Secondo primo colloquio via web

Un colloquio improvviso questo, deciso all’ultimo minuto, nemmeno il tempo di riflettere e di inviare le analisi.

Aspettavo una prima visita a pagamento prevista per la prossima settimana, poi ho guardato le mail ricevute, il foglio dove scrivo le differenze di ogni clinica (si, lo ammetto, ho fatto uno schema per confrontare le informazioni) e mi sono detta: perché non ho chiesto anche a questa clinica? Ci sono poche news in giro nei forum, ma sono positive, la prima visita è gratuita.

Così mando una mail, orari quasi simili ai miei ma approfitto dell’orario ridotto a lavoro e riesco ad organizzare in 4 gg.

Dopo l’esperienza precedente non avevo aspettative. E lui era anche dubbioso. La visita dell’altro giorno ci aveva lasciato senza parole, senza idee, solo dubbi e perplessità.

Invece questo colloquio ci ha dato “soddisfazione” : chiarezza, disponibilità, attenzione, anche preoccupazione nei nostri confronti: “se avete dubbi prima pensateci bene”. Non ci hanno spinti verso nessuna decisione o trattamento, lasciandoci liberi di parlare, chiedere, riflettere.

Naturalmente mi hanno chiesto gli esami da inviare subito dopo, per poter decidere meglio la terapia se decidiamo di sì.

Nessuna lista di attesa. Decidiamo noi la data e loro danno il via a tutto a ritroso. Naturalmente prima ci muoviamo meglio è ma a loro basta avere le analisi aggiuntive e la decisione per i primi di settembre, considerando le possibili date scelte.

E le analisi? Tutte quelle fatte a aprile/maggio non servono più. Altri soldini risparmiati. E non guasta.

E i nostri visi si sono distesi, abbiamo iniziato a parlarne in modo più tranquillo.

Post post primo colloquio web

Primo colloquio andato.

Com’è andato? non lo so. Forse mi aspettavo chissà che, forse avevo altre aspettative per ciò che ho letto in giro, ma non mi ha lasciato molto, di sicuro non sono soddisfatta.

Ho guardato il mio compagno di disavventura, che si è tenuto più a distanza finora e non aveva aspettative, e che è molto più razionale in questo caso, e anche lui è rimasto senza parole, come se non gli fosse rimasto nulla in mano.

Per fortuna era gratuito.

Purtroppo dobbiamo aspettare quasi un mese per il secondo “primo colloquio” con altra equipe medica. E poi la decisione dovrà essere immediata, se vogliamo rispettare i tempi.

Agitazione per colloquio web

Oggi primo colloquio via Skype con primo centro estero via Skype. Sono combattuta tra emozione, ansia, agitazione e razionalità. So benissimo che quest’ultima serve soprattutto per autoprotezione e per abbassare le aspettative, ma nessuna componente emotiva riesce a prendere il sopravvento in questo momento. E provo a lavorare senza far accorgere nessuno del mio stato mentale…

Sentimenti contrastanti

Sono giù ma la speranza cerca di tirarmi su.

Cerco di attaccarmi alle cose più banali.

Ma il rapporto di coppia ci soffre, le delusioni stancano, stressano, demoralizzano, ti lasciano senza appetito e senza sogni.

Ed io voglio ancora aggrapparmi al sogno.

Umore nero

Sono triste, abbattuta. Dopo altri esami, dopo illusioni, dopo un immotivato senso di serenità e rinnovata speranza, oggi è di nuovo caduto il cielo.

Nessun figlio per noi. Non con le tecniche classiche, nemmeno con un aiutino alle nostre risorse naturali.

Le nostre risorse naturali sono scarse e non valide. L’unica è l’estero. Cercare fuori quello che molti hanno senza nemmeno pensarci, senza nemmeno volerlo.

Sogno

Stanotte ho fatto un sogno fantastico.

Avevo appena partorito. Una bimba bellissima, con un sorriso stupendo, e sentivo una serenità che non ricordavo più potesse esistere, e un calore immenso dentro al petto.

Avevo occhi solo per lei, e mi sentivo in un modo che non so spiegare. Ma stavo bene. Stavamo bene. Ed ero felice. Completa, con la mia famiglia.

Ansia

Domani abbiamo un incontro con uno specialista. Un’altro. Uno nuovo. Uno che dicono bravo. So che non mi dovrei agitare ma l’ansia sale, perché ogni medico finora ha detto la sua, e non sempre era la stessa cosa di quello precedente, anzi.

E non dovrei illudermi, sperare troppo, per non starci di nuovo troppo male. Penso a tutto questo e ad altro ancora e sale l’ansia.

Spero di riuscire a dormire…

Per me solo cose difficili…

Ciò che per gli altri è semplice per me non lo è mai stato.

Anche se adesso il “me” diventa un “noi”.

Ciò che adolescenti, idioti, coppie normali, amanti, riescono a fare in modo semplice, senza pensarci, allegramente o per errore, a noi non riesce. So benissimo che non siamo i soli, ma non riesco a capire perché per noi tutto deve diventare stress, o una lotta.

Da adolescenti e giovani adulti siamo stati così attenti ad evitare ciò che adesso desideriamo. Sarà il Karma? Sarà il destino a non volerci dare ciò che fino a qualche anno fa non volevamo?

E’ una colpa cercare di dare una maggiore stabilità alla situazione, qualche soldo in tasca, un po’ di salute, e se ci siamo ritrovati solo non più da giovanissimi?