14FEBBRAIO2008

manifestazione in piazza

 

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PREGIUDICATI E PROMOSSI

I 24 condannati in via definitiva 

stanno fermi come uno scoglio in Parlamento.

Nessuno fa un passo indietro. Il primo che si costituisce agli elettori e si dimette diventa un eroe nazionale. Ma non lo capiscono. Quanti anni ci vorranno per toglierceli dai piedi? In tre anni ci siamo liberati solo di Previti. Sono pregiudicati di lungo corso. Drogati che non riescono a smettere.
Il Governo non è indifferente. Uno alla volta li aiuta a riprendere confidenza in sé stessi dopo le condanne processuali. E’ vero che pochi hanno conosciuto la galera, ma tutti sono detenuti onorari.
Lo scorso anno Vito e Pomicino, condannati il primo per corruzione a due anni e il secondo per finanziamento illecito a un anno e otto mesi e per corruzione a due mesi, sono stati nominati membri della Commissione Antimafia. Da quando ci sono loro la criminalità organizzata è diventata la prima azienda del Paese. Se ci fosse anche Andreotti, prescritto a vita, diventerebbe la prima multinazionale europea.
Il Governo non si dimentica dei condannati in Parlamento. E una ragione c’è. Metti che un domani gli attuali ministri e sottosegretari finiscano in tribunale a causa di una Forleo o di un De Magistris qualsiasi. Chi li aiuterebbe? Oggi a te, domani a me e il CSM a Mancino.
Gianni De Michelis, definito a suo tempo un avanzo da balera, grande trombeur de femmmes ministeriale e autore del libro: “Dove andiamo a ballare questa sera: guida a 250 discoteche italiane” è stato promosso. La felice iniziativa nei confronti del condannato a un anno e sei mesi per le tangenti autostradali del Veneto e a sei mesi per finanziamento illecito è opera di Massimo D’Alema.
Per capire cosa ci aspetta nel 2017 la Farnesina ha istituito infatti un comitato di esperti detto: “Gruppo di riflessione strategica”. I personaggi che ne fanno parte si riuniranno in una sala del Ministero degli Esteri a discutere di energia, produzione, commercio, sicurezza e del futuro del mondo. Il Caronte della sinistra ha invitato Gianni De Michelis a far parte del gruppo. La nomina dell’ex ballerino è motivata in quanto presidente dell’Istituto per le relazioni tra Italia e Africa, America Latina, Medio Oriente e Estremo Oriente.
Mi aspetto altri gesti importanti del Governo nei confronti dei condannati. I bombaroli alla commissione Difesa, i brigatisti agli Interni, gli estorsori al Fisco. Diamo loro una speranza per il futuro e a D’Alema la Forleo.



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del 28 Ottobre 2007

Postato da Beppe Grillo il 30.10.07 15:00

 

PINO MASCIARI E IL SUO NO ALLA MALAVITA!!!

V-DAY... TO BE...

http://www.beppegrillo.it/2007/10/vday_di_ieri_e.html

Oggi voglio fare il punto della situazione. Al V-day sono state raccolte circa 350.000 firme uniche e autenticate di maggiorenni italiani. I comuni di residenza dei firmatari stanno certificando le firme. E’ un iter lungo, e non a caso. In Italia le leggi popolari vanno scoraggiate.
Sto ricevendo dai comitati e dai meet up scatoloni su scatoloni con i moduli.
A fine novembre andrò a Roma a depositare le firme alla Cassazione. Se non verranno sollevate eccezioni, quando le proposte arriveranno in Parlamento, chiederò di illustrarle alla Camera, in diretta.
I 24 parlamentari condannati in via definitiva sono sereni, lavorano tutti i giorni, insieme ai loro colleghi, per mettere il bavaglio alla Rete e ai magistrati. Di dimettersi non ci pensano proprio, un posto così con la loro fedina penale dove lo trovano?
Bisognerà dargli un aiutino perchè traslochino.
Il prossimo V-day sarà sull’informazione, chiederemo di eliminare i finanziamenti pubblici all’editoria e di abolire l’albo dei giornalisti.
Il V-day ha fatto venire allo scoperto i media, i cani da guardia del potere. Sono invecchiati di 10 anni. I giornalisti hanno sostituito l’esercito e i cannoni di
Bava Beccaris.Nelle ultime settimane, prima hanno ignorato il milione e mezzo di persone del V-day, poi hanno cercato di diffamarmi e ora vogliono mettere tutto a tacere.
Un disegno di legge e centinaia di migliaia di italiani che chiedono pulizia e trasparenza sono diventati l’antipolitica. Il rovesciamento delle parti attraverso l’informazione è la tecnica collaudata di questi partiti.
Il prossimo V-day si terrà il 25 aprile del 2008. Sarà il giorno della liberazione degli italiani dalla disinformazione. Stay tuned.

Postato da Beppe Grillo il 27.10.07 20:23

 

WHY NOT

Inchiesta "Why not", Mastella indagato a Roma

Reuters - Ven 26 Ott - 17.45  ROMA (Reuters) - Il ministro della Giustizia Clemente Mastella è stato iscritto nel registro degli indagati a Roma per abuso d'ufficio, finanziamento illecito e truffa -- i reati contesti al guardasigilli nell'inchiesta "Why not" del pm di Catanzaro Luigi De Magistris. Lo riferiscono fonti giudiziarie. Il fascicolo è in mano al procuratore Giovanni Ferrara, che sarà coadiuvato da un sostituto che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione e, se riterrà di procedere contro Mastella, il giudizio spetterà al Tribunale dei ministri. 

 

WHY NOT - PARTE 2

L'inchiesta di Catanzaro su un presunto comitato d'affari che distraeva fondi pubblici, al centro di dure polemiche tra magistrati e politici, vedrebbe coinvolto, secondo fonti di stampa, anche il premier Romano Prodi per abuso d'ufficio. Sia Prodi che Mastella hanno negato qualsiasi addebito. Secondo le fonti, alla procura di Roma non è arrivato da Catanzaro nessun fascicolo su Prodi. L'inchiesta "Why not" è stata sottratta a De Magistris dal procuratore generale di Catanzaro per un controverso conflitto di competenza. De Magistris, contro il quale Mastella ha avviato un'azione per il trasferimento davanti al Csm, ha aperto una serie di inchieste sui rapporti tra affari e politica in Calabria e Basilicata.

 

GOVERNO CADE DAL PONTE DI MESSINA

Giornata tragica per la maggioranza, battuta per ben quattro volte al Senato durante le votazioni del decreto fiscale collegato alla finanziaria.

GIU’ DAL PONTE - Antonio Di Pietro e l’Italia dei valori votano con la CDL l’emendamento che sopprime la società Stretto di Messina. I no all’emendamento sono stati 160, 145 i sì, 6 gli astenuti: governo battuto e l’Unione si spacca.

Il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro aveva espresso nei giorni scorsi la sua contrarietà sulla soppressione della società Stretto di Messina Spa, definendo i promotori come talebani animati da puro furore antagonista. Il rischio, aveva spiegato il ministro, è quello di vedersi recapitare una penale di 500 milioni di euro da parte delle società private già impegnate per i contratti sul ponte 

In disaccordo con la scelta del suo gruppo, la senatrice Franca Rame ha votato con l’Unione e si è alzata per protesta dai banchi dell’Idv.

25 ottobre 2007

 

LEGGETE...

DEDICATE QUALCHE MINUTO

PER LEGGERE.

SE NON AVESSIMO ARGOMENTATO

SAREBBE STATO UN ERRORE.

 

 

Zara Vi augura un Sereno Natale

Post n°261 pubblicato il 21 Dicembre 2011 da x14febbraio2008

Anche lei, come la sua compagna di giochi Crissie, è stata adottata nel freddissimo mese di dicembre... Crissie il 18 di 11 anni fa e Zara il 10 di 3 anni fa... Molti mi dicono che sono state fortunate in quanto sono coccolate e rispettate in quanto sono percepite come le "bimbe" di casa...

Ma penso che la fortuna più grande sia stata nostra... Ogni giorno, senza feste comandate e scioperi, ci danno un sacco di amore e allegria.

Grazie piccoline!

 
 
 

Soluzioni Italia

Post n°260 pubblicato il 05 Novembre 2011 da x14febbraio2008

Qualcuno su Facebook mi ha segnalato un articolo in cui un cittadino invitava tutti noi ad acquistare Bot e Btp per finanziare il nostro Paese e uscire dall'empass...

OK, l'idea è buona... Ma perchè devo impegnare i pochi soldi che guadagno e riesco a risparmiare (se riesco ad arrivare a fine mese) per finanziare uno Stato i cui i dirigent:

- guadagnano più di quanto meritino (se dovessimo pagarli per il merito penso siano loro a dover risarcire lo Stato);

- raggiungono il diritto ad una pensione egregia solo per essere stati nel gruppo dei mantenuti per 35 mesi quando a me tocca sgobbare 40 anni;

- nonostante siano corrotti e passati in giudicato non mollano le poltrone e si coprono l'un l'altro;

- hanno privilegi che esulano dalle loro cariche;

- lasciano che la gente muoia o perda tutto nonostante ci siano soldi e tempo per prevenire i problemi;

 E ANCHE IN QUESTA SITUAZIONE DELICATISSIMA HANNO TAGLIATO AL POPOLO MENTRE LORO CONTINUANO A SPERPERARE E A RUBARE?

Qualcuno me lo spiega?

Al massimo potremmo pagare questi delinquenti eletti con Bot e Btp, così inizierebbero ad aver più a cuore le sorti del nostro Bel Paese, che ha avuto la disgrazia di essere governato da delinquenti e abitato da ignavi coglioni.

 
 
 

Genovesi, vi sono vicina

Post n°259 pubblicato il 04 Novembre 2011 da x14febbraio2008

Martedì 01/11/2011 ero proprio qui. Abbiamo lasciato l'auto al

parcheggio interrato e poi siamo andati a piedi

in via XX Settembre e abbiamo fatto acquisti

alla Feltrinelli e alla Mondadori.

Povera gente, Genovesi vi sono vicina.

 
 
 

Maggioranza, opposizioni e parti sociali ipocriti

Post n°258 pubblicato il 04 Novembre 2011 da x14febbraio2008

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-11-03/passera-italia-farcela-serve-110919.shtml?#comments


sui costi cosa sarebbe stato fatto? Allungare l'età della pensione per chi lavora?

Direi che è una presa in giro...

Il signor Passera è ipocrita come maggioranza e opposizioni...

I costi che andrebbero tagliati sarebbero altri:

- via le doppie/triple/quadruple pensioni (o vitalizi, chiamateli come volete) ad ex politici e dirigenti statali;
- via il vitalizio ai politici odierni che con quello che percepiscono possono costituirsi una pensione privata di tutto rispetto senza gravare a vita sui contribuenti e quindi sulle casse dello Stato Italia;
- via sovvenzioni a editoria e ai sindacati che per quello che fanno sono soldi buttati;
- obbligo di bilancio e pagamento tributi anche per i sindacati che tolgono lavoro ai professionisti, soprattutto le giovani leve e intascano senza pagare tributi, e alla fine è un'altra casta di raccomandati mantenuti;
- via auto blu per chiunque, riservandole solo per ministri, vice-ministri e massime cariche con controllo di percorsi e loro utilizzo.

Rispondi al commento

 
 
 

La ricetta per uscire dalla crisi

Post n°257 pubblicato il 29 Ottobre 2011 da x14febbraio2008

La ricetta per uscire dalla crisi ci sarebbe, ma i poteri forti, quelli che ci sfruttano, che ci globalizzano, quelli che prendono in giro noi comuni mortali lavoratori e tengono per le palle (se palle hanno) i nostri dirigenti politici vogliono che si esca dalla crisi?

 

La ricetta è semplice, come in tutte le famiglie quando c'è crisi si taglia il superfluo ma prima di tutto si sta uniti. Ci si stimola l'un con l'altro a crederci, altrimenti se non ci si crede come si può uscire dal tunnel?

Abbiamo costi della politica DA TRANCIARE NETTAMENTE, abbiamo sprechi della Pubblica Amministrazione DA ESTIRPARE ALLA FONTE.

In primis.

Poi si può pensare di chiedere sacrificio agli Italiani che già da tempo stringono i denti...

Tema delle pensioni... 67 anni per la pensione di vecchiaia...

Ma se a 67 anni non hai 40 anni di contributi mi spieghi cosa hai fatto?

No perchè se sei donna, hai avuto 2/3 figli e li hai seguiti nella crescita lasciando per alcuni periodi il lavoro ok... Ci sta e ti premio, perchè sei stata madre, hai seguito i tuoi figli che oggi lavorano e danno il loro contributo al loro Paese...

Ma se non hai avuto figli, o quelli che hai avuto sono degli spiantati allora non ci siamo... Il tuo lavoro non è stato un granchè... Quindi se hai lavorato pagando i contributi avrai la pensione, altrimenti spera nella reversibilità di tuo marito... Sperando abbia lavorato con contributi lui...

Drastica? Non penso... Reale e corretta.

In quanto non dimentichiamo che chi lavora in nero mina il lavoro regolare tutelato e sicuro.

 
 
 

Vergogna!!!

Post n°256 pubblicato il 09 Ottobre 2011 da x14febbraio2008

 
 
 

145.000 euro lordi dichiarati e si sente povero...

Post n°255 pubblicato il 16 Settembre 2011 da x14febbraio2008

Ieri sera durante il programma PIAZZAPULITA  su La7 il leghista Castelli sostiene che Bossi ha quasi dato la vita per il popolo italiano...

I casi sono due: o Castelli è prossimo anche lui ad un ictus (gli arriva poco ossigeno al cervello) oppure aveva alzato il gomito!

Bossi non considera il popolo italiano, ma solo ed esclusivamente quello padano (quale sarebbe?), inoltre è risaputo che nel momento in cui gli venne l'ictus non si trovava al lavoro ma in una camera d'albergo con una signorina...

Inoltre ha sistemato sulle spalle di italiani e padani i suoi figli incapaci da mantenere, e mica con 1.000 o 2.000 euro al mese... No, no... si parla di 10.000/12.000 euro al mese...

 

Inoltre Castelli fa un affondo... dichiara di sentirsi povero, e che lo è diventato scegliendo di fare politica anzichè continuare la professione da ingegnere... Ehssì... Con €145.000,00 lordi chi non si sentirebbe povero?

Il Sindaco di Firenze Matteo Renzi gli fa notare che essendoci oggi in Italia molti lavoratori prossimi alla pensione che hanno perso il lavoro e non trovano altra occupazione (per cui non si sa se e quando andranno in pensione, ma ancora più preoccupante non si sa come facciano a sopravvivere fino alla pensione senza uno stipendio) sarebbe opportuno non dicesse certe oscenità proprio per rispetto di quanti meritevoli oggi pagano la crisi generata da banchieri avidi, disonesti e folli nonchè dalla politica corrotta e incompetente.

 
 
 

L'intimità della propria sessualità...

Post n°254 pubblicato il 15 Settembre 2011 da x14febbraio2008

Nulla contro gli omosessuali, ma nettamente contraria alla manifestazione in sè...

Volete essere considerati normali? Comportatevi da persone normali: io etero non vado nelle strade e nelle piazze a manifestare la mia sessualità.

Resta qualcosa che vivo nella mia intimità, con l'uomo che ho scelto...

 

http://affaritaliani.libero.it/milano/fiera_turismo_gay_bergamo_polemica_masseroli150911.html

 
 
 

Italiani Svegliateviiiiiiiiiiiiiiiiiii

Post n°253 pubblicato il 13 Settembre 2011 da x14febbraio2008

A tutti gli Italiani: SVEGLIATEVI!!!

Quelli che hanno investito in obbligazioni di banche Islandesi o Irlandesi si trovano con un pungno di mosche in mano...

Da sempre gli Italiani in passato investivano i loro risparmi in titoli di stato del loro paese e mai nessuno si è ritrovato con un pugno di mosche, perchè diciamocelo: saremo pure un paese di pasticcioni, di creativi sognatori spendaccioni ma teniamo una sola parola!

Ecco che oggi invito tutti gli utenti di libero e non a fare il passa parola: i cinesi stanno mettendo le loro luride zampe sui titoli di stato Italiani e fra non molto saremo nelle loro mani come è già per gli USA...

Se avete due soldi investiteli in titoli del nostro Paese e ne saremo tutti ricompensati, sia per gli interessi, per la sicurezza dell'investimento ma soprattutto perchè resteremo un Popolo libero!!!

Italiani, allontaniamo lo spettro cinese dalla nostra Patria!!!

 
 
 

VADE RETRO CINA!!!

Post n°252 pubblicato il 13 Settembre 2011 da x14febbraio2008

I cinesi hanno incontrato i capoccia del Ministero del Tesoro Italiano e pare vogliano investire ingenti somme in titoli di stato Italiani!

ALLARMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!

Meglio falliti che in mano ai cinesi!!!

Sarebbe un pò come se un imprenditore in difficoltà si facesse aiutare dalla mafia, meglio fallire, chiudere bottega ma evitare certi rapporti insani!!!

VADE RETRO CINA!!!

 
 
 

co.co.pro. o sfruttamento???

Post n°251 pubblicato il 12 Settembre 2011 da x14febbraio2008

la posto x' è qualcosa su cui riflettere, questo ragazzo mi ha scritto su un blog e gli ho suggerito di inviare una mail al sole24ore
io ho cancellato i riferimenti della compagnia e dell'agenzia, ma penso sia così un pò ovunque...

 

Sono un ex collaboratore di un'Agenzia Assicurazioni xxxxxxx, precisamente quella di xxxxx. Da poco ho interrotto la collaborazione in quanto mi stavo deprimendo.

Sono stato assunto con un contratto co.co.pro. per € 750,00 lordi mensili che netti non arrivavano a € 680,00 senza provvigioni per i contratti conclusi. Ero obbligato a fare gli orari di ufficio (8.30 - 12.30 e 14.30 - 18.30) senza contare i turni telefonici per prendere appuntamenti che secondo loro (siccome non sono un part-time) dovrebbero essere 5 al giorno.

Gli appuntamenti erano dissipati in tutta la provincia xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx con utilizzo della mia auto, della mia benzina senza copertura in caso infortunio o malattia.

Dopo 12 mesi a queste condizioni, se hai raggiunto il budget vita e danni fissato vieni assunto dalla Compagnia Assicurazioni xxxxxxxxxxxxx con contratto di 18 mesi in cui hai un altro budget da raggiungere per essere poi confermato. In questi 18 mesi il fisso si abbassa a € 350,00 (lordi penso) con il rimborso spese (€ 0,30 a km percorso) e se ti capita malattia o infortunio o vai a lavorare comunque o la busta paga è davvero esigua...


Questi signori miei sono le offerte di lavoro a cui siamo obbligati a rispondere se si vuole lavorare. Preferirei di gran lunga fare l'operaio, sporcarmi, tornare a casa con il mal di schiena ma avere uno stipendio decente e sicuro, e invece viviamo nella perenne incertezza grazie ai colossi che ci riducono in schiavitù...


Mi sarebbe piaciuto confrontare i miei introiti con quelli del signor Geronzi che pur con la fedina penale e i carichi pendenti non pulitissima (visto che erano in corso indagini che hanno portato alla condanna pochi mesi fa) aveva ottimi stipendi.


Che razza di generazione saremo noi se ci state insegnando che più sei disonesto più accedi ad alte cariche e se invece vuoi lavorare onestamente ti aspettano frustrazione, sfruttamento e incertezze?

 
 
 

Come obbligarli al risparmio?

Post n°250 pubblicato il 26 Agosto 2011 da x14febbraio2008

Leggere ste cose mi fa diventare cattiva, tanto che le forchette cambiate gliele infilerei laddove non batte il sole... così magari preferirebbero tenersi quelle che hanno senza spendere 130 mila euro per i servizi di posate...tratto da Yahoo:

- giovedì, 25 agosto 2011 - 15:41

 

Prima la resistenza a tagliare indennità e voli in prima classe, poi il velo alzato da un animo sui prezzi stracciati dei menù, quindi i dati sugli sprechi delle auto blu. La vicenda dei privilegi di cui godono i parlamentari si arricchisce continuamente di nuovi episodi. Così, mentre i comuni cittadini si preparano a stringere ulteriormente la cinghia per far fronte alle decisioni assunte con la manovra di Ferragosto, cresce la protesta verso i parlamentari, che nel loro insieme costano circa un miliardo di euro ogni anno tra stipendi, affitti, pensioni, spese di segreteria e ristorazione.

Ora si aggiungono anche le posate

L'ultimo scandalo rivelato dai giornali riguarda gli sprechi sulle posate. Dall'inizio della legislatura il Senato ha cambiato circa 8.600 set per le tavole di mensa e ristoranti frequentati da dipendenti, senatori e giornalisti parlamentari, per una cifra complessiva di 130 mila euro. Ma le voci di spesa non finiscono qui. Il Senato ha speso, ad esempio, 1,2 milioni in acqua corrente dall'inizio della legislatura, contro i 985mila euro della Camera. Altri costi esorbitanti sono quelli relativi all'acquisto dei prodotti igienici: Montecitorio dall'inizio della legislatura ha investito in questa voce 200mila euro, Palazzo Madama invece 630mila euro. Spostandoci sulle bollette, la Camera ha giustamente speso il doppio del Senato (14,4 milioni da inizio legislatura contro 7,3 milioni). Risulta invece incomprensibile quella del gas: dal 2008 Montecitorio ha speso 3,2 milioni di euro di gas e Palazzo Madama quasi la stessa cifra: tre milioni.

Altra voce curiosa nei bilanci dei due palazzi è quella dei traslochi. La Camera dal 2008 al 2011 ha speso 5,6 milioni di euro, contro i 6,1 milioni del Senato. La spesa per vestiario nei due palazzi, infine, ammonta a 2,3 milioni per la Camera e a 1,5 milioni circa per il Senato.

Filippi, ex Lega Nord: al Senato spese folli

A queste cifre vanno ad aggiungersi anche quelle denunciate dal senatore fino a pochi giorni fa in quota Lega Nord, Alberto Filippi, che però questa volta ha deciso di non votare il bilancio del Senato. Dal 3 agosto è stato così costretto a dimettersi dal gruppo e a iscriversi a quello misto. A spingere Filippi alla decisione è stata la presa d'atto dei costi troppo esosi del Senato. Carte alla mano, il senatore veneto ha parlato di un costo delle vetture che si aggira attorno ai 61mila euro. Stando alle cifre denunciate, inoltre, ogni anno vengono spesi 50mila euro per stampare le tesserine di riconoscimento. Filippi, spulciando tra le pieghe del bilancio, ha anche scoperto che si spendono circa 355mila euro per fare la manutenzione alla tappezzeria. Oltre ai quasi 300mila euro per la manutenzione dei video, 240mila per quella della rete informatica e ai 400mila per gli ascensori.

Il popolo di Internet insorge contro i privilegi dei parlamentari

Ma i benefici non finiscono qui. Messi in luce negli ultimi giorni anche dal popolo degli internauti. Come, ad esempio, il menù a prezzi stracciati di Palazzo Madama che ha fatto il giro del web. Secondo un'inchiesta dell'Espresso i prezzi dei pranzi dei nostri parlamentari sarebbero meglio di quelli della Caritas. Per avere un'idea: prosciutto e melone 2 euro e 33, risotto con rombo e fiori di zucca tre euro e 38 centesimi, pesce spada alla griglia tre euro e 55, petto di pollo due euro e 68. Le insalate a un euro e 43, i formaggi a uno e 74. Il popolo di Facebook ha scherzato sul menù offerto al Senato e altri navigatori hanno ripercorso l'elenco dei prezzi. Un pasto medio costa intorno ai dieci euro. L'iva non viene applicata perché, come in tutti gli esercizi interni alle aziende private o alla pubblica amministrazione, non è prevista dalla legge. Si tratta infatti di un servizio che non ha scopo di lucro in quanto viene fornito per agevolare la vita dei lavoratori, anche se di alto rango, come i parlamentari. Dopo le proteste su Internet, però, il presidente del Senato, Renato Schifani, ha annunciato che da settembre i prezzi verranno adeguati a quelli dei comuni ristoranti. Un primo passo in avanti.

 
 
 

No canone RAI se ci sono sprechi

Post n°249 pubblicato il 19 Ottobre 2010 da x14febbraio2008

Su un social network si sta diffondendo la volontà di fermare la dirigenza RAI e le sue mani bucate quando si tratta di compensi ai soliti paraculi:
se gli Italiani devo tirare la cinghia a maggior ragione ci vuole AUSTERITY nel gestire i soldi dei contribuenti.


Io Tizio Caio,
abbonato RAI da anni chiedo la sugellazione dell'apparecchio televisivo e l'esonero al pagamento del canone RAI qualora non venissero rispettate le seguenti richieste dei contribuenti:
- dimissioni di Masi;
- riduzione del 50% del compenso a Gianni Morandi per la conduzione del Festival di Sanremo (800.000,00 euro in periodo di crisi in cui milioni di lavoratori sono in cassaintegrazione/disoccupati/prossimi al licenziamento ci sembra un abuso);
- esclusione delle signorine Elisabetta Canalis e Belen Rodrigues dalla presentazione del Festival di Sanremo e di tutte quelle persone che in passato hanno fatto uso di sostanze stupefacenti, riducendo il compenso del 50% anche per le due donne che affiancheranno Gianni Morandi che dovranno essere scelte tra ragazze neolaureate apparteneti a famiglie meno abbienti possibilmente.

Certi che saprete ascoltare la volontà del Popolo Sovrano vi porgo i miei saluti,

in fede
Tizio Caio

http://www.facebook.com/home.php?#!/pages/No-Belen-a-Sanremo/152135118157329

 
 
 

Ricordare perchè continuino a vivere

Post n°248 pubblicato il 19 Luglio 2010 da x14febbraio2008

Da ragazzina non ho mai avuto che un cantante preferito: Freddie Mercury.

 

 
Nella vita non ho avuto altri Idoli all'infuori di loro due:

il signor giudice Falcone e il signor giudice Borsellino...

 

 

E insieme ai Giudici vorrei ricordare gli uomini e la donna della scorta.

 Un grazie speciale va alla moglie e ai figli del Giudice Borsellino per il coraggio e l'amore per il marito e il padre.

Grazie

...da sempre simbolo dell'Italiano che non gira la faccia dall'altra parte, nemmeno quando sa che la sua vita è in pericolo.

 
 
 

L'Italia siamo noi, le poltrone non producono PIL

Post n°247 pubblicato il 03 Giugno 2010 da x14febbraio2008

Qualcuno pensa che iscrivendosi su questo gruppo significhi dire al mondo virtuale che si sia in miseria...
Io non sono in miseria, ma grido il mio no alla nuova forma di SCHIAVITU'...
Ho investimenti, immobili e un lavoro che mi soddisfa... ma la gente intorno a me la vedo... Il divario sempre più marcato lo vedo... E la classe media sta pian piano riducendosi... Io non voglio finire in estinzione... LOTTO OGGI PER ESSERCI ANCHE DOMANI...
Io nel domani ci voglio vivere, non sopravvivere!!!

http://www.facebook.com/home.php?#!/group.php?gid=133153136694896&ref=mf

Siamo stanchi di stare al lavoro dalla mattina alla sera (per chi ha ancora un lavoro) e fare i salti mortali per arrivare a fine mese, rinunce, sacrifici...
Ma siamo soprattutto stanchi di vedere i ricchi sempre più ricchi e la classe media che sta scomparendo... E i poveri (quelli veri che per dignità non chiedono elemosina e si accontentano di lavorare in nero per pochi euro) diventano sempre più poveri...
Siamo stanchi di SINDACATI che mobilitano i lavoratori solo alle porte dei nuovi tesseramenti annuali, ASSOCIAZIONI varie che cercano solo contributi, PARTITI che promettono e una volta in poltrona lo mettono sotto la coda a tutti...

Iniziamo a praticare l'A.I.C. ossia Alza Il Culo...

Decideremo la data e saremo tutti a Roma a protestare contro le poltrone di politici sfaccendati, province inutili CREATE PER SISTEMARE AMICI E PARENTI, contro l'incolumità dei veri delinquenti che dissanguano risparmiatori e aziende, contro una legge CHE NON è PROPRIO UGUALE PER TUTTI e caso mai viene modificata all'occorrenza a tutela dei truffatori...

Questo gruppo nasce dall'idea di diversi utenti di un noto forum consumatori...
Leggere ogni giorno lamentele non è inutile... ma se non si fa seguire la lamentela con l'azione rimane un piangersi addosso senza dignità...
Dedico questo gruppo a tutti gli utenti di quel forum che mi hanno da ispirata nel ricercare soluzio...ni per i consumatori...

 
 
 

la politica è dialettica, non forza fisica

Post n°246 pubblicato il 15 Dicembre 2009 da x14febbraio2008

di pietro?


NO GRAZIE!

PREFERISCO

LA CARTA IGIENICA...

è appunto più igienica!

 
 
 

Scusate l'assenza

Post n°245 pubblicato il 15 Dicembre 2009 da x14febbraio2008

Scusate l'assenza dal blog da diversi mesi ormai.

Purtroppo il lavoro ci prende una grossa fetta dell'esistenza e tutte le altre attività fanno il resto.

Sono abbastanza presente su alcuni forum per la difesa del consumatore e sono contenta di comunicarvi che ho vinto alcune piccole battaglie con banche risparmiando ai consumatori la spesa ( a volte inutile) di un legale.

Da pochi gg sono stata invitata a prendere parte su un altro forum e ovviamente PER TUTELARE I CONSUMATORI HO ACCETTATO.

 

http://www.migliormutuo.it/forum/topic.asp?whichpage=1&TOPIC_ID=5072&#61210

 
 
 

PRESTITI PER TE

Post n°244 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da x14febbraio2008


PRESTITI PER TE

Post n°101 pubblicato il 17 Febbraio 2009 da consulenze.credito


Ne abbiamo parlato in occasioni di segnalazioni varie
Comunque oggi grazie ad una signora ho ricevuto copia del contratto di mediazione che questa ditta individuale fa sottoscrivere ai clienti...

Il bonifico richiesto di € 618,00 sono SPESE DI ISTRUTTORIA e sono dovute indipendentemente dall'esito della pratica
A fine contratto - 3 mesi - devo anche le spese documentate di 309 euro (come fanno a sapere che spenderanno tot???) indipendentemente dall'esito

se poi il finanziamento viene erogato la provvigione sulla somma erogata è del 5%
inoltre le provvigioni vanno pagate anche nel caso in cui il finanziamento sia ottenuto nei sei mesi successivi dall'istituto erogante contattato dalla prestiti per te per la medesima pratica

esempio: prestiti per te contatta san paolo per il mio finanziamento di xx euro e viene rifiutato
a prestiti per te pago l'istruttoria e le spese documentate.
ma se nei sei mesi successivi io mi reco in san paolo e questi mi danno credito io devo pagare il 5% alla prestiti per te...

questi sostanzialmente sia che siano capaci a farti ottenere il credito o meno s'intascano la bellezza di 927 euro così...

trovi 4 clienti al mese sei apposto... no?

CONSIGLIO SPASSIONATO:




io sono mediatore creditizio, ma per mia etica professionale so vedere da me se una pratica può farcela o meno, se ci sono i redditi a sostenere la pratica stessa, quindi mi faccio pagare a finanziamento ottenuto, mai prima...




il cliente una volta che mi garantisce di non aver segnalazioni in banche dati ecco che sa già se otterrà i soldi in quanto io mediatore devo saper dire a chi ho davanti se quella pratica è fattibile o meno




DIFFIDATE DAI MEDIATORI




CHE PARTONO SUBITO CHIEDENDO SOLDI


 
 
 

DAVVERO CURIOSO - seguito

Post n°243 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da x14febbraio2008

Il vizietto, quando Tonino si faceva dar casa dai suoi inquisiti
di Filippo Facci

aiuto Antonio Di Pietro, verso la fine degli anni Ottanta, non aveva una fama stupenda. Certi suoi trascorsi l’avevano accompagnato sin lì. «Tu gli giri sempre intorno, ai politici, ma non li prendi mai» gli diceva per esempio Elio Veltri, che lo conobbe in quel periodo e che scriverà di lì a poco: «Confesso che qualche volta ho dei dubbi, perché nelle inchieste non arriva mai ai politici. I loro furti sono così evidenti e la loro certezza di impunità così sfacciata, che si fatica a pensare che non si possa incastrarli».
Le perplessità, condivise da molti cronisti giudiziari, erano legate perlopiù alla rumorosissima inchiesta sull’Atm (Azienda trasporti milanesi) di cui presidente era il democristiano Maurizio Prada e vicepresidente il socialista Sergio Radaelli. Tra le sigle di un libro mastro delle tangenti spiccavano in particolare «Riva» (che i più ricollegarono a Luciano Riva Cambrin, uomo di Prada) e poi «Radaelli» e «Rad» che era associato spesso a certo «Lupi» (che i più ricollegarono ad Attilio Lupi, uomo di Radaelli). Dunque Prada e Radaelli, pensarono tutti: si era profilato dunque il rischio che Di Pietro incontrasse di giorno gli amici che già frequentava la sera. Prada e Radaelli, infatti, facevano parte di un giro di frequentazioni ad ampio raggio (il sindaco Pillitteri, l’ex questore Improta, l’industriale Maggiorelli, il capo dei vigili Rea tra moltissimi altri) che aveva fatto tappa anche nella casa di Curno dell’allora magistrato, quella descritta nella puntata di ieri. Non mancava, ovviamente, l’industriale Giancarlo Gorrini e tantomeno «Dadone», ossia il costruttore Antonio D'Adamo: che fanno insieme, più di duecento milioni «prestito» beneficiato da Di Pietro. E son valori.
Morale: tre giorni dopo che l’impaziente Repubblica aveva esplicitato i nomi che tutti aspettavano (Prada e Radaelli) Di Pietro decise di stralciare le loro posizioni dalla sua inchiesta. La posizione di Radaelli, in particolare, sarà poi archiviata su richiesta di Di Pietro. Le responsabilità del cassiere socialista saranno appurate solo qualche anno dopo. Per farla breve: Di Pietro archiviò, ma Radaelli era colpevole.
Perché questo racconto? Per delineare, quantomeno, un conflitto d'interesse: proprio in quei giorni, quando il gip non aveva ancora accolto l’archiviazione chiesta da Di Pietro per Radaelli, l’allora magistrato ebbe a disposizione un appartamento concesso a equo canone dal Fondo pensioni Cariplo per 234 mila lire il mese, comprese le spese di ristrutturazione: questo in Via Andegari, dietro Piazza della Scala. Un sogno. L’ex sindaco Paolo Pillitteri ha raccontato che Di Pietro si rivolse dapprima a lui, senza successo, ma che gli consigliò di chiedere a Radaelli che allora era consigliere della Cariplo in predicato di vicepresidenza.
Di fatto andò così: il direttore della Cariplo ebbe la dritta per trovare casa a Di Pietro (non si sa ufficialmente da chi) e incaricò un funzionario di provvedere. Quest’ultimo accompagnò Di Pietro in via Andegari, e tutto bene. Venne preparato il contratto che poi venne chiuso in cassaforte. Come si dice: alla luce del sole.
I 20 milioni circa delle spese di ristrutturazione vennero ricaricati sull’equo canone, che salì da poco più di 100mila il mese a 234mila. L’assegnazione fu anomala a dir poco: non tanto perché venne ignorata ogni graduatoria d’attesa (nell'Italia dei favori è normale, anche se illecito) ma perché venne saltata di netto l’apposita commissione affittanze, che si limitò a ratificare una decisione calata dall’alto. Il rapporto è ancora lì, anche se non reca il nome del destinatario: è rimasto in bianco.di Filippo FacciVota1 2 3 4 5 Risultato Strumenti utili Carattere Salva l'articolo Invia a un amico Stampa Rss Segnala su OKNOtizie Commenti Condividi la tua opinione con gli altri lettori de ilGiornale.it

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aiuto Parentesi: agli appartamenti del Fondo pensioni Cariplo, allora più di oggi, accedevano solo i raccomandati di ferro. Tra i magistrati, per dire, ne ebbe uno solo il procuratore generale della Repubblica Giulio Catelani. La maggior parte dei magistrati normali (quelli che non ritengono di dover pagare un affitto normale, cioè) a Milano sono raggruppati nelle case comunali di viale Montenero 8. Il Fondo pensioni, inoltre, è pubblico. È regolato con decreto del presidente della Repubblica. Insomma: fu un privilegio da signori concesso dalla Cariplo di Radaelli, grande miracolato dell’inchiesta Atm. È un fatto. Penalmente irrilevante, direbbe Di Pietro.
Quella dell’appartamento è una vecchia polemica. Di fronte alle prime malizie, nel luglio 1993, il procuratore capo Borrelli replicò che al Tribunale di Milano esisteva un ufficio che procurava case «ai magistrati che vengono da fuori». Tale ufficio risulta inesistente, e vi è comunque da escludere che fosse adibito a trovar casa ai figli dei magistrati: difatti in via Andegari c’era andato a stare Cristiano Di Pietro, e questo nonostante il contratto vietasse tassativamente qualsiasi tipo di subaffitto. Il magistrato risiedeva appunto a Curno e nel bilocale dormiva solo ogni tanto, quando non tornava dalla moglie o quando non preferiva la pur disponibile garçonnière di D’Adamo, distante poche centinaia di metri. In sostanza, Di Pietro aveva tre case.
La sua difesa, nella circostanza, è stata davvero goffa. «Radaelli», disse in un libro, «non c’entra nulla nella storia della casa... è abitudine, qui alla Procura, che quando viene un nuovo magistrato gli si cerchi una casa». Falso, come visto: Di Pietro ufficialmente stava a Curno. Di seguito ammise di essersi rivolto a Pillitteri e poi alla Cariplo (senza menzionare Radaelli) ma per una casa dove potesse abitare il figlio: «A diciotto anni decisi di prendergli una casa, non potendola comprare». Strano anche questo: proprio in quel periodo si era fatto «prestare» i famosi cento milioni dall’ex inquisito Giancarlo Gorrini sempre per comprare una casa al figlio: Di Pietro l’ha messo a verbale. Difatti la comprò: un lotto a mutuo agevolato a Curno (accanto alla sua, in via Lungobrembo) per centocinquanta milioni in contanti, mai passati per banca: alla luce del sole anche questo. In sintesi, le case sono quattro. Una, a Curno, la pagava la moglie, perlomeno allora. Un’altra, in via Andegari, la pagava la Cariplo di Radaelli. Un’altra ancora, utilizzata da altri come rifugio per scappatelle, era la garçonnière di via Agnello 5, con entrata anche da via Santa Radegonda 8, sopra la Edilgest di Antonio D’Adamo: quaranta metri quadri al sesto piano, all’interno di una torretta piazzata in mezzo a un terrazzone con vista sul Duomo. All’interno, una boiserie rivestita in legno, camera da letto, soggiornino e zona pranzo semicircolare. D’Adamo è l’ex inquisito che «prestò» a Di Pietro altri cento milioni, oltreché elargirgli vestiti alla boutique Tincati di corso Buenos Aires, un telefono, una Lancia Dedra e altri infiniti privilegi della D’Adamo card. Aggiungiamo (e fanno cinque) la disponibilità di una suite al residence Mayfair di via Sicilia 183, Roma, dietro via Veneto: roba da cinque o sei milioni al mese pagati da D’Adamo che staccava assegni anche per i relativi biglietti aerei Milano-Roma-Milano (una quindicina) acquistati all’agenzia Gulliver di via San Giovanni sul Muro.di Filippo FacciVota1 2 3 4 5 Risultato Strumenti utili Carattere Salva l'articolo Invia a un amico Stampa Rss Segnala su OKNOtizie «La Cariplo», si legge in un vecchio memoriale di Antonio Di Pietro, «ha reso pubblico, con il mio consenso, l’entità effettiva del canone, a dimostrazione della falsità delle accuse di favoritismo». E queste sono balle spaziali. I dati sull’appartamento, in realtà, sono noti solo perché tre giornalisti (lo scrivente tra questi) ci scavarono per mesi. Non fu certo Di Pietro a rendere noto lo schedario degli immobili Cariplo a pagina 531: contratto intestato a Di Pietro Antonio, 65 metri quadri calpestabili (70 commerciali), 230 metri cubi a un canone annuo di 2.817.039, ossia 234.753 il mese. Infine: non è mai stato chiaro perché Di Pietro, se tutto era davvero lecito o normale, non appena la storia prese a circolare abbandonò l’appartamento in fretta e furia. Per usare il gergo del suo amico Travaglio: come un ladro.

 
 
 

DAVVERO CURIOSO

Post n°242 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da x14febbraio2008

Il vizietto, quando Tonino si faceva dar casa dai suoi inquisiti
di Filippo Facci

aiuto Antonio Di Pietro, verso la fine degli anni Ottanta, non aveva una fama stupenda. Certi suoi trascorsi l’avevano accompagnato sin lì. «Tu gli giri sempre intorno, ai politici, ma non li prendi mai» gli diceva per esempio Elio Veltri, che lo conobbe in quel periodo e che scriverà di lì a poco: «Confesso che qualche volta ho dei dubbi, perché nelle inchieste non arriva mai ai politici. I loro furti sono così evidenti e la loro certezza di impunità così sfacciata, che si fatica a pensare che non si possa incastrarli».
Le perplessità, condivise da molti cronisti giudiziari, erano legate perlopiù alla rumorosissima inchiesta sull’Atm (Azienda trasporti milanesi) di cui presidente era il democristiano Maurizio Prada e vicepresidente il socialista Sergio Radaelli. Tra le sigle di un libro mastro delle tangenti spiccavano in particolare «Riva» (che i più ricollegarono a Luciano Riva Cambrin, uomo di Prada) e poi «Radaelli» e «Rad» che era associato spesso a certo «Lupi» (che i più ricollegarono ad Attilio Lupi, uomo di Radaelli). Dunque Prada e Radaelli, pensarono tutti: si era profilato dunque il rischio che Di Pietro incontrasse di giorno gli amici che già frequentava la sera. Prada e Radaelli, infatti, facevano parte di un giro di frequentazioni ad ampio raggio (il sindaco Pillitteri, l’ex questore Improta, l’industriale Maggiorelli, il capo dei vigili Rea tra moltissimi altri) che aveva fatto tappa anche nella casa di Curno dell’allora magistrato, quella descritta nella puntata di ieri. Non mancava, ovviamente, l’industriale Giancarlo Gorrini e tantomeno «Dadone», ossia il costruttore Antonio D'Adamo: che fanno insieme, più di duecento milioni «prestito» beneficiato da Di Pietro. E son valori.
Morale: tre giorni dopo che l’impaziente Repubblica aveva esplicitato i nomi che tutti aspettavano (Prada e Radaelli) Di Pietro decise di stralciare le loro posizioni dalla sua inchiesta. La posizione di Radaelli, in particolare, sarà poi archiviata su richiesta di Di Pietro. Le responsabilità del cassiere socialista saranno appurate solo qualche anno dopo. Per farla breve: Di Pietro archiviò, ma Radaelli era colpevole.
Perché questo racconto? Per delineare, quantomeno, un conflitto d'interesse: proprio in quei giorni, quando il gip non aveva ancora accolto l’archiviazione chiesta da Di Pietro per Radaelli, l’allora magistrato ebbe a disposizione un appartamento concesso a equo canone dal Fondo pensioni Cariplo per 234 mila lire il mese, comprese le spese di ristrutturazione: questo in Via Andegari, dietro Piazza della Scala. Un sogno. L’ex sindaco Paolo Pillitteri ha raccontato che Di Pietro si rivolse dapprima a lui, senza successo, ma che gli consigliò di chiedere a Radaelli che allora era consigliere della Cariplo in predicato di vicepresidenza.
Di fatto andò così: il direttore della Cariplo ebbe la dritta per trovare casa a Di Pietro (non si sa ufficialmente da chi) e incaricò un funzionario di provvedere. Quest’ultimo accompagnò Di Pietro in via Andegari, e tutto bene. Venne preparato il contratto che poi venne chiuso in cassaforte. Come si dice: alla luce del sole.
I 20 milioni circa delle spese di ristrutturazione vennero ricaricati sull’equo canone, che salì da poco più di 100mila il mese a 234mila. L’assegnazione fu anomala a dir poco: non tanto perché venne ignorata ogni graduatoria d’attesa (nell'Italia dei favori è normale, anche se illecito) ma perché venne saltata di netto l’apposita commissione affittanze, che si limitò a ratificare una decisione calata dall’alto. Il rapporto è ancora lì, anche se non reca il nome del destinatario: è rimasto in bianco.


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LE VERITà CHE CAMBIANO LA VITA

OGGI CI SONO DUE TIPI DI VERITà:

LA VERITà VERA (ORMAI IN VIA DI ESTINZIONE, DEVI CERCARLA PASSANDO ANCHE PER PAZZO)

E

LA VERITà CHE PERMETTE AI POTENTI DI MANTENERE INTATTO IL TEATRINO, DOVE NOI SIAMO MARIONETTE.

A NOI RESTANO DUE COSE DA FARE, ANZI TRE...

ACCETTARE LA VERITà CHE CI VOGLIONO FAR BERE E CONTINUARE AD ESSERE LE MARIONETTE DEI POCHI

VIVERE IN UN MONDO TUTTO NOSTRO, IGNORANDO ENTRAMBE LE VERITà E CREARNE UNA NOSTRA ALLA FACCIA DI CHI VUOLE MANOVRARCI O APRIRCI GLI OCCHI

OPPURE CERCARE LA VERITà CHE TANTI TEMONO MA TUTTI HANNO IL DIRITTO E IL DOVERE DI SAPERE

http://it.netlog.com/go/out/url=-aHR0cDovL3d3dy...-

QUESTO è UN SITO DA VISIONARE PER CREARE UNA PROPRIA COSCIENZA CRITICA.

NON VUOLE ESSERE UN MODO PER AFFERMARE CHE QUESTE COSE SIANO VERE MENTRE CIò CHE CI HANNO DETTO FINORA SIANO TUTTE FALSE.

OGNUNO LEGGA E RIFLETTA, SE ALLA FINE è CONFUSO, SIGNIFICA CHE è SULLA STRADA GIUSTA... CI VUOLE SOLO UN Pò DI PAZIENZA E CORAGGIO PER AVVICINARSI ALLA VERITà...

 

FINCHè MORTE NON CI SEPARI

LA POLITICA ITALIANA SECONDO IL TIMES

è UN REPARTO GERIATRICO...
è ANNI CHE LO DICIAMO

EPPURE STE MUMMIE

DALLE POLTRONE NON SI STACCANO MAI...


DIVORZIANO 5 VOLTE NELLA VITA, MA MORIRCI SE SI STACCANO DALLE POLTRONE 'STI INFAMI!!!

LA POLTRONA è L'UNICA CHE PUò VANTARE
IL FATTO CHE UN POLITICO MANTENGA LA FATIDICA PROMESSA

"FINCHè MORTE NON CI SEPARI!!!"

L'ITALIA APPARE SUI QUOTIDIANI INTERNAZIONALI

SEMPRE CON NOTE NEGATIVE.

SECONDO IL TIMES

SIAMO GOVERNATI DA UN REPARTO GERIATRICO

ED HA RAGIONE!!!

L'ITALIA NEL MONDO

COME LO SCEMO DEL VILLAGGIO!!!

http://www.newsfood.com/Articolo/Italia/20071025-Times-Levi-Prodi-assalto-geriatrico-bloggers-italiani.asp

 

SONDAGGIO 2

SONDAGGIO FATTO SUL SITO NETLOG DA ME
(mika_80x_revenge)
Cosa leveresti ai nostri parlamentari?

82 voti

A) immunità parlamentare, rimborsi spese non documentate e accessi gratuiti a cinema, teatri e mezzi pubblici. (48) 58.5%

B) immunità parlamentare e pensione da parlamentare (7) 8.5%

C) pensione da parlamentare e possibilità di stare in politica stipendiato oltre due legislature (13) 15.9%

D) possibilità di stare in politica stipendiato oltre due legislature e immunità parlamentare (14) 17.1%

E) nulla (0) 0%
 

L'INPS SI OCCUPERA' DI MUTUI

ALTRO SONDAGGIO EFFETTUATO SU NETLOG

http://it.netlog.com/go/manage/layout

L'INPS è in deficit pauroso motivo per cui si andrà in pensione solo dopo 40 anni di contributi, ma con una pensione comunque insufficiente, motivo per cui si sono appropriati del TFR. Scenderesti in piazza per chiedere trasparenza in merito?

161 voti

  • Si, ma scenderei in piazza anche per altri motivi. (45)
    28.0%
  • Si, scenderei in piazza a patto che si faccia poi qualcosa di concreto. (44)
    27.3%
  • No, tanto non servirebbe a nulla. (26)
    16.1%
  • Si, anche se non dovesse muoversi nulla al momento. Sarei disposto a scendere in piazza ogni week end per raggiungere gli obiettivi. (34)
    21.1%
  • Non saprei, forse si. (12)

          7.5%

AGGIORNATO AL 03 DICEMBRE 2008

L'INPS SI OCCUPERA' DI MUTUI... COME LE POSTE DA QUALCHE ANNO... POI FA NULLA SE LA POSTA ARRIVA SOLO CON PARECCHI GIORNI DI RITARDO... E LE PENSIONI? SUBIRANNO INGHIPPI ANCHE QUELLE?

 

SONDAGGIO 1

SONDAGGIO FATTO SUL SITO NETLOG DA ME
(mika_80x_revenge)
Savino Pezzotta (ex sindacalista CSL)
e Montezemolo (FIAT e FERRARI)
potrebbero entrare in politica.

33 voti


A) sarebbe una bella cosa (2) 6.1%

B) sarebbe la conferma che il vero obiettivo dei sindacalisti è la poltrona (18) 54.5%

C)
la FIAT è costata già troppo agli Italiani (7) 21.2%

D) li voterei di sicuro (1) 3%


E) tra il marcio nuovo e il marcio vecchio, preferisco ancora la vecchia guardia, almeno so cosa mi aspetta! (5) 15.2%
 

YOU TUBE

BALLARO' - CROZZA E FINI
BALLARO' - CONSULENZE FATTE DAI FIGLI DEI POLITICI PAGATE DALLO STATO
BALLARO' - CASE REGALATE AI POLITICI!!!
INTERVISTA BEPPE GRILLO PER IL V-DAY DEL 08/09/2007
ANNOZERO DEL 07/02/2008
 

GIUSTIZIA

NON PUOI 

IMPEDIRE AL SOLE DI  SORGERE SPARANDOGLI ADDOSSO!!!

- COSì COME NON PUOI PENSARE DI POTER IMBAVAGLIARE TUTTA LA MAGISRATURA E OLTRAGGIARE LA GIUSTIZIA FACENDOLA SEMPRE FRANCA! -

 

PROCESSO SME

Sme: Berlusconi, Ho Evitato Che Prodi Svendesse Aziende a De Benedetti 

di (Mem/Zn/Adnkronos) Adnkronos - Ven 26 Ott - 21.42

Pesaro, 26 ott. - (Adnkronos) - "Era chiaro a tutti coloro che guardavano con occhi obiettivi che avrei dovuto avere una medaglia d'oro al riguardo: ho evitato che Prodi, presidente dell'Iri, svendesse le aziende alimentari pubbliche praticamente donandole a De Benedetti". Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, intervenendo questa sera alla convention di Mediolanum a Pesaro, risponde con queste parole ai cronisti che gli domandano un commento alla sentenza della Corte di Cassazione che ha rigettato il ricorso della Procura di Milano relativamente alla sentenza della Corte d'Appello, di assoluzione, nell'ambito della vicenda Sme.

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