gestione, paghe e contributi, divulgazione scientifica ha scritto decine di libri. Inoltre ha pubblicato più di 300 articoli di divulgazione scientifica. Da giugno 2016 è coautore del blog Cibo al microscopio. Da novembre 2012 è cofondatore di Risparmiare Fare Guadagnare. Da novembre 2008 è science writer per Gravità Zero, corporate blog di divulgazione scientifica. Da giugno 2007 è autore di un Blog di Scienze naturali ed economiche.
I suoi articoli si leggono qui.
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Qualcosa di divertente sull'autore di qusto blog.
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