Creato da DJ_Ponhzi il 29/06/2013

Poesie Per Resistere

opere di resistenza musicale e poetica non umana

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Messaggi di Maggio 2016

Nuova ; il canto dell'uomo e delle stagioni

Post n°312 pubblicato il 27 Maggio 2016 da DJ_Ponhzi
Foto di DJ_Ponhzi

 

 

 

 

Il canto dell'uomo e delle stagioni

 

 

Venne con il bianco a dare ai paesaggi un volto diverso

 

Venne dicembre dire forte guarda “il cielo scendere”

 

Aggiungere rughe ed invecchiare le terre emerse

 

Sogno o realtà da sempre la natura vuol solo esistere

 

 

 

Bocca fredda mani gelide e due canzoni per sognare

 

Il silenzio da  un nome diverso con cui chiamarli

 

Le speranze sull’orizzonte piatto aspettano ad arrivare

 

Fiocchi messi con mani celesti svogliate   portano malanni

 

 

 

Vivevamo a passo di danza leggeri su tempi sospesi

 

Stolto guardavo il balcone speravo qualcosa sbocci

 

Il purgatorio da espiare non ne uscimmo  mai illesi

 

Mancanti i fiori persino assente  il colore dei tuoi occhi

 

 

 

 

 

Poi venne marzo insolente offrire nuove foglie

 

Il cielo accumula rancori lo fa sapere con la pioggia

 

Spoglia l’inverno riveste  il verde e nuove  voglie

 

Ora la penna del poeta sognatore  riprende forza

 

 

 

 

 

Slacciai il capotto il futuro in mano sciolsi i sogni

 

Ti scrissi infine anche se non ti potei  più vedere

 

Ricominciai dalle rondini di ritorno figlie  dei giorni

 

E versi chele strinsero  l’amore che mai  potei avere

 

 

 

Cercai il tuo sorriso nuovo tra le crepe della vita

 

Due stracci un cuore  per illustrare il mio pensiero

 

Feci il primo passo di corsa  contro la vita ballerina

 

Piedi nudi sanguinante per il vento mi feci leggero

 

 

 

 

 

L’estate delle voglie mi colse impreparato

 

Svuota a caricarci d’altri ricordi nelle vene

 

Sentivo la vita attraverso gli odori che gridano

 

Dannato a cercare la notte che mi vada bene

 

 

 

Silenzioso se non nel rumore che fa un bacio

 

Afferrai l’orgoglio delle chimere mi feci amante

 

Fuggitivo da un deserto con i dadi in balia del fato

 

Amai cercare l’ombra quando il sole fece l’arrogante

 

 

 

Poi un fiore sfumare annunciare l’arrivo di altri vestiti

 

Alberi perdono le corazze rimangono scheletri  coi dolori

 

L’autunno  rimette tutto a  posto  un sorriso non si trova

 

Insegna ai parchi che i colori non son eterni come gli amori

 

 

 

E ritorno l’inverno ci si abitua a tutto ma non alla vita

 

Un'altra stagione  a cercare un corpo un pezzo di vero

 

Volerlo diverso ma sempre tuo nell’abbaglio  dalla brina

 

Si ricomincia nuvola disperata che cerca il suo cielo

 

Dj Pohnzi

 

 
 
 

Video Musicale .. Dj

Post n°310 pubblicato il 25 Maggio 2016 da DJ_Ponhzi

 
 
 

il bambino e la bomba .. Dj

Post n°309 pubblicato il 17 Maggio 2016 da DJ_Ponhzi
Foto di DJ_Ponhzi

"Il bambino e la bomba"

 

 


Un bambino riesce a raccontare

Più di quanto l’uomo vuole sentire

Il cielo deflagra e comincia a riversare

Quello che Dio non riesce più a capire

 

Giocavo vedevo un intenso bagliore

L’aria si fa leggera riesco a fluttuare

So tutto d' un silenzio che diventa fragore

D' un oceano dove non si può affogare

 

Forse è solo il presagio d’ autunno

Il turbinio d' anime che viene a celebrare

Il palco di foglie su cui mai più balleranno

E’ inverno e la primavera si può solo ricordare

 

Ditemi se sia agosto o sia novembre

Se questo sole è eclissato dal nero scuro

So tutto delle luci che diventan ombre

Sublimando la paura in orrendo profumo

 

 

Non ci vuol molto a capire

Quel bagliore non veniva dal mare

Fu  una bestia immonda che vuole uscire

Quando l’uomo si comincia ad adorare

 

Intravedo tra il rumore che riesco a sentire

Un suono sordo non partorito dal mare

Fu  la bestia immonda che vuol partorire

Dalla sua pancia nascon figli da abbagliare

 

Sfilan cavalli in fiamme senza nocchieri

Fumo e vele secche  sul dorso dei velieri

Prigionieri incatenati come schiavi a tempi neri

Escono lacrime di sangue dal fumo dei bracieri


Soffi impetuosa sulle spighe d’una terra martoriata

E dire che da tempo sentivo sbavare la tua presenza

Silente dormivi tra le squame d’un umanità lacerata

Volevo darti un nome conoscerti capire la tua essenza

 

Bestia immonda prendi la miseria dai sottomissione

Sbuffi  su uomini avidi non di scelte ma di condanne

Ti afferro , cancelli  compassione dipingi confusione

Gelida porti sempre  la stessa risposta a tutte le domande



.. (continua in settimana)

Dj Pohnzi

 
 
 

il giorno d'umanità .. Dj

Post n°308 pubblicato il 16 Maggio 2016 da DJ_Ponhzi

 

 

 

" giorno d'umanità"
Il

 

Lacerato da questo tempo infinito
Usato dalle mie urla ma dal tuo silenzio
Dal domare un presente fin troppo impazzito
Dal non riuscire a dare un senso a questo tempo


Dilaniato come  rosa dal turbinio del vento
Condannato a vivere solo per vedere
l’oceano in cui nuoto fino allo sfinimento

E la rabbia che il mio cuore può contenere


Straziato dal suono dei tamburi
Battono a tempo l’inizio d' una guerra
Sinfonia lacerante  dell’arrivo di tempi scuri
Nel freddo del mattino avvolto da  bruma eterna

 

Assordato dalle parole partorite  dal silenzio

Sputate fuori quando troppo trattenute dentro

Batte nel cuore come l’arsura dell’assenzio

Non  dare senso all’amore ed al suo scempio

 


 

Sbranato da un futuro divenuto malessere

Promise troppo dietro la maschera il niente

Diementicai tutto l’amore  cenere da vendere

L’oblio offusca il resto di triste  luna crescente

 

Corroso dal verbo del mondo che non capisco

Gira su se stesso ed anime perse vanno giù

Le lancette per i secondi che non si lambiscono

Il futuro passa quando il passato non é  più

 

Poi un giorno incontro te mio fratello
la notte si fa giorno e smette d’essere fardello
Coloriamo il mondo insieme caro fratello
Sparisce la paura non ne rimane un brandello



Finalmente colombe unite lontane dagli iganni

La prima lascrima non di pianto ma di felicità
La serenità su nel cielo non più a sprazzi
Sarà Il primo vero giorno di grande umanità

 

Dj Pohnzi

 
 
 

Il NO di una Rosa

Post n°307 pubblicato il 14 Maggio 2016 da DJ_Ponhzi
Foto di DJ_Ponhzi

 

 

 

Il No di una Rosa

Il tempo ci lascia storie, scolpite in una sillaba, in un suono, in una nota...

ed é in questa semplicità che troviamo la perfezione d'un cambiamento


Quando obbedire disgusta è sempre bello affogare
Ostaggio dell’ignoranza serve lo schianto per pensare
La vita chiede troppo prende tutto e non da mai nulla...

Riprende il “quasi niente” lo mastica e ce lo sputa

Rosa seduta su un bus un giorno d’inverno
Un “NO” per la prima volta ghiaccia l’inferno
Eco d’ una parola per uscire dal labirinto
Far crescere ali ad un pensiero da tempo estinto

La libertà di pensare è l'astro che ci conduce
E qui una sola stella fa differenza tra buio e luce
Inutili grandi teoremi bei discorsi il bel pensare
Nascondono il vero come le barche fan col mare

Impariamo a costruire mondi di carta stagnola
Non che la vita è nostra ed è sempre una sola
I tanti libri insegnano pochi proclami futili
Non come alzarsi in piedi restando seduti

Polveroso monumento sul pensiero cancellato
Tra bianco e nero immune dal tempo mai annientato
E poi tu su un sasso bruciato eri graffio illuminato
Con un muro non si blocca un pensiero proiettato

Rosa nella miseria la felicità è pensare in gabbia
Pelle nera colorata non da Dio ma dalla rabbia
Non aver speranza non fu mai il peggior dei mali
Respira piano guarda il cielo ecco spuntar le ali

Dj Pohnzi

http://blog.libero.it/poesieresitenza

 
 
 

video..il viaggio astrale .. Dj

Post n°306 pubblicato il 07 Maggio 2016 da DJ_Ponhzi
Foto di DJ_Ponhzi

 

"Il viaggio Astrale"

 Nell'ultimo giorno sulla terra ... l'ultimo in cui chinare il capo ... un lungo addio

a tutto ...chiudo la porta di casa , lascio dietro scartoffie, ricordi, il mai voluto che abbonda.


Addio ad una vita sembiante di percezione
Ad un fato d'eserciti di volti senza nome
Ridivento il filo tra anima ed emozione
Un neurone nel cervello vivo del creatore

Addio all'illusione da bambino d' una vita libera
Madre inverno ne cura la crescita ora s'assidera
Nell' esplosione scorgo l’ultima visione sacra
La combustione giunge i sette punti del Chakra
Addio alla ricchezza le cui virtù eclissano la povertà
Al mondo visionario immerso nel buio della cecità
All'oppio nei polmoni della cerchia dei disperati
Grava l’oblio a religione su morti simboli pagani

Addio all'uomo dei passi incerti sulla memoria
Sulle sue sconfitte e sui suoi giorni di gloria
Sulla speranza d'un futuro nascosta nei passati
Sul sangue degli arsi vivi sul verbo degli Annunaki




Addio al tempo umano scandisce i battiti che ci separa
Un secondo di razzismo uno d'odio e l'ultimo per la bara
Flusso ridotto a farsa degenera a buio tra l'alfa e l'omega
S'accanisce sulle idee ne fa tabula rasa con forza cieca

Addio alle città d'ombra dove uomini sono arresi
Luce blu notte sulle facce spente nervi tesi
Libri senza poesia labbra senza sorrisi spiagge senza oceano
Chaos vige su eclissi senza meta dove silenzi regnano
Addio al fiato sprecato d'una preghiera che forse serve qualcosa
Labirinti di disprezzo appassiscono i petali d'una bella rosa
Tracce di vita custodiscono l'ultima essenza della mediocrità
Proiettano versi nel teatro sulla cortina che fu inno di falsità

 

 

 
 
 

 

 

 

 

 

 
 
 

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