Scrivo domani

Sacerdozio battesimale, posto della 'donna' nella struttura organica del corpo mistico universale e mostro anticristico

A che punto siamo nell'avveramento della profezia archetipica biblica della donna, cui è stato promesso l'arrivo di un Salvatore e, dunque, in quale stato di avanzamento siamo verso il ritorno dell'umanità alla condizione di vita piena? Diamo uno sguardo alla realtà oggettiva incarnata attualmente. Perché dalla profezia biblica sappiamo che il corpo dei battezzati, per poter ascendere alla dimensione di vita nella Luce, dovrà fronteggiare il Male, che si incarnerà nella presenza dell'Anticristo nel tempio di Dio. E siamo tutti chiamati a vigilare, sempre.

E' la donna, dice il mistero di Maria, che guida e conduce l'umanità all'approdo della salvezza nella Luce ed è nel corpo umano della donna, che si avvera tutta la profezia biblica del Salvatore. Dal suo concepimento-incarnazione, fino all'attrazione per Maria nel corpo della chiesa nascente dell'energia gloriosa del Risorto a Pentecoste. E' la donna, dice il mistero della chiesa, che nelle sacre nozze dell'Agnello, sposa il divino sacerdote per l'ascensione dell'umanità alla condizione di vita definitiva dello stato di gloria, nella dimensione della Luce. La donna è l'incarnazione dell'Arca dell'Alleanza e della chiesa.

"Voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, che Dio si è acquistato; voi, che un tempo eravate non-popolo, ora invece siete il popolo di Dio." (Dalla lettera di San Pietro)

La regalità del sacerdozio cristico è la sovranità sulle forze cosmiche per la coesione delle fondamenta della vita e per il ricongiungimento della dimensione naturale-terrena con la dimensione della Luce.

Questo popolo sacerdotale nasce dalle acque del sacramento del Battesimo. Questo popolo sacerdotale è: il tempio-dimora del "Dio con noi", che è il Cristo; è il corpo mistico universale dell'umanità; è il soggetto sacerdotale, che opera la liturgia cosmica per il ricongiungimento universale della forza vitale bipolare maschile-femminile/umano-divino per la nascita della nuova dimensione della vita umana nella Luce.

I Battezzati sono, perciò, amministratori della grazia, che compiono un ministero divino, il ministero battesimale, che viene esercitato nel corpo ordinato per gradi nella nazione santa, popolo di Dio. Attraverso la liturgia cristica, nel corpo mistico universale, che è la chiesa, si opera così il ricongiungimento universale della forza vitale bipolare, trasmettendo agli esseri umani la vibrazione vitale divina impressa nei sacramenti, affinché in ciascuno si realizzi l'unificazione vibrazionale umano-divino.

Questo corpo mistico universale, che è la chiesa, nella profezia biblica è 'la donna' e il capo di questo corpo sacerdotale è il Cristo. Il corpo della donna, attraverso la liturgia, chiama incessantemente il Cristo per potersi riunire al suo capo e, fusi in un corpo solo, generare quella nuova umanità divina, in grado di ascendere alla dimensione di vita eterna.

La conformazione di questo corpo della 'donna' è, perciò, decisiva, affinché l'umanità possa affrontare e superare il passaggio alla quinta dimensione, quella del Risorto.(1) L'archetipo del corpo ascensionale dell'umanità è l'arca dell'Alleanza, incarnata in Maria, santuario, del luogo dove lo Spirito divino della vita gloriosa prende dimora con gli uomini per riportarli nella Luce.

Il disordine universale attuale è perciò il fatto che la conformazione di questo corpo della 'donna' non è affatto femminile. Il corpo mistico universale dell'umanità, che è la chiesa e che nella profezia biblica è 'la donna' è conformato da una struttura organica maschile.

Il corpo maschile della Sposa. E' un errore fatale, che il corpo sottile universale abbia una struttura organica maschile, perché  solo se il corpo mistico universale dell'umanità, che è la chiesa, ha una struttura organica corrispondente all'archetipo-profezia biblica della salvezza – cioè un corpo con un cuore femminile – l'umanità potrà essere quella sposa che attrae lo Spirito del Risorto per sugellare le sacre nozze escatologiche dell'Agnello, che danno finalmente compimento alla liturgia cosmica di ricongiungimento universale della forza vitale bipolare maschile-femminile/umano-divino per l'ascensione della nuova creazione nella gloria della dimensione nella Luce.

E' urgente riportare all'ordine naturale-biblico il corpo mistico universale della sposa umana di Dio. Un corpo, la cui struttura organica abbia un cuore femminile: con il diaconato femminile e il sacramento del matrimonio tra il sacerdote e la donna.

Il diaconato non crea un sacerdote, il diacono resta un laico. Eppure, al solo sentire nominare l'accostamento diaconato-donna, il popolo di Dio è preso dal terrore. Perché? In parte, perché per ignoranza pensa che si stia parlando di sacramento dell'ordinazione sacerdotale alle donne. Ma non è l'ignoranza, che provoca il terrore; l'ignoranza semplicemente non permette di ragionare sull'argomento. Il terrore è generato dalla protervia subdola con la quale il clero afferma e tratta normalmente il tema sacerdozio. Una protervia che continuamente suggerisce: il sacerdozio è solo nostro, guai a chi osa avvicinarsi anche solo all'argomento.

Il diacono è un laico e come tale può tranquillamente essere una donna. Infatti, nella chiesa dei primi secoli, quella degli apostoli e dei padri della chiesa, le donne erano diacone.

Ma, dato che il diaconato non è Sacramento dell'Ordinazione sacerdotale, non è certo l'ordinazione sacerdotale ciò che il clero difende nell'escluderne le donne.

Il diaconato è però inserimento nella struttura organica del corpo mistico universale del popolo sacerdotale. In quella struttura organica, che esercita il governo e l'amministrazione dell'intero corpo. Dunque, è appunto l'esclusiva sul governo e l'amministrazione del corpo mistico universale, ciò che il clero ha voluto arrogarsi, escludendo le donne dal diaconato. E così facendo, il clero ha dato vita alla perversione di un corpo biblico della donna, che è maschile.

Le sacre nozze tra il sacerdote e la donna sono l'incarnazione dell'archetipo-profezia biblica delle nozze escatologiche dell'Agnello, che portano a compimento la salvezza. E, invece, per colmare la misura di una liturgia anticristica, a questo corpo mistico universale, - che secondo l'archetipo-profezia biblica ha un cuore umano di donna ed è la sposa umana destinata a portare a compimento la liturgia di riunificazione cosmica nella Luce, attraverso le sacre nozze dell'Agnello - è stato negato proprio di celebrare le sacre nozze tra il sacerdote e la donna. E ciò - è di tutta evidenza - porta a compimento l'esatto inverso dell'archetipo-profezia biblica-disegno di Dio della salvezza.

Il compimento dell'opera cristica della salvezza sta nelle sacre nozze dell'Agnello, lo Sposo divino, - che è incarnato nella 'persona christi' del sacerdote - con la sposa umana, la chiesa, che è incarnata nella donna. Il Sacramento è incarnazione della salvezza. Il compimento dell'opera cristica della salvezza, che sono le nozze dell'Agnello, si incarna nelle sacre nozze tra la donna e il sacerdote.

Il fondamento della salvezza cristiana è nell'incarnazione. Che è congiungimento in un solo corpo dello Spirito divino maschile e della carne umana femminile, come dice l'archetipo-profezia biblica del concepimento-incarnazione divina in Maria. 

La realtà oggettiva incarnata attualmente è che l'umanità ha un corpo mistico universale della sposa, strutturato organicamente con capo e cuore maschile, che versa nell'impotenza 'coeundi et generandi'. Rispetto a ciò che l'intera Bibbia descrive come soggetto sacerdotale con capo maschile e corpo femminile e liturgia delle nozze universali dell'Agnello, siamo nel corpo di un mostro anticristico. Un mostro apocalittico.

"E l'angelo mi disse: Scrivi, beati gli invitati alle nozze dell'Agnello."

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1) - BXVI: Le testimonianze evangeliche della resurrezione >''parlano di una cosa paradossale". Si tratta del paradosso spazio-temporale: qui e altrove, ora e sempre. E', cioè, il paradosso di un essere umano che è pienamente corporeo e presente qui ed ora ed è, contemporaneamente, “anche il Nuovo, Colui che è entrato in un genere diverso di esistenza, non più legato alle leggi della corporeità, alle leggi di spazio e tempo”... (>Leggi tutto)

Vedi anche:
>La stabilità dei corpi universali nel passaggio verso la Luce: è urgente ricongiungere il corpo femminile al capo maschile