Il sognatore - Trattenere nelle mani l'impossibile che vive nella mia mente e plasmarlo per renderlo visibile a chi ancora non sa guardare...
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Quando le mie pupille si dilatano è perché sto guardando qualcosa che mi piace.Ho deciso che oggi metterò i tuoi sorrisi sui fili d’erba e li lascerò viziare dal vento.Ci sono parole che ho asciugato su pareti sconosciute da quando le mani liquefanno .Carta e fango. Col cappuccio di metallo.  Darò un punto al silenzio quando…
 

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E’ nell’apparente immobilità del mio essere che mi costringo all’immutabilità simulata.Non bisognerebbe mai  enunciare parole recondite alla presenza del vento. Le spartisce a chiunque.E a me i chiunque non piacciono.Ricordo di essere cresciuto all’età di 13 anni, ho scrostato la mia infanzia accomodandola disordinatamente sotto sale perché rimanesse intatta.Odiavo i miei compleanni, le candeline affannavano…
 

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Mi morde. Prima le carni. Poi tutto ciò che trova sotto_pelle.Dal tattile dei tessuti all'incorporeo.E non posso evitarla.
 

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Stringi e dilati le vene. Dilani il grigio della mente e contorci le mie fantasie.Versi il tormento nel mio corpo e non sai che rumore ha.Il buio scopre più di quanto il giorno vuol farci vedere.Implorami di pulirti l’anima.Io aspetto che qualcuno salvi la mia.
 

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Mastico chiodi. Sputo le teste e faccio che scendano giù le punte.Dallo sterno a bucarmi  le ossa.Sono peccatore di gesta indomabili e parole sporche di terra. Mi piace bere nitro a colazione seduto sul davanzale della finestra.Mentre il cielo piove ascolto Beethoven e fisso il vuoto.Distrattamente calpesto l’inquietudine a piedi scalzi svegliandola dal suo precario sonno…
 

[...]

...‘Sei un bel viso, non interromperei ma la luce si affievolisce e io voglio che sia solo quella naturale a bagnare la tua pelle.’‘Semmai ho un bel viso. Io sono tanto altro.’  La voce le uscì senza controllo così quelle parole che le scivolarono dalla lingua senza nemmeno  potersi rendere conto del tono acido che…
 

Memorie

È nella memoria di echi trascritti dove le mani non possono arrivare che lascio naufragare le mie emozioni impiccate dall’urlo disumano di chi sottopone il proprio io al dolore inconscio e consapevole dell’altro sguardo. Uno sguardo intravisto. Pensato. Cercato. Senza nome. Né sorriso.Fuori il buio si accascia sui tetti opprimendo le finestre ed ogni angolo…
 

09.12.08

La prima volta che sento l’odore di casa.La prima volta in cui non mi sono sentito solo tra le mura deserte e silenziose.La prima volta che ho ascoltato il mio respiro. E così perderlo all’istante, infangato da un sole timido e dall’assenza di voci.E’nel riflesso del dorso di una mela che percepisco l’aria immobile e…
 

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Verso altri sguardi.Verso altri nomi. Altre trasparenze.Impallidisco nel mio sapore.Impallidisco nell'odore. E sono ciò che è niente.O forse, tutto il niente.Maledetti occhi. Avrei voluto stringerli nelle mani.Premerli perchè non si aprissero.Invece la notte mi tradisce.Senza smentirsi la riconosco nella sua ombra.Ombra inferme. Monca di organi e arti.Sono gli ami in attesa.Quelli del soffito sull'uscio che…
 

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Scorrono quelle dita impastate di cenere sulle pareti ceree del viso. Tra i capelli.Poi il corpo. Fino a stringere i piedi.‘Voglio inchiodarti al suolo.’‘Devo andare. Il vento mi porta via l’ombra.’‘Inciamperà tra i rami. Quelli secchi.’‘No. Sarà un aquilone.’E intanto aspetto ancora di essere sul dorso di Falcor.
 

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