ARCHIVIO- 29-4-2017
Predatori & cannibali.
Gesu’ cannabis.
L'uso di psicofarmaci
Una melodia da nulla.
Pensiero stupendo.
Un lago tranquillo.
Chi ha ucciso Robert?
Quelli folli.
Magrissima e bella?
Musica
C'era una volta la Lega
Un altro viaggio virtuale
L'idiozia statunitense colpisce ancora.
Dedicato al mondo marino
Creature stupende.
Il principe Jefri
Attenzione.
Radiazioni sull’uomo.
Animali allergici.
Tasse pazze.
Vietato a cani e Italiani.
Denaro nostro, tasche loro.
Io non me ne vado
Quel vecchio contadino.
Giochi erotici.
Relax.
POST 6,5,2017
Fermate il mondo voglio scendere.
Italia - Israele - Solo andata.
Un ragazzino solo.
Mafie.
Il femminismo e il lesbismo
Federico
L'olocausto
Pornografia della morte.
Vendo la mia verginità’
Non ride da 40 anni
Ogni tanto, un Vaffan...
La foto, come promesso^
Strage silenziosa
I belli addormentati.
Il Nulla.
Triade.
Posso scrivere..
Ipnosi collettiva.
Giochino. Voglio giocare.
Orrore
Italiani Brava Gente
Bava di rabbia
Attenti ai lupi!
Telepatia.
La paura di uscire di casa
La vita è uno stato mentale
Serial killer
« C'era una volta la Lega... | Magrissima e bella è un ... » |
Post n°452 pubblicato il 26 Luglio 2012 da lacky.procino
Per la verità non c'è molto di nuovo, nella cultura islamica la musicoterapia era una pratica antica di 1.000 anni.
Nei rituali,
che dovevano scacciare il male dal corpo i movimenti, i ritmi ed i suoni erano fondamentali
e tutto si basava su un'intuizione elementare:
il corpo era parte del cosmo che era fatto di armonia e ritmo e quindi la musica, che è armonia e ritmo, poteva mettere il corpo malato in sintonia con il cosmo.
Nel Medioevo gli Arabi curavano con successo i disturbi mentali mediante il suono del flauto.
Nel Rinascimento, poi, in Europa si giunse alla definizione di “simpatia universale” che stabiliva i rapporti vibrazionali tra i corpi sonori, corpo umano compreso.
era noto fin dalle antichità:
nelle prime civiltà note, i sacerdoti erano i depositari dei saperi ed insieme dispensatori delle terapie.
Una tecnica terapeutica riabilitativa, a diversi quadri clinici, sia in infanzia che in età adulta che usa la musica come strumento terapeutico con anziani,
malati di alzheimer e anche con malati gravi o terminali.
permette di comunicare, con l'aiuto del terapeuta, attraverso suoni da ascoltare in totale relax.
Non c'è da stupirsi molto, la musica contribuisce a migliorare la concentrazione e a trovare serenità.
|
MY SCRITT 28/8/14
Quel giorno senza verità
Morale: nella vita é tutto relativo.
Nuovo Ordine Mondiale
La mia Jeky
Teatro Degli Orrori.
Oh Mia grande Sacerdotessa
Ahoo. ma si fottano
Vietato a cani e Italiani
Rakel
I vù cumprà.
Ahoo Italiani. Viva l'America..!
Amami.
Dittatura travestita da democrazia
Amicizia a livello cerebrale
Addio Miky.
Mondo pazzo
14-5-17
Tutti ma non io.
Ognuno, Chiunque e Nessuno.
La rosa nera
La farfalla
Ebrei lapidano a morte un cane
Cambiamento globale
Verso la catastrofe con ottimismo
La ragazza più alta del mondo si sposa. [Il video]
Fa sesso con due cani
Senza gambe, senza braccia
Sognando la Danimarca
Ha solo 2 mesi e già parla (Video)
Confessione di una lesbica.
Ce li mangeremo vivi
Suicidio fai da te
Serpente si mangia da solo (Video)
Gelosia
Basta cannabis, ora ci sono le ortensie
Gli esperimenti sugli effetti della musica sulla psiche umana sono stati effettuati utilizzando musica classica, in particolare alcuni brani di Mozart.
La definizione è stata coniata da Alfred A. Tomais nel 1991, un otorinolaringoiatra che creò una corrente di medicina alternativa conosciuta come "Metodo Tomatis", o "Audi-Psico-Fonologia".
Tomatis iniziò a sottoporre alcuni pazienti all'ascolto di brani di Mozart, ritenendo che l'ascolto di musica classica potesse aiutare nella cura di disfunzioni dell'orecchio e del cervello.
E quanto viene definito: “Effetto Mozart".
Buona notte a tutti.
^^
Ogni emozione è costituita, oltre che da un sentimento emotivo (il sentirsi triste, arrabbiato, felice,...) da una specifica risposta fisiologica del corpo.
Le emozioni, costituendosi come avvenimenti fisiologici, assumono una tipica forma ad “onda”: l'emozione cresce, raggiunge un picco e poi si abbassa.
Soprattutto in presenza di emozioni molto forti e negative, è essenziale lasciare che l'onda emotiva faccia il proprio corso, prima di ritornare alla nostra attività o prendere una decisione o chiarire con la persona coinvolta nell'evento precedente all'emozione
^^