Book of shadows

Ci ha lasciato Tony Scott fratello del forse più famoso Ridley, di Alien.

Se n’è andato in velocità togliendosi la vita e togliendo a noi il fiato.

Sempre fedele alla velocità che lo contradistingueva nei suoi film, il dogmatismo espresso e a volte celato nelle sue pellicole, nelle sue inquadrature sbilenche, i traveling aerei (le visioni dall’alto), e le zoomate improvvise, lo rendevano unico nel suo genere.

Ci ha regalato perle del cinema che ancora oggi fanno cassetta, montati a tempo di record, e con una puntigliosità davvero “inumana”, e dove il rapporto uomo/macchina diventa ossessivo e quasi fobico, quasi la macchina da presa fosse tutt’uno con lui.

Una carriera cinematografica iniziata con il fratello maggiore Ridley, dove recita nel cortometraggio Boy and Bicycle nel 1965, realizza moltissimi spot pubblicitari per la RSA (Ridley Scott Associates).

Affascinato dalla pittura e dalle sperimentazioni del cinema d’autore, Tony approda a Hollywood, dopo numerosissime offerte, con il vampire-movie Miriam si sveglia a mezzanotte (The Hunger, 1983).

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