Prima premessa: non è un post consueto fatto di concetti astratti di poesia e di musica, attraverso la poesia e la musica parla di cronaca e di fatti talmente al presente da accendere la reazione della gente comune; non è fatto per scatenare commenti irati, ma per riflettere personalmente sul senso profondo della vita, della mia prima di tutto. Seconda premessa: non sono un utente intossicato dai Social, ho un profilo Facebook soprattutto per mantenere i contatti con la Sala di scherma, o qualche altro gruppo: i Pony che tifano per le frecce tricolori o la Locanda del Malandrino che tifa per Branduardi. Quest’ultimo ormai due settimane fa, ma io lo leggo solo adesso, ha lasciato un post su quella piattaforma con il testo di una sua vecchia canzone tratta da suo primo edito dedicata a Saman Abbas, la ragazza di Novellara probabilmente uccisa in seno alla stessa famiglia. Non è mia intenzione argomentare su questo fatto di cronaca, ma sul senso di un post che risponde ad una atrocità con una replica fatta di poesia e di musica. Credo anche io, sposando la tesi del cantautore, che all’orrore ed alla malvagità si possa ribattere soltanto con la dolcezza e il fermo proposito delle idee. Credo altrettanto che tutte le donne uccise, ferite, maltrattate, anche solo da parole cattive, debbano viceversa ricevere un grazie per la loro esistenza preziosa, magari con i versi di una antica poesia indiana che parla del mito della loro creazione e ridà loro tutta la dignità che meritano. In quel cassetto di ricordi che è questo blog, è successo tempo fa di accennare ad un fatto di cronaca che riguardava una donna uccisa ed anche in quella occasione ho invocato la poesia di Branduardi per lenire il dolore del mio cuore inutile. Oggi è un piccolo Deja Vu, ma penso che sia guardando al passato e conservandolo acceso nella memoria che si possa costruire un futuro migliore. Mi hanno ferito altrettanto i commenti sotto al post in oggetto: maledizioni e rabbia, giudizi che tagliano quanto un coltello; non credo sia il senso di quanto scritto più sopra, non credo che sia la soluzione, quella migliore abita nella nostra anima e ha bisogno di Luce e del sapore dell’acqua pura per fiorire come un giglio bianco da piantare nella memoria perché non muoia più; occorrono radici solide e petali sempre aperti per essere distinguibili, e mai nascosti sotto terra perché nessuno veda, occorre il profumo della verità per la giustizia e per il senso migliore della vita, ed un grazie sincero a chi questa vita la trasmette con un sano desiderio di libertà.
Inviato da: cassetta2
il 22/09/2024 alle 21:03
Inviato da: surfinia60
il 22/09/2024 alle 17:12
Inviato da: Zero.elevato.a.Zero
il 19/08/2024 alle 11:41
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il 19/08/2024 alle 11:40
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il 19/08/2024 alle 11:39