Creato da lacky.procino il 07/05/2010

A MODO MIO

Guardo, Leggo, Sorrido E,

 

« Il post speciale del wee...Il post speciale del wee... »

Ahooo Obaoba. La tua insopportabile pesantezza é pesantemente insopportabile.

Ahi Obama. Ahi Obaoba. Ahi Barack Hussein Obama. L'icona del cambiamento. Premio Nobel. Primo nero a ricoprire la carica di presidente degli Stati Uniti d'America.
Primo afroamericano presidente della Harvard Law Review dove si è laureato.
Organizzatore e attivista politico nella comunità nera di Chicago prima di ottenere la laurea in giurisprudenza (?).
‘'Il suo nome ha una certa somiglianza con Hosni Mubarak, l'ex Presidente dell'Egitto''.
Ha lavorato come avvocato nella difesa dei diritti civili e, ha anche insegnato diritto costituzionale addirittura alla Law School dell'Università di Chicago (?).
Stupefacente.
Avvocato? Laureato in legge?

(un po' come la laurea del piccolo leghista figliolo di Bossi?!).

Ha studiato i diritti civili?
Ué, questo ha studiato tutte queste robe ma s'è scordato di insegnarsele a se stesso(?).
Ué, un Obaoba che difende i diritti civili, non dovrebbe toglierli agli altri.
Ué, il "Nobel per la pace" non dovrebbe vendere la morte esportando armi a Israele e a tutti i paesi in conflitto.
Questo, fa scorrere fiumi di sangue con la solita scusa di esportare la falsa "democrazia rossa" nei paesi dove c'é il petrolio, l'oro ecc.
Ahi Obaoba, non si fanno queste brutte cose.
In realtà, Obaoba è solo l'ennesima marionetta, serviva un cambiamento con effetti speciali e, l'hanno realizzato con un presidente nero e ha funzionato.
Complimenti.
Obama ha dichiarato: "Gli Stati Uniti sono il posto dove tutto è possibile". Guardo il mio Paese dove niente è possibile. Un piduista capo del Governo. Un'opposizione indecente.

L'informazione sotto controllo. E mi viene un nodo alla gola.
Però, anche l'Italia è il paese in cui tutto può succedere. Infatti succede che dal dopoguerra ad oggi

siamo riusciti a mantenere gli stessi politici, mentre in America non riescono.

 

Obama, giovane, preparato, di colore, parla di futuro, di innovazione. "Il cambiamento è arrivato", ha detto. "La nostra vittoria è partita dal basso".
Da noi quando arriverà? Gerontocrazia e oligarchia regnano. I Berlusconi, i Napolitano, i Gelli, gli Andreotti sono vecchi che viaggiano tra i 70 e i 90 anni. Vogliono vivere in eterno,

fino a 200 anni. Il Paese è una stanza piena di aria viziata.
Non sentiamo più il nostro stesso odore. Chi vuole aprire la finestra, portare venti di cambiamento, puliti, onesti,

viene massacrato come fu Borsellino, come fu Ambrosoli. O emarginato, combattuto dalle istituzioni e dai media. Come De Magistris, come la Forleo.
Immaginate Obama che, come primo atto di Governo, dichiara la sua immunità per legge per salvarsi da un processo di corruzione. Durerebbe poche ore, poi dovrebbe fuggire all'estero.

Pensate a Obaoba che parla di inceneritori e di centrali nucleari,
avrebbe vinto McCain. Obama è una falsa speranza, Veltrusconi una vera condanna.

Mi sento addosso un senso insopportabile di pesantezza. L'Italiuccia è invecchiata di colpo. Ci guardiamo allo specchio e ci spaventiamo. Cosa siamo diventati?
Cosa ci aspetta senza un cambiamento radicale? La Rete ha annunciato per prima la vittoria di Obama, 3.000 comuni italiani su circa ottomila sono senza ADSL ma con il digitale terrestre d'antiquariato.
Difficile capire perché dobbiamo vivere in questo sfascio. La Rete è stata fondamentale per la campagna di Obaoba, è un segnale della fine dei giornali e delle televisioni.

La rivoluzione in Italia, se ci sarà, non sarà televisiva. Informiamoci. Informate.
Forse la finestra si spalancherà.



 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963