Creato da specchio5 il 24/08/2006

specchio

ri-flessi di me

 

bambina domani

Post n°315 pubblicato il 02 Agosto 2012 da specchio5

Bambina domani


lì ,ora, adesso,

in quel pensiero  di te 

aspetto

il tuo viso

lo schiudersi dei giorni fatti del “ti ricordi quando”

Aspetto paziente di odorarti di prendere i tuoi piccoli silenzi

 

mentre il tempo scorre in questa distanza, metto tutti i miei vorrei 

come se fossero la mia mano nella tua

i tuoi vorrei saranno tanti minuscoli e giganti , urlati nell’aria di vento

bambina oggi ti do’ le parole 

gatto  coperta vaso fiore mucca terra pipì lucciole lunasole , 

blu giallo. cioccolato , 

ghirigoro, 

foglie vento tempesta spruzzo acqua fiume ,

pioggia

nuvole


tutte quelle che tu masticherai , 

inghiottirai, 

canterai ascoltandoti per farti compagnia quando tutti dormiranno .

ti regalo anche il frullo e rifrullo ti serviranno sai , 

non farne mai a meno , 

si usano per saltellare arrampicarti e sporcarti

aspettami quando sarà grigio il tuo “intorno a te”, 

anche quando tutti i blu e gli azzurri ti faranno impazzire di gioia, 

verrò da te con favole e chiacchere piccole , 

non sempre capirai quello che dirò, 

ma che importa

ti guarderò, 

mi guarderai

questo ci basterà per odorarci e non dimenticare .

 

bambina ora domani sempre, 

ricorda, sempre è una bella parola.

 
 
 

immancabilmente

Post n°314 pubblicato il 14 Aprile 2012 da specchio5

Raccimolo piccole felicità quando torna l’inverno in primavera,

gestico ossimori come nulla fosse,

potessi essere contenta in vaste zone ,

dilagare in un ego solare sciogliendo comete in  lunghe scie,

sarei troppo indaffarata .

Non vi è convenienza forse ad essere tanto tanto contenti

quegli istanti in cui lo sono stata li ricordo,

li mando a memoria, 

così sperando non perdano calore, 

perchè dopo averli visti schiudersi  damblè , mi lasciavano lì sorpresa 

dandomiripresa

vorrei averli tutti quei pezzi  d’istanti

allora, come sempre,  faccio piccoli elenchi scritti a matita 

nel tempo perso tra rumore e silenzio

uno sguardo al vento, uno alla pioggia , uno al finestrino dell’auto

sì, li elenco, forse lo faccio per non aspettarmi più nulla

tutto è dietro 

immancabilmente 

 
 
 

nuvole

Post n°313 pubblicato il 15 Gennaio 2012 da specchio5

Si accucciano vicine vicine sono brave ad attendere che il caldo o il freddo del vento le ritrasformi per mettersi accanto. Quando viaggiano nel tempo, hanno valigie con pioggia neve e grandine, sono cose che portano con sè, per dar ritmo al loro andare. Le nuvole nascondono la musica dentro al loro vapore, come gli amanti nei loro silenzi. Le nuvole combaciano, ma non nel blu, ma in cima alla torre e non sono pioggia, nè nebbia sottile, sono spuma di cedro, latte frullato, bianco zucchero filato, saliva di baci."conosci qualcosa di più vicino all'infinito?" " sì, la fine della ricerca "

 
 
 

la fin

Post n°311 pubblicato il 04 Gennaio 2012 da specchio5


Dormiente scivolo nella spuma 

Così posso parlare delle sirene che stendono lenzuola d’onde 

Ricordi?
te  ne parlai un tempo che non fu 
E cos’è mi domanderai, cos’è il tempo che non fu? 
Oh quello delle promesse con gli occhi sopra lo struscio del blu 

Quante volte ho cantato 
note di qualche breve canzone per portarti accanto alle mie labbra 

oppure stavo li seduta a contare quante onde ci sono in riva al mare 
credendo  di aver imparato tutto quello che c’è da cantare . 

Le sirene sbucavano all’improvviso 
“lei è lì” 
Quando è buio
Quando c’è tempesta
Quando si torna a casa

Ed io suoni su suoni inventavo nuovi nodi in si bemolle per portarti qui 

Cosa consiglia il cuore? 
perchè io non so leggere quello che dicono le conchiglie 
So che scelsi l’attesa 
forse più dolce che sapere che non tornerai mai 
Forse per non sentire il silenzio dopo le domande

Tramonta il caldo 

 io sirena ora non canto più

 
 
 

quando voglio andare via

Post n°310 pubblicato il 10 Settembre 2011 da specchio5
 

 

ci sto se mi accuccio e mi modifico ci sto
non ho da prendere niente altro
l'importante è sognare di sognare cieli di piscine come nuvola
 
rivedere le rimembranze
contare quanti bemolle ci sono nel silenzio


mi rannicchio
vorrei saper portare tacchi alti per spaccare gli specchi
ma giro nuda


non resta che fare la valigia di me
ho preso tutto
non manca nulla

 

 

parte parte ormai va
gira gira lei non sarà qua
tu lo vedi quel puntino arancio e rosso ?
se la chiami ti dirà per un pò non posso


lasciala stare seduta a terra
per dei giorni lascia altri a far la guerra

 

 

 

 

 

 

 
 
 

ad occhi chiusi

Post n°309 pubblicato il 07 Settembre 2011 da specchio5
 

dove sono io ?

in quella luccicanza leggera che si nasconde al ritorno a casa
tra poltrone desuete,
nel legno risucchiante
chiacchere pregne di silenzio
oppure
sulle tele blu stirate per bene a breve cielo

sul rintocco del pomeriggio
che  stanco di essere pigro
farfuglia desideri girovagando con sola  meta della sera

dove sono io?
nel presagio del passato?
nella certezza del futuro?


conosco i luoghi del battito
dei cammini fugaci
della finestra aperta nonostante piova senza tregua

so nascondermi dall’incertezza

dall’attesa so difendermi
trafugando tutti gli istanti
contandoli senza farli a pezzi
ricompongo la carte dei miei deliri ad occhi aperti

dove sono io
in questa domanda di poche righe
senza voce
con una sigaretta tra le dita

ed un bacio in sospensione
 
 
 

suoni minimi

Post n°308 pubblicato il 15 Agosto 2011 da specchio5

a che serve un giorno piccolo piccolo ,

un tratto di disegno girovagando tra le ore,

forse ad ascoltare vibrazioni piccole piccole pizzicando la giornata

mi appendo a queste nuvole

così mi altaleno su e giù tanto per fare

e mi chiedo ho colto la rosa che non colsi?

 
 
 

nuvole

Post n°307 pubblicato il 26 Luglio 2011 da specchio5
 

Lunedì
Nuvole scomode all’orizzonte

pestano agganciate all’isola

piume dimenticate sugli alberi

 

Martedi
Cumuli di vapore infiocchettati dal vento sono a disposizione

per possibili  balzelli dal bianco

al blu dal bianco al blu dal bianco al blu

 

Mercoledì
una sola pellegrina bianca nuvola ascolta i progetti per la sera
rimarrà lì a sinistra dell’ultimo desiderio a farvi compagnia

sino al primo accenno di crepuscolo

 

Giovedì
Nuvole indecise in grigio e  candidi volant

aspettano i rossi arancio per truccarsi prima della notte

 

Venerdì
In abiti fumè, in assenza di vento il cielo chiude gli occhi ,

cala la visiera
al di là del su circolano voci vieni qui se mi vuoi

 

Sabato

lassù
si ricordano i nomi dei venti  sillabandoli nel vapore

 


Domenica
Il cielo si riposa
s’ imbarbaglia d’ azzurro

 

avvicinati
ti rubo una nota dalla bocca un tiro di sigaretta
vieni a sbuffare  le nuvole
movimenti di cielo
,silenziosi dolcissimi presagi
 

 

 

 
 
 

un sussurro

Post n°305 pubblicato il 06 Luglio 2011 da specchio5

Le parole a volte hanno la consistenza della fuliggine

lasciano solo lo sporco, dimentiche del fuoco appena vissuto .

eppure hai solo quelle,

la mano non è abbastanza lunga per toccare l’altro indice nell’alto del cielo blu.

Solo occhi chiusi ,bui nei frammenti di strane luccicanze

Un carico di vorrei “poter dire”, e di “sono qui”

sono spiccioli dentro una mano tesa a conca.

Allora

si lascia che il tempo riempia ,

si raccolgono sassetti,

si parla sottovoce con  ciò che resta,

si taglia un ulivo , si smuove la terra,

mandando la mente a ricordo di quella carezza ,

di tante ronfate, accucciati dormendo l’inverno.

 
 
 

senza titolo

Post n°304 pubblicato il 30 Giugno 2011 da specchio5

Il gatto esce

un profilo di buio nel sole

Cammina fiero sul cornicione

Va sul prato di fronte, ha aspettato che io arrivassi

Dormito in attesa del suo giro di libertà gratuita

 

Il passato torna

un profilo di buio nel sole

Cammina fiero sulle mie ore distratte

Va dove non vorrei

ha aspettato che io non ci pensassi

 
 
 

appunti prima del viaggio

Post n°303 pubblicato il 08 Giugno 2011 da specchio5

Calcio sassi

trovo sempre il tempo della noncuranza

la lascio depositare amalgamare come onda a riva

diventa un suono inconfondibile e non posso farne a meno

L’irrequietudine in fase osmotica  diventa dolcezza

privata ora dei temporali a vista

Non fremo .

aspetto,

anche quando tutte le immagini sono toccate dalla mia immaginazione

Frinisco.

non urlo al cielo ,

è forse quando il destino si siede e sfoglia un giornale in sala d’attesa con te?

Una mano grande ed ossuta ,

vissuta per natura , regge tutte le parole sframbolate , raccontate nel minuto sul minuto.

Passano i mesi

mi accorgo di sbirciare indietro ,

la mia coda dell’occhio sorride 

 
 
 

appunti in silenzio

Post n°302 pubblicato il 28 Maggio 2011 da specchio5
 

Senza forzare le solitudini arrivano in fila per tre

sconvolte

a volte discinte

frugali ma ognuna per me

 

Le avevo perse tra le righe di piccoli confusioni

In quali mani le avevo messe allora, forse consegnate ai suoni alle canzoni

 

In quello spazio lassù ,dove allungo una mano e trovo

Il mio occhio vede, legge, riprende il ritmo delle ciglia

Riposa l’attenzione diva , in un monologo rimandato da tempo

 

Ecco anche qui vedi

parole che sono  senza folla

disattente alla forma e alla mia illogica allegria

Se ho il naso all’insù, non è sempre per guardare le nuvole

Ma mi sbircio

per non confondermi tra la gente

per mandare a memoria la mia solitudine

 
 
 

a volte per caso

Post n°301 pubblicato il 17 Febbraio 2011 da specchio5
 

Posso rinunciare a parole leggere, impiumate, polveri sgranate dai tempi

nel correre del lunedì al sabato

 

Volere di più mi costa monete

le serbo nella ciotola degli imprevisti

 

Nego le giornate di sole

la pioggia suadente

gli orizzonti di linee nel mare.

Nel possibile nascondo le date scontate , la sveglia della domenica , la carezza del caso

Nascondo i pensieri quando loro parlano di me ,

 

ma non rinuncio

a barchette di carta,

vestiti di bambola con la colla tra le dita

ai libri in bocca e girati all’insù

 

laggiù , come sempre, fettine dei miei vorrei

 
 
 

vibrazioni di tendini

Post n°300 pubblicato il 11 Gennaio 2011 da specchio5
 

suonami addosso suonami addosso amore mio

Aveva incominciato ad immaginare  i giri delle dita sulle corde

quando di notte tendeva i tendini dai piedi sino alla nuca per sentirne le vibrazioni .


Aveva rinunciato a navigare,

ad ascoltare il suono delle onde d'acqua

gli sciabordii,

le risacche,

erano chiusi tutti a chiave nella cassa di legno sotto il letto.

Sostituì  la gomena con il mi cantino  il giro di boa con il giro di basso.


"dita piccole, occhi furtivi insegnatemi a far musica da dentro a fuori"


Era un ragazzino secco con bassette vogliose di essere grandi.

Trovò una chitarra lasciata alla polvere e mollata al rimpianto ,

bruciavano le impronte

 si fecero forza i polpastrelli.

 

 

Esiste un posto per i sogni

si trova in un sotto scala, oltre il muro di pietra ,

puoi anche non saltare la cinta
per sentire la musica di questo uomo,

suonami addosso amore mio suonami addosso

 
 
 

filastrocca schiocca

Post n°299 pubblicato il 31 Marzo 2010 da specchio5

Lei
favolina piccolina digitata sopra un foglio,
in cantina c'è la lampada a petrolio
dietro la porta di mattoni e calcina
vive in me una buffa bambina
in cucina fresco è il pane
e le pesche sono quasi sane
nelle tasche sesamo e finocchio,
un sassolino da tirare al primo sciocco,
un cerotto di cotone , un fischietto
e ..tutte quelle parole..dove le metto?

Lui
ciò che serve è un luogo in forse
non lo mettere tra sacchi e borse
nel cassetto nel trumeau
che ci stia oppure no
o potresti farne un canto
raccontare di stelle a manto
bello o brutto non importa
sono i suoni che tu emetti a raccolta
purchè tu la metta in fila nel sole
quella serie di parole
e soffiarla dalla bocca
non pensare d'esser sciocca
tu m'hai riscaldato il cuore
quando la notte appare
ed il giorno muore


Lei
se il caldo hai sentito
il tuo cuore non è così stordito
non a morsi l’hai mangiato
forse un poco masticato
e lo spazio l’ho preparato
e sai dov’è?
dove nascondo  io e me
sta nell’angolo a sinistra
no, non è ben in vista
lo conosce bene un eletto
che si toglie innanzi a me il suo berretto

 
 
 

oggi e domani

Post n°298 pubblicato il 21 Marzo 2010 da specchio5

Mi scrivo addosso con acqua e  pensiero      
vado a capo del mio capo
quando non ho voglia di mettermi in linea

          
chiedo senza perchè i perchè
lo faccio così
per ripiegarmi


ripenso alla mia acqua di fiume
alla mia pancia che si faceva tonda
alle cento e più torte
alla andata
alla partenza


i piedi si raffreddano
smettono di parlare sotto le coperte
l'alluce non dice al mignolo sono qui

una voce lontana
mi ricorda che la mia schiena si  profumava

Che Sonno faceva posto a Sogni

 ma io non so più che scrivere

         
queste sono le volte che pesto le parole
e non zampetto

 

 
 
 

in scena

Post n°297 pubblicato il 09 Marzo 2010 da specchio5
 
Tag: bricole

Salta il cielo sgocciola la fantasia
mi trovo catapultata verso
passi passati e futuri
i pensieri si rincorrono
corrono dietro ai palloncini o a pezzetti di carta

 

Mi trovo sempre nell'attesa
che il campetto sia libero
che il palco sia vuoto
che la strada si svuoti
per avere una piccola piazzetta
e in  abito di scena,  svolazzarmi in fantasie assurde

Ho preso le dita e sulla fronte ho disegnato il mio desiderio
per non pensare
prendo tutti i fotogrammi scattati
dal finestrino
dalla porta finestra sul giardino
dagli occhi del bambino
dal sogno del primo mattino

Mi stanca il silenzio mi stancano le chiacchere

Mi volto e mai ci sei

Ero solo una bambina
solo una bambina seduta a riva
sul muretto sotto il castello
su spiagge a schiacciare i pirulini di sabbia
a far strisce con il mare in calore
quando già
mi tenevo legate le parole in gola
ora costruisco con pezzetti di lego
favole-storie per non pensare troppo alla mia che vorrei avidamente
mettere in scena

 
 
 

briciole

Post n°295 pubblicato il 12 Gennaio 2010 da specchio5

 

 

Ti parlerò d’amore ora che è freddo e l’umido  mi fa contare le ossa una per una

e cantare a fil di nebbia

e così nuvole di vapore portano il tuo nome segreto ed il mio,

nascosto ad anime che non conosco .


Ti dirò di notti dormite

aspettando che il sonno arrivi piccolo piccolo

a mordermi l’orecchio scoperto dal lenzuolo,

perché aspetto sempre il  cigolare dei tuoi passi.


Non ho  tetti né frontiere

non conosco i confini del mio territorio

mi occupo di quello che è invisibile

di quello che solo occhi sgranati sanno guardare.


Ecco forse il mio amore è cosi sgranato

una collana senza filo senza fermagli di acquemarine


Allora le perline rotolano rotolano si infilano tra i tuoi passi

come i sassi bianchi di Pollicino ti ricordano la nostra strada breve

eppure cosi piena di nuvole dipinte

e onde lasciate ad asciugare per vederne i contorni.


Ti racconterò del viso immaginato

come stai ?come sei ?oggi quante linee ti attraversano il volto?

dimmi dimmi ?


Una tavolozza sul mio capo per poter disegnare

i tratti del tempo che abbiamo,

di quello che abbiamo sgraffignato nella ciotola dell’imprevisto.


Ti parlerò sempre del mio amore, geloso di quello scoglio

 in cui appoggi silente ogni grammo di solitudine

e che io, in un tempo in cui era caldo il sole, 

ho accarezzato prima di partire.

 

 
 
 

briciole

Post n°294 pubblicato il 06 Gennaio 2010 da specchio5

 

ho sogni appesi alle nuvole

 

 

 
 
 

molliche di zucchero sul foglio

Post n°293 pubblicato il 25 Dicembre 2009 da specchio5

Eccomi qua con un improbabile saltello
ma ancora so fare oplà
oggi non ho per via del tempo nè paletta nè secchiello
allora ho cercato rossi bianchi e argenti qui e là

per essere bambina ancora per quanto tempo mi vorrà
minuta ma non più sottile
frizzante senza bolle e strascichi di pelliccie di cincillà
senza il desiderio di un sole di aprile

permettimi di pensare che ho una fetta del tuo pensiero
che ancora, quello che non si tocca può essere vero

concedimi di credere alla luccicanza che viene quando il silenzio respira
e quando chiudi gli occhi, immagini le parole che possano toccarti un poco.
Dammi solo una mano a prendere nelle ombre il ritaglio di luce
e sfoglia queste lettere quando vuoi


nel sole che illumina una mela
nella pioggia gelata sulla tua ringhiera
nel vino infondo al bicchiere
nel profumo di cannella dietro la tua porta
nelle vecchie scarpe lustrate a fondo

prendi questo  mio augurio, soffiato come una bolla che si trasforma in minuscola pioggia sulle tue mani

 

 
 
 
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