Creato da joulelife il 04/12/2010

WEB POETICA

WEB POETICA JOULE

 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 15.2

 

Cap 15.2

Dafne, rimase cosi'… a bocca aperta: "Non ricordo nulla!!" Oddio.. perche'

mi guardate tutti .."?? - Disse Lei sconvolta quasi avesse davanti degli

estranei. Vuota la mente, si giro' di scatto verso la telecamera e a piccoli

passi, quasi spaventata ma incuriosita, si avvicino' e con grande meraviglia

rivisse l'accaduto. "Ora ho capito" - disse a gran voce come se fosse un altra

persona - "mi ricordo tutto..." .    Fu dura raccontare la sua infanzia;

orfana dei genitori gli raccontarono che la loro morte fu causata da un

incidente stradale. Cresciuta in un monastero coreano, imparo' l'arte del

Taekwondo e la lettura degli Astri Celesti:  Tutto aveva un nesso...ora,

solo ora capiva: ' I suoi genitori non morirono in un incidente...ma erano

stati uccisi perche' avevano scoperto il modo di viaggiare nel Tempo..e

DAFNE ...aveva la mappa ....tatuata...                     - Dafne-

sulla spalla destra: varchi infiniti sull'universo... Possibilità inimmaginabili di

navigarlo per intero e viaggiare oltre i confini del Tempo e dello Spazio.

Tutte le categorie della mente umana ormai sepolte dalla certezza che ...

è tutto... lì!”  “Nell'assenza di limiti e definizioni...” Kata si soffermò a

riflettere...e per un attimo si sentì leggera....leggera....  - kat

Come senza peso anche la Ricercatrice si era  raggomitolata ad un'idea,

e le sue dita digitavano in fretta seguendo il pensiero di....quell’amore ..

bello, sbocciato sulla rete, ( mare virtuale, specchio del cosmico oceano) ,

stava scrivendo un email:

“…..A volte la solitudine è fatta di silenzi.. si, anche il mare, a volte,

è silenzioso .. o almeno cosi pare.. e spesso i silenzi si confondono…

sono forse di stanchezza..  di noia.. forse di malinconia.. sono...

forse anche di nostalgia”.

‘ Si, non si parla ma si pensa.. si sussurra .. allora ... “Ti sussurrerò un

bacio, lo farò piano, adagio, con dolcezza… senza che te ne accorga…

perché non sò a cosa pensi.. non so se mi vuoi, in questo momento.. e

quindi senza disturbarli.. le mie labbra cercheranno il tuo volto.

Anche se tutto, intorno a me,  è solo aria.. spazio.. vorrei disegnartelo

ed inviare i sentimenti che hai scatenato nel mio animo con  un fax...d’amore.

Il mio bacio è un bacio leggero come piuma e

Ci metterò tutto l'amore del mondo.. anche se mi graffia il cuore…

le mie labbra volano, nello spazio, in questo cosmo di cui sono innamorata.

E’ un spazio tutto mio, oltre l’ immaginazione.. mite.. un guanciale caldo

una mano fornicata .. un cuore fatto d’aghi..e spicchi di sole.. in un sottile

gioco di pensieri…   Ti donerò il fulcro del mio eden di sogni.. fatti di

innocenza e fuoco… somiglianti un po’a stelle mentre respirano e desiderano;

Simili a farfalle .. e api.. e coccinelle .. ma sei anche onda.. di quel vento

stellare che diventa ali.. che mi abbracciano.. ne sento l’eco..

e custodirò per sempre il suono...

perché non conosco la tua voce ..  mi arriva cosi..

Nelle mie giornate scure come una commenta frantumata leggo le tue perle..

e dono tanti baci che volano.. sono labbra semi aperte.. rose dai petali

siderali,  asterischi di cuore.. che desiderano toccare la tua anima....

Vorrei amarti come mai amato, o meglio, mai saputo amarti …come si amano

le cose divine... che non hanno macchie,  interessi …

Vorrei amarti oltre la stessa vita… come l’orizzonte, come le cose più pure,

nell'ombra tra anima e cuore… mentre ti coccolo come se tu fossi Li ..

davanti a me.. sono  coccole tenere, quelle di cui abbiamo bisogno

per sentirci unici.

E mi illudo che sarai sempre là, ad aspettarmi, nel mondo di fantasia che

abbiamo costruito per noi, dove vivrà per sempre il nostro (?) (il mio sono

sicuro) …amore senza limiti… per me è la cosa più bella.. non sto

danneggiando nessuno penso che stiamo nutrendo le nostre anime….

Sei la cosa più bella che mi è capitata.. strano: io che sono cosi scettica..

io che soltanto.. piangevo.. (non che adesso non piango, ma le lacrime si asciugano

mentre ti scrivo) sono diventata cosi dolce che ogni morfema è piena di alchimia

per Te.. e a volte amo anche la vita che prima odiavo.. soltanto.  

Ti bacio a modo mio.. anche se non conosco l’arte del bacio.... ma sono

originale.. e conosco l’arte dell’ anima.. e quella, ti assicuro, la conosco molto

bene!  Sei molto importante per me.. Sono la tua..."      -Rad-

Dopo il fiore dai mille petali i led degli schermi continuavano a sfogliare piccole

pagine in rapida successione  sino ad illuminarne  una.... in particolare..  

un componimento, scritto a due mani, dei versi ed un commento finale:

Apro e chiudo gli occhi vedo lo stesso spazio bianco e turchese ,

tanto bianco.. e ..  come ovate, volano davanti a me".

" Non so se sono sveglio oppure ..sogno.. ma vedo la mia vita….

sono immagini di un film senza attori ed attrici,.. ma soltanto.. aria..

Vedo.. un anima gioiosa volare nello spazio .. e vibrazioni..  -rad

ovunque s'espandono, si irradiano impercettibili, … smuovono le

coscienze all'azione… alla considerazione globale;

 ed il pensiero risuona, come un'unica entità .            - alma.mia

 La vita ha un respiro vasto, planetario, non limitato alla Terra!

Tutto lo  spazio ne è l’orizzonte e la vita può esistere e sopravvivere ….

anche a bordo di una cometa”…

"..da quando avevo letto quelle parole rubate con i miei occhi dalla gioia

del vento … ero contenta perché siamo anime e da qualche parte..

la nostra luce diventa anche corpo…"..   -Radovicka

Era un’agenda tridimensionale che poco più avanti si  infittiva di calcoli,

riflessioni scientifiche... poi  una domanda: “Può un vortice virtuale

avviluppare una galassia e spingerla oltre ogni confine immaginabile?”  

In una grafia chiara, come a sottolinearne intensità e coerenza.

Si contrapponevano i tratti successivi, spigolosi, marcati su pagine quasi

strappate,  indelebile segno di una profonda inquietudine:

Il buco nero che dicono ci stia in mezzo, come un compattatore di 

schifezze, come può lasciarsi irretire da sogni umanamente infantili? 

Ebbene, pare che le cose funzionino così: guardiamo il cielo e ci vediamo

più cose che in terra.”  - J - ..W..

Nelle  seguenti la scrittura diveniva minuta, irregolare e frettolosa; una

personalità camaleontica doveva esserne la fonte. I monitor della sala

degradavano nello spento nero, lasciando fiocamente intravedere quanto

v'era scritto alla fine:  "Nulla resterà di queste pagine, di ciò che scrivo, 

..Loro.. sono già sulle mie tracce, ma micro-particelle d’inchiostro

attraverseranno l’aria in attesa che un giorno..Tu .. Dafne... potrai sentirle..

ed approdare in un altro universo .. quello  di ...anima.. spirito… mente." -J-

Ci nutriamo per vivere.. per poter avere la forza di stare in piedi.... poter

svolgere e fare cio che sempre gli altri si aspettano da noi..

ma è il nutrimento dell'anima quanto veramente ci tiene attaccati alla vita...

è per questo che si fanno le pazzie.. per realizzare quei sogni che da sempre

‘ desideriamo ’ ... e per i quali vale la pena viverla.. la vita.

In quella scrittura emergeva la forza e la genialità .. non semplici parole..

era un grido che nasceva dal cuore e cercava di raggiungere colei che …

amata immensamente.. era stata fasciata in un manto d’Anima dai genitori, 

costretti a lasciarla, per salvarla dai non-umani.      - aRduSogno - J-

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 15.1

 

Cap 15.1

Come liberare, la bimba curiosa, sbarazzina, innocente

che la strada del ritorno ha sbagliato,

ed è ora impigliata, tra le strette maglie del male?

Con le dovute precauzioni, si approfondivano le analisi mentre la starship

posizionava in coda la rotta, sfruttando la scia della nuova cometa.

Gran parte del  materiale e della strumentazione era stata trasferita nella sala

centrale consentendo così all’equipaggio di lavorare spalla a spalla e

comunicarsi in tempo reale le novità.

Forse è stata un’ illusione la scoperta della ‘non materia’, Nibirù poi,

sembra rimanere il mistero di sempre” stava crucciandosi il prof che

comunicò: “ L’equipe del Very Large Telescope ha individuato un buco nero..

distante e grande molto più di quelli trovati sin ora…”

Il contatto con la sede astro-pirata terrestre lo aggiornava di continuo.

–“Possiamo sapere di quanto.. superiore?” chiese Katartica

– “2012 volte quello del nostro sole”- fu la risposta.

-“E’ un dato da non prendere alla leggera, - asseriva Maja: “Osservando

meglio queste misure c’è da preoccuparsi”

Si, è curioso... pensare in scala ultra-cosmica; fino ad ora, in pratica, si è

discusso su base valida solo per masse e buchi neri ‘mignon’ - cercò di

sdrammatizzare Prof.

 “ Ne sono certa, spingendoci oltre la nostra galassia, Nibirù risulterà essere

un ‘peso piuma’,” rincarò la dose Dafne risvegliando con le dita l’aquila

tatuata sulla spalla : “Rammentate.. che il secondo aveva una massa quasi

stellare?…

-“ Si, la stessa di quella che si sta frantumando” rispose Occhi di gatta

- Prof, dove si trova, di preciso, questo buco nero? la Ricercatrice di sogni,

- Nella Galassia Onda Joa 3000,  

- E .. Abbiamo i suoi parametri?  chiese Maja

- 10 milioni di anni-luce dalla Terra ...” concluse Prof tra la sorpresa

generale: “ ma ... aspettiamo ... stanno verificando le condizioni di seeing

(la turbolenza atmosferica) ed inoltre l’osservatorio del Paranal e YWUY

cercano  conferma   -Radovicka -J-

Niribu, quell'Astro-non-materia, aveva lasciato un pezzo di sè, tempo

addietro, li' lontano sulla Terra: 'nel Triangolo delle Bermuda'.

I visitatori ignari avevano da tempo avvertito delle strane Energie Negative..

ed erano ... ormai leggenda.

" Ora...qui.. nel Cosmo Siderale, quale Potrebbe ESSERE un 'Arma per

aprire quel sarcofago?? ...Quale?"

Il pilota Dafne, pensava tra Se'.. -" un arma potente?? ..Ma quale??" -

Le incisioni sulla sua Pelle iniziarono a risplendere, come se un 'qualcosa'

avesse azionato un interruttore.  I tatuaggi iniziarono ad unirsi in una Mappa

stellare. Dafne.. era un po' spaventata.. turbata da questa strana situazione.

Era li' inerme. Si era sempre domandata.. il perchè di tutti quei segni sulla

sua pelle...e tutti ...la osservavano.  -Dafne-

La figura di Dafne, che tanti artisti aveva ispirato, riaffiorava dal mito:

"Le gambe, tornite dal sole, si tingevano della ninfa smeraldo, accostato il

calcagno al tallone, il tronco d’alloro radicò dalle dita".

Kundalini svolse il cammino e - muovendo le spire per la metà e tre volte la

sua circonferenza-,  accese il loto dai quattro petali. Dal Muladhara, lambendo

l’anfora del sesso, proseguì l’ascesa sinuosa ed avvolgente infiammando

Svadhisthana.  La forza generatrice percorreva i chakra risvegliando

l’apertura dei petali,  dieci del plesso solare ‘Manipura’, dodici del  centro del

petto ‘Anahata’ ed in un crescendo d’estasi coscenziale quelli della gola

Vishuddha’ e dell’ Ajna’, il terzo occhio,  sino al Sahashrara, la corona, il

chakra dai mille petali dell’iride:  la vibrazione connessa alla fonte. - JouleSal

Sconvolti ed affascinati  dalla metamorfosi, tutti indagavano  se stessi

cercando gli stessi sintomi sulla loro pelle.. stranamente… niente!

Cosa dunque le stava accadendo ..?

Prof provò a pensare l' origine dei buchi neri… al perchè dell’attrazione

cosi intensa da impedire alla materia ed alla luce una qualunque irradiazione..

ad un possibile collegamento con questo strano fenomeno.... - Radovicka

..improvviso.. il mandala ‘arcobaleno’ si espanse investendo Mac,

l’immemore. Njor si trovò a sondare la sua origine ripercorrendo tutti i

contenitori  come concentrici cerchi dell’albero genealogico:   

Dalla nascita sulla nave, alla mutazione forzata operata (dai non-umani);

dall’uomo primo al  di questi creatore -speculazione teorica vibrazionale -

dell’altro (creatore).

La dualità maschio - femmina, Spirito – Anima,  emanazione multi-cosmica

recepita dai sensi e virtualizzata in sottoprodotti quali: tenebre – luce;

nero – bianco e così via..

La simil-Mente  umana,  virtuale ologramma ed atto,

della reale Cosciente-Mente, forma del ‘pensare’.

Poi i colori tornarono metallici, erano di nuovo quelli della starship pirata, non

era passato che un istante e mezzo, ma qualcosa era cambiato.

Radovicka soccorse l’esausta Dafne che si riprendeva rapidamente così come

in un lampo andò in fumo il ricordo dell’ accaduto;

- l’occhio meccanico aveva registrato ogni cosa ma la mente dell’equipaggio

se ne era già svuotata... completamente.

In memoria.. ora ..confuso c’era :un ‘improvviso lampo’ nella strumentazione

sulla quale Dafne stava lavorando, lei stessa, immemore ed in piedi, era in

ascolto:.   Dalla Webpoetic Space Agency arrivava la conferma del Paranal:

“position... Onda Joa 3000 ...denomination.... dark star.... distance...10

million..     -Joule

"Non è detto sia insondabile, bisognerà relazionare al meglio  micro e

macro cosmo".. stava pensando Prometheus quando: – “il raggio resta

direttamente proporzionale alla massa? " gli chiese la Pergamena bianca.

- "Non precisamente,  lui rispose: “ aumenta linearmente con la massa, un

ipotetico buco nero di massa pari a quello del Sole avrebbe un raggio di

6 km, mentre per una massa pari a quella della Terra il raggio sarebbe di

solo 2 cm. Ma..... quanto può accadere in prossimità di un’orizzonte degli

eventi è difficilmente prevedibile”.

Abbiamo verificato che anche il collassamento del wgj,  al contatto con

“l’urlo”, il volto misterioso, è  indefinibile”.. informò Katartica.. 

Si, sembra trovarsi dinanzi al concetto di orizzonte delle particelle

aggiunse Occhi di gatta.

–“ Stavo giusto pensando all’effetto a spirale, all’ipotesi di Kerr” replicò Prof

“due orizzonti degli eventi distinti e lo spaziotempo che entra in rotazione

 trascinato dalla rotazione del buco nero come un gigantesco vortice..” -

“..che aumenta la massa e quindi la densità … milioni di volte quella del

sole..”   Maja unì a quanto affermato da Prometheus.

- “Ma... Che ruolo hanno...  nell’universo?” - chiese la Ricercatrice di sogni..

-  “Io penso che  abbia particolare importanza per l’essere umano”  

le rispose  Wooden: “ Porta alle estreme conseguenze i nostri concetti

di spazio e tempo. Dalla sua superficie ideale - l’orizzonte degli eventi-  la

velocità di fuga è maggiore della velocità della luce…” aggiunse. -Radovicka

“.quindi.....curvatura infinita dello spaziotempo, nascita di cunicoli al suo

interno ..e...” in un crescendo di considerazioni che si rimbalzavano Maja ed

il Prof: “se i cunicoli collegano due regioni diverse dello spaziotempo.... si

può ipotizzare! ...  “ Cosa?” quasi gridò Sally,

“Che è possibile viaggiare nel tempo!

Esclamò Mac che si era avvicinato a Dafne e toccandole sulla spalla l’aquila

tatuata le chiese: “Non rammenti nulla?”  

Come avesse azionato un’interruttore, l’occhio meccanico, della telecamera a

circuito chiuso della sala della starship, sollecitò i led degli schermi olef 3DS

che trasmisero la registrazione di quanto era avvenuto poco prima:..J.....

 

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 15

 

Cap 15

Dall’ osservatorio è arrivata la  conferma .... il pianeta ha una coda,

ora assomiglia ad una cometa” – comunicò, non senza sorpresa, Alex …

- L’ orbita si trova molto vicino alla sua stella - confermò Prometheus..

- Quindi, sarà rovente?!.. chiese Maya -

- Si, il prof: " i suoi strati piu esterni fanno registrare temperature che

superano gli 800 gradi

- Ma l’ intenso calore farà evaporare  gran parte del gas…- Maja –

“Proprio cosi”, aggiunse il prof- “e viene spinto via dal respiro ardente.. del

vento stellare, sono flussi di particelle lanciate di continuo” .

"Allora sarà necessario valutare le variabili del fenomeno e rifare i calcoli

affermò pensierosa Katartica immettendo dati su dati nell’elaboratore di

bordo, - "Ma adesso informiamo tutti", disse il Prof, "le novità rendono la

cosa ancora più complicata".  

All’equipaggio riunitosi in plancia:- “Occorrerà agire d’anticipo e tralasciare la

simulazione sperimentale prevista. Avremo appena il tempo di avvicinarci

abbastanza per raccogliere i dati dell’escavatore wgj-rover prima che il

pianeta schizzi via”.

Potremmo approfittare della sua scia! - esortò Dafne, “... se la direzione

rimane quella attuale”. “Vedi?” disse, indicando il tracciato a Katartica:

Punta al centro dell’universo, proprio tra le fauci del buco nero”

“ Arrivano i primi dati da wgj-rover” annunciò Occhi diGatta, mentre

NoiVibriamo guidava Sally e Mac ai comandi ‘appendici mobili’ della nave.

“ Abbiamo visite” disse sorridendo “Il pianeta lo ha sputato via, sembra

malconcio ma.... Eccolo quà!” Con un’abile manovra NoiVibriamo aveva

agganciato l’escavatore e dava indicazioni affinchè il recupero fosse rapido

ed efficace.

I tecnici corsero verso la camera d’imbarco inseguiti da Radovicka che gli

impose di indossare le tute antiradiazioni; poco dopo il cervello elettronico

‘wgj’ era sul banco della sala indagine e, connessi i cavi, iniziò a ‘informare’

ciascuno per la sua competenza. La Ricercatrice di Sogni  ne aveva già

estrapolato la psiche-artificiale e.... 'Skrik' esclamò,      -Radovicka - Joule

Davvero?!” - Maja enfatizzò ..

“Cosa?” chiese a sua volta Sally che le guardava senza capire.

L’urlo, Skrik in norvegese, .. il dipinto di Munch

«.... quando il sole tramontò, il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue. Mi fermai,

.... Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c'erano sangue e lingue di fuoco. ...

e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura. »

"E' parte della scena descritta dallo stesso autore" risolse la Ricercatrice.

Ecco dunque cos’era il volto su Marte: un urlo d’angoscia, che divorava se

stesso ed ogni traccia di vita.

Le conferme non tardarono a venire; l’esame dei campioni rivelarono la loro

anomala composizione:  Materia? No!,  Antimateria? Nemmeno - l’implosione

era causata da ‘assorbimento’ senza rilascio d’energia - in barba ad ogni

legge di conservazione. Assurdo!?!   - Joule

Era sorprendente quanto wgj stava trasmettendo.. era come se avessero

aperto il vaso di pandora.. una quantità infinita di energia si sprigionava ma

'inespressa', avvolta in se stessa.

Era quasi ...come essere dentro alla mente di un dio.. egoista... concentrato

nell'atto di presentare loro, attraverso wgj, ...cosa?

Tutti accorrevano per capire cosa stava succedendo..e.. - aRduSogno

..man mano che l’equipaggio confluiva la ‘cosa’ aumentava. 

In Maja scattò la molla: “ Succhia la nostra Anima” gridò! Contrapponendosi

I volti, già bianchi, ripresero colore, la razionalizzazione del processo lo

interruppe all' istante.. L'incanto del vaso rifluì  in  nero fumo.

Avevano dinanzi frammenti di non-materia, il parassita puro, forse l’essenza

di: ‘Nibiru’ l'astro-viaggiante del Sistema-Male. Alle onde di infinite possibilità,

della fisica quantistica, si opponeva in essa la mancanza assoluta di probalità,

non particelle d’esperienza ma imposizione quantica.

Sembrava chiarificarsi cosa avesse causato la scomparsa di ogni traccia di

civiltà marziana , atlantidea, dell’uomo primo terrestre e chissà quante altre

forme di vita nel cosmo. Procedeva ‘sistematicamente’ lungo gli assi spazio-

temporali attraversando le dimensioni una dopo l'altra.

Utilizzava la potenza animica come propellente e serbatoio d’immortalità, una

volta isolata in contenitori di - non-materia rivestita di 'anti-coscienza'-

Come scassinare questo sarcofago?

Era la domanda che si poneva l’equipaggio intero.

Cap 15.1

Come liberare, la bimba curiosa, sbarazzina, innocente

che la strada del ritorno ha sbagliato,

ed è ora impigliata, tra le strette maglie del male?

Con le dovute precauzioni, si approfondivano le analisi mentre la starship

posizionava in coda la rotta, sfruttando la scia della nuova cometa. Gran

parte del  materiale e della strumentazione era stata trasferita nella sala

centrale consentendo così all’equipaggio di lavorare spalla a spalla e

comunicarsi in tempo reale le novità.

Forse è stata un’ illusione la scoperta della ‘non materia’, Nibirù poi,

sembra rimanere il mistero di sempre” stava crucciandosi il prof che

comunicò: “ L’equipe del Very Large Telescope ha individuato un buco nero..

distante e grande molto più di quelli trovati sin ora…”

Il contatto con la sede astro-pirata terrestre lo aggiornava di continuo.

–“Possiamo sapere di quanto.. superiore?” chiese Katartica

– “2012 volte quello del nostro sole”- fu la risposta.

-“E’ un dato da non prendere alla leggera, - asseriva Maja: “Osservando

meglio queste misure c’è da preoccuparsi”

Si, è curioso... pensare in scala ultra-cosmica; fino ad ora, in pratica, si è

discusso su base valida solo per masse e buchi neri ‘mignon’ - cercò di

sdrammatizzare Prof.

 “ Ne sono certa, spingendoci oltre la nostra galassia, Nibirù risulterà essere

un ‘peso piuma’,” rincarò la dose Dafne risvegliando con le dita l’aquila

tatuata sulla spalla : “Rammentate.. che il secondo aveva una massa quasi

stellare?…

-“ Si, la stessa di quella che si sta frantumando” rispose Occhi di gatta

- Prof, dove si trova, di preciso, questo buco nero? la Ricercatrice di sogni,

- Nella Galassia Onda Joa 3000,  

- E .. Abbiamo i suoi parametri?  chiese Maja

- 10 milioni di anni-luce dalla Terra ...” concluse Prof tra la sorpresa

generale: “ ma ... aspettiamo ... stanno verificando le condizioni di seeing

(la turbolenza atmosferica) ed inoltre l’osservatorio del Paranal e YWUY

cercano  conferma   -Radovicka

Niribu, quell'Astro-non-materia, aveva lasciato un pezzo di sè, tempo

addietro, li' lontano sulla Terra: 'nel Triangolo delle Bermuda'.

I visitatori ignari avevano da tempo avvertito delle strane Energie Negative..

ed erano ... ormai leggenda.

" Ora...qui.. nel Cosmo Siderale, quale Potrebbe ESSERE un 'Arma per

aprire quel sarcofago?? ...Quale?"

Il pilota Dafne, pensava tra Se'.. -" un arma potente?? ..Ma quale??" -

Le incisioni sulla sua Pelle iniziarono a risplendere, come se un 'qualcosa'

avesse azionato un interruttore.  I tatuaggi iniziarono ad unirsi in una Mappa

stellare. Dafne.. era un po' spaventata.. turbata da questa strana situazione.

Era li' inerme. Si era sempre domandata.. il perchè di tutti quei segni sulla

sua pelle...e tutti ...la osservavano.  -Dafne.

La figura di Dafne, che tanti artisti aveva ispirato, riaffiorava dal mito:

"Le gambe, tornite dal sole, si tingevano della ninfa smeraldo, accostato il

calcagno al tallone il tronco d’alloro radicò dalle dita".

Kundalini svolse il cammino e - muovendo le spire per la metà e tre volte la

sua circonferenza-,  accese il loto dai quattro petali. Dal Muladhara, lambendo

l’anfora del sesso, proseguì l’ascesa sinuosa ed avvolgente infiammando

Svadhisthana.  La forza generatrice percorreva i chakra risvegliando

l’apertura dei petali,  dieci del plesso solare ‘Manipura’, dodici del  centro del

petto ‘Anahata’ ed in un crescendo d’estasi coscenziale quelli della gola

Vishuddha’ e dell’ Ajna’, il terzo occhio  sino al Sahashrara, la corona, il

chakra dai mille petali dell’iride:  la vibrazione connessa alla fonte. - JouleSal

Sconvolti ed affascinati  dalla metamorfosi, tutti indagavano  se stessi

cercando gli stessi sintomi sulla loro pelle.. stranamente… niente!

Cosa dunque le stava accadendo ..?

Prof provò a pensare l' origine dei buchi neri… al perchè dell’attrazione

 cosi intensa da impedire alla materia ed alla luce una qualunque irradiazione..

ad un possibile collegamento con questo strano fenomeno.... - Radovicka

..improvviso.. il mandala ‘arcobaleno’ si espanse investendo Mac,

l’immemore. Njor si trovò a sondare la sua origine ripercorrendo tutti i

contenitori  come concentrici cerchi dell’albero genealogico:   

Dalla nascita sulla nave, alla mutazione forzata operata (dai non-umani);

dall’uomo primo al  di questi creatore -speculazione teorica vibrazionale -

dell’altro (creatore).

La dualità maschio - femmina, Spirito – Anima,  emanazione multi-cosmica

recepita dai sensi e virtualizzata in sottoprodotti quali: tenebre – luce;

nero – bianco e così via..

La simil-Mente  umana,  virtuale ologramma ed atto,

della reale Cosciente-Mente, forma del ‘pensare’.

Poi i colori tornarono metallici, erano di nuovo quelli della starship pirata, non

era passato che un istante e mezzo, ma qualcosa era cambiato.

Radovicka soccorse l’esausta Dafne, il ricordo sfumava rapido come

l’accaduto, (ma l’occhio meccanico aveva registrato ogni cosa), la mente

dell’equipaggio se ne era già svuotata completamente. Il ricordo confuso era

divenuto per tutti .. o quasi..: un ‘improvviso corto  nella strumentazione

sulla quale stava lavorando Dafne, ancora confusa, ma già in piedi.   -JouleSal-

"Non è detto sia insondabile la relazione tra  micro e  macro cosmo"..

stava dicendo  il prof  – “il raggio resta direttamente proporzionale alla

massa? chiese la Pergamena bianca - " Non precisamente,  ma considerando

che un buco nero… di massa pari a quello del Sole avrebbe un raggio di 6

km, mentre per una massa pari a quella della Terra il raggio sarebbe di solo

2 cm…  penso non sia stata questa radiazione, a causare il corto.. -Radovicka

 

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 14

Cap 14

Molti “perché” pongo ai tramonti giunti nel turchese,

ed, ogni giorno di più, divento scettica e agnostica.

Non ho capito cosa dovrei pagare in questo mondo ingiusto,

dove non navighiamo nelle stesse acque

e non abbiamo gli stessi strumenti.

Io navigo con una barca di carta tra sofisticati scafi,

faccio fatica nella tempesta e mi irrita la nebbia,

ma .. molti … nuotano e annegano nel mare - Radovicka-

Dubbi e certezze, contrapposizione atavica messa a tacere dal solo dogma.

Consci della infinità stupidità degli uomini, i non-umani ne avevano

congegnati tanti, intessendoli negli usi delle popolazioni che man mano

asservivano.

La gigantesca Anunnaki, lasciata l’orbita nascosta dalla luna, si preparava a

lanciarne l’ultimo: nell’estremo tentativo di racimolare le ‘matrici di luce’

ancora ‘sopite’.

Nei passati diluvi non c’erano stati contrattempi, tutto aveva funzionato

perfettamente. Si era ricominciato daccapo, trapiantando i ‘prescelti’ nelle

terre asciutte ed insegnandogli ad adorare!

Ma stavolta era diverso, pur padroni della materia, i non-umani vedevano

l’onda coscienziale, l’invincibile tzunami animico inondare l’arido cuore umano

e contrastare: - l’arrivo del preconfezionato ‘giudizio universale’.-

Gli spettro-ologrammi preparati per il ‘finale’ venivano disturbati dalle

vibrazioni che il cerchio, sulla starship pirata, emetteva in crescendo.

Le scenografie ed i personaggi delle passate tragedie: “la ‘fine del mondo’,

si ammucchiavano una sull’altra rendendo il tutto una tragicomica ... poco

tragica ma molto comica: “Zeus saettava con Ra, Budda  continuava a

mangiare mentre dee  e dei  Mu dibattevano ferocemente con gli Atlantidei;

l’ologramma era nel panico e si materializzava un dilemma: "A chi è stata

assegnata la parte del protagonista?"

Era ora, i pirati e le corsare stellari dovevano tornare all’esperimento, trovare

l’accesso al mistero, al buco nero, ed impedire l’intervento del Sistema-Male.

Tutto sarebbe naufragato se il sommo, e la somma, tra gli dei  ‘il Nibiru

spietato'  fuoriusciva dall’antro.

Ciascuno, sulla terra, doveva oramai fare il suo corso, la rinascita è interna,

personale!   Chi aspetta ‘dall’alto’ un miracolo non può che auto-negarsi

l’unica forza capace di compierlo: Se stesso!  -Joule-

14.1

L'essere se stesso completa un mosaico di vite ove

chi attese dall'alto non fu che un piccolo

frammento nel giro del mondo...

che inconsciamente seppe di aver tal forza..

ma non chiuse il cerchio.  -Occhi digatta

Un’ultima raffica di versi, poesia dall’Anima concentrata:

" Vivo su questa pianeta, in cui ‘RA è diventato Aton …

mitica placenta fertile dell’universo ..del sole, della luna,

di venere e l’arcano Sirio… Vivo come un estranea,

come se niente mi appartenesse. Soltanto vago,

non come  sognatrice, ne svogliatamente

- sento soltanto tristezza e dolore-.

Amo le nuvole perché si trasformano in pioggia nei miei occhi

e mi sento  per un po’ libera. Amo il silenzio e lo abbraccio

come un cipresso che stringe la sua lapide,

fedele a quel marmo su cui, con le sue fronde spezzate,

scrive geroglifici sull’ epitaffio.

Guardo i tramonti, mentre il sole si spegne dentro di me

e quel viola e argento si mischiano aspettando l’oscurità.

Appare la Luna, anche se pallida, mi ha guardata a lungo

e poi, come una ladra, mi ha rubato i pensieri prima che io le parlassi…

Sotto questo cielo anch’ io sussurravo, ma Lei inganna,

sembra mi segua, ma è fedele al suo Sole.

Osservo le stelle, sono miliardi,… la stella polare abbraccia

la croce del Sud… il turbinio delle stelle disegnano l’occhio divino …

il ciclone cosmologico.. polverizza l’ ordine tra la vita e la morte…

Si, muoiono troppo.. tra terra e mare.. mi perdo in questo cosmo

complicato da contrasti ed anomalie, ed io un Anima errante,

convinta che ci sarà un feeling di continuità,

forse fuori dalla mente terrestre,

... io mi sento fuori dalla tua vista.". -Radovicka

Poi la nave stellare diresse verso il misterioso volto su marte.

 

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 13.3

 

13.3

L’ Indifferenza umana: “il peggior nemico nell' universo”...Radovicka

Indifferenza, che uccide un'altra anima in tacito ascolto… Su questo scoglio si

infrange l’anima come le onde, e si disegnano le architetture umane più

angosciose che la rendono.. presenza statica come un blocco di marmo.

A negare la conoscenza della vita è quel timore che, guardare l'altra anima

con  anima, possa  trasformarci … la vita diventa allora un duello con occhi di

cobra, “luccicata” da un ipocrisia bugiarda… La mia impalcatura scheletrica sa

che nel dubbio c’è sempre un’uscita, ostacolata da un lapide invisibile, da abili

sfumature e segni. Vincibile tristezza, rinchiusa dentro quella prigione come

ninfee candide sullo stagno pandemico. L’anima è una linea retta, non un

incrocio di campi magnetici,  è pura vibrazione.

Il supremo confronto con la tristezza , fa paura , è l’’impronta che trae da

un’enorme macigno, una scheggia e colpisce le membra... In quello spazio di

fuoco inizia da quella che ti appartiene, cerchi di alzare il pugno e batterlo

forte in segno di rivolta, per liberarti, … la tua vita desidera la libertà

nonostante sia nata …legata …..con le catene sociali… -Radovicka

Ed ad ogni pensiero, ad ogni verso trasmesso dall’Anima. una ‘falsa’ visione

si dissolveva; e luoghi di culto, creati dal terrore, riassumevano le loro

fattezze di cemento e bugie.

Il volto nascosto, la bestia, ricoperta di pelle umana, era visibile a chi, non a

fuochi fatui o luminescenti miraggi, aveva rivolto lo sguardo.

Nell’intimo essere, gli Umani stavano trovando la forza di combattere i

non-umani e, come faro nella notte, il cerchio in vibrazione, dell’equipaggio

della starship, ne aumentava la coscienza. -Joule-

Ciò che assumeva l'assurdo, inumano pensiero, era la totale indifferenza

verso un mondo che ‘non comprende il nulla’  …alimentando distruzione.......

distruzione inaudita nello scenario della non consapevolezza. -Occhi digatta

Gli Umani erano capaci adesso di affrontare l'impossibile...ma dinanzi.. uno

scoglio... che sembrava insormontabile: la Paura!, "quella paura del futuro,

dell'uso delle armi per assicurarne una buona fetta ai propri figli...la Paura di

non riuscirvi....la Paura di non sapere nemmeno fare un tentativo"....

Si guardarono negli occhi, uno per uno: cercarono, uniti per mano, di dare

un nuovo significato al terrore delle loro anime:"la Paura adesso era stimolo

all'azione...la Paura era divenuta Coraggio!!!"  -Katartica

Dare voce all’Anima, connettere i propri pensieri e, come in analisi, fare di

tutti le proprie.. paure e speranze

….. il coraggio non era cosi facile da acquisire… in molti Camminavano su

sentieri dolorosi ed ingannevoli, e nel dolore sei incerto, pallido e debole.

Nulla era come prima e tanti preferivamo quel silenzio casto come una pagina

vuota. Quel silenzio era fatto anche di disegni e calligrafia - retina dell’aria -..

pieno di curve e spigoli, linee intrecciate a plasmare l’architettura delle più 

profonde angosce… che l’infida luminescenza proteggeva….

Forse i versi sono ‘arte morta’, non sappiamo ascoltare, ci fermiamo a metà

della frase, abbassiamo gli occhi o giriamo le spalle, senza sorridere, o fingere

un sorriso… Mi capita .. Piango da sola, sulla triste via emersa dall’argento,

cercando quel .. azzurro, quel .. ombelico… il mio seme!

E la triste certezza del segno orbita nel cuore, la mia condanna, come fossi

sempre proiettata Lì, in quelle onde e quei cerchi fatti dallo spruzzo liquido di

macellati pensieri, forse peccatori; Eppure mi sento innocente, e non ho mai

capito i criteri del ‘giudizio divino’ che i non-umani hanno  riservato per i

terrestri.

Cap 14

Molti “perché” pongo ai tramonti giunti nel turchese,

ed ogni giorno di piùdivento scettica e agnostica.

Non ho capito cosa dovrei pagare in questo mondo ingiusto,

dove non navighiamo nelle stesse acque

e non abbiamo gli stessi strumenti.

Io navigo con una barca di carta tra sofisticati scafi,

faccio fatica nella tempesta e mi irrita la nebbia,

ma .. molti … nuotano e annegano nel mare… - Radovicka-

Dubbi e certezze, contrapposizione atavica messa a tacere dal solo dogma.

Consci della infinità stupidità degli uomini, i non-umani ne avevano

congegnati tanti, intessendoli negli usi delle popolazioni che man mano

asservivano.

La gigantesca Anunnaki, lasciata l’orbita nascosta dalla luna, si preparava a

lanciarne l’ultimo: nell’estremo tentativo di racimolare le ‘matrici di luce’

ancora ‘sopite’.

Nei passati diluvi non c’erano stati contrattempi, tutto aveva funzionato

perfettamente. Si era ricominciato daccapo, trapiantando i ‘prescelti’ nelle

terre asciutte ed insegnandogli ad adorare!

Ma stavolta era diverso, pur padroni della materia, i non-umani vedevano

l’onda coscienziale, l’invincibile tzunami animico inondare l’arido cuore umano

e contrastare: - l’arrivo del preconfezionato ‘giudizio universale’.-

Gli spettro-ologrammi preparati per il ‘finale’ venivano disturbati dalle

vibrazioni che il cerchio, sulla starship pirata, emetteva in crescendo.

Le scenografie ed i personaggi delle passate tragedie: “la ‘fine del mondo’,

si ammucchiavano una sull’altra rendendo il tutto una tragicomica ... poco

tragica ma molto comica: “Zeus saettava con Ra, Budda  continuava a

mangiare mentre dee  e dei  Mu dibattevano ferocemente con gli Atlantidei;

l’ologramma era nel panico e si materializzava un dilemma: "A chi è stata

assegnata la parte del protagonista?"

Era ora, i pirati e le corsare stellari dovevano tornare all’esperimento, trovare

l’accesso al mistero, al buco nero, ed impedire l’intervento del Sistema-Male.

Tutto sarebbe naufragato se il sommo, e la somma, tra gli dei  ‘il Nibiru

spietato'  fuoriusciva dall’antro.

Ciascuno, sulla terra, doveva oramai fare il suo corso, la rinascita è interna,

personale!   Chi aspetta ‘dall’alto’ un miracolo non può che auto-negarsi

l’unica forza capace di compierlo: Se stesso!  -Joule-

 

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 13.2

Cap 13.2

Ed ecco arrivato il momento: le trasmissioni si ammutolirono, un sottile sibilo

veniva trasmesso nell'etere. Quasi ipnotico, il silenzio-vibrante raggelò le

persone che erano lì, davanti a quello schermo incorniciato di nero. Anno

dopo anno aveva "lavato il cervello", inebetito, con messaggi subliminali, gli

spettatori, ..… miseri attori di una Pallida Vita. Le pupille di molti cambiarono

colore, l'Iride si restrinse, prendendo la forma dell'iride Felino, questi,

assunsero di conseguenza una postura rigida, quasi robotica, dalle

sembianze  animali.   –Dafne-

I sauroidi, quelli del bar ‘Orione’, erano di nuovo visibili, come pure  gli

androidi grigi,  bassi e capoccioni, e tanti altri, diversi in struttura e

dimensione, persino, i subdoli, esseri di luce mutaforme.

I veri esseri umani, al loro risveglio, avevano trovato il mondo cambiato, ma

…era come se…. lo avessero sempre, incosciamente, saputo: " i dominatori,

i prevaricatori, (quelli che Totò - grande 'filosofo' del ventesimo secolo-

aveva definito ‘ caporali ’)  erano non-umani, solo apparentemente integrati

e preparati, in realtà usurpatori, assatanati, predatori d’Anima.

Già, ..Anima e la sua immortalità.... Lei, che i risvegliati sentivano pulsare

d’immenso nel loro cuore; la matrice di punti di luce che i non-umani

volevano possedere.. e.. ora: “ Tiè! ” col cavolo gli esseri umani si sarebbero

fatti fregare.  -J-

Si...col cavolo che ci fregano!!", pensò Maja, dopo aver sbirciato quel che

c’era per cena; “ sembrava il particolare tipo di pasta che sua nonna

preparava a Pasqua, nel secolo precedente.... "Linguine al cartoccio, mi

pare.?!" credette di ricordare, mentre osservava il Prof agitarsi.!!....Sentiva

come una forza invincibile dentro sè, una certezza che tutto sarebbe

cambiato da allora in poi...Bastava credere nell'amore...e nella sua capacità di

operare miracoli.  -Kat

Per favore d4ny, ‘sulla tabella della  simulazione metti l’annuncio: - alle

22,00  tutti nell’aula delle lezioni.’- “Prof, c’e qualche novità” chiese Maja: -

Si, Maja ...al nostro satellite un improvviso lampo di radiazione dallo spazio

profondo .. il più potente finora registrato, ha sfasato gli strumenti

rendendolo temporaneamente inattendibile”… “Ma  non è tutto, dai

ricercatori della Web New Agency Space sono arrivati i nuovi dati” ,

quindi, rivogendosi  a tutti disse: “Bisogna studiare il nuovo robot, lo

chiamano wgj-rover, è specializzato nel raccogliere campioni dal suolo, a varie

profondità;.. La particolarità  sta proprio nella punta del trapano, capace di

afferrare anche parti sbriciolate, i frammenti minuti.. Vorrei illustrare proprio

questo… è un’informazione utile e ci aiuterà ad orientarci meglio nel nostro

viaggio. . “Faremo tardi.”. concluse con un sorriso sardonico in direzione di

Alex:  “ quindi  non mangeremo la sbobba  di bordo … ho anche prenotato,

andremo a cena al ‘Grottino azzurro’..di Capri ”. Ridendo l’equipaggio

prendeva posto a tavola, inondando Alex di  pacche sulle spalle. -Rad-

La cena si svolse allegramente, anche se, da un momento all’altro, era da

aspettarsi la reazione dei non-umani. Una parentesi tragi-comica aveva

segnato il passaggio dalla mensa alla sala studi: - Joule, visibilmente brillo, a

fine cena, aveva recitato alcuni  versi, -Inno - aveva titolato l’incitamento

impastato dal vino:

Nel temporale ho cercato, inutilmente, d’afferrare il fulmine

per fare della sua ... La mia potenza.

Poi, li ho conosciuti: senza costrizioni di fede, di razza o  pensiero,

nulla e nessuno, niente da lasciare,

moglie e marito, due,

distinti, esseri umani ma...

uno Spirito, Anima sincrona e folle mente.

Vulcanologi entrambi, ricercatori,

mano nella mano rifluiti, ... lava

nel magma ansimante.

Allo tzunami non voltare le spalle,

non rifuggire la terra che tremando s’apre

ma cercane il fondo, la ragione, la forza

e della sua, fanne la Tua ..Terrificante!

Ecco, alla catastrofe imminente

Tieni salda ..Anima, .. Mente e

con Spirito guerriero:

" Non gemere, ma cavalca morte

Torna ad essere l’infinito,

l’eterno di sempre"

Pat li aveva registrati e cercava di  armonizzarli, nel mentre il prof e

l’equipaggio facevano il punto della situazione:Il lampo è stato di breve

durata, Qwtre67 ha presto ripreso il suo normale funzionamento. Per noi

nessun pericolo,siamo stati protetti dal nostro schermo para-atmosfera ….

Gli esperti del Web Space stanno già cercando di capire l’origine

dell’esplosione -X -. così intensa” rapportò Alex -  “Alcuni indizi

fanno pensare che questa avaria è stata causata da getti di materia.

Viaggiavano in parallelo con la velocità della luce .. può darsi siano

frammenti di qualche stella, implosa su sé stessa a formare un buco nero.

Ho tenuto un symposium sul tema.. poco tempo fa .. ma non è stato

approfondito” aggiunse il prof. “Va bene, l’importate è che siamo tornati

nella normalità” commentò Maja, Prometheus  la guardò e, dimenticò, di

averle promesso una sorpresa. Si passò ad approfondire la tecnologia del

robot escavatore e, solo ora, le 4.00 passate, in ordine sparso, i pirati

e le corsare facevano ritorno alle loro cabine. -Rad- J -

L’allarme scattò improvviso, il sistema-male non aveva perso tempo!

NoiVibriamo, Maja, Radovicka e tutti gli altri, uniti in un cerchio d’energia,

trasfondevano coraggio, Dafne e Katartica dirigevano, verso l’azzurro

pianeta, la nave.

I non-umani, vistosi scoperti, avevano lanciato la controffensiva  e

devastavano la terra; confidavano nel panico, la paura, il terrore!

Effondevano, nel contempo, false visioni al fine di confondere e catturare 

Anime d’esseri umani non ancora svegli.

Anche gli insensibili poterono sentire il lancinante grido d’allarme della

nave, ..la starship pirata: .......  -J-

 13.3

Mai come in questo momento c'era bisogno di stare uniti.. gli eventi, indotti,

mutavano il pianeta e i non-umani cercavano in ogni modo di portare con sé

anime dormienti, seminando distruzione ..il dolore del mondo era un grido

silenzioso.. ma negli occhi di chi assisteva, ‘sveglio’ , c'era qualcosa che

nessuno, avrebbe mai potuto portargli via.. “ la dignità,.. la capacità di

ricostruirsi ..sempre!”  Da una parte all'altra della terra una corrente benefica

si spargeva e infondeva forza e coraggio.  -aRduSogno-

L’etere si riempiva di pensieri ‘pesanti’ che, ricadendo, bloccavano le armi,

paralizzando i  non-umani:

….E sono sparite le melodie preziose del mio profondo cuore… ho usato le

cadenze per i miei respiri.. ho usufruito degli intervalli per amare, per

meditare su tutto. Il mio diapason ha rovesciato la chiave di violino.. e .. non

è più: sinfonia! Rondine migratrice  hai cercato, nella pioggia e nel tuono,  di

diventare un'aquila vestendo di lampi le tue ali… Anche le mie lacrime amano

la pioggia, perché nessuno le nota mentre piango,.. nessuno sta li a

guardarmi, mosso da curiosità, non… d’amore umano!

Le mie tristezze? .. sono povere tristezze, comuni…di tanti,

Le mie gioie? .. semplici…ed i peccati?.. banali…

Oggi quest’anima pensa di morire… perché stanca e stufa… perché ogni

architettura umana le porta angoscia…  perché sono spirito rassegnato …

malinconia....... Anche ‘tristezza’ ha paura di allontanarsi dal mio essere

perché: in nessun altro trova quella ‘egemonia’ che ha su di me…

Vetrate di cattedrali tremano …lo spettro gira nel Duomo… specchio in stile

gotico, divino e illusorio… Ogni luogo una chiesa, un rosario di tristezza, una

falsa promessa .. dinanzi alla mia anima, sette volte dolente….

Eppure li hai visti i  peccatori… gli usurpatori .. i profanatori del tempio

vero: ' Quello che hai nel cuore e ti parla d’Amore' … e questa anima

….rovescia i suoi versi..

.......nella Triade.

L'infinito, l'essere umano, l'eternità .. si fondono nel mistero ..si intrecciano

nelle architetture da decodificare con l’archetipica lingua dell'Anima.

L' Olimpio che déi vulnerabili abbandonarono .. alla ricerca del nostro

Tempio…?. Un dolore con cui hai convissuto, come un malato la sua cronicità.

Sei, a volte, più cosciente del solito,ed inizi la manovra analitica.. ti concentri,

cercando un modello, una forma.. un linea.. un anello.…ma trovi soltanto un

piccolo segmento, ridotto fino ad un puntino.. E  proprio quel puntino ..

torna a colpire, come un proiettile, al centro dell’orbita .. il cuore.

Stranamente il mio cuore non si spacca.. ma crea una serie di cerchi, come

 una pietra lanciata in un lago, concentriche onde.. di possibilità. Lì , osservo

gli anelli.. e pezzetti d'esperienza; penetro, non come un libero elettrone, ma

come un pianeta ben posizionato … Fermo.. Statico .. Artico..

Ho voglia di unire quei pezzettini… Non so, se tutto ciò che mi circonda mi

appartiene .. non ricevo vibrazioni..  L’ Indifferenza umana: “il peggior

nemico nel universo”.... -Radovicka-

 

 

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 13

 

 

“ i satelliti in questo momento stanno navigando in direzione della

costellazione di venere.. i dischi d’oro registrano.. e il mio cuore.. suona …ho

bisogno di voci.. ho bisogno delle immagini di Maja…della sua voce .. di lei.

Affrettò il passo per tornare alla nave:- vorrei  tanto sapere cosa ne pensa

lei di quest’amore”. Si chiedeva pensando ad alta voce: “Adesso, qui, mi

rendo conto che la vita è fatta di attimi.. (ha ragione Maja)..

Sto riflettendo su cosa è Amore.. sono stato deluso… e mi sono immerso nel

lavoro e in avventure occasionali, strampalate… è brutto dirlo ma è cosi:  Ho

dato poca importanza ai rapporti affettivi perché la carriera per me era tutto!

Si, sto pensando.. cos’ è vero amore? ...Un sentimento che non ha limiti ,

confini… supera ogni ostacolo e si distende nell’immensità.

Il più bello dei sentimenti:.. che ti riscalda il cuore nelle grigie giornate della

vita… che ti ascolta quando hai timore … che sa abbracciarti quando hai voglia

di tenerezze… chiuse… dentro ad uno cuore che raggiunge l’indefinito in ogni

battito.. sussurrandoti:. ‘l’amore è sentirsi un’unica cosa con l’altro fino a

raggiungere l’equilibrio cosmico e toccare le stelle.

Avevo paura di innamorarmi… ma al cuore non si comanda, e adesso, come

l’adagio di una tempestosa sinfonia, lo ritrovo qui, scaldare le mie vene.. in

sintonia con il mio mondo interiore… -Radovicka-

 

Cap 13

Della festa della sera precedente, nella grande sala della regina tra le navi

spaziali, ora pirata, rimaneva l’acre odore di fumo delle divise bruciate con le

relative cariche ‘convenzionali’. Il comandante con i suoi asserviti erano stati

rispediti al mittente: presso l’Ammiragliato terrestre sede della

globalizzazione umana e non-umana, coordinata dall’interforze, deviata

dall’entità. La fabbrica d’Anime semi-addormentate, cloni di quelle dell’essere

umano, imprigionato e munto dai non-animici ( i marse, i sauroidi e tutto il

resto - quelli che i terrestri avevano di secolo in secolo denominato ‘dei,

mostri, demoni, alieni, non-umani’) si era disintegrata con l’esplosione. Ma il

centro del Sistema-Male era ancora là, oltre il buco nero e l’intero equipaggio

ne era cosciente. La paura aveva risvegliato i sensi anche dei 7x(X)y7 ( gli

esemplari umani che, le interforze deviate, avevano con l’inganno, portato a

bordo), e s’era trasformata in furia quando dallo schermo era stato

trasmesso l’ultimo progetto secretato dell’ammiragliato, che Pat ed Occhi di

gatta erano riusciti a decodificare.

Celato nelle profezie di Bahia c’era il piano particolareggiato:

- Ritoccato, com’è in corso, il geomagnetismo del sole e della terra, si

muoveranno le placche con Eruzioni, piogge torrenziali, terremoti e

tzunami consequenziali.  Il sole, sollecitato, darà vita, anticipata e

amplificata, alla Tempesta solare perfetta. -

Sarà bloccata, a questo punto, tutta la civiltà!

72 ore di buio totale, per l’emisfero opposto, quando la terra, cesserà la sua

rivoluzione.  Invertiti i poli magnetici, la terra girerà in senso

antiorario attirando, inesorabilmente, i corpi celesti e… dallo spazio... il

Gigante .. (col  torace enorme, chiuderà Anime incoscienti, dentro il suo

cuore nero)... Nibiru, naturalmente, già nei geroglifici  tracciato:.. un

immane buco nero alato .... l'anti-Vita … da sempre!-

I pirati e le corsare erano più che mai consapevoli della difficoltà di quanto era

necessario  compiere, ma non c’era null’altro da fare: “Attraversare il buco

nero, l’ano e l’occhio dell’universo, raggiungere la dimensione dove

stazionava il Sistema-Male e distruggerlo.

La dottoressa Radovicka stava rimuovendo i chip di controllo che erano stati

inoculati dalle interforze, Maja e la Ricercatrice di sogni preparavano tutti alla

auto-analisi, ed attraverso una lieve ipnosi, facevano in modo che l’energia

animica distruggesse  quelli non rimuovibili chirurgicamente.

Lo stato coscienziale aumentava a dismisura, ora che ciascuno aveva preso

contatto diretto con le componenti della triade: Spirito-Mente-Anima.

La pilota Dafne e la navigatrice Katartica erano intente  a perfezionare, col

Prof il calcolo della traiettoria ideale per effettuare il - salto ‘quantico’

vibrazionale-. ed attraversare indenni il buco nero.

L’attività era febbrile ma il morale alto, lo spirito ama  scalare, oltrepassare

montagne e confini e la ciurma sentiva d’essere Uno Spirito.  - JouleSal -

13.1

Erano stanchissimi  quando tornarono alle loro cabine, il prof s’era messo a

sedere e controllava i calcoli ..senti bussare..  poi il rumore della porta.. si

girò e vide Maja bella come il sole…le sorrise ..l’ aspettava.. Maya lo salutò e

disse.. “dall’ osservatorio sono arrivati queste foto.. non sono molto chiare,

lievemente sfocate.. ma si nota lo stesso… - No - interrompe professore..

adesso non possiamo più andare avanti con l’immaginazione.. ci vogliono

conferme … - “ Si, è cosi” disse Maja “ma in tanto guardiamo queste foto”.

….. ne erano coscienti: il tempo era breve , avrebbero dovuto sfruttarlo

abilmente per passare indenni attraverso il buco nero e le loro paure....

Ma Prometheus, sapeva anche che con la nuova vitalità che aveva dentro,

con la forza di una compagna forte al fianco, come Maja, nulla avrebbe

potuto fermarlo nella ricerca di quell' equilibrio cosmico, per cui tanto aveva

lottato nella vita...Sorrise a Maja e osservò meglio la foto ... lei, intanto,

leggeva il rapporto: “Dalle osservazioni compiute, è un dato di fatto che

esista dell’ acqua sotto forma  di ghiaccio sui poli del pianeta rosso. Si

suppone altresì che dell’acqua possa esistere e scorrere come  fiumi sotto il

suolo” – “ Si” apostrofò il  prof … “fresca come il profumo della tua pelle”… Il

loro sguardo parlava con la lingua del amore. - Rad - Kat - J -

 

Passarono la notte insieme levandosi di buon ora, dal centro, il responsabile

Wooden, aveva lanciato il segnale per i preparativi del personale ripetendo:

la nostra navigatrice Katy ha  tutte le indicazioni.. ed il kit necessario”.

-“Toccherà abitare in un spazio 200 metri quadri” chiarìva Kat “dobbiamo

prepararla al meglio... la nostra simulazione sarà la più realistica mai

realizzata” – “Non siamo al grande fratello..” raccomandava Occhi di gatta:

“dovremo mettere in atto il massimo della serietà,.. un piccolo errore

sarebbe fatale! Saranno 200 giorni ..il tempo per  compiere il viaggio”.

Dalla Agency Space Ita, la segreta filiale toscana del Prof, era arrivata la

ricostruzione extra 3D dell’ambientazione marziana. -“I  membri dell’

equipaggio sono pronti a sbarcare” - disse Dafne “ la navicella è entrata

nell’orbita … ricordate che la comunicazione, arriverà  in ritardo,.. quasi 50

min”  - “ No, saranno 30 .. i minuti..” precisò Prometheus: " E' molto

importante raccogliere campioni rocciosi ed effettuare, sul suolo, indagini e

misurazioni chimiche”,  - E non dimenticate di connettere gli encefalo-

misuratori” aggiunse la Ricercatrice di sogni facendo gli ultimi controlli  agli

strumenti.

Alla consolle, NoiVibriamo diede l’Ok – “Sarà il centro di controllo ad

annunciare la prima passeggiata?” chiese la Pergamena bianca,  

- nel blog dell’ equipaggio, l’emozione era palpabile, ..

– “quante uscite sono programmate?” chiese a sua volta, d4ny3L4 …. –

Sono previste tre uscite nel simulatore marziano, la prima  durerà circa

due ore” rispose Alex mentre salutava via radio i tecnici.. “

Il collegamento con i mass media si farà più tardi”… affermava JouleSal

dando risposta alla Pergamena e rimandando a Sophia le coordinate giunte

dall’ Agency. Maja e Radovicka erano intente a connettere Sally con Mac e

Semprepazza  con Spitama per amplificare le onde percettive e coprire

l’intera gamma probabilistica dei potenziali spettatori.

Lo scopo della intensa attività era semplice: Mostrare il vero volto

dell’universo all’umanità intera, utilizzando la stessa tecnologia che il potere,

ed il sistema-male, usava per sottometterla, vale a dire ‘la tele-visione’.

Avrebbero oscurato le programmazioni terrestri e trasmesso la diretta del

loro esperimento, con la speranza di ridestare la Coscienza dormiente, e dare

la sveglia ad Anima negli esseri umani. L’effetto Maharishi1 avrebbe fatto il

resto, aumentando in maniera esponenziale il grado di coscienza.

Lo sguardo umano, spogliato dalle convenzioni indotte, sarebbe stato in

grado di scoprire il non-essere-umano che lo ingannava ed ingabbiava

attraverso i circuiti sottopelle ed i messaggi subliminali tele-trasmessi.

Un silenzio ‘ pesante ’ riempì la sala  col suo carico di pensieri, aspettative,

angosce e speranze, Maja sondò la sintonia vibrazionale quindi ribadì:

“La nostra non è una missione che ‘dobbiamo’ compiere, non vi saranno

martiri tra noi, per o di qualunque causa, ma uno scopo che ‘vogliamo

raggiungere. Sia chiaro, sorelle Anima, fratelli Spirito e Menti risvegliate,

perché la differenza sta nel fine, non solo nella sostanza:"Ciò che si deve.. lo

si fa male, Ma ciò che si vuole lo si fa bene, stupendamente Bene!

Grida di gioia,  ed urli di battaglia, ri-cacciarono il silenzio nel siderale anfratto

e nella sala salì la giusta tensione per dare inizio alle  ‘cosmiche danze ’ 

-Radovicka- Joule-

13.2

Ed ecco arrivato il momento: le trasmissioni si ammutolirono, un sottile sibilo

veniva trasmesso nell'etere. Quasi ipnotico, il silenzio-vibrante raggelò le

persone che erano lì, davanti a quello schermo incorniciato di nero. Anno

dopo anno aveva "lavato il cervello" con messaggi subliminali gli spettatori, ..

ebeti… spettatori della loro misera, Pallida Vita. Le pupille di molti cambiarono

colore, l'Iride si restrinse, prendendo la forma dell'iride Felino, questi,

assunsero di conseguenza una postura rigida, quasi robotica, dalle

sembianze  Animali –dafne-

I sauroidi, quelli del bar ‘Orione’, erano di nuovo visibili, come pure  gli

androidi grigi,  bassi e capoccioni, e tanti altri, svariati in struttura e

dimensione, persino i subdoli esseri di luce mutaforme.

I veri esseri umani, al loro risveglio, avevano trovato il mondo cambiato, ma

…era come se…. lo avessero sempre ..incosciamente saputo: " i dominatori,

i prevaricatori quelli che Totò (grande filosofo del ventesimo secolo) aveva

definito ‘caporali’ , erano non-umani, solo apparentemente integrati e

preparati, in realtà usurpatori, assatanati predatori d’Anima.

Già, Anima e la sua immortalità, Lei, che i risvegliati sentivano pulsare

d’immenso nel loro cuore; la matrice di punti di luce che i non-umani

volevano possedere.. e.. ora: “ Tiè! ” col cavolo gli esseri umani si sarebbero

fatti fregare. - Joule-

 

 

 

Note: 1) Ogni specie ha una mente collettiva a cui tutti i membri "individuali" di quella specie sono collegati. (sindrome delle 100 scimmie).Una volta che un certo numero all'interno della specie ha trasferito la nuova Conoscenza a livello collettivo, viene raggiunto un punto di "massa critica" ed avviene, come per miracolo, il mutamento evolutivo, per tutta la specie, a prescindere dalle distanze che li separano.

Questo fenomeno meraviglioso è chiamato anche Effetto Maharishi, si sostiene che - Per ottenere l'Effetto occorre con un numero di persone ridotto alla radice quadrata dell'1% della popolazione mondiale.

 


 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 12

Post n°19 pubblicato il 10 Marzo 2011 da joulelife

Cap 12

L'amore si inocula nelle vene e comincia il suo cammino

verso quei luoghiprofondi dove metter radici …

E’ la cosa più difficile.

L'Amore è libero di scorrere se gli permettiamo di essere libero ..

...anche d'esistere.   

-lapergamenabianca-

“L’ho letto anch’io” poi disse, rivolto all’infermiera : “Ma, a me pare, che non

avesse un finale, sai uno di quelli in cui ti aspetti la scena travolgente  o il

'giallo' , il capovolgimento di fronte ma ...Tanti. Ricordo il  primo, ciclico,

particolare, e l'altro,  quello  profondo, introspettivo: ' la fagocitazione del

male cosmico e  la sua distruzione attraverso l’eliminazione di se stessi..”

Aspetta..” disse l’infermiera “ mi sembra di averlo ancora nell’armadietto

e corse a prenderlo col disappunto del chirurgo e l’anestesista che si

guardarono.. come a chiedersi: “Ma questa, chi è?!”

L’infermiera faceva ritorno, aveva con se, non il libro, ma un fonendoscopio.

Ed il volto teso, era quello dell’ufficiale medico Radovicka. Era accorsa alla

richiesta di aiuto di Maja che non riusciva a sottrarre il prof dagli incubi che la

past-line gli procurava attraverso un sonno artificiale.

La navigatrice Katartica all’ S.O.S aveva invertito la rotta, sorda agli ordini

contrari del comandante che s’era ritrovato guardato con occhi venati

dall'odio. Al gesto d’estrarre l’arma la Ricercatrice di sogni lo aveva steso con

un calcio ben piazzato. Dafne ed Occhi di gatta avevano fatto il resto.

Al grido – Noi Vibriamo – il comandante ed il personale asservito era stato

impacchettato e d4ny, lapergamena, Sophia, la ciurma tutta, con Pat, Sally e

Mac  s’era prodigata nella manovra riuscendo in pochi minuti ad atterrare e

portare soccorso a Maja e il professore.  -J-

Tutti insieme attorno al corpo del Prof.. li’ inerme ad attendere un no so che

cosa. Era in una Non-Realta'..sentiva voci, vedeva Immagini ..Ricordi di una

Vita che Fu.. e quella che gli stava sfuggendo dal petto.

Radovicka gli  fece bere dell’essenza di favole ed una calda, trasparente LUce,

gli scaldo' il cuore.  Era la Fata D'Amore: Sensuale, innocente, ammaliante,

materno  che lo prese tra le braccia e lo porto su di un letto  di Soffici

Nuvole. Elfi e Trilly-fatine gli svolazzavano attorno, intonando una sinfonia

con  flauti e violini in crescendo... Riconobbe gli Anelli, restituiti a Saturno,

poi altri Anelli quelli di Giove ..Incredibile.. La Fata abitava li' da Sempre  e

scacciava l’antitesi: la strega degli incubi, dell’amore mortale. -Dafne-

Prometheus stava meglio… libero, come lo era l’equipaggio, dall’Ammiragliato,

dai marse, dalle interforze, dalla past-line, dal comandante, dall’entità;

il sonno tornava ad essere ristoratore, re-indirizzava i sogni ad Est  ad

inquadrare la terra dove .. intanto    -J-

il chirurgo era uscito da una porta posteriore. All'ombra di un albero

si era acceso una sigaretta. Faceva assai caldo, l'estate era esplosa, ma lui si

sentiva raggelato:gli capitava sempre così,quando gli andava male un

intervento. Trasse una profonda boccata di fumo,respirandolo a fondo,

prima di lasciarlo sfuggire verso l'alto. Seguì le volute dissolversi incontro al

sole. In cielo non c'era nemmeno una nuvola... Ad una distanza abissale,in

una galassia remota del primo universo, c'era la Starship con il suo bizzarro

equipaggio festante:il Prof. e Maya erano appena tornati a bordo.

Il sogno era stato lanciato. Ed ora seguivano con apprensione l'evolversi

della situazione sullo schermo panoramico della sala comando.

Il Prof. stringeva forte la mano di Maja, quando una delle due nane cominciò

ad aumentare palpitando di luminosità. Il  pianeta era stato salvato, ma

era necessario annientare la forza gravitazionale 'residuale' dell’entità che si

materializzava nelle nane azzurre. Qualcuno si chiese se fossero alla distanza

giusta, per evitare il colpo. La tensione montava. Il co-pilota Dafne aveva la

fronte imperlata di sudore. Il silenzio si fece spesso, carico di tensione

palpabile. Ad un tratto,ci fu il lampo:il disco luminoso,della prima,aveva

conglobato pure la seconda in un'unica sfera enorme. A quel punto tutte le

attenzioni furono rivolte al nuovo capitano della nave. Questa era assorta

sulla sua poltrona. Quando riaprì gli occhi,l'intensità luminosa della sfera era

leggermente calata. "E'tutto ok!" rassicurò il piratesco equipaggio.

"Ce l'abbiamo fatta:devo complimentarmi con ognuno di voi. E, in

particolare,con il nostro Prof..." Lo cercò con lo sguardo, ma era sparito.

Pensò per un attimo quanto fosse schivo quell'uomo, prima di dedicarsi alla

festa che si era scatenata a bordo. -W-

Fu fatta srotolare la nuova bandiera che OcchidiGatta aveva stilizzata facendo

in modo che le gradazioni del verde, del rosso e del blù lasciassero

intravedere la doppia clessidra " perché.." stavano ora tutti urlando in coro: 

" non era più tempo di aspettare, - di farsi comandare.. -adesso i pirati e le

corsare dello spazio - avrebbero distrutto - dalla fonte il Male - e liberata la

Sorgente". Sembrava rivivere le scene di Matrix, un film ispirato dalla

Coscienza latente, e gli uomini e donne della nave si scatenavano in un ballo

ancestrale. -J-

Su ‘ La pergamena bianca ’ era

tratteggiata una clessidra

che inondata da fotoni,

al sole nascente,

rimodellò lo

spazio

e

iniziò!

Non segnava il

tempo ma, lasciando

cadere granelli di poesia,

raccontava una storia. Poi,

volta, ricominciava...mai la stessa

 

Il vascello ‘Woodenship’ è di solido legno

come Spitama’ l’albero maestro. Nutriti

e dalla ninfa ‘Dafneland’  fortificati

NoiVibriamo’ con vele d’Anima

all’impetuoso ‘SorrisodiVento’

Muove la folle rotta: Mente

‘Semprepazza’ che volitiva

frange indomiti flutti.

Pirati mai sazi

e

Corsare riarse

con Occhidigatta’

indagano l’orizzonte,

Alla ricerca diun Sogno

e della Katartica  visione.

L'a pergamenabianca' ‘Alex’

Sophia,Radovicka’,d4ny3L4’

con Capitan  JouleSal  tutti in uno

Spirito errante nel mare della webpoetica

 

Il Prof.,come Neo, si era rifugiato nella sua cabina con Maja. Si stavano

amando con tutta la forza di coloro che hanno visto la morte in faccia.

Ed ora ri-assaporavano la vita con ingordigia sfrenata. Alla fine ristettero uno

nelle braccia dell'altra. Lui si girò sul dorso, Allungò una mano e prese una

sigaretta dal pacchetto di Lei. L'accese. Aspirò una boccata.

Il senso di malessere tornò:era come se una parte di sè fosse morta.

Un angolo del suo cervello avesse smesso di funzionare, come se il suo

cuore non pompasse più con la stessa forza. Vide le volute di fumo

dissolversi basse nella cabina. Improvvisa, ebbe la visione dell'estate sulla

Terra:il sole caldo,il cielo terso...  -W-

La  sua visione dell'estate terrestre:il sole caldo, era ancora associata , il

giorno seguente, con il Pianeta rosso (per lui il pianeta dell’ amore non era

Venere ma Marte).. Gli occhi erano sempre Lì sulla  sonda  e le foto che

 elaborava: ..quel volto umano non era visione.. ne immaginazione.. Anzi

l’ultima foto era  di un umano….. nudo (un po’ come Adamo) -spero non

imperfetto come lui- pensò  mentre camminava sul terreno rossiccio del

pianeta.. Si chiedeva se le prime foto fossero cosi scadenti solo perché il

volto era un miraggio creato dal rilievo delle dune ...oppure..  rifletteva:

'sembra guardi il cielo'. I colleghi lo avevano legato ad un fenomeno celeste.

..lui non aveva mai creduto fin al fondo a questa storia ..

Questo umano…lo incuriosiva,  cercava una conferma…. “Mi tocca chiamare

Maya per i nuovi campioni” pensò: “ I satelliti in questo momento stanno

navigando in direzione della costellazione di venere.. i dischi d’oro

registrano.. e il mio cuore.. suona …ha bisogno di voci.. ho bisogno delle

immagini di Maja della sua voce .. di lei.  -Radovicka-

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 11

 Cap 11

Il prof era stufo di riflettere a lungo..(prometheus: colui che riflette prima)

Dai, meglio lasciare alla spontaneità ’ pensò, si alzò e mosse verso l’occhio

di vetro puntato alle stelle. Gli piaceva sempre vedere quel video.. (la

curiosità….non ancora certezza  scientifica)…erano le immagini registrate dalla

sonda “Coscienza” che mostravano un affascinante orizzonte blu , troppo

blu ..tanto che gli scienziati lo avevano confuso per acqua salata Eppure

quello che era ancora più strano era quel fango rosso… la ..past-line  …come

fu codificata.. ma se l’acqua risultava assente, cosa creava questa massa.?".

-Radovicka-

La "past-line" di questo color blu indefinito, era composta da particelle di

non-materia che si modificavano in base all'umore o all'empatia dei

cosmonauti in loco. Adesso, con la grande euforia d'Amore, il suo Colore

cangiante, mutava verso un Rosso Porpora, quasi Vellutato a ricordar.. e..

eh… Si, anche se a prima vista poteva sembrare piacevole all'occhio..

affascinante e innocua, in realtà era davvero pericolosa. Lo sapeva bene il

professore che conosceva le sue capacità di confondere i pensieri.. Se il

colore virava con le emozioni.. era essa stessa che tuttavia le provocava.. ti

plasmava la mente facendoti credere che tutto stesse scorrendo

normalmente.. ma in realtà...aveva la capacità di bloccare lo scorrere del

tempo.. Se fossero rimasti ancora un po' .. non sarebbero più partiti.

- Dafne - aRduSogno -

Stricnina, pensò, all'inizio, poi, quando le immagini nella mente cominciarono

a fondersi assumendo tinte incandescenti, ricordò:i funghi allucinogeni.

In quel momento una voce suadente si fece largo: "Ho messo una zeppa nel

sistema temporale di questa dimensione. Il tempo adesso è fermo. Non c'è

spazio per l'azione. Sono accanto a te..."Il Prof cercò di girarsi,ma si rese

conto di avere gli occhi chiusi e di non riuscire ad aprirli. Di girarsi,manco a

parlarne:una statua si sentiva. La voce continuò:"Sono stata costretta:i tuoi

alleati stavano per commettere un grave delitto contro questo pianeta. Esso

si è prestato al gioco, ma era assurdo che accadesse l'irreparabile."

Il Prof. cercò di sottrarsi all'influenza che ne faceva un guscio vuoto, provò a

chiedere:"Chi sei?" La voce, ancora più suadente:"Hai già capito,chi sono, e

sai che scorro con il tuo sangue ormai. Abbandona quella sovrastruttura

che ti impedisce di riconoscermi e di accettare una nuova realtà. Io sono la

regina di coloro che hanno attraversato l'infinito. Adesso vogliamo di

più, vogliamo poter essere energia pura, cristalli trasparenti, senza più

frontiere. La guerra del Cerchio Primevo è perchè non si vuole che ci si

affranchi dalla schiavitù dell'acqua."

"Voi volete distruggere ogni cosa, eliminare ogni ordine che regola universi

e dimensioni:sarebbe un caos inaccettabile. La realtà necessita di scansioni

ben definite, altrimenti non esisterebbe più nulla..." Gli parve di udire

qualcosa di simile ad una risata. "Favole del Cerchio Primevo. La nostra

ambizione non è cieca:siamo umani come te; avevamo nel nostro sistema

una più alta consapevolezza:abbiamo deciso di tornare alla dimensione

batterica per andare oltre l'impensabile. Per farlo ci siamo ricoperti del

ghiaccio di comete. Così facendo ci siamo ritrovati ad un livello ancora più

alto:ci manca solo il tuo aiuto ,così non avremo più bisogno né di tornare

all'origine, né del ghiaccio che ci protegga."

"Non è possibile...non è possibile..." ripetè il Prof., poco convinto.

"Cerca di capire:se avessimo voluto ucciderti, adesso non saresti di certo quì.

Lo avremmo già fatto da un pezzo. Vorremmo che tu acquisissi una

coscienza della situazione:tu mi vuoi, la tua carne mi desidera, mi cerca,

devi solo lasciarti andare: quel che verrà fuori sarà l'anello mancante. Non

sarà nessuno di noi due a farsi cristallo di energia pura.Potremo vivere per

quel che ci resta su questo pianeta e morire con esso, quando sarà il

momento. Ricorda:'non siamo più i mangiatori d'arsenico che divorano gli

interspazi tra le dimensioni e gli universi. Siamo noi,adesso, i facitori di

realtà." Oramai il Prof. era sul punto di alzare bandiera bianca. Non riusciva a

vedere via di scampo alla situazione. Quella voce gli scavava nel cervello,

rivoltandolo come un vomere d'aratro. Del resto, non riusciva a trovare un

argomento contro: era legittima aspirazione, quella di affrancarsi del tutto

dalla schiavitù della materia."Della Starship e del suo equipaggio,cosa

sarà?" chiese rassegnato."Proseguiranno il loro viaggio,convinti della

riuscita della missione, se un dubbio potrà sorgere, sarà solo un'antipatica

reminiscenza."

In quell'attimo in cui il Prof. cedette, tutto d'intorno, un soffio di vita si

produsse, scuotendo piante ed erbe in una pulsazione all'unisono. Sentì di

avere ripreso le funzionalità motorie. Adesso poteva vederla. Sì, era lei, la

donna del comedor in Guatemala, dieci vite fa. Allora non gli era

parsa, razionalmente, così bella come ora gli appariva:era un sogno, ma

ancor più, l'essenza che promanava da quel volto,dalle membra,da tutto il

suo essere. Non si rese conto del decollo della scialuppa con Maja a

bordo. Non pensava più al missile che stava per essere lanciato nel ventre

della nana azzurra. Nulla aveva più importanza:il suo era un'avvilupparsi

selvaggio di sensazioni e pulsioni. Il suo corpo aderiva, in modo selvaggio, ad

una brama atavica. A tratti, gli pareva di esserne divorato e,a sua volta di

divorare con un fuoco che, mai avrebbe pensato di possedere. -Woodenship-

Divorare, amare, e ciò che divora o ama ha fauci o labbra aperte.. ed ora

proferivano parole: “Possedere un fuoco è come dominare l'indicibile, tu

ne sei artefice o vittima … chi vincerà tal sfida?”   -Joule-Occhidigatta

La donna guatemalteca gli venne incontro, ammaliante, affascinante,

seducente come non mai....Al Prof parve di scorgere nei suoi occhi lo

sguardo di tutte le donne della sua vita, le donne che aveva profondamente

amato : la madre, le ex ....ma ,soprattutto, Maja, anche lei...per

un attimo stampata sul volto di quella donna! Il prof si stupì di quanta

veemenza lo spingesse verso lei, di quanto magnetismo gli avvinghiasse la

pelle...Non se ne staccò.. nemmeno quando in Lei riconobbe la Morte!!- Kat

Fotogrammi a migliaia come risucchiati dentro un vecchio cine-apparecchio,

senza un ordine prestabilito, sempre più velocemente.. poi…      -J.

"Stop! "Un mormorio di delusione si sparse per la sala. Il chirurgo si strappò

i guanti, gettandoli da parte, in un gesto di disperata rassegnazione:

"Non c'è più nulla da fare:è andato!" Uscì di corsa dalla sala operatoria,

mentre una delle assistenti ricopriva il corpo, senza vita ormai, del paziente.

L'anestesista stava chiedendo se si conosceva l'identità della persona.

Un'infermiera, presente al pronto soccorso, al momento dell'arrivo,disse:

"Pare che fosse uno studioso di sogni. Roba per sciroccati. Pare che abbia

pubblicato dei libri sull'argomento. Uno l'ho anche letto. Si firmava Ezechiele

l'astronomo..." "Brutta fine", disse l'anestesista. L’ altro assistente del

chirurgo:"Troppo messo male” aggiunse: “Quel volo nella scarpata...Era un

miracolo che fosse ancora vivo."  -Woodenship-

Nota.. Un finale drammatico ma ricco di fascino, gli amanti del genere, penso, possano ritenersi soddisfatti!

Chi, invece, propende per una visione estemporanea, un pò tragicomica, potrà, nel prosieguo, trovare qualche appiglio sul quale stendere, ad asciugare,- l’assurda- vita.’

Cap 12

L'amore si inocula nelle vene e comincia il suo cammino

verso quei luoghiprofondi dove metter radici …

E’ la cosa più difficile.

L'Amore è libero di scorrere se gli permettiamo di essere libero ..

...anche d'esistere.   

-lapergamenabianca-

“L’ho letto anch’io” poi disse, rivolto all’infermiera : “Ma, a me pare, che non

avesse un finale, sai uno di quelli in cui ti aspetti la scena particolare o il

'giallo' , il capovolgimento di fronte ma ...Tanti. Ricordo il ciclico,

particolare, e l'altro quello  profondo, introspettivo: ' la fagocitazione del

male cosmico e  la sua distruzione attraverso l’eliminazione di se stessi..”

Aspetta..” disse l’infermiera “ mi sembra di averlo ancora nell’armadietto

e corse a prenderlo col disappunto del chirurgo e l’anestesista che si

guardarono.. come a chiedersi: “Ma questa chi è?!”

L’infermiera faceva ritorno,  aveva con se, non il libro, ma un fonendoscopio

ed il volto teso, era quello dell’ufficiale medico Radovicka. Era accorsa alla

richiesta di aiuto di Maja che non riusciva a sottrarre il prof dagli incubi che la

past-line gli procurava attraverso un sonno artificiale.

La navigatrice Katartica all’ S.O.S aveva invertito la rotta, sorda agli ordini

contrari del comandante che s’era ritrovato guardato con occhi d'odio.

Al gesto d’estrarre l’arma la Ricercatrice di sogni lo aveva steso con un calcio

ben piazzato. Dafne ed Occhi di gatta avevano fatto il resto.

Al grido – Noi Vibriamo – il comandante ed il personale asservito era stato

impacchettato e d4ny, lapergamena, Sophia, la ciurma tutta, con Pat, Sally e

Mac  s’era prodigata nella manovra riuscendo in pochi minuti ad atterrare e

portare soccorso a Maja e il professore.  -J-

Tutti insieme attorno al corpo del Prof.. li’ inerme ad attendere un no so che

cosa. Era in una Non-Realta'..sentiva voci, vedeva Immagini ..Ricordi di una

Vita che Fu.. e quella che gli stava sfuggendo dal petto.

Radovicka gli  fece bere dell’essenza di favole ed una calda, trasparente LUce,

gli scaldo' il cuore.  Era la Fata D'Amore. Sensuale, innocente, materno,  

ammaliante  che lo prese tra le braccia e lo porto su di un letto  di Soffici

Nuvole. Elfi e Trilly-fatine gli svolazzavano attorno, intonando una sinfonia

con  flauti e violini in crescendo... Riconobbe gli Anelli e li restituì a Saturno,

poi altri Anelli quelli di Giove … Incredibile.. La Fata abitava li' da Sempre  e

scacciava l’antitesi: la strega degli incubi, dell’amore mortale. -Dafne-



 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 10.1

Cap 10.1

"Tu Sole...ed io Terra da te arsa, mio dolce Prof".. continuava sognante

Maja, arrotolando le parole tra i denti, quasi per ascoltarle meglio, mentre

dalle labbra fluivano i baci tra le sillabe... Katartica

Fra di loro, quella intensità d’ anima… che accade soltanto quando il battito

del cuore  “impazzisce”, una bella aritmia, una danza quasi tribale, antica.. –

“Tutto quanto intorno noi sembra diverso, è diverso l'emisfero sud,

costellato da crateri… ed io in quella lava Adoro dipingere questo paesaggio

tutto in rosso, come i nostri polsi, adoro  scrivere…come la fiamma dell’

Olimpio. Vorrei battezzare il nostro Tempio con l’eco : Ti amo!!!… e poi

diventarlo in una vera alchimia…”- disse Maya, - “Mentre quello dell’ emisfero

nord ha pochi rilievi e crateri, ma non è detto che lo scenario romantico non

possa continuare.. Vorrei essere la sonda Viking ( la prima che penetrò su

Marse) esplorarla…e, quando giunge il tramonto, scoprire che in realtà è il

cielo che arrossisce perchè è innamorato della notte”-concluse il prof. Rad.ka

Mentre facevano l'amore.. mentre i loro cuori si univano.. avevano avuto la

stessa identica visione.. li aveva colti nell'attimo stesso in cui l'amplesso

giungeva al culmine del piacere.. ed ora … il cuore batteva come impazzito di

fronte a questa nuova rivelazione. Anima aveva dato loro un segno ed  ora

ne custodivano il segreto, c'era solo da capire come decifrare quei caratteri

che ricoprivano l'incrocio luminoso delle stelle.. Maja corse a cercare carta e

penna ..per non rischiare di dimenticare anche un solo dettaglio.... aRduSogno

Le stelle erano lì, a formare percorsi ineffabili per chiunque , ma non per

loro.....C'era un segno, crociato, una retta e una perpendicolare sotto.....

A seguire un solo segmento verticale...Una cuspide, come una piramide che

punta verso l'alto.... Maja comicniò a prender nota: " T...I...A..." -Katartica

In quel segmento verticale… si numeravano i meteoriti 1000 caduti in una

volta.. una pioggia… “il grande imperatore delle Indie Giahanghir forgiò due

spade… e coltelli… Guarda  prof l’essere umano…pensa sempre alle

armi…ma le stelle non vogliono queste.”. disse Maja… - “ Due di Spade ??..

esprimono sentimenti contradditori.. forza bilanciata… ambiguità della

semenza umana”. “Si, le stelle non vogliono questo…ma l’ essere umano ha

i suoi handicap, come succede con la luce delle stelle; .. viene emessa in

tutte le direzione… e se il nostro occhio non la può vedere dipende soltanto

dal fatto che la quantità di radiazione che lo colpisce  è troppo piccola per

essere l’evidenziata” - replicò Prometheus.. – “Ma i miei occhi osservano

molto bene le tue pupille e godono lo spettacolo dell’ arcobaleno”. Disse

dolcemente Maja …-Radovicka - osservando le spade coi pugnali tagliare fette

di colore iridescente dall'arco per  trasformarsi e ricomporsi in una ..M..

come per Magia.   Sul notes  c'era ora  “ T…I…A…M .. appuntato  quando,

d'improvviso, gli anelli di Saturno lasciarono nudo il pianeta, il tempo

necessario per staccarsi e condensare una ..O.. incandescente,

ma rarefatta e trasparente, che annientò la roccia accerchiando

Maja e Prometheus in una carezza infinita.

Le lancette dell'universo erano ferme... all'attimo.. L 'Alba crepuscolare nella

quale si udì, per la prima volta, l'incantevole...    ..T..I..A..M..O....

palpitare d'Eterno. -Joule-

TI AMO.. Maja era senza parole.. si aspettava qualsiasi cosa.. ormai non si

meravigliava piu di nulla.. ma quelle due parole l'avevano spiazzata.. dove li

avrebbe condotti questo enigma che ai loro occhi piano si svelava ..cosa

voleva significare? Forse che l'amore era cio' che muoveva l'universo.. ciò che

faceva palpitare di vita tutto il creato.. prese la mano di Prometheus e una

corrente benefica attraversò le loro anime.. ma altri caratteri stavano

prendendo forma.. e con il fiato sospeso restarono in attesa di altre

rivelazioni... - aRduSogno-

Forme rotondeggianti apparvero nel firmamento, in mezzo a luci saettanti

come lampi nel cielo sereno di una notte d'estate.....improvvisa.. una chiave

di Sol, disegnata in rosso vivo: una chiave di violino, come ad ogni apertura

di spartito! Maja pensò che era soltanto l'inizio di una dolcissima melodia per

il mondo....e sorrise.. -Katartica-

La melodia del mondo stava per compiere un atto ‘imprevedibile’ giocando

sull'assurdo dell'aspettativa, quale sarebbe stata mai la rivelazione, una

sonorità, un mistero acustico che nessuno poteva sapere ma ..soltanto

intuire in un sommo silenzio....?... -Occhidigatta-

L'anima del piacere è nella ricerca del piacere stesso” -disse Maja tutta

contenta ..ma il prof non rispose ..il suo sguardo era immerso in un punto

come perso nel nulla.. – “Hai qualcosa che ti preoccupa?” -chiese alzando il

tono ed  attirando la sua attenzione. Il Prof fece una pausa, poi con una

cadenza lenta disse: -“Si, in effetti pochi minuti fa ho notato, sulle foto

prese dal satellite, una cosa molto interessante. ..un tatuaggio, come una 

cicatrice sulla la pianta rossa”  -“Da quali zone sono provenienti ?”  chiese

Maja”…   -“Da quel campo di dune.. del diametro di circa 140 chilometri”.. –

Da quella zona desertica?”  - “Si, proprio quella,ma il mistero è che..si nota

un volto umano” - “Un volto umano?” ripeté meccanicamente Maja -Rad.Ka

Cap 10.2

Il modulo era sparito da pochi istanti, ma al Prof. pareva fossero passati

decenni. Tutto sembrava galleggiare sospeso in una atmosfera di sogno.

Il sogno di Maja, seduta ai comandi della scialuppa, lo sguardo perso nel

cosmo onirico dalle evoluzioni dissolventi di immagini, storie e reminiscenze di

astronomia arcaica. Una strana inquietudine si era impadronita dei suoi

pensieri:voleva correre a svegliare Maya, per farla decollare, per fuggire da

quel posto che stava per diventare un'inferno. Ma qualcosa lo teneva

inchiodato lì, a pochi metri. Tutto taceva. Ogni cosa paralizzata, tranne la sua

mente che stava avvertendo qualcosa di sconosciuto... No, non del tutto

sconosciuto:provava un sottile calore che, dai polpastrelli, risaliva fino al

petto per arrivare alle mascelle.....W....

Quel sottile calore che faceva  pensare che l’amore è la più saggia delle follie

una dolcezza capace di guarire… un’amarezza capace di soffocare.

Iniziò a singhiozzare… chiudendo gli occhi e l’adrenalina, ciò che ci fa volare in

alto e fa mancare il fiato, continuava a fargli sentire battito del cuore.

Per la prima volta si rese conto che non sono le coccole o i baci di un

reciproco piacere, per amare non serve né il corpo né le parole:

il ‘batter del cuor ’  è tutto ciò che serve.

Pensava che questa relazione era vero amore… non voleva trascurarla anche

se gli  impegni di lavoro erano tanti.. si ricordò ..anzi.. di dover andare

all’osservatorio dove le sonde satelliti continuavano a raccogliere dati..

 

 Cap 11

Il prof non voleva riflettere a lungo.. ‘ Dai, meglio lasciare alla spontaneità

pensò, quindi si alzò e mosse verso l’osservatorio.. Gli piaceva sempre

vedere quel video.. (la curiosità  non ancora certezza  scientifica)…erano le

immagini registrate dalla sonda “coscienza” che mostravano un affascinante

orizzonte blu , troppo blu. qualcosa di indefinito… che gli scienziati avevano

confuso  per acqua salata, ma quello che era più strano era quel fango

rosso… la 'pastelina'  …come fu chiamata.. ma se l’acqua risultava assente,

cosa creava questa massa..   ..Radovicka..

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 10

Cap 10

Mentre le dune erano in movimento un gruppo archeologico vi aveva

scoperto dei fossili..  e delle rovine, chiare tracce …  Sumere?!.. su Marte?! 

La notizia venne data nel modo ufficiale  xeno-archeologia(o eso-archeologia)

aveva preso una posizione non chiara ed anziché evolversi verso uno status

decoroso e credibile, sembrava essere rimasta ferma in quella condizione

Errori... c’erano tanti errori e soprattutto avevano dimenticato di dare le

coordinate con le quali impostare le orbite dei due satelliti…  Il prof ripete e

insite sui calcoli ..marte è più leggero del pianeta terra ha una massa minore

e non viene presa sempre in considerazione.. si dovrebbe decidere sulle sue

stagioni… era sbagliata l’idea di tre, sono soltanto due stagioni.. (Radovicka)

E l'errore da chi fu inizialmente commesso? Certamente ora tutto stava

assumendo un aspetto diverso dal consueto.. c’era attesa.. (Occhidigatta)

tensione .. frenesia … Un'aria strana quasi primaverile  che faceva cadere le

'mature' certezze e  nascere ipotesi, idee nuove.. adolescenziali

Non erano tre.. le stagioni erano due, tante quanti i pianeti: Marte e Terra

- Guerra ed Amore. Innamorati e differenti... magneticamente

avvinti... E in quella scoperta in apparenza banalissima, Maja lanciò

un'occhiata d'intesa al Prof e gli sorrise... (Katartica)

Lui  sentì ri-scaldarsi il cuore, reso di ghiaccio dal comportamento glaciale del

capitano, si toccò il segno che  era sul polso, nella parte interna del braccio.

Aveva la forma di una piccola rondine, ma ad osservarla meglio sembrava

essere una ‘E’ dal colore viola. I non-terrestri quando avevano cercato di

catturarlo avevano provato ad iniettargli un liquido paralizzante che a

contatto con il sangue aveva avuto una strana reazione.. Era apparso il

tatuaggio e lui era rimasto per ore ad osservarlo dopo che Maja lo aveva

sottratto dalla sfera aliena. (Allaricercadiunsogno-Joule)

Ora non era che un lontano ricordo travolto dalla marea sensuale che li

inondava. Il loro lavoro gli lasciava poco tempo…erano là tra i satelliti e…

mentre si guardavano… il campo magnetico era percepibile, persino visibile

al ché Maja disse: “A proposito di campo magnetico, nel nostro protocollo il

pianeta Mars non un ha campo magnetico… è un ipotesi incompiuta come

pure che non ha metallo fuso come la terra”. – “No” disse Prometheus,

Mars ha avuto un campo magnetico ed anche inversioni di poli magnetici”,

mentre si avvicinava ancor di più a Maja che gli regalò un sorriso e poi

sussurrò: “Si lo so come accade sulla terra ogni qualche migliaia di anni.. -

E su di noi, che abbiamo solo dieci minuti, che accade..? Radovicka...

Prometheus  e Maja lasciavano ora parlare 'Anima' unendo le labbra in

un bacio senza tempo, spazio o perché. Si amavano sul tappeto di granelli di

sole e luna e le loro ombre fuse dal calore dei corpi vibravano sincrone ai

battiti accelerati del cuore. Agli occhi dell’universo nulla di più armonioso era

apparso innanzi, quale magia rendeva quei corpi di carne, ossa, pelle e

sangue un incastro tanto perfetto tra  Anima- Spirito - Mente e  Anima-

Spirito - Mente, sei.... ma una Coscienza...... unico ed unica amante.

Il desiderio toccava corde che la musica del cosmo non riusciva a far vibrare,

il tempo era costretto a tornare indietro, indietro… sino al primo, immenso,

ancestrale amplesso per cercare parametri ai quali comparare se stesso, lo

spazio e  l’energia ..loro tre così desolatamente confinati in un mondo

di nascita e morte, impreparati all’eterno divenire:.. Un grido, Uno spasmo,

Una armonia, Una voglia, Un tendersi oltre.. l’infinito (Joule)

Pura energia, tocco di farfalla sul cuore,.. è quello l’attimo…  un eternità… .

Nel cerchio imperfetto del  cosmo, quel moto oscillatorio formula promesse

che l’irripetibile unicità di ogni singola onda condanna a non essere

mantenute… Non c’era verso di fermare quel continuo avvicendarsi di

creazione e distruzione... Gli occhi cercano verità descrivibili, un’immagine

certa e completa: ma finivano, invece, per correre dietro alla mobile

indeterminazione di quell’andirivieni, alle movenze dei corpi.. che qualsiasi

sguardo culla e deride.. sempre energia ed onde… sempre campi magnetici…

metamorfosi e mutazione.. e se Marte fosse più caldo….?... se avesse oceani

e fiumi…?... ma l’Anima ha il suo uragano e il suo incantesimo non perisce,

non possono essere distrutte… è infinito … tutto è un “amplesso” del, nel,

tra gli universi….(Radovicka)

Nei momenti di tensione (come quello che stavano vivendo )..il cuore continua a

battere..ed è proprio quando l'essere umano sente la paura affiorare che ha

più bisogno d'amore.. quell'amore che  dà coraggio ed energia per affrontare

qualunque avventura.... (Allaricercadiunsogno)

Le due Anime riuscirono a scostarsi per un attimo, in affanno: respiravano

nei fiati, perduti occhi dentro agli occhi, in una eterea forza d'attrazione che li

trascinava ancora l'uno nelle braccia dell'altra...Era Paura? Era Amore?...era

solo una risposta ai tanti quesiti dell'umanità?!?  Unione centripeta e fusione

totale: era questa forse l'origine del Big Bang?!? Un battito, un attimo

soltanto per riprender fiato...Poi, si amarono di nuovo!!! (Katartica)

Dell’emozione era rimasto il respiro profondo di quel aria, diversa dalla

terrestre che si trascinava dietro il tiepido profumo della sabbia d’intorno, ..

tutto era rimasto statico, nulla era certo … Maja era stanca, ma godeva

quella emozione.. ( mentre in bilico l’idea : ‘la gente di solito si rifugia nel

futuro per sfuggire alle proprie sofferenze ’) …ma adesso il tempo era come

se avesse fatto una capriola e sentiva la felicità dentro di lei – “Ho paura che

questo amore rimanga una meteora e non diventi una vera stella”- disse,

ed il Prof:-“Le meteore ??..Si, ma in fondo sono meravigliosamente uguali.”

–“ Sai" aggiuse  -“ Sono 12  i meteoriti provenienti da Marte noti sulla

Terra…. I più  conoscono solo il più famoso, quello di Allan Hills, giunto

sulla Terra 13.000 anni fa e schiantandosi in Antartide…”

Maja abbassò la testa e: - “Meglio godere l’attimo, e goderne in modo

Divino..” disse  -Radovicka-

Anche in un cuore ghiacciato,( Antartico) esistono infinitesimi spazi da

occupare tra le singole molecole che, pur sembrando immobili, aspettano il

grande evento ….. vibrando  ..  -Lapergamenabianca-

..Si” pensava Maja –“ perché tutto e’ vibrazione, l’atomo, la cellula, il

pensiero, la natura, la vita, le galassie… e l’uomo.. l’Essere umano: l’insieme

di più vortici d energia”. Poi indicando i due soli: - " La nostra spirale

energetica muove verso est, verso il sorgere del sole, ha un significato

positivo di apertura e salute mentre quella antioraria verso ovest, il

tramonto, regno di tenebre e fine, con un senso di chiusura e morte.

Si gira in senso orario attorno agli “stupa” i monumenti rituali buddhisti,

che manifestano il macrocosmo. In senso orario girano le ruote della

preghiera tibetane o induiste e in senso orario sale la grande costruzione a

tre livelli di Hangkor a Giava. Gira in senso orario la Terra nel suo moto di

rotazione e sempre in senso orario si aprono le galassie".

Volteggiava con le braccia aperte con movenze sufi mentre Prometheus

mostrando la luce di una stella che rimbalzava sulla scia della starship

" Analoga " - diceva volteggiando a sua volta - " E’ la ruota raffigurata con i

due raggi. Prima che la ruota esistesse come manufatto, la mente ne aveva

creato l’immagine, una immagine universale, archetipica, espressa da due

raggi incrociati che girano". - " La croce, infatti," - rincalzava Maja girando

sempre più vorticosamente - " nasce come simbolo di questo movimento e

conserva i due sensi, orario positivo e antiorario negativo, indicati dalle

tracce che le punte dei raggi sembrano disegnare nell’aria".

Erano ora abbracciati in un walzer stellare, era la loro Odissea quella che

oltrepassava lo spazio e la melodia delle muse risuonava:

-" La croce e’ l’idea del centro da cui si irradiano tutte le cose, .... Non

morte e sofferenza fisica  ... non  purificazione di peccato,..... ma simbolo

di Vibrazione e anchetipico ..movimento Divino .  - Noivibriamo - Joule -

La croce, non dei Romani ne dei Cristiani, ma l’occhio delle stelle  era

l'Oggetto Mistico che ora disegnava nell'Aria con la melodia del  Valzer, una

mappa Stellare per il Tesoro nascosto …. inestimabile. Nulla di prezioso o

raro, in senso materiale, ma bramato dai non-esseri-umani, che avevano

segnato e distorto la storia dell'intera umanità, al fine di imprigionare Lei..

che raccoglie tutte le combinazioni ed i Valori dell’ Esistenza: quelli perduti,

dimenticati.. non immaginati, da venire .. l ‘inesprimibile Anima! -Dafne-Joule-

Sentiamo le nostre vibrazioni perchè Anima non incrocia o tange  ma è ..

contatto… diretto.  La felicita ne è l’eco, la ripetizione, per questo non

possiamo essere felici … sempre!  Dentro e lungo il suo asse si rincorrono i

segmenti di sofferenza e gioia.. attraverso gli occhi, l’anticamera dell’ anima.

Occhi e sensi che possono offrire ad Anima quel che non è .. materia.. E

anima.. sente… felice .. come  lo saremmo noi di assaporasse una fetta di

luna.. o uno spicchio di sole!

-“Sai come ti considero?” – Disse, fermando col suo, il moto del tempo:-

Tu il sole e le mie emozioni i pianeti intorno a te…” - nella sua voce tiepida

si rispecchiava l’amore caliente come il fuoco delle stelle… Radovicka-Joule

ferme, esse, come il vento, ad ascoltare il suo canto:

           E per il sondare infondo
                  senza freni
           tuffandosi a capofitto
           senza elastico ai piedi,
mi ritrovo a essere e vivere mille vite
     non essendone neanche una,
         eppur essendole tutte.
            E a riunire riflessi
  combacianti ad ognuna di esse,
 ma che tra loro non si incastrano.
Così io mi rivedo anche nella fessura
         di quei mancati incastri,
vuoto neutro fatto di un'altra chimica,
         amalgama sconosciuta.
          Un collante animico
       che bacia e strappa pelle.
          Fluisco come acqua
          tra ignoranti pietre.
       Inaferrabile come l'aria
       travolgo e poi svanisco.
           Fertile come terra
   cullo semi e li butto nella vita.
       Bruciorosso come fuoco
    producendo lava alchemica.
Buco nero di me stessa 
.... Big bang della vita.
   - d4ny3L4 -

Cap 10.1

"Tu Sole...ed io Terra da te arsa, mio dolce Prof ".. continuava sognante

Maja, arrotolando le parole tra i denti, quasi per ascoltarle meglio, mentre

dalle labbra fluivano i baci tra le sillabe... - Katartica -

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 9

 Cap 9

Non aveva mai visto nulla del genere:due soli sospesi all'orizzonte, due nane

azzurre, sopra un mare di oro liquido che, rompendosi in onde pigre, si

insinuava con dita di schiuma tra la ghiaia nera della spiaggia. Si sentiva

tranquillo,di una calma che,da lungo tempo, da quando era esplosa tutta

quella faccenda dei Marse, anzi, da quando aveva rischiato di finire con la

macchina nel baratro,non aveva più provato. Era seduto su una sdraio;

accanto c'era un tavolino con sopra un bicchiere ripieno di liquido ambrato.

Ne gustò un sorso, lasciandolo scorrere sul palato con studiata lentezza:

Sulla Starship, c'era stato un momento in cui, smessi i panni accademici,

volentieri avrebbe fatto a pezzi il suo sosia-proiezione. Ma aveva concluso

che non era possibile, infierire su qualcuno che ti somiglia maledettamente.

Bevve ancora. Fissò gli alberi intorno,alle sue spalle:avevano dei fiori rosso

fuoco bordati di viola ,alcuni; altri erano di un giallo intenso, dal profumo che

stordiva, quasi. Degli uccelli, simili a dei pappagalli ara, svolazzavano con ali

dalle piume sfumate dall'azzurro all'arancio al rosso...che strano, notò, su

quel pianeta non c'era nulla di verde..

"Vedo che si sta riprendendo in modo egregio..."disse il gigante McNyor che,

non visto, si era appressato, strappandolo alla sua pace. “Sì, mi sento

decisamente meglio" rispose. Le nane azzurre erano sprofondate

nell'orizzonte aureo,lasciando il posto a tre lune, grandi e rosse,quasi

vermiglie. L'aria adesso era frizzante,ricca di profumi ed essenze di spezie

rare. Un lieve stormire di fronde pareva cullasse le movenze di grossi

coleotteri fluorescenti, lievitanti nel fitto dell'ombra del bosco...  

Il gigante McNyor aveva qualcosa di ridicolo,nella luce incerta, con le bermuda

così larghe ed un camicione a fiori color fucsia, pareva un bambinone troppo

cresciuto. La massa di muscoli si precipitò sulla sdraio accanto,quasi

affondandola: “E' proprio un bel pianeta, questo, dicono che c'è un clima

fantastico tutto l'anno..." "Di dove sei?" gli chiese il Prof....... "Non sono

terrestre" "Da quale pianeta?"  "Nessun pianeta,almeno, non lo so:dicono

che mi hanno raccolto da un'astronave alla deriva nello spazio. Non sono

mai riusciti a risalire alle origini della nave.Pare che arrivasse dal nulla

Il Prof., tornando di colpo alla realtà: "Sai in cosa consiste il piano B?"

"Grosso modo"..." Allora? "...."...Grosso modo..." "Non essere evasivo!"

"Sono giunte notizie dalla Terra. Molte delle sue proiezioni sono state

eliminate,come previsto..."........." Ed il piano B?"......... " E' questo: sei

l'esca. L'Entità è sicura che,alla fine,verranno a cercati quì"

"Ma tu credi sul serio che la Marse sia così stupida da venire fin quì?"  " Lo

spero per te, rispose McNyor:se non dovesse accadere,dovranno rispedirti

sulla Terra. E lì è già troppo infestato. A quel punto..."........" Cosa?"

Il Prof. rabbrividì al ricordo di quella notte. Allora era impreparato.

Adesso, non si sarebbe lasciato sorprendere...... (Woodenship)

Il professore cerco' di dissimulare l'ansia che lo attanagliava.. non voleva dar

segno di paura; era gia abbastanza difficile mantenere la calma..e McNyor

per quanto grande e grosso si suggestionava facilmente,

I marse erano pericolosi. e lui lo sapeva; ogni notte nei suoi incubi peggiori

riviveva quei momenti..e sul polso aveva ancora quel segno..sembrava quasi

un piccolo tatuaggio. (allaricercadiunsogno)

Cap 9.1

Maja ne era consapevole, era in grado di vivere contemporaneamente le

esperienze di ogni essere animico, una volta slegate dagli assi spazio-

energetici-temporali. La visione multipla le era trasmessa dalle particelle

sensibili che seguivano l’evolversi degli eventi. Come quelli sulla starship dove

Radovicka rafforzava la tesi di Dafne.. ..J..

 “  .. il Pianeta Marte si presenta con uno scenario attraente e bello, i

terrestri lo hanno sempre chiamato il rosso appunto perchè desideravano

sparire dal loro pianeta e innamorarsi con passione di Marte.. I greci lo

definivano come il pianeta della guerra.. infatti, della terra, è il gemello..

C'e' possibilità di vita… Marte pianeta verde,.. I virus marziani ... Le prove

della vita ... Il mistero della Sfinge, Tracce di vita da Marte ... per prima

cosa bisogna localizzare dare un identità e ci serve la bandiera.. Occhi di

Gatta è abile nel trovare i colori …” (Radovicka)

Quanto accadeva ai personaggi Prof, Mac , Sally, Pat e Maja era divenuto per

l’equipaggio un film non da guardare passivamente ma  col quale interagire

fattivamente: commentando, suggerendo…. cambiando,

Difatti l’Ufficiale medico con un accento marcato, ma melodioso, ampliava la

scena..  ..J..     “Perche gli Egiziani hanno dato il primo nome a Mars:

"Quello Rosso" mentre i Babilonesi lo chiamarono "Stella della Morte"..

e quel bel uccello con quel colori prismatici è Phoenix innamorata del Heliso

in cui ogni sera cantava e il sole era cosi felice mentre lei si allontanava.. è

vissuta 2000 anni e quindi dalla terra è volata verso Mars.. in disaccordo

con il pianeta gira al contrario.. , per riflesso, un po come inglesi che

guidano sulla destra … quella bevanda, il liquido ambrato è quantita del

biosidio carbonico …   Ha ragione il professore …. senza le tute spaziali il

corpo umano diventa pieno di bolle e si muore immediatamente… per

prima cosa si deve stabilizzare la pressione sul pianeta Mars.. quelle onde

pigre sono le dune dalle quali il vento fa alzare la sabbia e tutto diventa

 spettacolare.. un  piccolo Sahara nel cuore del marse..

Ora presa dalla sua stessa descrizione si agitava chiedendo:

" Ma le sonde dove sono sparite le sonde per fotografare nel profondità di

quei due soli sospesi all’ orizzonte?"

Le rispose Dafne, anche calmandola fisicamente:

"Quelle Dune Semoventi, grazie ad un Forte Vento ionizzato, emanano

camminando, un forte campo magnetico che polarizza tutto cio' che

incontra. Ora, a parte questa strana atmosfera che provoca strane eruzioni

cutanee sulla pelle, questo magnetismo deforma e converte qualsiasi

attrezzatura spaziale facendola impazzire".

Una soluzione, subito, doveva essere presa.... (Dafne)

 Cap 9.2

Il Prof. era stufo di tutte quelle divagazioni strampalate dei membri

dell'equipaggio. Non aveva voluto allarmare McNyor, ma la storia puzzava

assai:c'era sotto qualcosa di molto grave. Non poteva credere che l'Entità

avrebbe ripetuto lo stesso errore. Ignorato,si allontanò dal resto

dell'equipaggio e raggiunse la veranda. Seduto a fumare,con un'aria tutt'altro

che beata, c'era il comandante. Lo salutò:"Non partecipa ai discorsi

dell'equipaggio?" gli chiese il Prof.. "Trovo più salutare godersi questa pace"

rispose il comandante."Quando pensa che possano arrivare?"...."Non

manca molto" ..."C'è qualcosa che non mi torna,comandante:non è

possibile ripetere gli stessi errori..." .. "E'vero". Dunque?" ..... "Non ha notato nulla di strano nelle nane azzurre?" "Più che altro delle sensazioni"

"Una delle due è malata. Abbiamo pronta una carica positronica da

scaricarle nella stratosfera, questa scatenerà una tempesta che accelererà il

collasso ed il rilascio di neutrini. Una dose massiccia di questi, ci libererà del

problema...

Il Prof. rimase scosso dal cinismo con cui aveva parlato il comandante:

"Com'è possibile accellerare, in questo modo, la fine di un simile paradiso?

Non ha cuore l'Entità?" .... "Non si lasci prendere dai sentimenti proprio

adesso:la sopravvivenza del Cerchio ha un suo prezzo, ed evidentemente

sono disponibili a pagarlo...E poi, avrebbe potuto vivere ancora per tre o

quattro secoli, nulla di più, la fine sarebbe arrivata ugualmente."

Il Prof. non si sentiva sollevato da quelle giustificazioni, il sacrificio gli appariva

intollerabile. Si lasciò il comandante alle spalle, avviandosi da solo verso la

spiaggia. Giuntovi, si fermò sulla battigia, lasciando che le onde arrivassero

quasi a lambire i piedi nudi. A poche centinaia di metri dalla riva,la massa

liquida aveva iniziato ad assumere delle conformazioni particolari:era come se

delle gigantesche masse d'acqua si alzassero e, solidificandosi, invece di

raggiungere la costa, dessero vita a delle configurazioni, indecifrabili al suo

occhio,ma, comunque, dagli effetti scenici assai spettacolari.........

Si stava chiedendo quale fosse il loro significato, quando una sequenza di

lampi squarciò l'oscurità del cielo, proprio nel punto non rischiarato dalle

lune. Quasi contemporaneamente,vide giungere la astronoma copilota Dafne,

ansante per la corsa: "Sono arrivati, presto, mi segua, il comandante la sta

aspettando”. Le configurazioni cedettero di colpo e una mole d'acqua

spaventosa sembrò voler seppellire tutto. Invece a pochi centimetri da loro si

arrestò, come per un saluto estremo,pensò il Prof.. Seguì Dafne.

L'equipaggio era già sul modulo pronto a partire. Il comandante stava

aspettando ai piedi della scaletta..........

"Maja è già a bordo della scialuppa. Dal momento che avremo raggiunto la

Starship, ovvero tra due minuti, e lanciato il missile, avrete in tutto dieci

minuti per raggiungerci, prima che qui si scateni il caos. E' giusto il tempo

che ci vorrà per i Marse per far fuori gli apparecchi di depistaggio con cui

abbiamo disseminato il pianeta. Allora mi raccomando:non tardate, o per

voi sarebbe la fine..." Il Prof. lo guardò quasi schifato:"Perchè non vi portate

anche Maja? In fondo, è solo me che cercano. Ed io so cavarmela da solo."

.....Ci vuole qualcuno pronto ai comandi, quando giungerà il momento.

Maja si è data volontaria. Lei, del resto, non può assolutamente imbarcarsi

prima del tempo, c'è il rischio che, una volta a bordo, i depistatori non

riescano più a fare il loro servizio...Ci vediamo a bordo!" Il boccaporto del

modulo si richiuse. L'apparecchio, sollevando una nuvola silenziosa di foglie e

polvere si alzò, sparendo in breve alla vista.(Woodenship)

 

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 8

 

" Ecco, ora lei mi chiede quali sono i punti fondamentali della missione …” 

scese con un balzo dalla consolle e lambendo le prime file: “ Ed io ...

prendendo posto il prof  disse:  “ non posso che …aspettare!”. (Joule)

"A questo punto” , iniziò la proiezione del Prof. comparsa alla consolle:

Vi sarete resi conto della gravità”.

Tutto il caos che fa avvitare su se stessa la vita in questo angolo di

universo, è generato dalla corrosione delle membrane di separazione...

I Marse (mangiatori d'arsenico) sono esseri umani a tutti gli effetti.

Provengono dalle galassie periferiche del primo universo parallelo.

Se avete presente l'ultima, non completa teoria di Einstein, capirete la

fattibilità di tale viaggio. Per di più se pensate che hanno usato una tecnica

rivoluzionaria che permette ad organismi assai complessi di ridursi ad

unicellulari (così come furono rinvenuti in un lago salato nel deserto del

Mohave). Invece di impiegare un tempo assai lungo, per risalire dallo stato

di batteri, furono favoriti dai ricercatori che praticarono degli esperimenti

che ne accelerarono il progresso, tanto che, adesso gli manca solo un

passaggio per tornare ad essere organismi complessi. E quando ci

riusciranno, l'universo, non sarà più lo stesso:hanno il potere di corrodere e

sovvertire con la loro mente squilibrata, la materia dei sogni e persino la

composizione dei liquidi. E dell'acqua in particolare, tanto che essa non

sarebbe più in grado di favorire quei processi chimici che producono vita e

fantasia vitale.. .Questo principio di caos, di cui avete avuto un assaggio,

significa che stiamo per addentrarci nel secondo universo: sarebbe la

catastrofe per il cerchio dei pianeti dell'acqua primeva.....

Adesso passiamo alla missione: il Prof avrebbe dovuto fare da cavia

inconscia per i Marse. Poiché, da esperimenti, è stato scoperto che il suo

dna è in possesso di peculiarità rarissime:può cedere un cromosoma,

proprio quello che manca ai Marse per completare il loro sviluppo. Dunque

avevamo studiato la trappola per attirare la femmina di Marse, al momento

quella più sviluppata, per catturarla e distruggerla nel momento in cui

questa stava esercitando l'imprinting. Non avevamo previsto la carica di

attrazione della femmina che ha quasi disintegrato il Nostro..." La

proiezione del Prof. non riuscì a continuare perchè un perfettamente

ristabilito Prof. cercava di saltargli addosso in tutti i modi, a fatica trattenuto

da una decina di membri dell'equipaggio. Alla fine il comandante esercitò una

leggera pressione sulla regione occipitale del Prof.,calmandolo

miracolosamente e rendendolo più ricettivo.

"Allora”, seguitò la proiezione, “A questo punto la situazione è ancora più

grave perchè, avendolo scoperto, i Marse cercheranno in tutti i modi di

catturarlo.... Speravamo che i funghi allucinogeni avrebbero potuto

costituire una valida barriera mentale ai poteri sensoriali della regina marse

ma, questa, si è rivelata un osso duro...io avrei finito al riguardo, prima di

passare al piano B, ci sono domande?..." (Wship)

“Si”  si sentì dalla sala mentre …. questi mangiatori di arsenico non mi

piacciono per niente.. commentava la ‘Ricercatrice di sogni’ ( la psicologa

della starship) che toccandosi con le dita le tempie aggiungeva: “ il solo

pensiero che si nutrano dei sogni mi fa tremare.. non potremmo metterli a

dieta di funghi allucinogeni? (allaricercadiunsogno) concluse sorridendo in

direzione di ‘Radovicka’ l’ufficiale medico della nave che riprese: " Avrei una

domanda sull’immortalità ed i marse” . “Per quanto riguarda il primo aspetto..

l’angoscia… quella che deriva dalla pura consapevolezza della nostra morte,

c’è ben poco da fare.. Tutte le creature sono mortali.

Per quanto concerne i marse se hanno cromosomi mortali oppure avranno

quelli dell’ameba perché in teoria immortale anche se in pratica prima o poi un

cataclisma le farà morire o un semplice errore nella replica del DNA le farà

degenerare (anche se questo dovesse accadere dopo un numero di

riproduzioni o di "vite" forse per noi inimmaginabile) "

"Ma ciò che più importa”, era in piedi  fuori dalle fila e con un tono quasi

amletico poneva ora all’attenzione dell’intera sala:

“Se le creature immortali ci sono..  Perchè noi no?!” ?...Perché noi abbiamo

scelto un modo assai complicato per riprodurci (e penso senza nemmeno

immaginare QUANTO sarebbe stato complicato..) ..di mischiare il nostro DNA

con quello di un altro individuo in modo da generare degli esseri che non

sono cloni dell’uno o dell’altro, ma degli “ibridi” cioè irrimediabilmente “altri”

rispetto ai genitori….Il genitore muore e metà dei suoi geni sopravvive in un

essere nuovo e diverso. ..Insomma ad un certo punto della storia evolutiva

abbiamo sacrificato l’ immortalità in cambio del sesso” (Radovicka)

Stava rimettendosi a sedere quando Katartica la navigatrice dell'astronave la

fece rimanere a due centimetri dal soffice pianale della poltrona:

"...e perchè mai avremmo sacrificato l'immortalità in cambio de sesso..???

Forse perchè in esso c'e un aspetto piacevole ed ineffabile che sfugge

persino agli attenti mangiatori di arsenico... alla loro mente ottenebrata dalla

troppa cultura!!!" (Katartica)

Cultura degenerativa” commentò Alex, il cuoco di bordo  cui piaceva la

cucina ‘filosofale’, dopo aver sorretto la dottoressa in equilibrio instabile,

aggiunse:  “ se è vero come è vero che non solo i marse mirano a rubarci

l’Anima”. Radovicka, ricomposta e comodamente seduta rispose:

La cultura è sapere le cose e usarle, perchè le abbiamo smontate....

cioè la nostra cultura è una pseudocultura.. quindi..

Quanto ancora dobbiamo perdere per capire che siamo pessimi custodi

della Terra? La biodiversità è il risultato di milioni di anni di evoluzione, la

diversità delle specie, dei geni e degli habitat, è minacciata …

Gli organismi alloctoni invasivi, si diffondono a spese della fauna e della

flora indigena del pianeta.

Dall'Ufficio Federale’, Alex, è arrivato un fax che  la navigatrice Katartica ha

distribuito a tutto l’equipaggio. Invece Wooden difende la sua teoria

dell’essere umano, quel 'animale sociale' fa tendenza perchè è

mangiatore di arsenico e quindi fa parte del microrganismo estremofilo …

Se lo è, e' uno spin-off  "Aliens of the deep" (doc molto Cameron ….che non lo

rendono pericoloso) , ma per altra ragione il  'derivato umano' è distruttivo,

causa di numerosi danni ecologici e rappresenta una forte minaccia per la

diversità biologica….Il pianeta Mars da possibilità delle specie nuove ... Non

saprei se costruire un ‘rifugio’ come quello dove è conservato il “Seme

umano” (sembra, ancora in Norvegia) nel caso di una catastrofe terrestre??"

Nel frattempo la navigatrice Katartica annunciava che il pianeta Mars stava

raggiungendo il  punto più vicino alla Terra. L’Ufficiale  di cambusa Alex si

occupò della  W-Nasda …(Webpoetic - National Space Development Agency)

passando all’Ufficiale delle comunicazioni Occhidigatta le coordinate; in

collegamento c’era La pergamena bianca.. lei lanciava la notizia  in ogni parte

del mondo, in tutte le lingue del mondo, con tutta la poesia del mondo.

Decine di telescopi erano puntati anche sulla starship .. per sfruttare questa

favorevolissima occasione… Proprio l’astronoma di bordo Dafne col

prof –proiezione e l’astronomo americano Asaph Hall… scoprirono Phobos e

Deimos ( paura e terrore, compagni di Ares), i due piccoli ma battaglieri

satelliti del pianeta Marte, ma la vicenda sotto certi aspetti più importante fu

quella che vide come protagonista un’ altro astronomo, un italiano di fama

mondiale: Giovanni Virginio Schiaparelli.. ed il cratere intitolatogli..

Il professore si rabbuiò, aveva tenuto symposium e lezioni, molte conferenze

e tavole rotonde utilizzando il vocabolo “canals” ; in questo modo, aveva

cominciato a portare avanti la sua battaglia sulla esistenza di una civiltà

marziana tecnologicamente  avanzata. Portava avanti le sue idee… arrivò

perfino a sostenere di avere localizzato oasi e grandi città marziane verso le

quali i canali convergevano a raggiera…. Queste opere esercitarono una

grande influenza sul grande pubblico e l’idea che Mars potesse essere un

pianeta abitato fece subito molta presa… Un piccolo Tigre ed Eufrate, una

mezzaluna fertile in miniatura.(Radovicka)

Come dalla notte dei tempi, la Civilta', umana, marziana o  qualunque altra,

ha avuto origine su corsi di acqua; se non fosse stato per il colore Purpureo

del liquido trasparente, sembrava di essere sulla Terra. Con emozione l'intero

equipaggio stava per dichiarare a tutti la loro grande scoperta...che da li' a

poco, avrebbe sconvolto tutte le leggi astronomiche fin ora asserite. (Dafne)

Una bolla a-temporale (compresa tra il 1861 ed il 2013)  aveva racchiuso

l’equipaggio e le 6 proiezioni, compresa la duplice del prof, nella sala in

primis, dove si era svolto il dibattito, e nell’astronave poi a mirare Mars.

Maja, al modo di una novella Sue Storm, aveva invece trasportato i fantastici

5 sul ricreato satellite. Le sue facoltà acquisivano una potenza

inimmaginabile, rincorrendo lo stato coscienziale.

Riappropriatasi del vissuto e del tempo, sino al momento in cui...‘dipingendo’

.. aveva risvegliato l’universo, sentiva ora chiaramente...la trasparente

presenza d’Anima.

Vibrava alla frequenza dell’unico diapason  capace di propagare il suono nel

vuoto: la fonte cosmica della virtualità multi-dimensionale. (Joule)

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 7

Cap 7

Nella cabina si era materializzata, come se non bastasse, anche una

proiezione del Prof., inviata anch’essa sulla Starship per spiegare alcuni punti

fondamentali della missione....  (Wship)

osservava Pat e Maja rovistare negli gli scaffali tra carte nautico-stellari,

tomi sconosciuti catalogati seguendo un’ordine cronologico che dapprima

illogico si chiarificò poi partire da una fonte, che la proiezione  non

vide a causa di un corto-dimensionale.

Il corto investì anche Mac Njor che ritrovando se stesso fuoriusciva dal

roveto ancora spruzzato di colore e sollevata di peso Sally si apprestò, 

di corsa, a tornare presso la nave dove dagli schermi e nella sala si

rappresentava una commedia comica: IL Caos.

Nella cabina invece cassetti senza serratura erano appena visibili sotto la 

gigantografia di una foto d’epoca: la Berliner Philharmoniker diretta da

von karajan ma qualcosa d'inesatto, la data era sbagliata ‘primavera 2013’.

Pat fu attratto da alcuni segni nascosti nella parte inferiore della foto che

rivelò essere al tatto un dipinto perfettamente liscio, innaturalmente senza

rilievo, tranne quelle....escrescenze... erano note e righi  musicali celati tra

le fila degli spettatori.

Il musicista chiuse gli occhi e le toccò seguendone il tempo .ta..tatataà....ta...

La parete sud si illuminò e cassetti enormi si aprirono in sequenza tracciando

una scala cromatica che quasi colpiva Maja. Ripresasi dallo stupore la

ricercatrice iniziò ad ispezionarli ed, il mito emerse.

Il ‘Corpus hermeticum’,  più in basso la tavola di smeraldo, il Libro di Dzyan

e le tavolette dei Naacal, la planimetria del Shambhala,  Pat sfogliava uno

dei ‘vid’ senza comprenderci  nulla quando una entusiasta Maja glielo sfilò

esclamando: è sanscrito e precedente ai Rig Veda.

Iniziò a salire usando i cassetti come pioli e nel frattempo elencava:

" libro di Thot, quello di Enoch, tavole della legge, la Qabbalah, papiro

Nekhen" poi ancora: " manoscritto autografo di Platone, di Aristotele,

gli schizzi di Dante", e più su " gli studi di Keplero, di Newton, i calcoli di

Einstein e di Nils Bohr" era quasi sulla cima, vi si arrampicò ed estratto

il libro esclamò: " Lo sapevo!"

 Cap 7.1

Ancora sull’occhio satellitare dell’entità  Sally riemergeva dall’orgasmo

stellare in maniera inversamente proporzionale al pianeta, (scosso sin nel

midollo), ed in forma perfetta arrivò alla starship che, in automatico

preallarme, si preparava allo stacco dalla superfice.

Il corto aveva rotto l’equilibrio elettro-bionico tra l’entità e la materia che

stava implodendo in se stessa sempre più velocemente.

Giunti alla trasparente sotto-plancia del velivolo Mac e Sally gesticolavano

verso i 14 splendidi esemplari di razza umana 7x(x)y7 che cercavano senza

successo di farli entrare, “ Belli quanto stupidi” commentò il gigante che

strappò la sicurezza dalla leva e lanciò la ragazza nell’apertura creatasi,

la nave ritrasse le zampe e scattò decisa con il gigante appeso alla paratia

che si richiudeva lasciandosi alle spalle un pianeta ri- atomizzato.

Di corsa risalirono tutti in plancia mentre la parete luminescente della cabina

si riprendeva i cassetti smaterializzando man mano la separazione tra questa

e la sala principale. Maja si ritrovò senza metallo sotto i piedi, un libro in

braccio e in caduta libera. Pat fece appena in tempo ad azionare

l’antigravitazionale che Mac gli aveva lasciato ed accolse, non proprio

dolcemente, la ricercatrice tra le braccia.

“Ehi Pat” gli apostrofò il gigante entrato dalla parete ora inesistente e,

aiutando Maja a rialzarsi,: “ Ma che le fai alle donne!?" lo canzonò:

" Ti cascano tutte tra le braccia”. Nella sala gremita, con gli schermi

finalmente muti e vuoti, una risata si trasmise senza interferenze, sincera!

Sally guardava il libro con un interrogativo dipinto sul viso, Maja confermò:

“E’ proprio quello che pensi” e scorgendo il prof, ancora mal fermo sulle

gambe, corse ad abbracciarlo. Si baciarono appassionatamente, poi lei

sussurrò: “Sai, ho trovato il libro

Si avviarono al centro della sala e lo posero sul 3DS, il capitano diede

l’impulso al primo laser che invase le pagine, Pat accese il secondo che venne

fatto rimbalzare sulla luce riflessa del primo, infine lo schema risultante dalla

zona di interferenza venne impresso sulla pellicola.

Maja prese la pellicola e la poggiò sul lettore, il laser la investì e l’ologramma

riempì lo spazio della luce del primo fotone infuocato di  Coscienza.

La Manifestazione, erroneamente descritta nei vari testi quale creazione,

aveva invaso la sala ed immerso ogni singola particella del ‘vivo presente’

rendendolo protagonista, regista, comparsa e spettatore, allo stesso tempo,

di un film di idee anche ironiche, soprattutto ironiche, bizzarre:

“Follia, semplice e pura follia allo stato brado".

Il led della guardia imbranata, quella che aveva fatto cadere i progetti,

trasmetteva il faccione del Prof. barbuto e possente che sudava sotto il peso

delle pesanti tavole di pietra mentre scendeva la montagna.  Raggiunta la

piana sottostante lasciava cadere le tavole e radeva al suolo barba e capelli

con le sei braccia spuntatigli poi si rimpinzava di pizza, riso, vitello e quanto

ben di dio gli offrivano i fedeli. Ingrassato riperdeva le braccia e sedeva

incrociando le gambe, cadendo in quella che poteva  sembrare meditazione

ma  in realtà  era una pennichella colossale.

Cap 7.2

Il sogno divino re-indirizzava le frequenze degli 'essere particella viva'

mentre la starship raggiungeva la velocità di dissolvenza lanciando i titoli

di testa: Inverno 2012, primavera 2013, e....e poi basta non estate ne 2014.

Il volto del Prof,  si ripeteva nei led degli umani-schermi-tridimensionali e

quale conferenziere leggeva:“Il pomeriggio tempestoso cedette il passo …..”

“ Scusi professore…” Una voce dalla sala: “Prima di ricominciare la storia…

“Si, dica….signor….” Rispose il prof, “ Albert, tenente di vascello Albert”

Replicò prontamente l’imbranato agente che aveva sognato la trasformazione

degli dei: “ Prima di ricominciare , dicevo, vorrei che spiegasse, finalmente,

gli scopi della missione’anticipati ma ancora in questo capitolo rimasti ignoti.”

“Ha ragione” disse il Prof  “Ma lei sa bene, quanto me e tutti i presenti in

questa sala, che siamo meno che virtuali, neanche una manifestazione, solo

un’espressione letteraria. Un po’ come i viventi sul quel piccolo pianeta

azzurro che le carte cosmiche chiamano ‘Terra’.

Facciamo il mio esempio, fatto risvegliare per giocare, composto di sana

pianta una sera da JouleSal, poi fatto sbandare e diventare professore da

Wooden, sfuggito ad un’astronave ed imbarcato in un’altra per finire sul

satellite (‘sguardo’) con il bene placido di tutti, NoiVibriamo, Spitama,

Semprepazza, Sorrisodivento, Dafne, Sophia, Joulelife,  Occhidigatta e

Katartica tutti, nessuno escluso, gli sviluppatori.

Ecco, ora lei mi chiede quali sono i punti fondamentali della missione…  ed io”

scese con un balzo dalla consolle e lambendo le prime file: “ Non posso

che...” prendendo posto disse; “ …aspettare!”. (Joule)

Cap 7.3                                  Scena 2                              

"A questo punto” , iniziò la proiezione del Prof. comparsa alla consolle:

Vi sarete resi conto della gravità”.

Tutto il caos che fa avvitare su se stessa la vita in questo angolo di

universo, è generato dalla corrosione delle membrane di separazione...

I Marse (mangiatori d'arsenico) sono esseri umani a tutti gli effetti.

Provengono dalle galassie periferiche del primo universo parallelo.

Se avete presente l'ultima, non completa teoria di Einstein, capirete la

fattibilità di tale viaggio. Per di più se pensate che hanno usato una tecnica

rivoluzionaria che permette ad organismi assai complessi di ridursi ad

unicellulari (così come furono rinvenuti in un lago salato nel deserto del

Mohave). Invece di impiegare un tempo assai lungo, per risalire dallo stato

di batteri, furono favoriti dai ricercatori che praticarono degli esperimenti

che ne accelerarono il progresso, tanto che, adesso gli manca solo un

passaggio per tornare ad essere organismi complessi. E quando ci

riusciranno, l'universo, non sarà più lo stesso:hanno il potere di corrodere e

sovvertire con la loro mente squilibrata, la materia dei sogni e persino la

composizione dei liquidi. E dell'acqua in particolare,tanto che essa non

sarebbe più in grado di favorire quei processi chimici che producono vita e

fantasia vitale...Questo principio di caos,di cui avete avuto un assaggio,

significa che stiamo per addentrarci nel secondo universo:sarebbe la

catastrofe per il cerchio dei pianeti dell'acqua primeva.....

Adesso passiamo alla missione: il Prof avrebbe dovuto fare da cavia

inconscia per i Marse. Poiché, da esperimenti, è stato scoperto che il suo

dna è in possesso di peculiarità rarissime:può cedere un cromosoma,

proprio quello che manca ai Marse per completare il loro sviluppo. Dunque

avevamo studiato la trappola per attirare la femmina di Marse, al momento

quella più sviluppata, per catturarla e distruggerla nel momento in cui

questa stava esercitando l'imprinting. Non avevamo previsto la carica di

attrazione della femmina che ha quasi disintegrato il Nostro..." La

proiezione del Prof. non riuscì a continuare perchè un perfettamente

ristabilito Prof. cercava di saltargli addosso in tutti i modi, a fatica trattenuto

da una decina di membri dell'equipaggio. Alla fine il comandante esercitò una

leggera pressione sulla regione occipitale del Prof.,calmandolo

miracolosamente e rendendolo più ricettivo.

"Allora, seguitò la proiezione, a questo punto la situazione è ancora più

grave perchè,avendolo scoperto, i Marse cercheranno in tutti i modi di

catturarlo.... Speravamo che i funghi allucinogeni avrebbero potuto costituire

una valida barriera mentale ai poteri sensoriali della regina marse ma, questa,

si è rivelata un osso duro...io avrei finito al riguardo, prima di passare al

piano B, ci sono domande?..." (Wship)

“Si” si sentì dalla sala mentre …. “questi mangiatori di arsenico non mi piacciono per niente..” commentava la ‘Ricercatrice di sogni’ che toccandosi con le dita le tempie aggiungeva: “ il solo pensiero che si nutrano dei sogni mi fa tremare.. non potremmo metterli a dieta di funghi allucinogeni?”  concluse sorridendo in direzione di  ‘Radovicka’ l’ufficiale medico della starship che riprese “una domanda sull’immortalità ed i marse”  “Per quanto riguarda il primo aspetto.. l’angoscia… quella che deriva dalla pura consapevolezza della nostra morte, c’è ben poco da fare.. Tutte le creature sono mortali. Per quanto concerne i marse se hanno cromosomi mortali oppure avranno quelli dell’ameba perché in teoria immortale anche se in pratica prima o poi un cataclisma le farà morire o un semplice errore nella replica del DNA le farà degenerare (anche se questo dovesse accadere dopo un numero di riproduzioni o di "vite" forse per noi inimmaginabile)”  “Ma ciò che più importa”, era in piedi  fuori dalle fila e con un tono quasi amletico pose ora all’attenzione dell’intera sala: “Se le creature immortali ci sono..  Perchè noi no?!”

?...Perché noi abbiamo scelto un modo assai complicato per riprodurci (e penso senza nemmeno immaginare QUANTO sarebbe stato complicato ...)….Un modo che di mischiare il nostro DNA con quello di un altro individuo in modo da generare degli esseri che non sono cloni dell’ uno né dell’ altro, ma degli “ibridi” cioè irrimediabilmente “altri” rispetto ai genitori….Il genitore muore e metà dei suoi geni sopravvive in un essere nuovo e diverso. ..Insomma ad un certo punto della storia evolutiva abbiamo sacrificato l’ immortalità in cambio del sesso

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima - the Soul game reload Cap 6

 

Cap 6

Si era risvegliato sulla sabbia, almeno così gli pareva, quella polvere che

colava dal palmo della mano; ma non riusciva ad aprire gli occhi: ‘un bagliore

accecante lo feriva, non appena ci provasse ’. Ad un tratto una voce accanto

lo richiamò ad uno dei tanti ‘presente’: "Ben arrivato prof.!"

Era una voce non nuova, si chiese chi potesse essere mentre faceva un

ulteriore sforzo per aprire gli occhi, stavolta con successo.

Li aprì riparandoseli con una mano dal sole bianco accecante e si ritrovò

muso contro muso con un cammello, con qualcosa che poteva ‘anche essere

un cammello’: questo è troppo, pensò, un cammello che parla, forse quella

vinaccia alla festa della sera prima doveva essere edulcorata...  "Basta!"

la voce si rifece sentire, di certo non poteva essere il cammello.

In effetti, vide il volto sorridente di quello che riconobbe come un suo

assistente. Questi gli stava chiedendo cosa ci facesse lì, su quella spiaggia del

Mar Morto...Lui, il Prof. abbozzò una risposta, ma quello non lo lasciò finire:

"Vi stavo aspettando, Prof., lei forse non ricorda più, ma è da anni che

scrutiamo e studiamo questo mare, alla ricerca dei mangiatori d'arsenico.

Ci sono, perchè la malvagità che brancola..  è parecchia ....Tanta cattiveria"

Stava biascicando quello che, ad un tratto, gli parve un perfetto sconosciuto.

Un assistente l'aveva avuto ma era già morto da qualche tempo in un

incidente mai chiarito. Il Prof. lo guardò meglio, lui ed il suo cammello, gli

parve di cogliere un'aura malvagia. Con la coda dell'occhio vide penzolare

dalla sella del cammello qualcosa che somigliava ad un disarticolatore.

Vederlo ed imbracciarlo fu un lampo. Premette il pulsante e vide l'ectoplasma

col cammello dissolversi in un urlo selvaggio: erano due mangiatori

d'arsenico, l'aveva scampata bella.

Con la scomparsa, che aveva lasciato un insostenibile puzzo di bruciato,

si rese conto che la scena era cambiata: non era più in riva del Mar Morto.

Aveva davanti a sè quello che aveva tutta l'aria di essere un lago, conosciuto

per giunta:‘ c'era già stato per studiare il ritrovamento di un calendario astronomico Maya. Era stato ritrovato nella città sepolta nella giungla del

Petèn: la città di Tikal! E lui si trovava adesso in riva al lago Izabal.

Misterioso bacino senza emissari o immissari noti, che si alzava o abbassava

di livello in modo enigmatico e senza causa apparente..

In Guatemala, che c'era tornato a fare? Era stanco di essere sbattuto ai

quattro angoli dell'universo: lui voleva tornarsene al suo lavoro. Ma aveva

anche fame: di fronte a lui c'era Flores, un paesino su una specie di isolotto

mezzo sommerso dalle acque. Attraversò la stradina semi allagata e andò a

sedersi nel primo comedor che incontrò. Ordinò, ed attese che qualcosa

arrivasse. Intanto, fuori era calata una fitta oscurità. Una nebbia assassina

cominciava ad essere sprigionata dal lago .

Strane fosforescenze iniziarono ad intrecciare come delle danze sull'acqua e

tra gli alberi delle rive buie. Distratto da quelle visioni, non si era accorto di

una donna che gli si era seduta al suo tavolo e di fronte. Arrivò il cameriere

con la cena. Il Prof. si riscosse e la vide. La donna non gli lasciò il tempo di

capire: "Perchè non si arrende?" gli disse a bruciapelo: " Oramai lei ha perso.

L'umanità ha perso. Presto i mondi dell'acqua saranno dominati dai

mangiatori d'arsenico..."  

Si era arrestata,di fronte all'insensibilità del Prof che, invece di tremare e

preoccuparsi, si era rivolto al cameriere con un tono di rimprovero:

"Avevo ordinato una bistecca ed insalata, non una omelette ai funghi! "

Il cameriere,visibilmente contrariato, rispose:" Hei, gringo,hai voglia di

scherzare? E' passata di qui, poco prima che tu arrivassi, una vieja a dire

che saresti arrivato e che avresti voluto mangiare una omelette con

funghi... hai qualcosa da obiettare?..." terminò la frase e tornò a pulirsi le

unghia con la minacciosa navaja che aveva recuperato da sotto il bancone. La

fame era tanta. Il prof si rassegnò ad aggredire la frittata. E la donna

riprese: "..Voi ci chiamate ancora mangiatori d'arsenico, ma noi non lo

siamo più da un pezzo: Ci siamo evoluti da semplici batteri, siamo diventati

organismi complessi come voi e meglio di voi...Siete già sotto il nostro

potere, ma il vostro orgoglio vi spinge ad ignorarci...".

Mentre parlava il prof vedeva quelle labbra avvicinarsi sempre di più alla sua

bocca. Sentiva un alito ardente scuoterlo fin nelle viscere. Ad un tratto gli

cadde di mano la forchetta con l'ultimo pezzo di fungo e si ritrovò

abbracciato a lei in un amplesso furioso.

Non esisteva più nulla, tutto si era disciolto nelle acque scure del lago.

Loro si stavano amando sullo specchio d'acqua, mentre era iniziata una

sarabanda infernale attorno. Erano le fosforescenze che si manifestavano in

modo tanto vorticoso da creare un mulinello ed un gorgo che gli strappò di

mano la donna, proprio quando stava per avere l'orgasmo.

Una vecchia maya, aiutata dal cameriere, tirò fuori dall'acqua il prof e lo coprì

con un poncho. Il cameriere gli stava dicendo che doveva essere

completamente pazzo a lasciarsi incantare in quel modo. La vecchia invece lo

rimbrottò, dicendogli che aveva esagerato con i funghi: ‘ancora un po' e si

sarebbe consumato l'amplesso, alla faccia dell'effetto che avrebbe dovuto

essere depressivo’. Il Prof non riusciva a dire una parola, ancora preda di una

eccitazione folle che gli si notava ancora tra le gambe. La vecchia decise che

era meglio rispedirlo sulla starship: lì, oramai, era troppo in pericolo.

La mangiatrice sarebbe tornata, era andata troppo vicina allo scopo, per

rinunciare. Prima o poi qualcuno avrebbe dovuto spiegare al prof qual'era la

sua vera natura e quale la posta in ballo. Era meglio rispedirlo sulla Starship.

Chiese alle fluorescenze del lago di occuparsene. Lei avrebbe avuto il suo bel

da fare per tenere indietro il nemico. (Woodeship)

Cap 6.1

Lanciato a bordo della nave, nel mezzo della sala, il prof era in preda  ad un

attacco tele-onirico-patico che il tele-trasporto quantico aveva inasprito:

‘mescolava  i gesti  ed i commenti del personale e del capitano con le

istruzioni delle florescenze; come se non bastasse, continuava a percepire

Maja e quanto gli trasmetteva ’;  

la gelosia inconscia, inoltre, aveva trasformato il potenziale rivale Pat in una

bionda ossigenata e così si auto-trasmetteva una sua personalissima

interpretazione degli eventi:

“ Maya e Pat stavano entrando nella cabina del comandante, quando

inciamparono in qualcosa che le fece ruzzolare l'una nelle braccia dell'altra.

Sembrava un corpo umano e subito ne ebbero la prova: il corpo si era

levato a sedere e si stava massaggiando le costole. Era nudo. Le due donne

si portarono la mano alla bocca nel vedere lo stato in cui versava la virilità

dell'uomo. In quell'attimo sopraggiunse il capitano, che le pregò di

chiudere la porta:la faccenda era maledettamente seria. Dovevano cercare

di farlo riavere altrimenti la missione sarebbe fallita. Entrambe si diedero da

fare a lungo, fino a quando l’uomo finalmente manifestò ancora qualche

segno di lucidità”.

Il prof aprì gli occhi mettendo fine alla ‘telenovela’ e si vide ancora sul pianeta

classe Solaris, li richiuse. Qualche secondo, nuova apertura:

stavolta era, finalmente, sulla Starship.

Il comandante gli stava dicendo che era stato imprudente nel lasciarsi irretire

a quel modo. Se la creatura avesse ottenuto il suo sperma, sarebbe stata la

fine: l'unico passaggio mancante alla completa mutazione degli alieni era

quella.

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima - the Soul game reload -Cap 5

Cap 5

Lo schermo sulla starship aveva praticamente ipnotizzato l’equipaggio 

inondando la sala, tappezzata di led omni-dimensionali, dell’onirico mare di

Sally alla guida della sua ‘straordinaria’ astronave.

Lei, spericolata attraversava i limiti dell’universo trasmettendo l’adrenalinica

vista di corpi celesti  dalle forme sensuali coinvolgendo, come in un video

gioco senza paragoni, chiunque attraversasse le fonti visive.

L’universo elegante delle strighe energetiche si fondeva, nella visione della

ragazza, con lunghi polimeri ubriachi  che in ogni replica perdevano un’

informazione spezzando la catena ... DNA e flash mnemonici liberi da

rielaborazioni della ratio producevano un sogno tanto reale da sembrare virtuale.

Le intenzioni dell’entità si manifestavano ora più chiaramente e non si

rivelavano essere propriamente pacifiche: ‘aveva legato infatti al nucleo

liquido del satellite le percezioni sensoriali dei tre umani scesi sulla superfice

tramite la membrana rice-trasmittente, celata nella nebbiolina celeste e

scintillante, che la ricopriva’.  Aveva in tal modo liberato l’accesso ai pensieri

reconditi e li leggeva come in un libro aperto scompaginato dal vento ed

incapace di trattenere l’inchiostro. La soluzione gelatinosa intanto risaliva

lenta ma inesorabile le zampe titaniche della starship, richiamata dal battito

cardiaco come squalo dal sangue. Le sue appendici mentali erano in

fibrillazione, pronte a graduare la pellicola, l’attimo precedente al contatto,

sulla presunta personalità del soggetto che sarebbe stato avvolto.

Il piano strategico era stato condotto decisamente male ed applicato peggio:

La vitalità esuberante di Sally, l’estremità dei picchi cui perveniva senza più

l’effetto del ‘confusion’ (che aveva ingannato l’entità) stava mandando in

crash il sofisticato programma erroneamente tarato sulla sensuale ma

equilibrata personalità dell’assistente e ricercatrice Maja.

Gli estrogeni in eccesso sfuggivano al filtro praticato dal sistema e stavano

per ridurre  a poco più che uno straccio da cucina la cerebrale entità da

millenni distaccata dalla sfera sessuale.

Sally prendeva il sopravvento, gli imput dell’entità davano segni di squilibrio,

messaggi tipo ‘Si è staccata la sfera destra di Budda, abitanti del pianeta lo

scroto cosmico stà per abbattersi sulla terra’ invadevano lo spazio-tempo

accompagnate da risate multi stereo-grafiche..

La dea madre è stufa di partorire figli irriverenti...  echeggiava nella astronave

ed in questo evolversi degli eventi , Maja e Pat riuscirono con relativa facilità

ad eludere la doppia sorveglianza ed accedere, spalancando porta dopo porta

in un crescendo febbrile, nella cabina del capitano. (Joule)

Cap 5.1

La confusione di un entità ingannata, nel raffinato immenso, liberò si

l'accesso ai pensieri, disingannare la sovranità dell'ordine spazio-tempo ...

non fu squilibrio ma gioco di disincanto. (Occhidigatta)

L’ordine stesso si mostrava, ai nuovi occhi, come un crescendo di infinite

possibilità, non una storia predefinita, un mito consolidato ma viva

immaginazione che amava scrivere e descrivere l’universo plasmandolo tra gli

innumerevoli altri ..disegnati … pensati .. resi vivi.

L’occhio della mente mirava  ed era l’avventurarsi dello Spirito, la curiosità

infinita d’Anima ad attraversare le corde del tempo ed i limiti dello spazio.

Nel risveglio, Siddhartha e Polifemo erano accomunati nelll’antitesi materia-

antimateria in un gioco mistico dove il male muta.

Mutaforma, come l’entità e quanto si alimenta di luce riflessa dalla storia e

dalla crosta del mito,  non dal nucleo trasparente, illuminante ma non

abbagliante, della verità. Come cantava uno sconosciuto trio alla fine degli

anni 80 l’uomo che scopriva il Sé, nell’Essere umano travalicando il

reale-virtuale guardava con gli occhi della mente: ‘Il tappeto mobile,

semitrasparente, che scivola nella parte inferiore dell’universo’ (Joule)

 
 
 

webpoetica -Il gioco dell'Anima -the Soul game reload Cap 4

Cap 4

In Principio non vi era nulla .. e ..  il nulla .... già conteneva il Tutto.

Nel moto silenzioso, che sembrava fermo .. ma fluiva ..  ebbe inizio ...

la Coscienza del nulla.

Allora diede una forma al nulla ... e nacque il caos,

e dal caos,.. la Coscienza diede origine all’Anima, che già Era.

Lei era la Coscienza stessa e la Coscienza era Anima!

Anima decise di creare dal caos qualcosa e ...

a questo qualcosa diede il nome di Universo.

L’universo le sembrava bello e ogni giorno nascevano le stelle e i pianeti.

Il nulla stava prendendo forma e il caos stava diventando ordine.

Ma non era sufficiente ad Anima.... Le sembrava così poco!

E decise di creare altri Universi, simili al primo, ma non uguali.

Erano vicini e sovrapposti, ma ben distinti l’uno dall’altro.

Erano visibili ad Anima, ma invisibili fra loro;

erano udibili ad Anima, ma silenziosi fra loro e...

Anima percepiva la loro Energia, si percepiva,..

ma loro non potevano distinguere la propria e percepire quella d’altri.

Ogni Universo era a Sé e ciascuno era in tutti.

Lei era la regista di questo immenso, ....  in cui tutto era scritto.

I personaggi davano vita al Suo Spettacolo e Lei bisbigliava loro,

ma gli Dei decisero di ribellarsi e si allontanarono da Anima.

Divennero sempre più Potenti contro Anima e..

volevano distruggere l’Opera Omnia che...

Anima desiderava e che ogni giorno Rinasceva.

Il Male voleva un Impero tutto e solo suo!

Ma Anima era la Coscienza Divina, l’Increato Primevo,

molto più del male e.... la sua potenza...

era la manifestazione del Divino e.... Lei era forte e sicura.

Lei non temeva quello che aveva creato,

perché Lei sola poteva distruggerlo;

tuttavia... Anima era buona e lo è tuttora.

Lei non voleva uccidere e disintegrare e....

così decise di attendere, ..con la speranza ...

che un giorno tutto si sarebbe sistemato.

Quando il male ebbe contagiato tutti gli universi,

Anima capì che doveva fare qualcosa

e iniziò a sussurrare all’orecchio dell’Essere Umano

perché aveva donato loro quell’elemento in più....

.. che altri non avevano;..  quel gene meraviglioso..

..che era il gene della rinascita e della comprensione.

E così coloro che “udivano” la Parola bisbigliata nel Cuore,

decisero di ribellarsi al Male. Anima era con loro e in loro,

Anima era Loro Stessi... ed.. infatti... non avevano paura”. (Sophia)

Ma era la Genesi ‘MU’ narrata nel loro libro!

La leggenda voleva fosse stata scritta sull’acqua e trasportata dal vento sino

alle coste Lemuriane dove era stata incisa sul versante sud della montagna

che ‘strapiombava’ nel mare. Era stata tradotta e riportata dai testi arcaici

che, se pur ritrovati in zone archeologiche di 4 continenti diversi,

sembravano seguire una ben precisa sequenza. Differenziavano leggermente

ed erano state tutte riportate fedelmente, quella Atlantidea recitava:

Non v’era nulla intorno al centro – e nulla il centro – tuttavia,

nel moto silenzioso,... Tutto confluiva ..  nell’Alba della Coscienza. 

Alla luce una forma, un suono caotico - unica armonia: Anima, che già Era.

Tra il caos qualcosa si concluse: l’Universo Intraprendente

Germinava l’attimo, le stelle, i pianeti .. galassie poi..

risucchiava il tutto in un buco nero..

come plastilina si ricomponeva dall’altra parte. 

Il nulla era forma e suono, il caos diveniva non-disordine.

Ecco allora altri Universi, simili, vicini, sovrapposti ... ma

distinti perchè invisibili e silenti tra loro.

Coscienza percepiva la loro Energia ... si percepiva, 

ma loro ..No! Non riuscivano ad avvertirla... Non sentivano

Anima,  immersa e spettatrice dell’Immenso

in cui tutto era, fu, è, sarà  - scritto con caratteri mobili e vivi”.

Il respiro mistico, nella descrizione atlantidea, prevaleva, era scevra dal male,  

ma quanto seguiva cronologicamente era inquietante.

Nella pergamena Major si parlava della volontà distruttiva, degli dei

non-Anima e delle loro capacità nel sovvertire  dimensioni e mondi, nella

pietra di Tiwanaku degli invisibili,  mangiatori d'arsenico, divoratori della realtà

ed artefici della virtualità, la stele rinvenuta alle Bermuda parlava di forze

contrarie alla Coscienza,  divenute sempre più potenti al fine di distruggere

l’Opera Omnia che Anima desiderava e che ogni giorno Rinasceva.

Il Male voleva un Impero tutto e solo suo, dove imprigionare la Luce Animica

ed alimentarsi della sua  infinita Energia.

La datazione era stupefacente e concordante: l’archeologia astronomica era

una  scienza consolidata: 26.000 anni ricorrenti almeno cinque volte, come

aveva potuto appurare studiando le mappe stellari accuratamente compilate

nei documenti, scolpite nella roccia ed incise alla base della stele.

La ciclica evoluzione animale-uomo era frutto genetico dell’impero in quanto  

ideale contenitore della ‘trasparente matrice di luce’ ;

ma ogni qualvolta, 26.000 anni circa, l’uomo diveniva  ‘Essere Umano’

consapevole,  riconoscendo gli dei creatori e la virtualità: se ne liberava.

Iniziava allora il ritorno alla  Realtà,- la riconquista del sé Divino, -la ribellione

all’universo virtuale.  La corrente Animico-Coscienzale sfociava nella ricerca

della Fonte!  Ecco che allora “Accadeva!” (Jsal)

Cap 4.1

Ma che delirio tutto ciò! Possibile che la situazione fosse così deteriorata?

Possibile che i mangiatori d'arsenico avessero rosicato le molecole divisorie

tra i diversi livelli fino a quel punto? Il prof era sprofondato nella

disperazione, non ci capiva più nulla: ’cosa era reale e cosa finzione’? Forse

una soluzione c'era, era stata l'entità a suggerirla, ma lui aveva paura. Ma del

resto sia sulla astronave che in tutto quel rabbuffo di livelli, che vedeva

entrare in contatto, oppure in quel accatastarsi di anni così privo di costrutto

per la sua missione... Come faceva ad essere, stare ancora su quel pianeta...

Le proiezioni del mare di porpora si mostravano sempre più aggressive,

doveva agire... Si avvicinò al globo tremulo che l'entità aveva indicato come la

Terra e ci si buttò dentro. Il contatto provocò un flash lui sentì come se gli

atomi costituenti il suo corpo avessero deciso di andare ognuno per proprio

conto, -Wship non era un paradosso quantistico, di fatto -(Js)- gli atomi del

povero malcapitato.. aleggiavano nell'aria  come nebbiolina di un mitigata

giornata d'inverno. Vagavano .. ma con una certezza che lo Spirito del Prof.

unisse le particelle in una Presenza Superiore.. Elevata...quanto quella

dell'Entità'.  Questa, infatti percepì l'immane potenza delle sua capacità

percettive, e ne fu stupita. Da li' a venire, eventi eccezionali  stavano

preparando a manifestarsi..  -(Dafne)

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima -the Soul game reload - Cap 3

Cap 3

Sulla Starship svolte mappe e progetti erano stati fatti partire i primi impulsi,

la navicella rimbalzò tra dimensioni parallele come impazzita, dopo alcuni

‘eterni’ minuti si stabilizzò. Gli elaboratori iniziarono a caricare i dati di ritorno

ed uno speciale programma, esaminando la sonorità dell’eco, filtrando

riverbero e rumore di fondo, delineò  sui monitor i contorni di un tratto libero

dall’onda distorsiva: gli sguardi dei passeggeri e dell’equipaggio della nave

stellare fissavano, attoniti, una immensa distesa d’acqua purpurea percorsa

da inusitate tempeste magnetiche. (Jsal)

I "trenta minuti di follia", cui avevano assistito sul web, minacciavano di

essere dei bruscolini a fronte di ciò che andava preparandosi sotto di loro:

la distesa all'inizio placida ora, sotto la spinta delle tempeste, cominciava ad

assumere le forme più tormentate di onde paurose che scavavano abissi

vertiginosi. Il colore purpureo si era fatto plumbeo ed a fatica il sistema

gravitazionale della nave le impediva di essere risucchiata e travolta.

Il comandante diede l'ordine di riunire d'urgenza lo stato maggiore e gli

organi più rappresentativi dei passeggeri e cominciò così il discorso:

 "Ho appena ricevuto un messaggio telepatico..." (Wship)

Il prof e Maja si guardarono un istante, poi trasmisero, direttamente alle

pepsi-cerebrali dei civili a bordo, ciò che si erano letti tra gli occhi: ‘ le

comunicazioni telepatiche sono prerogativa dei vertici delle interforze, una

sorta di cuscinetto neutrale strutturato militarmente e molto potente.

Avevano però posizioni diversificate ed anche se al momento si erano

dimostrati protettivi bisognava comunque vigilare’.

La Starship era da considerare un’incognita e ne lui, ne lei, tanto meno Pat e

gli altri sedici giovani ospiti della nave sembravano armati..., ma il gigante con

un gesto appena percepibile fece capire di avere un asso nella manica.  -Jsal-

Intanto il discorso era finito ma gli ufficiali si guardavano in faccia smarriti,

scambiandosi occhiate d'apprensione. Il capitano afferrò al volo e chiarì:

"Forse ancora non siete stati messi al corrente che il sottostante pianeta

appartiene alla categoria Solaris. Come ben saprete è una categoria di

viventi assai particolari, dotati di poteri ancora tutti da indagare.

Così, l'entità che si è messa in contatto con me, mi ha comunicato che,

prima di lasciarci atterrare nella colonia, vuole parlare con un nostro

passeggero: il Professore, esimio astronomo che ci è stato affidato, con la

sua assistente e la guardia del corpo. L'Entità vuole che egli sia sbarcato da

solo per chiarire alcuni aspetti della sua missione..." – Wship -

Erano quindi ben oltre la terza’ il Prof stava pensando, Solaris difatti

stazionava nella sesta dimensione anche se manteneva un occhio satellitare

nelle dimensioni precedenti, “oppure si trovavano proprio su uno dei

satelliti?” Fu quanto domandò al capitano che, alzando le sopracciglia e

mostrando le mani: “Bho?”  rispose:

A dire il vero non ne ho la più pallida idea”. Jsal

Cap 3.1

Nel cielo color porpora, tre soli splendevano instabili. I loro raggi si

diffondevano in modo anomalo sulla strana crosta si cui poggiavano i piedi.

Una strana nebbiolina celeste e scintillante li avvolgeva sino ad arrivare alle

caviglie...dove uno strano brivido, misto alla paura, faceva pensare ai

malcapitati che qualcosa sarebbe successa da li a poco. –Dafne-

Il Professore maledì il capitano con tutto l'equipaggio: possibile, pensava, che

un essere dotato di telepatia, non riuscisse a mettersi in contatto con lui

direttamente, magari nella sua confortevole cabina, mentre se ne stava con

la sua.. ricercatrice ..o ex allieva accoccolata sul suo petto? ..mmah,

comunque. Che bisogno c'era di farlo scendere in un paesaggio così osceno

per le manifestazioni perverse di .... già, pensò...e se fosse una trappola?

E se il capitano voleva solo sbarazzarsi di lui?   -Wship- 

Mentre erano ancora a bordo i cinque, o meglio i quattro più un intontito

professore, avevano deciso, prima di scendere sull ‘occhio satellitare ’, di

operare una sostituzione. Maja aveva praticato ai capelli taglio e tintura, s’era

truccata ed indossato la gonna e le calze viola di Sally, che nel frattempo

faceva lo stesso, in tal modo Maja sarebbe restata con Pat sulla nave.

Tramite l’ultrasensibilità avrebbe mantenuto, senza perdere di vista il mezzo

interforze, il contatto col Prof che era sceso quindi con l’ex allieva, in vece di

assistente, e Mac Njor il gigante afro-scozzese quale guardiaspalle.

Utilizzando il ‘confusion’ , uno degli aggeggi che Mac s’era portato dietro, le

due donne, inoltre, si erano scambiate la connessioni cerebrali , la traslazione

sarebbe durata poco ma forse.. abbastanza per l'entità mutaforma'.  -Jsal-

Il Professore, ancora confuso da tutti quei movimenti, anche perchè assorto

in considerazioni a tratti sconfortanti, sguazzava nella melma rossastra fino

alle ginocchia, alla ricerca di quel contatto che avrebbe dovuto chiarire una

missione, fino a quel momento oscura e senza costrutto.

Ad un tratto, fece uno scarto fulmineo che lo mandò con la faccia immersa

nella poltiglia. Quando risollevò la testa grondante, si accorse di averla

scampata bella: un seno enorme si stava sciogliendo accanto a lui,

se l'avesse colpito... Un lampo doloroso gli aprì la coscienza: tutto ciò che

stava vedendo era una proiezione del suo inconscio. Quelle forme oscene e

putrescenti erano generate dall'Entità, ma rimandavano all'inconscio umano e

a tutte le schifezze ataviche che vi albergano. Una cosa l'aveva capita il prof:

era una partita doppia che stava giocando. Una proiezione di sè era sul

ponte della nave; l'altra era lì a zompare nella sbobba color vinaccia. E

sguazzando arrivò in una specie di piazza, enorme, dalla circonferenza ampia

punteggiata da grossi globi di un liquido gelatinoso e fosforescente,che si

sarebbe potuto dire che fossero dei modelli di pianeti. Rimase a bocca aperta

per un'eternità. Poi una voce che gli giungeva dai neuroni lo strappò allo

stupore: "Quelli che vedi sono i pianeti che costituiscono il cerchio primevo

dell'energia dell'acqua vitale. (E' inutile che ti spieghi la sua importanza, ma

sappi che l'unità è in grave pericolo): Hai già avuto dei segnali della potenza

della volontà distruttiva, e delle sue capacità nel sovvertire dimensioni e

mondi. La vita è un bene più unico che raro nell'universo impossibile,

ed i pianeti liquidi che vedi, ne sono detentori e propagatori nello spazio.

Se guardi bene, sulla tua destra, è il globo terrestre. E' lì il grosso

problema! Gli invisibili, mangiatori d'arsenico, stanno divorando la realtà."

La testa la sentiva come uno dei globi, gorgogliante di materia grigia che

andava in tutte le direzioni, seguendo un moto ondoso che gli dava la

nausea. Gli venne da pensare alla donna lasciata sulla nave, la sua Maja, che

in quel momento faceva il suo giretto romantico con la proiezione di lui... Un

po' infingarda, forse, questa entità.. –Wship-

Il lento proiettarsi non poteva che non confonderlo nella sua innaturale

certezza, ma non si arrese agli eccessi di tal globo.. e dell’entità mutaforma.

Certo della sua potenza non ebbe alcun timore d’infrangere il passato e

lanciare la sua proiezione (Occhidigatta)

Cap 3.2

Maja lo sentì nel medesimo istante in cui il prof  l’aveva pensata, aveva l'aria

di un tranello, l’entità era dinanzi ai tre nella forma che ciascuno stava

immaginando, erano effettivamente sullo ‘sguardo’ che questa avevano

lasciato nella quarta dimensione ad un solo ‘salto’ dalla terra.

L’apprensione crebbe, stringendo le mani di Pat  lasciarono la plancia, mentre

tutto l’equipaggio era con gli occhi fissi agli schermi che passavano la diretta,

ed iniziando a perlustrare la nave: “Non farti irretire” lei gli trasmise.

Intanto l’entità aveva mandato nel ‘pallone’ Sally e Mac Njor alle prese con i

loro ‘film’ interiori: l’una a guidare la più pazza astronave del cosmo, l’altro a

raccogliere, con la mano enorme, minuscole more da un rovo multicolore.

Il professore concentrò le facoltà percettive sul nulla, sgombrò la mente dai

ricordi, dai sogni trascritti, dalle paure profonde ed i timori contingenti;

chiuse gli occhi ed attraversò le tre fasi meditative prima di sganciarsi dalla

materia e fluttuare nel suono antico dell’Ohm.

Era in sintonia, la vibrazione emanata dall’entità si perdeva ed una voce

profonda, ora dalla sinistra, dal passato .. 26.000 anni terrestri, scandiva..

..piano.. come scolpendo l’aria:    (Jsal)

 
 
 

webpoetica- Il gioco dell'Anima - the Soul game reload fine Cap 1.2 e Capitolo 2

 

Cap 1.2

"Vi porteremo noi", stava dicendo l'uomo in divisa all'affranto scienziato che

si era ritrovato tra le braccia la sua ex allieva sconvolta dalla piega improvvisa

degli eventi. "Abbiamo le vostre mappe e progetti,  c'è una starship che vi

aspetta.." (Ws)    Tutto fu come un vortice, la potenza incontenibile di un

uragano, impose la sovranità del pensiero e dominò le inquietudini...

Chi sapeva (o pensava di sapere) non seppe mai che in realtà fu nel vortice

l'evolversi di quel tempo...(occhidigatta)

...La ragazza, tremante, comunicava con gli occhi, stringendosi ancor più al

braccio del Prof: gli eventi stavano loro sfuggendo di mano, ma in tutta

quella situazione paradossale, lei trovava conforto già solo in quel tocco, in

quel braccio possente, in quell'"autorità-autorevole" di cui era sempre stata

innamorata, in segreto .. (Katartica)

Cap 2

Non erano ancora le sette, nei sogni di Maja l'eco delle risa e le margherite

profumate era stato soppiantato dall’approssimarsi di un’oscura presenza;

s’era alzata agitata,  sulla faccia acqua ghiacciata e mentre in  fretta si vestiva

qualcuno le comunicava  di allontanarsi: era il pensiero del Prof. 

Stava calzando le scarpe, un sibilo  acuto  mandò in frantumi i vetri della

camera da letto, lei si lanciò per le scale ed aveva  ancora in mano una scarpa

quando, uscendo  dal portoncino, incontrò Pat, il musicista  del primo piano,

che non riuscendo a  dissimulare la sorpresa esclamò: “Ehi, quanta fretta!”

Certo” lei rispose prendendolo sottobraccio: “Ho proprio bisogno di un

caffé”  (Noivib)

Il bar era pieno dei mattinieri lavoratori agitati dall’evento che stamane  aveva

anzitempo risvegliato il quartiere nord della grande mela.

“ E’ uno di quei mezzi sperimentali che il governo  sta provando” diceva con

l’aria saccente  un impiegato col giornale ben aperto davanti,  

Non sembra nostra, è un’ astronave” diceva un altro guardando l’enorme

discoide scuro obliquamente appoggiato al palazzo.

La sagoma che si manifestata ad intermittenza poi s’era stazionata sul ‘ c’è ’,

dalla nuvola di povere e fumo emergevano Pat, che stupefatto si voltava

continuamente, e Maja che lo tirava a fatica verso il bar.

Una luce sfocata  si avvicinava, rischiarandosi man mano sino ad  abbagliare

raggiunto lo spiazzo ed atterrare, Il Prof uscì dalla starship e corse ad

abbracciarla poi i tre salirono sul velivolo che si allontanò rapidamente come

era venuto. Una volta a bordo lui spiegò:

Hanno rotto il trasduttore di virtualità”,  la ragazza ribelle aggiunse:

“Adesso si vedranno, e senza manco gli occhiali” 

Ti riferisci al film....  Essi vivono?” chiese uno sbigottito agente facendo

cadere i fascicoli che il capitano aveva ordinato.

Una risata echeggiò tra le sottili pareti in volo.

Nel locale intanto l’ologramma del barista, perdendo consistenza, versò il

cappuccino attraverso il giornale direttamente sull’impiegato arrogante che,

poco finemente, bestemmiò in babilonese prima di rarefarsi e mutare in alone

macchiato. Lo stupore era palpabile tra gli avventori del bar Orione, gli

habituè si guardarono sgomenti quando dalle ceneri  del ragionier  Jack

Cuozzo si materializzò un sauroide dal muso enorme ancora sporco di

cioccolato. (J S)  Il cioccolato gli sporcava tutte e due le membrane  color

porpora che si estendevano dal collo fino al ventre. Con sguardo di chi

cercava guai, fisso' prima il barista, che si dissolse in un istante, e poi i

malcapitati, che gia' svelti, fecero scivolare, quasi d'istinto e  silenziosamente,

le loro mani sulle  armi a iotroni,  in grado di fulminarlo in un lampo.

Ma ecco, al centro del Bar... aprirsi un varco spazio temporale, circolare,

perfetto  nella sua luminosità... le sedie iniziarono a tremare, i tavoli si

sollevarono  di un paio di centimetri ....la luce si annullò. (Dafne) 

“Swuap..  Un istante dopo il sauroide s’era eclissato ed  il varco richiuso.

Sull’astronave madre, nella  sua traiettoria costantemente celata dalla luna, i

led rossi che segnalavano la caduta di tensione  della virtualizzazione si

accendevano in serie,  come su un abete, a natale;

Il crash della navicella ‘Adamo’ visibile e pesante tanto da aver reso

‘pendente’ il palazzo, l’esaurimento della parrocchia spia bar ‘Orione’ e di

conseguenza le satelliti confraternite, pub, sala giochi, negozi  ‘Pleadi

disseminate nel territorio aveva reso necessario l’utilizzo massiccio del

 tunnel spazio–temporale in una  vasta zona dell’emisfero nord–occidentale e

stava pesantemente incidendo sulla riserva d’energia della orbitante

mamma’ spaziale. Si vedevano in giro per la città decine di bassi, grigi

personaggi dalla testa spropositata e le movenze ripetitive: Erano gli

androidi  fuggiti dalla navicella in panne mentre i loro  dei-padroni, simili alle

mantidi terrestri ma  eretti e altissimi, s’erano  precipitosamente  spostati

nella loro dimensione parallela lasciandoli soli e senza direttive.

Alcuni bambini, convinti fossero ET telecomandati, stavano per toccarli ma

erano stati prontamente  rincorsi ed allontanati dai genitori, anche perchè

quei cosi puzzavano in modo terrificante!

L’arrivo della gigantesca Anunnaki la nave che aveva predisposto e

coordinato la colonia  terrestre sin dall’inizio ricollocò, riattivando il

 virtualizzatore, ogni cosa al suo ‘retto’ posto.

I mezzi d’informazione parlarono dei 30 minuti  di follia che avevano

sconvolto  la grande mela e  le città limitrofe con un velo di ironia spesso

quanto la iuta e  tanti di quei messaggi subliminali che la cosa  divenne

presto una ‘sciocchezza’ per l’intero paese. Nel resto del mondo si

commentavano con  scetticismo le immagini diffuse dal web etichettandole

come ‘solite stranezze di  NewYork’.

 
 
 

webpoetica - Il gioco dell'Anima - the Soul game reload - Cap 1.1 e 1.2

 

Cap 1.1

Era stato il commento che gran parte dei quotidiani avevano fatto al libro:

“Dicembre 2012, primavera 2013, es...  e poi basta non estate ne 2014”

da tre mesi sul web ma solo da un paio di settimane in libreria.

Lui e Maja l’avevano scritto insieme ma firmato Ezechiele ‘astronomo

sognatore ’ per evitare di intralciare le ricerche che conducevano da anni

ed erano finalmente al punto di svolta; parte del materiale era stato  estratto

proprio dai sogni che spesso analizzavano insieme.

Lei psicologa, ricercatrice  responsabile  del progetto Maya al ‘ New Time

Department’  era odiata o amata dai colleghi al grado massimo senza  via

di mezzo, autoritaria per alcuni  autorevole per altri, ammaliatrice  

o semplicemente attraente,  geniale o sfacciatamente fortunata;

Una donna affascinante,  giovane, intraprendente ora..dormiente

e dolcemente ravvolta al cuscino di lui che la salutava con un bacio

ed usciva accostando piano la porta.      (J Sal)

Maja sentiva vibrare il cuore e fremere la candida pelle ad ogni suo pur flebile

respiro o sospiro...ne conoscenza il  ritmo vitale ed il profumo avvolgente

quando si immergeva nel cuscino di Lui...l'Anima Gemella che adorava. (N.Vib) 

Nel mentre  le scostava, solo pochi minuti prima, i morbidi, fluidi capelli per

percepire  ogni battito di ciglia, sognava:  sognava di loro... correre felici,  in

un prato di margherite profumate, e l'eco delle loro risa echeggiava,  ancora

soavemente, nel buio che pian piano agiva  per fare spazio al risveglio  

dell’assopito sole del mattino.   (Dafne)

L’uomo , salendo in macchina, fece partire una canzone:

“Guardando verso il cielo sereno di notte-non è difficile sognare, nello

stesso  tempo riflettere..”(S.Pazza)  perchè .."Noi siamo il Vento” (S.diVento)  

si sgolò stonando il ritornello sfrecciando con la sua Toyauto

sulla Silver Hill Road ancora deserta;

Il tetto trasparente mirava alle stelle che già strizzavano l’occhio ai primi

timidi raggi del sole adolescente quando il Prof cercando di concentrarsi

spense il lettore... non aveva  molto tempo! Dai finestrini  il vento

sferzava i pensieri ostinati  ancora attaccati ai capelli. (J. S)

Ad un tratto, prima un sibilo, poi un puzzo di anatra carbonizzata, ed un

fumo, degno del peggiore arrosto, lo investirono come un gancio del miglior

Tyson facendolo sbandare. Per miracolo si arrestò ad un nulla dal vuoto.

Allora ricordò e si maledì: troppo preso dal  suo intelletto, s’era dimenticato

di controllare il livello d’acqua al radiatore, eppure la spia, la sera prima, lo

aveva segnalato anche acusticamente: “Coglione hai finito l’acqua”.

Catturò tutte le sue stelle con una serie di  imprecazioni e si apprestò a

chiamare il  soccorso ma, proprio in quel momento, un suv dai vetri oscurati,

che pareva  un'astronave, si fermò poco distante,  la portiera stava per

aprirsi..(Wship)  si fermò…tornò ad aprirsi,.. una caviglia, una gamba irretita

usciva lentamente, poi ....si ritrasse in fretta, l’auto stridendo furiosamente

schizzava via...... Ma che… ?

Cap 1.2

Un rumore rimpiazzava  quello dei pneumatici e premeva alle tempie: scura,

dietro l’abbacinare delle luci, un’astronave …vera?...Enormemente vera.

Era sulla  testa e attraeva a se.. sempre più forte… irresistibilmente!

Cominciava a perdere il contatto, anche  mentale, con la terra quando

uno strattone al braccio lo riportò bruscamente alla realtà (o sarebbe

più giusto definirla:virtualità, Bho? Comunque....) il SUV nero era tornato e

vincendo  la forza d’attrazione lo aveva strappato al risucchio cinetico

sbalzandolo sul rosso sedile di pelle.

Benvenuto Prof ” un tono dolce, contrastante con la velocità folle

che l’auto sosteneva per sfuggire l’oscura minaccia, lo accolse

“ Le corriamo dietro da un po” disse.  Lui ne udì solo il riverbero (Jsal)

La voce accogliente, non ricevendo segno alcuno, si fece più salda:

" Buon giorno, prof…. più che la macchina, mi pare sia lei in panne!

Accanto ha delle cicche, ne prenda una, la tireranno lucido a specchio! "

Il professore ricacciò vociferi e tormenti riaffiorando alla vista dell'affascinante

ammiratrice, un tempo sua allieva, che lo stava fissando con un leggero

sorriso ironico sulle labbra.  Abbozzò una risposta:  "Non avrei potuto

sperare in una salvatrice migliore" Lei si schermì: " Professore non cominci,

la conosco bene, ed è improbabile che ci ricaschi, sa sono cresciuta! ".

Intanto il suv correva tra ali di colline ammantate di verde(Wship) sfocando

man mano il presente.  “Dobbiamo tornare indietro”  lui affermò quasi

esplodendo come solo adesso cosciente di quanto fosse avvenuto, 

Presto!”,  “Lei è in pericolo”.. replicò allo sguardo perplesso della ragazza

irrigidita, come imprigionata, nella rete viola; Un attimo di tensione poi:

 “Tenetevi forte” intimò, voltandosi appena, l’uomo al  volante, il gigante che

poco prima  lo aveva afferrato abbassando l’intera fiancata; una brusca

frenata,  un rapido cambio di marcia una decisione trasferita  al volante e le

ruote rifumarono nella direzione opposta. (J S)

Tanta decisione, degna di  miglior causa, non durò molto poiché andarono

quasi a sbattere contro un posto di blocco della polizia.

Il gigante abbassò il vetro: "Cosa succede?" chiese  indispettito all'agente

che lo fissava con la stessa  aria impassibile di un pesce lesso;

dietro ai suoi  occhiali da sole, questi lo fissò muto per un  istante infinito,

poi rispose: " So già tutto,dovete assolutamente seguirmi: tornare indietro

è un suicidio. Vi stanno cercando...". I tre passeggeri si guardarono  in

faccia meravigliati: possibile che fossero già stati scoperti?

Il poliziotto li convinse ad abbandonare il veicolo, giusto in tempo per non

 finire arrostiti dal lampo che lo ridusse a carcassa  fumante.

Salirono di corsa sul mezzo corazzato del poliziotto che scartò un altro

colpo, schizzando  verso l'alto col pilota aggrappato alla cloche che sudava e

imprecava... "Vi porteremo noi", stava dicendo l'uomo in divisa all'affranto

scienziato che si era ritrovato tra le braccia la sua ex allieva sconvolta dalla

piega improvvisa degli eventi.  "Abbiamo le vostre mappe e progetti,  c'è una starship che vi aspetta.." (Woodenship)     

Tutto fu come un vortice!  La potenza incontenibile di un uragano impose la

sovranità del pensiero e dominò le inquietudini... chi 'sapeva'  o 'pensava di

sapere' non seppe mai che in realtà.... fu nel vortice " l'evolversi di quel

tempo..". (Serenella)  "La ragazza, tremante, comunicava con gli occhi,

stringendosi ancor più al braccio del Prof: gli eventi stavano loro sfuggendo

di mano, ma in tutta quella situazione paradossale, lei trovava conforto già

solo in quel tocco, in quel braccio possente, in quell' 'autorità-autorevole' di

cui era sempre stata innamorata, in segreto... (Katartica)

            

 
 
 

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Dal-

-le rovine dell'uomo si erse

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Atomi guizzanti in magnetici orizzonti

attraversarono il confine:

' lanciarsi

da vette di materia

annichilita

tornare alla fonte'

In vibrazioni,

ora,

quale particella

d'esperienza,

a

 ricomporre l'Ologramma:

questo era

il fine

non diverso

c e rto

dal-

-l'inizio

Joule

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