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Messaggi del 31/03/2014

 

Le carte della vita

Post n°1656 pubblicato il 31 Marzo 2014 da paperino61to

 

La sala è silenziosa e la luce opaca la illumina. Al tavolo due persone che giocano a carte.

" Bene signor Jones, carte ? " domanda l'uomo seduto di fronte.

Gocce di sudore imperlano il volto di Jones che osserva ripetutamente le carte che ha in mano.

" Si, si, tre carte " la voce è flebile.

L'uomo sceglie dal mazzo le tre carte e le posa sul tavolo.

" Allora signor Jones, che ne dice di scoprire il suo gioco ? " quest'altra voce invece è squillante, senza esitazione di nessun tipo.

Jones tira fuori un fazzoletto per asciugarsi il sudore. Nonostante sia in pieno inverno e fuori nevichi, in quella dannata stanza la temperatura pare essere estiva. Guarda le sue carte con occhi speranzosi, la sua gola è secca, vorrebbe bere, bagnare le sue labbra anche con dell'acqua ,ma non vi sono bottiglie sul tavolo.

" Vedo il vostro gioco, maledetto mostro " risponde Jones. Il volto è sempre più bianco, di un pallore che solo i morti possono avere.

Gli occhi di Jones sono fissati sulle carte . " Non male " pensa tra sè e sè. Un bel gioco caro bastardo, stavolta ti ho fregato. Fottuto te e il tuo dannato annuncio . Ricorda ancora quando lo lesse per la prima volta sul giornale della città : " Se vuoi cambiare vita, gioca a carte con Mister Azrael, provaci anche tu a batterlo ".

E lui, il caro signor Jones, amante del gioco si domandò subito : " Perchè no? Chi poteva competere con me ? " .  Ora mentre la nuvola del passato sta svanendo per lasciare posto a quella del presente , Jones non si sente più tanto sicuro di sè stesso.

Ha paura , per la prima volta in vita sua ha un dannato terrore che gli sale lungo la schiena fino ad arrivare al cervello. Maledice sè stesso e la sua stoltezza, pensava di avera a che fare con un ciarlatano, un baro, che per quanto in gamba potesse essere, non avrebbe mai potuto competere con lui.

Jones non guardava negli occhi l'uomo di fronte, perchè lo metteva a disagio. Non capiva il perchè ma era così.

" Bene , Mister Azrael , è stata una bella partita ,ma con questa mano ho vinto io. Ora mantenga la promessa come ha scritto sull'annuncio ", la voce benchè flebile era decisa e senza tentennamenti.

L'uomo guardò le carte in tavola, poi il volto di Jones e scoppiò a ridere. Una risata che non aveva nulla di umano.Lentamente calò le sue carte, una per una. Ad ogni calata il volto del signor Jones diventava sempre più pallido, allentò il nodo della cravatta, la gola secca urlava la sua voglia di bere.

" Bene, signor Jones, su una cosa ha ragione, la partita è finita " la voce sembrava provenire da un' altra dimensione.

" Invece si è sbagliato sulla sua vittoria, come vede le mie carte battono le sue ". L'uomo si alzò in piedi, a vederlo in quel momento Jones notò che la sua figura riempiva l'intera stanza.

" La prego, mi lasci andare ...la supplico, per favore ". Ora la voce dello sconfitto era un piagnucolare continuo, il suo corpo era tremante, non aveva la forza di alzarsi dalla sedia altrimenti si sarebbe messo in ginocchio.

" Mi spiace signor Jones, lei capisce che se concedo quello che mi sta chiedendo rischierei di creare un precedente. Imamgini se chi viene dopo di lei, mi fa la stessa sua richiesta ? Cosa dovrei fare ? Non accontentarlo ? Purtroppo non posso esaudire la sua domanda ". Un sorriso beffardo aleggiava su Mister Azrael mentre i suoi occhi si riempivano di fiamme.

Jones urlò con quanto fiato avesse in corpo, mentre la stanza come magia si svuotò dei due uomini.

Sul tavolo solo delle carte facevano pensare che qualcuno avesse fatto una partita in quel posto. Da un lato i tre assi e una donna, dall'altra le carte della vita : passato, presente , futuro e quella della morte.

Intanto fuori la neve continuava a scendere, mentre in un angolo della città un certo signor Todd leggeva con interesse l'annuncio sul giornale : Se vuoi cambiare vita, gioca a carte con Mister Azrael. Provaci anche tu ".

                           


 

 
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