Creato da Una_x_caso il 28/04/2008

IL CASO...CASO NN E'

pensieri confusi di un'adolescente troppo cresciuta

 

 

SULL'AMORE DI COPPIA...

Post n°119 pubblicato il 29 Dicembre 2009 da Una_x_caso
 
Foto di Una_x_caso

 

Non ci sono formule magiche, né manuali che insegnino l'arte di far durare un rapporto di coppia, ciascuno di noi ha la sua esperienza e, ogni volta che un rapporto fallisce, si tirano le somme e si fa il bilancio: lui/lei ha sbagliato qui, io ho sbagliato qui...

Ed è così che la saggezza acquisita dopo anni ed anni di cantonate, di delusioni, di errori comincia ad essere la guida per un nuovo possibile rapporto (sempre che si abbia voglia di ricominciare e che il vissuto non abbia fatto talmente danni da preferire una vita da single piuttosto che la condivisione di un percorso con qualcuno … in poche parole “Meglio soli che male accompagnati!”)

Ultimamente mi sono divertita ad effettuare una sorta di sondaggio tra amici e conoscenti e pare che esistano delle condizioni imprescindibili per il funzionamento della coppia:

  • al primo posto la sincerità e la lealtà, senza le quali il rapporto viene a fondarsi su basi talmente precarie da crollare molto presto;

  • seguono gli interessi in comune: bisogna condividere qualcosa ed avere il piacere di fare le cose insieme, altrimenti che rapporto sarebbe?

  • altro indicatore fondamentale è la comunicazione: bisogna dirsele le cose, senza star lì ad aspettare che l'altro/a attivi i superpoteri da veggente, molto spesso le aspettative rovinano un rapporto solo perchè non si hanno il coraggio e l'umiltà di chiedere, di mettersi a nudo, esiste infatti la paura di svelarsi troppo, di rendersi vulnerabili ed attaccabili dal partner, ma se vige questa paura vuol dire già che il primo punto è saltato: dove stanno sincerità e lealtà?

  • ma la comunicazione non è fatto soltanto della propria espressione, dobbiamo anche saper ascoltare l'altro/a, renderci disponibili a non tappare le orecchie di fronte a richieste e a confessioni che possono apparirci inutili o di poco conto ma che, per l'altro/a, possibilmente hanno un'importanza che non riusciamo a comprendere a fondo...

  • di conseguenza assume fondamentale importanza il dialogo che, a differenza del monologo, permette l'interazione e lo scambio, verbale o meno... esiste un dialogo fatto di parole ma ci sono da considerare anche i dialoghi non verbali fatti di gesti, di sguardi, di complicità...

  • una cosa che non deve mai mancare, poi, è l'attenzione: mai spegnere i riflettori sulla coppia, mai dare per scontato qualcosa, mai pensare di essere arrivati e di aver raggiunto la posizione ideale per potersi adagiare... questo, pare, sia uno dei motivi di maggiore influenza a determinare lo sfascio di una coppia che funziona... bisogna esser desti, sempre, non disdegnare le sorprese, cercare di stupire l'altro/a per dar conferma di un sentimento sempre vivo... spesso, infatti, l'adagiarsi dà all'altro/a la sensazione di non essere più importante come prima, di aver giocato tutte le carte, di dover accettare che oramai si è esaurito tutto...

  • e, accanto all'attenzione, non bisogna dimenticare di mettere la capacità di rendersi piacevoli e gradevoli agli occhi dell'altro/a: quanti, una volta raggiunto l'obiettivo della conquista, del fidanzamento o del matrimonio, cominciano a non curarsi più come una volta?

    E' chiaro che chi convive non può stare sempre in tiro ma può dare prova del suo interesse verso l'altro/a continuando a curarsi o indossando qualcosa di particolare solo per lui/lei... e questo, naturalmente, aiuterà anche a soddisfare il punto successivo...

  • aver cura della passione, adoperarsi affinché la passione non scemi, non diventi routine... fare in modo che lo scambio fisico non diventi pura ginnastica da fare tanti giorni alla settimana a mo' di controllo della situazione, rendere il rapporto sempre vivo utilizzando, qualora se ne ravvisi la necessità, il punto N.3 e cioè la comunicazione: le cose non dette possono incrinare seriamente un rapporto...

  • un'altra cosa estremamente importante è saper giocare e ridere insieme: la seriosità di un rapporto a lungo andare degenera nell'abitudine, mentre il gioco rende viva la vita di coppia, la rinnova, la rigenera...

  • ma, secondo me, quello che determina la nascita e il consolidamento di un sano rapporto sono essenzialmente fiducia, correttezza e rispetto: bisogna fidarsi dell'altro/a a 360° e, per farlo, è necessario che non ci siano ombre, quindi la fiducia può essere accordata a chi possiede la dote della correttezza, inadatta ad esistere se non è insito nella coppia il concetto di rispetto, rispetto della persona che ci sta accanto, rispetto di noi stessi... se manca il rispetto si può essere scorretti senza sentire il peso del senso di colpa e tradire quella fiducia che ci è stata accordata senza batter ciglio... queste le basi su cui ergere un nuovo rapporto...

    Detto questo non mi resta che aggiungere un'ultima cosa, ma non per questo meno importante... bisogna aver il coraggio e la determinazione di far funzionare un rapporto attraverso un percorso che non si limiti all'esterno ma che sondi e raggiunga le corde dell'anima, aver il coraggio di mostrarsi all'altro/a così come si è, nella personale naturale essenza, senza camuffamenti e imbrogli, ma questo può essere raggiunto soltanto se entrambe le parti riescono ad impegnarsi seriamente per farlo: un rapporto in cui soltanto uno dei due dà è destinato a soccombere, un rapporto in cui soltanto uno dei due ha la capacità di mettersi in discussione è destinato a morire, un rapporto in cui le conferme della presenza di un sentimento vero arrivano sempre e soltanto da una parte è destinato a cedere per stanchezza...

    Il vocabolario dell'amore non contiene la voce “egoismo” poiché l'uno/a é proteso verso l'altro/a alla ricerca del bene di quest'ultimo/a e non del proprio, vicendevolmente, non contiene la voce “gelosia” poiché ciascuno/a è talmente preso dal partner da non lasciare spazi ad altri e la fiducia reciproca fa sì che non ne proliferi inutilmente il germe nocivo, non contiene la voce “orgoglio” poiché si è capaci di ammettere i propri errori e di chiedere scusa senza per questo sentire lesa la propria dignità ma facendo appello all'umiltà che è in noi (sempre che ci sia...)

    E sia via libera alle tenerezze, alle coccole, al piacere di scegliersi giorno dopo giorno, di scegliere lui/lei come compagno/a di vita senza programmare nulla ma cogliendo ogni meraviglia che questa vita è in grado di donarci, ogni occasione per stupirsi e stupire, per condividere ogni cosa brutta o bella che sia...

    L'amore va nutrito, coccolato, attenzionato attimo dopo attimo... troppo complicato?

    Certo a leggere l'elenco sembrerebbe gravoso come compito ma credo che se a guidare i nostri passi fosse davvero l'amore tutto diverrebbe spontaneo, naturale e per nulla artificioso... manca qualcosa?

 
 
 

AUGURI

Post n°118 pubblicato il 24 Dicembre 2009 da Una_x_caso
Foto di Una_x_caso

BUON NATALE

A

TUTTI!!!

Un pensiero particolare ad Alessandro: proteggici da lassù dolce amico mio...

 
 
 

Amore e... odori...

Post n°117 pubblicato il 17 Dicembre 2009 da Una_x_caso
 
Tag: amore, odori

Quante volte ci siamo soffermati un attimo lungo il percorso impervio della nostra vita a chiederci cosa sia l'amore?

Lo abbiamo fatto noi, comuni esseri mortali, l'hanno fatto poeti, scrittori, filosofi, perfino scienziati e, ciascuno, ha portato avanti le sue teorie, giuste o errate che fossero, documentandole con tanto di prove a testimonianza...

Di certo possiamo affermare che da qualunque fonte esso provenga, sia che si tratti della risultante di strane combinazioni chimiche, sia che ci si appelli a un prodotto della mente o che lo si riconduca semplicemente a qualcosa di meramente istintivo, l'amore è quel qualcosa a cui tutti aneliamo e che è capace di sconvolgere la vita come niente!

Ti senti tranquillo, in pace con te stesso, in equilibrio, possibilmente hai un lavoro, una casa, degli amici con cui stai bene e, improvvisamente, arriva lui: l'amore!

Magari non l'avevi nemmeno preventivato che potesse accaderti ancora, ed ecco sopraggiungere i sintomi preoccupanti di quel benessere/malessere gradevole che si accompagna a strane tachicardie ed ansie dimenticate... ti sudano le mani?

Pazienza: sei innamorato!

Ti si blocca lo stomaco e non riesci più a deglutire normalmente come facevi una volta?

Niente da fare: sei innamorato!

Hai sempre voglia di rivedere colui/colei che ti ha causato tanti sconvolgimenti?

Rassegnati: sei innamorato!

Ovunque si poggi il tuo sguardo, qualunque sia la canzone trasmessa alla radio, di qualsiasi cosa tratti il tema di un film ci infili sempre lui/lei?

Il problema non cambia: sei innamorato!

E ti ritrovi rincoglionito dall'oggi al domani, a fissare il vuoto e a sorridere come un ebete mentre spicci il tuo bel da fare perchè i tuoi pensieri non ti appartengono più e non li controlli: hai lui/lei nella mente e pensarci ti fa stare da Dio.

L'amore, da qualunque sorgente provenga, è una forma d'energia benefica!

Incomprensibii alchimie ci spingono tra le braccia di uno/a piuttosto che di un altro/a... talvolta ci ritroviamo ad osservare coppie che ai nostri occhi sembrano male assortite ed inevitabilmente una domanda alla Di Pietro balza fuori: "Ma che ci azzeccano quei due?"

Staranno insieme per convenienza, perchè non hanno trovato di meglio, per pigrizia e magari si dilettano con l'amante?

Assolutamente no!

Pare che il tutto sia riconducibile agli odori!!!!

Eh sì... gli odori!

Ognuno di noi odora di qualcosa (no, vi prego, non pensate al puzzo insopportabile delle ascelle su un autobus di linea urbano a Palermo in piena estate con 40° all'ombraaaaa!!!!)

 Ognuno di noi si rapporta con gli altri attraverso le parole, i gesti, il modo di fare, la sua unicità e il suo odore: ecco, pare sia questo il segreto dell'attrazione primordiale dimenticato da noi ma non dalla nostra parte istintiva e animale!

Gli odori hanno una grande importanza nell'ambito di una coppia, tant'è che quando l'amore si esaurisce spesso capita di sentir dire che "non si sopporta più nemmeno l'odore" di quella persona e non credo sia soltanto un modo di dire!

Perdersi nell'odore del tuo uomo o della tua donna, inebriarsi del profumo della sua pelle che sa così di buono, addormentarsi sentendo tra le narici quell'odore familiare e stuzzicante, dopo l'amore,  è la cosa più esaltante e terribilmente dolce che ci possa essere.

Ma, d'altra parte, non è così anche per una mamma nei confronti del suo bambino appena nato e viceversa?

Quell'odore riconducibile a chi amiamo solletica piacevolmente le nostre narici e ci trasmette sensazioni indimenticabili...

Dunque annusatevi quando conoscete qualcuno: forse vi aiuterà a capire meglio!

 

 
 
 

AMORE INCONDIZIONATO

Post n°116 pubblicato il 30 Novembre 2009 da Una_x_caso


Amare incondizionatamente è possibile?
L'amore incondizionato esiste davvero?
Si può amare senza aspettarsi nulla, senza voler ricevere, senza avere la minima pretesa di un ritorno di amore verso se stessi?
Io credo che l'unica forma di amore incondizionato possa essere soltanto quello che un padre o una madre possono provare per i figli: lì davvero non ci si aspetta nulla in cambio anche se lo si desidererebbe...
I genitori amano sempre e comunque i figli, anche se questi li prendono a pesci in faccia, anche se vengono dimenticati da loro nel bisogno, anche se vengono maltrattati, ignorati, delusi hanno sempre un barlume d'amore per loro, sono pronti a perdonare ogni offesa, a dimenticare ciò che è stato negativo aprendo loro le braccia.
Ma in un rapporto d'amicizia o in un rapporto d'amore esclusivo ritengo sia difficile amare incondizionatamente!
Anche se può esistere una forma d'amore grande bene o male ci si aspetta di venir ricambiati in qualche modo, possiamo amare un tantino di più l'altro/a e aspettarci di meno ma... un piccolo ritorno credo sia atteso e anche necessario per alimentare questi tipi di rapporto...
Se l'amicizia o l'amore sono unilaterali dov'è lo scambio?
Come si farebbe a nutrirli?
Riflettevo su quanti rapporti "malati" talvolta si trascinino per anni senza che abbiamo la forza di dare un taglio netto, come se amassimo talmente l'altro/a dimenticandoci di voler bene anche a noi stessi... e non è forse dipendenza affettiva questa qui?
Io non la chiamerei amore...
Se amo me stesso posso aver la capacità di amare gli altri poichè il mio amore traboccante ha la necessità di liberarsi per esprimersi, è in eccesso, devo donarlo...
Ma se penso di amare l'altro/a al punto di farmi maltrattare senza opporre resistenza, di accettare ogni sopraffazione e ogni umiliazione "in nome dell'amore" quando, in realtà, ho tanto bisogno d'essere amata che non posso far caso a cosa mi capita e "devo" per forza di cose sottostare a tutto per paura di perdere quella che credo essere la mia fonte d'amore ma che è soltanto una sorgente di effetti negativi per me, che mi fanno solo star male, posso considerarlo amore incondizionato o devo pensare a una dipendenza affettiva?
Io credo che l'amore debba essere scambievole, debba dare gioia e non dolore, debba essere rivolto a chi lo merita, per certi versi...
Posso anche provare ad amare chi non mi ama, posso provare ad amare incondizionatamente fino a un certo punto ma poi? Poi devo trovare il coraggio di far le valigie e prendere le distanze da qualcosa che può solo farmi del male... e prendere le distanze vuol dire che posso continuare ad amare quella persona ma che devo trovare la forza di liberarmi da un peso che non mi permetterebbe di amare qualcun altro/a che potrebbe, di contro, rendermi felice...
Forse nella coppia si potrebbe parlare di amore incondizionato riferendosi alla capacità di amare l'altro/a in modo libero, libero appunto da condizionamenti nefasti quali il possesso, la gelosia, ma non ci si può non attendere un ritorno che dia nutrimento all'amore che diamo, nè pensare che amare ad ogni costo senza ricambio sia amore incondizionato.

 
 
 

Arrivederci, amico mio...

Post n°115 pubblicato il 07 Settembre 2009 da Una_x_caso
Foto di Una_x_caso

Non riesco ancora a credere che tu non sia più tra noi, te ne sei andato in punta di piedi e, al momento, riesco solo a vedere il tuo viso sorridente... so che adesso sarai con la tua piccola, quanto l'hai desiderata! Da vederla in ogni dove, perfino tra le forme di una nuvola spinta dal vento...

Dovevamo vederci, ridere insieme ad Orsa e Lettore e invece... il destino non ha voluto che accadesse, evidentemente...

Mi passano per la mente migliaia di flash, le nostre passeggiate, il pranzo a Mondello col cameriere antipatico che meditavamo di uccidere, la visita alle Catacombe (che orrore! Io di Palermo non c'ero mai stata e tu di Catania a farmi da Cicerone... roba da matti!)... ti rivedo sulla panchina del Foro Italico a parlare di cose serie e a cazzeggiare... in macchina mentre mi fai dono di alcuni CD,  a Etnapolis con le tue battute in libreria, a piazza Duomo durante il festivalbar... dovevi portarmi le cassatine da Zafferana Etnea, cazzo, le promesse vanno mantenute, non lo sai?

Eri la mia montagna buona, l'uomo del monte, come ti avevano soprannominato i miei amici quando ti hanno conosciuto... e adesso?

Non strapperai più un sorriso ai bambini in ospedale come orso Balù...

Non sentirò più le tue barzellette al telefono, nè ci racconteremo i nostri guai e le nostre gioie... già, ultimamente, per fortuna, erano solo cose belle quelle che ci raccontavamo... e la cosa mi fa spuntare un sorriso tra le lacrime: almeno hai vissuto i tuoi ultimi giorni felice, con la certezza di poter amare tua figlia comunque senza sentirti in colpa di essere ancora felice...

Se ripenso a quanto male ti hanno fatto con quelle accuse bastarde su quel forum del cavolo mi viene una rabbia dentro difficile da smaltire...

Adesso sei come l'aquila del tuo blog, libero di volare e di raggiungere chi ti ha voluto bene... sono certa che sarai accanto a ciascuno di noi...

Dona la serenità a chi si dispera per la tua dipartita... ti abbraccio forte, amico mio...

Arrivederci Alessandro... ciao pizzino...

 

 

 

 

 

 
 
 

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