Preferisco i punti interrogativi ai punti esclamativi. Il dubbio permette di esprimere con calma le proprie idee e aiuta a cambiarle se queste non sono ottimali. Non è forse il dubbio che dà origine a non importa quale curiosità?
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Il Dubbio
Quando sulla strada vi imbattete nei punti interrogativi allora andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti, disponibili e democratiche. Quando invece incontrate punti esclamativi, i paladini delle grandi certezze, i puri della fede incontrollabile, allora mettetevi paura perché la fede molto spesso si trasforma in violenza.
Il dubbio è una divinità discreta, è un amico che bussa con gentilezza alla vostra porta. Il dubbio espone con calma le sue idee ed è pronto a cambiarle radicalmente non appena qualcuno gli mostrerà che sono sbagliate.
(frasi prese dal libro "Il dubbio")
Esser tristi è necessario
A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
16/01/2009 12.27.00
La tristezza è parte della condizione umana ed è funzionale e necessaria per godere della felicità e per un corretto sviluppo emotivo. "Quando si individua un tratto così profondamente conservato nella biologia dell'uomo, bisogna presumere che è un tratto selezionato dall'evoluzione e come tale necessario alla sopravvivenza", ha dichiarato Jerome Wakefield della New York University e coautore del libro "The loss of sadness: how psychiatry transformed normal sorrow into depressive disorder", la cui traduzione in italiano sarebbe "La perdita della tristezza: come gli psichiatri hanno trasformato il normale dolore dell'anima in malattia depressiva". Wakefield e altri psicologi che sostengono l'importanza di vivere ogni emozione, anche quelle più negative, sono stati intervistati sull'ultimo numero della rivista NewScientist.
Nella società moderna la tristezza è diventato uno stato d'animo da evitare. In tutti i modi possibili. Ci si può distrarre evitando di pensare e riempiendosi la giornata di appuntamenti e di cose da fare. Molti scelgono anche, in maniera incauta e superficiale, di usare pillole che stabilizzano l'umore agendo direttamente sui centri nervosi di produzione e regolazione dei neurotrasmettitori.
Eppure è esperienza comune di ciascuno come, nei momenti di difficoltà o di tristezza, la percezione del mondo è diversa e talvolta più profonda. Non è un caso, infatti, che gli artisti esprimono il meglio della loro produzione proprio nei momenti di maggiore difficoltà più che quelli di felicità. Secondo alcuni neurologi vi è un motivo biologico che spiega il legame tristezza-creatività: la riduzione dei livelli di cortisolo tipica dei momenti di tristezza attiva i centri nervosi della creatività mentre riduce l'attività di quelli che stimolano la socialità, la fame e l'attività fisica.
La tristezza, l'introspezione e i momenti di solitudine, quindi, sono funzionali a guardarsi dentro e fare il punto su di sé, per poi riprendere e andare avanti. Attenzione, però, se una sana dose di tristezza è necessaria, tutti gli esperti sono d'accordo nel dire che se si è di fronte ad una diagnosi di depressione allora è necessario sottoporsi a terapie adeguate.
Fonte: Marshall J. Is it really bad to be sad? NewScientist 14 gennaio 2009.
I Colori degli Alimenti
Dietro ai vari colori degli alimenti si nascondono nutrienti diversi che devono essere assunti per avere un'alimentazione completa. Per ogni colore esiste un diverso beneficio, come una pelle giovane, delle ossa forti, una memoria da elefante e un sistema immunitario ben funzionante. Per mangiare "colorato" si intende assumere ogni giorno degli alimenti appartenenti a cinque diverse categorie di colore, giallo/arancione, verde, blu/viola, rosso e bianco, alle quali corrispondono dei nutrienti specifici.
Ecco alcuni esempi: i cibi gialli/arancioni come carote, zucca, mais, melone sono ricchi di carotenoidi che svolgono una funzione antiossidante; gli alimenti verdi, tra cui spinaci o broccoli, sono ricchi di luteina che fa bene alla vista; i blu/viola come more e mirtilli, fonte di antocianine, proteggono dalla fragilità capillare, dai processi infiammatori e dai tumori; pomodori e cocomero fanno parte dei cibi di colore rosso che hanno un grande contenuto di licopene, che può avere una funzione protettiva contro il cancro e le malattie cardiovascolari; infine, sono considerati alimenti bianchi il cavolfiore, con proprietà anticancerogene, e le patate, buona fonte di sali minerali e vitamine, ma anche le carni bianche, il pesce e i formaggi magri che sono fonte di proteine.
I nutrienti contenuti in questi alimenti lavorano meglio in squadra, questo vuol dire che dovrebbero essere assunti contemporaneamente cibi appartenenti a categorie di colore diverse. Questa abitudine aiuta a mantenere un'alimentazione variata e completa ed è estremamente semplice da realizzare: ad esempio grazie ad insalate e macedonie di frutta, facili da essere consumate anche durante i pasti fuori casa.
Fonte: Perry M. Colors of health. Prevention 9 novembre 2007
Post n°160 pubblicato il 20 Aprile 2014 da Adenia
Per cortesia, evitate di contattarmi in privato. Se si ha il desiderio di entrare in contatto con me, meglio intervenire rispondendo ai post di questo blog, conversando in modo stimolante, alimentando un dialogo aperto a tutti. In privato non rispondo se non a chi desta la mia attenzione sul piano mentale attraverso un confronto pubblico. |
Post n°159 pubblicato il 10 Novembre 2013 da Adenia
L'interpretazione della grafia, quindi del modo scelto da ognuno per tracciare caratteri di scrittura, può dare interessanti elementi sulle attitudini e sulla personalità dello scrivente. L'atto scrittorio, quando diviene automatico, si sottrae al controllo del conscio per passare al controllo del subconscio. Ecco che da atto grafico diventa gesto grafico ovvero manifestazione dell’unità psicofisica che lo ha vergato. Ah! Non so se è meglio o peggio, ma la digitazione sta sostituendo quasi completamente la scrittura. E così il mistero aumenta. |
Post n°158 pubblicato il 03 Novembre 2013 da Adenia
L'ironia mi piace. L'ironia è tipica di un linguaggio raffinato; ma non è facile il buon utilizzo di questa figura retorica. E' bella l'ironia in quanto permette di esprimere con pudore una riflessione amara, mescolando riso e pianto, cercando la complicità nel destinatario, creando un discorso inafferrabile e provocatorio. Il concetto iniziale, attraverso l'ironia, viene stravolto, esaltato, ingigantito, sminuito, offeso, deriso o reso ambiguo. Ecco che, anche con l'impiego dell'ironia è importante avere un buon messaggio da esprimere - come in ogni scenario comunicativo che si rispetti - perché non basta essere divertenti, buffi, splendenti, ridicoli, sarcastici per rendere più accattivante un messaggio comunicativo cattivo o non positivo. Con l'ironia si vuol esternare un disappunto rendendolo più gradevole o un complimento allegerendolo da pesanti sentimentalismi o un'autocritica mirando a non esaltare o svilire se stessi. Se usata in modo opportuno l'ironia è in grado di dare equilibrio eliminando il troppo, il peso, quel carico di responsabilità delle parole che non si è pronti a sostenere. Tuttavia, se grazie ad un superiore distacco ironico si mira ad uno scherzo crudele, alla messa in ridicolo di qualcuno o di una idea, ad una sarcastica deformazione di un concetto... beh, non si è davanti ad una bonaria irrisione, bensì ad uno scenario in cui si è scelto di giocare con le parole senza coraggio. |
Credo che Dio sia in ogni umana creatura. Se si chiede qualcosa la si chiede a se stessi e all'universo. Non comprendo questo distacco tra l'umana creatura e Dio. Se qualcosa non va è perché non si è in grado di amare. Se ogni persona nutrisse amore puro (che nulla c'entra con la presenza di un partner o con la dipendenza da una relazione a due), quindi amore incondizionato, e la consapevolezza di essere una creatura spirituale forse non avanzerebbe più sciocche richieste, metterebbe in crisi pericolose pretese e non sentirebbe più delusioni, ma una costante attesa positiva! |
Post n°156 pubblicato il 12 Ottobre 2013 da Adenia
Spesso mi sono interrogata sul concetto di arte e, nonostante le mie ricerche a tal proposito, ancora non sono giunta ad una definizione che mi convince. Forse, sono davvero troppe le teorie su chi può essere considerato artista e su cosa può essere intesa come arte. E' il termine più difficile da sviluppare a mio parere. |
Post n°155 pubblicato il 29 Settembre 2013 da Adenia
Quanto fascino esercita chi, nei vari scenari di vita, è abile nel giocare tenendo un ritmo lento. Che meraviglia rallentare la corsa e dividerla in episodi ben distinti tra loro. Sono rapita dall'idea di trasformare un breve arco di tempo in un'architettura, in una forma, in qualcosa di afferrabile. Già, dar forma ad una durata è quanto esige la memoria. La lentezza alimenta l'intensità della memoria, mentre la velocità l'intensità dell'oblio. |
Post n°154 pubblicato il 27 Settembre 2013 da IN2dgl
Quanto tempo è passato....questo spazio non è cambiato per niente anche se non ti nascondo che qualche volta ho sbirciato... Ricordi, ricordi; mescolata a malinconia ma con quel piccolo sorriso che ti invita a pensare ai bei momenti passati; scrivere, commentare stare insieme anche se non conosciamo chi siamo cosa facciamo; Eppure anche se qualche volta abbiamo avuto degli screzi, siamo qui...scrivo sul tuo blog perchè credo sia il saluto migliore da fare per una donna che ha mantenuto integro il suo comportamento, senza scomporsi...FANTASTICA. Adenia guarda non so che scrivere, mi sono bloccato tanta è l'emozione nel ritrovare qualcuno che ha condiviso quei pomeriggi a cazzeggiare. Credimi ti stimo, virtualmente parlando, sicuramente nella vita sei uguale, stima doppia. Basta così, altrimenti il tuo monitor inizierà a bagnarsi...
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Post n°151 pubblicato il 19 Novembre 2012 da Adenia
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Post n°148 pubblicato il 07 Settembre 2011 da Adenia
Mah, non comprendo il comportamento di alcune persone che consideravo importanti. Ho cercato di esserci per le amiche anche nei momenti in cui avrei voluto starmene per conto mio in silenzio. Ogni volta ho preferito dar loro il messaggio che avrebbero potuto contare su di me. E ora? Ora mi rendo conto che loro non ci sono per me. Capisco che dovrei metter da parte questo sentimento egoistico e dare amore senza nulla pretendere; tuttavia, qualche gesto d'affetto a volte è gradito e se si è circodanti da amiche razionali con atteggiamenti solitamente freddi... beh, mi si ghiaccia il sangue nelle vene. |
Post n°137 pubblicato il 02 Dicembre 2008 da Adenia
Si può amare qualcuno senza mettere condizioni? Si può arrivare ad accettare più la propria sofferenza che non la sofferenza della persona amata? Si può amare senza pretendere nulla in cambio in questa umana realtà? Si può dare amore senza un torna conto anche se non si ha un legame di parentela? Si può preferire di perdere la propria vita piuttosto che perdere una persona amata? Fino a che punto è amore e fino a che punto è ossessione? L'orgoglio può regnare in amore? Quando si tratta di orgoglio e quando di dignità? |
Spesso per motivi di lavoro viaggio in treno. Beh, tempo addietro al bar della stazione ho letto una scritta su di una parete, ma solo ora ne comprendo maggiormente il senso. La scritta in questione è: Forte eh? Io la traduco così: quando si parte o si inizia qualcosa non è tanto importante la destinazione o quello che si deve ottenere o il raggiungimento di qualcosa, bensì conta quello che si sente, la carica vitale che si ha dentro, l'energia, l'entusiasmo, la passione che si ha nel voler arrivare in non importa che luogo, nel desiderare di ottenere non importa cosa. |
Post n°133 pubblicato il 21 Maggio 2008 da Adenia
Ma quanto è importante ritagliarsi un po' di tempo solo per se stessi, per ciò che più piace. Mi sto imponendo di pensare maggiormente ai miei interessi senza l'ansia di correre da chicchessia. Voglio tranquillità, voglio esserci un po' più per me stessa e dare priorità alle mie esigenze. Alla fine se sto bene io anche chi mi è attorno avverte positività. A volte è bene lasciare che le cose corrano un po' da sole, non si può prendere tutto di petto e agire con impegno per tutto ciò che capita... devo rilassarmi e lasciar che le cose mi scivolino un po' da dosso. |
Post n°131 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da Adenia
Mi arrendo, per la prima volta in vita mia mi arrendo. Ho sempre pensato che il volere, se è davvero forte, si trasformi in potere, ma ora... ora non lo penso più. Non è vero, non è vero che basta volerle le cose per ottenerle. Sono sfiduciata, sono delusa da tutto e tutti. Sento che ho combattuto invano per poi, battaglia dopo battaglia, aver perso la guerra. Le ho provate tutte. Non ho più energia, mi sento spenta, affranta... VINTA. Ore 00:10 del 24 dicembre - NO, NON MI ARRENDO Ore 13:00 del 28 dicembre - Non mi arrendo!
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Post n°126 pubblicato il 18 Ottobre 2007 da Adenia
Vi è mai capitato di lottare per qualcosa e rendervi conto che più mettete energia, più vi incazzate, più pretendete, più vi consumate... più NON raggiungete il risultato sperato e non solo, il traguardo si allontana ad ogni sacrificio quasi a divenire irraggiungibile. Già tempo addietro mi ero trovata ad un bivio, dovevo scegliere se agire o attendere, ecco ora mi ritrovo nuovamente in attesa. Incredibile, io che odio tanto le attese. Forse ho agito troppo di impulso. Dovrei prendermi il tempo per riflettere in modo da compiere azioni dettate dalla ragione. Ma in fondo l'impulsività, la passionalità, la voglio di scontrarsi, il prendere di petto le problematiche, il cercare una soluzione ottimale velocemente e altro di simile rientra nel mio modo di essere e non posso forzare troppo il mio stile altrimenti ne risentirei comunque. Ora devo tranquillizzarmi... una via di uscita ci sarà. |
Post n°125 pubblicato il 06 Ottobre 2007 da Adenia
Il lavoro mi sta distruggendo. Non riesco a lavorare bene. Mi ritrovo a mettere energia e a spaccarmi il culo troppo spesso per una persona che non apprezzo. Siamo in un paese dove si è sempre meno stimolati a lavorare correttamente ed in modo entusiasmante. Sembra che le nuove idee o utili critiche siano solo considerate scomode, inopportune e da ammazzare. Mi piace il mio lavoro, ma non riesco a dare il massimo per i limiti posti da chi mi è a capo. Merda, non mi va così, ma devo far buon viso a cattivo gioco perché altrimenti ci rimetto io. No, non mi va così. |
Post n°124 pubblicato il 28 Luglio 2007 da Adenia
Nell'ambito della teoria sistemica, per sinergia si intende una situazione in cui il totale è maggiore della somma delle sue componenti. La sinergia è l'integrazione di elementi che dà come risultato qualcosa di più grande della loro semplice somma; in altre parole, quando due o più elementi si uniscono sinergicamente determinano un risultato che ottimizza e massimizza le qualità di ciascuno. La sinergia è l'azione di due o più sostanze, organi, organismi o persone per produrre un effetto che ciascuno di loro non sarebbe in grado di realizzare singolarmente. Vi sono occasioni, quindi, in cui si crea uno spazio magico e l'armonia dura nel tempo avvolgendo ogni cosa. In qualche modo la sinergia si collega all'idea di fusione, di integrazione di forze, di energie. Ecco... l'amore di coppia dovrebbe essere sinergico, dovrebbe essere integrazione e non dedizione. |
Post n°121 pubblicato il 05 Maggio 2007 da Adenia
Non si nasce liberi, lo si diventa... e non basta né desiderarlo, né sognarlo, né avere la sensazione di esserlo per diventarlo realmente: essere liberi è una conquista continua, e precaria, che dura tutta una vita. |
Post n°120 pubblicato il 06 Aprile 2007 da Adenia
Auguri di Buona Pasqua a tutti. Mi piace Pasqua in quanto ognuno la trascorre come vuole e non dà l'ansia che spesso dona il Natale. Inoltre è simbolo di pace che per me è obiettivo primario in ogni dove. Questo non significa non discutere, non scontrarsi, bensì raggiungere l'equilibrio delle forze opposte grazie ad un confronto, ad un dialogo, ad un incontro ottimale, ad uno scambio, etc. Auguri. |
Post n°119 pubblicato il 27 Febbraio 2007 da Adenia
MA SE UNO VUOLE QUALCOSA SIGNIFICA CHE CREDE IN QUESTO QUALCOSA? E SE UNO CREDE IN QUALCOSA E' VERO CHE VUOLE ANCHE QUESTO QUALCOSA? IL CREDERE E IL VOLERE SONO SEMPRE INSIEME? SI PUO' VOLERE CIO' IN CUI NON SI CREDE? SI PUO' CREDERE IN CIO' CHE NON SI VUOLE? VOLERE E CREDERE SONO PERO' DUE TERMINI PER INTENDERE DIFFERENTI CONCETTI NO? COSA DISTINGUE I DUE TERMINI? |
Post n°118 pubblicato il 13 Febbraio 2007 da Adenia
Quanto influisce il passato sul presente! Quante azioni non si compiono per delle situazioni che ci spaventano ancor prima di essere vissute... solo perché in un qualche modo richiamano contesti simili in cui si è portato un fallimento, una sconfitta o sentito dolore. A volte immagino come potrebbero essere le mie giornate se d'improvviso non ricordassi più nulla, se non sapessi più chi sono stata e cosa c'è stato nel mio vissuto. Ok, da domani ci provo :-) |
Every Breath You Take
Every breath you take
Every move you make
Every bond you break
Every step you take
I'll be watching you
Every single day
Every word you say
Every game you play
Every night you stay
I'll be watching you
O can't you see
You belong to me
How my poor heart aches with every step you take
Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you
Since you've gone I been lost without a trace
I dream at night I can only see your face
I look around but it's you I can't replace
I keep crying baby please
Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you
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The Blower's Daughter
Sei Parte Di Me
E per ogni giorno mi prendo un ricordo che tengo nascosto lontano dal tempo...
Dentro c'è un bisogno di ridere...
Immagini che passano e restano...
E se ti fermassi soltanto un momento...
Sei parte di me, sei parte di me... lo tengo per me.
La mancanza di passione
La passione è il fuoco alchemico che cuoce i fluidi spirituali e rende conciliabili gli opposti. Chi non si lascia coinvolgere dalla passione e dal desiderio perché attento a trovare solo sicurezza e vantaggi è immorale. La mancanza di passione è immorale.
Indifferenza
Penso che alla base di ogni male vi sia l'indifferenza. Combattere l'indifferenza è difficile perché ci si scontra con il nulla, con il vuoto, con l'appiattimento, con la non sensibilità. E' più facile avere un dialogo con chi odia che non con chi è indifferente. Odio, rabbia, gelosia, invidia, depressione, dipendenze dannose e altro ancora, a mio parere, nascono con il dilagarsi dell'indifferenza umana. Avere un parere contrario a qualcosa è costruttivo, non averlo affatto è espressione di morte delle idee.
Credo che la provocazione finalizzata a se stessa sia sciocca e controproducente, ma non mettersi in gioco, non andare contro corrente per partito preso, o meglio, per paura di uscire dai canoni accettati dalla massa, beh questo è un freno alla fantasia, al coraggio, alle innovazioni, allo sviluppo. Chi sceglie l'indifferenza sceglie la via più facile per non sentirsi responsabile di qualcosa che non conviene o per pigrizia o per vigliaccheria.
hkhgkj
Supermassive Black Hole
The Funeral Of Hearts
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