Poesie Per Resistere
opere di resistenza musicale e poetica non umana
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Messaggi di Maggio 2016
Post n°312 pubblicato il 27 Maggio 2016 da DJ_Ponhzi
Il canto dell'uomo e delle stagioni
Venne con il bianco a dare ai paesaggi un volto diverso
Venne dicembre dire forte guarda “il cielo scendere”
Aggiungere rughe ed invecchiare le terre emerse
Sogno o realtà da sempre la natura vuol solo esistere
Bocca fredda mani gelide e due canzoni per sognare
Il silenzio da un nome diverso con cui chiamarli
Le speranze sull’orizzonte piatto aspettano ad arrivare
Fiocchi messi con mani celesti svogliate portano malanni
Vivevamo a passo di danza leggeri su tempi sospesi
Stolto guardavo il balcone speravo qualcosa sbocci
Il purgatorio da espiare non ne uscimmo mai illesi
Mancanti i fiori persino assente il colore dei tuoi occhi
Poi venne marzo insolente offrire nuove foglie
Il cielo accumula rancori lo fa sapere con la pioggia
Spoglia l’inverno riveste il verde e nuove voglie
Ora la penna del poeta sognatore riprende forza
Slacciai il capotto il futuro in mano sciolsi i sogni
Ti scrissi infine anche se non ti potei più vedere
Ricominciai dalle rondini di ritorno figlie dei giorni
E versi chele strinsero l’amore che mai potei avere
Cercai il tuo sorriso nuovo tra le crepe della vita
Due stracci un cuore per illustrare il mio pensiero
Feci il primo passo di corsa contro la vita ballerina
Piedi nudi sanguinante per il vento mi feci leggero
L’estate delle voglie mi colse impreparato
Svuota a caricarci d’altri ricordi nelle vene
Sentivo la vita attraverso gli odori che gridano
Dannato a cercare la notte che mi vada bene
Silenzioso se non nel rumore che fa un bacio
Afferrai l’orgoglio delle chimere mi feci amante
Fuggitivo da un deserto con i dadi in balia del fato
Amai cercare l’ombra quando il sole fece l’arrogante
Poi un fiore sfumare annunciare l’arrivo di altri vestiti
Alberi perdono le corazze rimangono scheletri coi dolori
L’autunno rimette tutto a posto un sorriso non si trova
Insegna ai parchi che i colori non son eterni come gli amori
E ritorno l’inverno ci si abitua a tutto ma non alla vita
Un'altra stagione a cercare un corpo un pezzo di vero
Volerlo diverso ma sempre tuo nell’abbaglio dalla brina
Si ricomincia nuvola disperata che cerca il suo cielo
Dj Pohnzi
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Post n°310 pubblicato il 25 Maggio 2016 da DJ_Ponhzi
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Post n°309 pubblicato il 17 Maggio 2016 da DJ_Ponhzi
"Il bambino e la bomba"
Un bambino riesce a raccontare Più di quanto l’uomo vuole sentire Il cielo deflagra e comincia a riversare Quello che Dio non riesce più a capire
Giocavo vedevo un intenso bagliore L’aria si fa leggera riesco a fluttuare So tutto d' un silenzio che diventa fragore D' un oceano dove non si può affogare
Forse è solo il presagio d’ autunno Il turbinio d' anime che viene a celebrare Il palco di foglie su cui mai più balleranno E’ inverno e la primavera si può solo ricordare
Ditemi se sia agosto o sia novembre Se questo sole è eclissato dal nero scuro So tutto delle luci che diventan ombre Sublimando la paura in orrendo profumo
Non ci vuol molto a capire Quel bagliore non veniva dal mare Fu una bestia immonda che vuole uscire Quando l’uomo si comincia ad adorare
Intravedo tra il rumore che riesco a sentire Un suono sordo non partorito dal mare Fu la bestia immonda che vuol partorire Dalla sua pancia nascon figli da abbagliare
Sfilan cavalli in fiamme senza nocchieri Fumo e vele secche sul dorso dei velieri Prigionieri incatenati come schiavi a tempi neri Escono lacrime di sangue dal fumo dei bracieri Soffi impetuosa sulle spighe d’una terra martoriata E dire che da tempo sentivo sbavare la tua presenza Silente dormivi tra le squame d’un umanità lacerata Volevo darti un nome conoscerti capire la tua essenza
Bestia immonda prendi la miseria dai sottomissione Sbuffi su uomini avidi non di scelte ma di condanne Ti afferro , cancelli compassione dipingi confusione Gelida porti sempre la stessa risposta a tutte le domande .. (continua in settimana) Dj Pohnzi |
Post n°308 pubblicato il 16 Maggio 2016 da DJ_Ponhzi
" giorno d'umanità"
Lacerato da questo tempo infinito
E la rabbia che il mio cuore può contenere
Assordato dalle parole partorite dal silenzio Sputate fuori quando troppo trattenute dentro Batte nel cuore come l’arsura dell’assenzio Non dare senso all’amore ed al suo scempio
Sbranato da un futuro divenuto malessere Promise troppo dietro la maschera il niente Diementicai tutto l’amore cenere da vendere L’oblio offusca il resto di triste luna crescente
Corroso dal verbo del mondo che non capisco Gira su se stesso ed anime perse vanno giù Le lancette per i secondi che non si lambiscono Il futuro passa quando il passato non é più
Poi un giorno incontro te mio fratello
La prima lascrima non di pianto ma di felicità
Dj Pohnzi
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Post n°307 pubblicato il 14 Maggio 2016 da DJ_Ponhzi
Il No di una Rosa Il tempo ci lascia storie, scolpite in una sillaba, in un suono, in una nota... ed é in questa semplicità che troviamo la perfezione d'un cambiamento Quando obbedire disgusta è sempre bello affogare Rosa seduta su un bus un giorno d’inverno La libertà di pensare è l'astro che ci conduce Impariamo a costruire mondi di carta stagnola Polveroso monumento sul pensiero cancellato Rosa nella miseria la felicità è pensare in gabbia Dj Pohnzi |
Post n°306 pubblicato il 07 Maggio 2016 da DJ_Ponhzi
"Il viaggio Astrale" Nell'ultimo giorno sulla terra ... l'ultimo in cui chinare il capo ... un lungo addio a tutto ...chiudo la porta di casa , lascio dietro scartoffie, ricordi, il mai voluto che abbonda.
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Inviato da: cassetta2
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