Post n°315 pubblicato il 02 Agosto 2012 da specchio5
Bambina domani lì ,ora, adesso, in quel pensiero di te aspetto il tuo viso lo schiudersi dei giorni fatti del “ti ricordi quando” Aspetto paziente di odorarti di prendere i tuoi piccoli silenzi
mentre il tempo scorre in questa distanza, metto tutti i miei vorrei come se fossero la mia mano nella tua i tuoi vorrei saranno tanti minuscoli e giganti , urlati nell’aria di vento bambina oggi ti do’ le parole gatto coperta vaso fiore mucca terra pipì lucciole lunasole , blu giallo. cioccolato , ghirigoro, foglie vento tempesta spruzzo acqua fiume , pioggia nuvole tutte quelle che tu masticherai , inghiottirai, canterai ascoltandoti per farti compagnia quando tutti dormiranno . ti regalo anche il frullo e rifrullo ti serviranno sai , non farne mai a meno , si usano per saltellare arrampicarti e sporcarti aspettami quando sarà grigio il tuo “intorno a te”, anche quando tutti i blu e gli azzurri ti faranno impazzire di gioia, verrò da te con favole e chiacchere piccole , non sempre capirai quello che dirò, ma che importa ti guarderò, mi guarderai questo ci basterà per odorarci e non dimenticare .
bambina ora domani sempre, ricorda, sempre è una bella parola. |
Post n°314 pubblicato il 14 Aprile 2012 da specchio5
Raccimolo piccole felicità quando torna l’inverno in primavera, gestico ossimori come nulla fosse, potessi essere contenta in vaste zone , dilagare in un ego solare sciogliendo comete in lunghe scie, sarei troppo indaffarata . Non vi è convenienza forse ad essere tanto tanto contenti quegli istanti in cui lo sono stata li ricordo, li mando a memoria, così sperando non perdano calore, perchè dopo averli visti schiudersi damblè , mi lasciavano lì sorpresa dandomiripresa vorrei averli tutti quei pezzi d’istanti allora, come sempre, faccio piccoli elenchi scritti a matita nel tempo perso tra rumore e silenzio uno sguardo al vento, uno alla pioggia , uno al finestrino dell’auto sì, li elenco, forse lo faccio per non aspettarmi più nulla tutto è dietro immancabilmente |
Post n°313 pubblicato il 15 Gennaio 2012 da specchio5
Si accucciano vicine vicine sono brave ad attendere che il caldo o il freddo del vento le ritrasformi per mettersi accanto. Quando viaggiano nel tempo, hanno valigie con pioggia neve e grandine, sono cose che portano con sè, per dar ritmo al loro andare. Le nuvole nascondono la musica dentro al loro vapore, come gli amanti nei loro silenzi. Le nuvole combaciano, ma non nel blu, ma in cima alla torre e non sono pioggia, nè nebbia sottile, sono spuma di cedro, latte frullato, bianco zucchero filato, saliva di baci."conosci qualcosa di più vicino all'infinito?" " sì, la fine della ricerca " |
Post n°311 pubblicato il 04 Gennaio 2012 da specchio5
Dormiente scivolo nella spuma Così posso parlare delle sirene che stendono lenzuola d’onde Ricordi? te ne parlai un tempo che non fu E cos’è mi domanderai, cos’è il tempo che non fu? Oh quello delle promesse con gli occhi sopra lo struscio del blu Quante volte ho cantato note di qualche breve canzone per portarti accanto alle mie labbra oppure stavo li seduta a contare quante onde ci sono in riva al mare credendo di aver imparato tutto quello che c’è da cantare . Le sirene sbucavano all’improvviso “lei è lì” Quando è buio Quando c’è tempesta Quando si torna a casa Ed io suoni su suoni inventavo nuovi nodi in si bemolle per portarti qui Cosa consiglia il cuore? perchè io non so leggere quello che dicono le conchiglie So che scelsi l’attesa forse più dolce che sapere che non tornerai mai Forse per non sentire il silenzio dopo le domande Tramonta il caldo io sirena ora non canto più |
ci sto se mi accuccio e mi modifico ci sto
parte parte ormai va
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dove sono io ? in quella luccicanza leggera che si nasconde al ritorno a casa tra poltrone desuete, nel legno risucchiante chiacchere pregne di silenzio oppure sulle tele blu stirate per bene a breve cielo sul rintocco del pomeriggio che stanco di essere pigro farfuglia desideri girovagando con sola meta della sera dove sono io? nel presagio del passato? nella certezza del futuro? conosco i luoghi del battito dei cammini fugaci della finestra aperta nonostante piova senza tregua so nascondermi dall’incertezza dall’attesa so difendermi trafugando tutti gli istanti contandoli senza farli a pezzi ricompongo la carte dei miei deliri ad occhi aperti dove sono io in questa domanda di poche righe senza voce con una sigaretta tra le dita ed un bacio in sospensione |
Post n°308 pubblicato il 15 Agosto 2011 da specchio5
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Lunedì pestano agganciate all’isola piume dimenticate sugli alberi
Martedi per possibili balzelli dal bianco al blu dal bianco al blu dal bianco al blu
Mercoledì sino al primo accenno di crepuscolo
Giovedì aspettano i rossi arancio per truccarsi prima della notte
Venerdì cala la visiera
Sabato lassù
avvicinati
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Post n°305 pubblicato il 06 Luglio 2011 da specchio5
Le parole a volte hanno la consistenza della fuliggine lasciano solo lo sporco, dimentiche del fuoco appena vissuto . eppure hai solo quelle, la mano non è abbastanza lunga per toccare l’altro indice nell’alto del cielo blu. Solo occhi chiusi ,bui nei frammenti di strane luccicanze Un carico di vorrei “poter dire”, e di “sono qui” sono spiccioli dentro una mano tesa a conca. Allora si lascia che il tempo riempia , si raccolgono sassetti, si parla sottovoce con ciò che resta, si taglia un ulivo , si smuove la terra, mandando la mente a ricordo di quella carezza , di tante ronfate, accucciati dormendo l’inverno. |
Post n°304 pubblicato il 30 Giugno 2011 da specchio5
Il gatto esce un profilo di buio nel sole Cammina fiero sul cornicione Va sul prato di fronte, ha aspettato che io arrivassi Dormito in attesa del suo giro di libertà gratuita
Il passato torna un profilo di buio nel sole Cammina fiero sulle mie ore distratte Va dove non vorrei ha aspettato che io non ci pensassi |
Post n°303 pubblicato il 08 Giugno 2011 da specchio5
Calcio sassi trovo sempre il tempo della noncuranza la lascio depositare amalgamare come onda a riva diventa un suono inconfondibile e non posso farne a meno L’irrequietudine in fase osmotica diventa dolcezza privata ora dei temporali a vista Non fremo . aspetto, anche quando tutte le immagini sono toccate dalla mia immaginazione Frinisco. non urlo al cielo , è forse quando il destino si siede e sfoglia un giornale in sala d’attesa con te? Una mano grande ed ossuta , vissuta per natura , regge tutte le parole sframbolate , raccontate nel minuto sul minuto. Passano i mesi mi accorgo di sbirciare indietro , la mia coda dell’occhio sorride |
Senza forzare le solitudini arrivano in fila per tre sconvolte a volte discinte frugali ma ognuna per me
Le avevo perse tra le righe di piccoli confusioni In quali mani le avevo messe allora, forse consegnate ai suoni alle canzoni
In quello spazio lassù ,dove allungo una mano e trovo Il mio occhio vede, legge, riprende il ritmo delle ciglia Riposa l’attenzione diva , in un monologo rimandato da tempo
Ecco anche qui vedi parole che sono senza folla disattente alla forma e alla mia illogica allegria Se ho il naso all’insù, non è sempre per guardare le nuvole Ma mi sbircio per non confondermi tra la gente per mandare a memoria la mia solitudine |
Posso rinunciare a parole leggere, impiumate, polveri sgranate dai tempi nel correre del lunedì al sabato
Volere di più mi costa monete le serbo nella ciotola degli imprevisti
Nego le giornate di sole la pioggia suadente gli orizzonti di linee nel mare. Nel possibile nascondo le date scontate , la sveglia della domenica , la carezza del caso Nascondo i pensieri quando loro parlano di me ,
ma non rinuncio a barchette di carta, vestiti di bambola con la colla tra le dita ai libri in bocca e girati all’insù
laggiù , come sempre, fettine dei miei vorrei |
suonami addosso suonami addosso amore mio Aveva incominciato ad immaginare i giri delle dita sulle corde quando di notte tendeva i tendini dai piedi sino alla nuca per sentirne le vibrazioni .
ad ascoltare il suono delle onde d'acqua gli sciabordii, le risacche, erano chiusi tutti a chiave nella cassa di legno sotto il letto. Sostituì la gomena con il mi cantino il giro di boa con il giro di basso.
Trovò una chitarra lasciata alla polvere e mollata al rimpianto , bruciavano le impronte si fecero forza i polpastrelli.
Esiste un posto per i sogni si trova in un sotto scala, oltre il muro di pietra , puoi anche non saltare la cinta suonami addosso amore mio suonami addosso |
Post n°299 pubblicato il 31 Marzo 2010 da specchio5
Lei |
Post n°298 pubblicato il 21 Marzo 2010 da specchio5
Mi scrivo addosso con acqua e pensiero
Che Sonno faceva posto a Sogni ma io non so più che scrivere
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Salta il cielo sgocciola la fantasia
Mi trovo sempre nell'attesa Ho preso le dita e sulla fronte ho disegnato il mio desiderio Mi stanca il silenzio mi stancano le chiacchere Mi volto e mai ci sei Ero solo una bambina |
Post n°295 pubblicato il 12 Gennaio 2010 da specchio5
Ti parlerò d’amore ora che è freddo e l’umido mi fa contare le ossa una per una e cantare a fil di nebbia e così nuvole di vapore portano il tuo nome segreto ed il mio, nascosto ad anime che non conosco .
aspettando che il sonno arrivi piccolo piccolo a mordermi l’orecchio scoperto dal lenzuolo, perché aspetto sempre il cigolare dei tuoi passi.
non conosco i confini del mio territorio mi occupo di quello che è invisibile di quello che solo occhi sgranati sanno guardare.
una collana senza filo senza fermagli di acquemarine
come i sassi bianchi di Pollicino ti ricordano la nostra strada breve eppure cosi piena di nuvole dipinte e onde lasciate ad asciugare per vederne i contorni.
come stai ?come sei ?oggi quante linee ti attraversano il volto? dimmi dimmi ?
i tratti del tempo che abbiamo, di quello che abbiamo sgraffignato nella ciotola dell’imprevisto.
in cui appoggi silente ogni grammo di solitudine e che io, in un tempo in cui era caldo il sole, ho accarezzato prima di partire.
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Post n°293 pubblicato il 25 Dicembre 2009 da specchio5
Eccomi qua con un improbabile saltello per essere bambina ancora per quanto tempo mi vorrà permettimi di pensare che ho una fetta del tuo pensiero concedimi di credere alla luccicanza che viene quando il silenzio respira
prendi questo mio augurio, soffiato come una bolla che si trasforma in minuscola pioggia sulle tue mani
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