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Accadde a Teruel...
Post n°1941 pubblicato il 08 Settembre 2024 da Vince198
Teruel è una città spagnola, in terra di Aragona, nota sia per alcuni edifici costruiti in stile mudéjar (musulmano) che per una vicenda amorosa fra due giovani avvenuta agli inizi del 13° secolo. Un amore contrastato che ricorda, per certi versi, quello raccontato da Ovidio (Metamorfosi) fra Tisbe e Piramo. Questa è la storia d'amore tra due giovani, Juan Diego Martinez de Marcilla e Isabel de Segura, vissuti nei primi anni del 13° secolo. La storia si svolse per l’appunto a Teruel, in Aragona (Spagna). La vicenda. Il giovane parti per la guerra contro i Mori, combatté sia per terra che per mare, sfidando varie volte la morte e ricevendo molte onorificenze per il suo coraggio. Isabel nel frattempo, dopo aver atteso i cinque anni promessi e non avendo avuto più sue notizie, accettò di sposare un'altra persona che le aveva trovato suo padre. Poco dopo Juan ritornò a Teruel, carico di ricchezze, ma trovò la ragazza già sposata. Juan chiese e ottenne un incontro con Isabel. Il giorno successivo, durante i funerali del giovane, una donna vestita a lutto si avvicinò al feretro di Juan: era Isabel, volle baciarlo un'ultima volta prima che venisse sepolto. Sfiorò con le sue labbra quelle ormai gelide del suo innamorato per dargli quel bacio che lui le aveva chiesto. Subito dopo cadde a terra morta, stroncata dal rimorso e dal dolore.
I contestatari della storicità della vicenda la considerano solo una rielaborazione letteraria della novella di Boccaccio "Girolamo e Salvestra" (Decameron, IV - 8). Nel settembre 2005 venne inaugurato il Mausoleo de los Amantes per ospitare i sepolcri dei due giovani. Nella IV° sala sono esposti i sarcofagi dei due giovani realizzati dallo scultore Juan de Avalos nel 1955. Le mani di Juan e Isabel si cercano, sono vicinissime ... Anelano l'uno all'altra in un trepidante accostamento, ma non arrivano a toccarsi per unirsi. Un contatto che significativamente non avviene in quanto, separati in vita, si sfioreranno per l’eternità. Oppure ... |
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A. Carracci
Inviato da: Vince198
il 18/10/2024 alle 22:07
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