Creato da artemisia_gent il 31/08/2007

Mamma & Prof.

Il flusso di coscienza di una mamma alle prese con la vita di tutti i giorni. Casa, scuola, famiglia, ideali, viaggi e pensieri: ecco cosa potete trovare.

 

in attesa degli avvisi

Post n°1765 pubblicato il 19 Agosto 2016 da artemisia_gent

Sono in attesa che le scuole pubblichino gli avvisi.

Ne ho già letti due, manca il terzo, quello più importante, dicono che devono essere pubblicati su web ma io quasi quasi adesso scendo e vado in segreteria a chiedere.

Ovviamente le scuole chiedono l'abilitazine CLIL e io non sono riuscita a prenderla, tra esami di recupero e influenza ho fatto troppe assenze e non sono riuscita a terminare il corso. Mi è sempre dispiaciuto, ma è andata così. A parte questo, poi penso di avere altri requisiti, sia nelle competenze informatiche, sia nell'esperienza dell'alternanza scuola lavoro sia nell'esperienza in campo museale.

Questa storia della scelta mi sta mettendo su un po' di ansia, e mi fa male sapere che comunque per i prossimi tre anni non entrerò in classe, non avrò una classe mia. Probabilmente non sarò più un'insegnate come prima e la cosa mi fa male, io volevo essere quello, non quello che sono adesso. 

 
 
 

Aggiorniamoci

Post n°1764 pubblicato il 17 Agosto 2016 da artemisia_gent

Oggi è una brutta giornata, nuvole nere e anche un arietta fresca. 

Niente mare, ma pc in mano ho compilato il mio curriculum e l'ho inviato.

Non ho mai tenuto memoria di quello che ho fatto a scuola, quando ho aiutato i colleghi a fare un progetto, quando ho fatto qualcosa coi ragazzi. Non ne ho tenuto memoria perchè era il mio lavoro e non lo facevo con un doppio fine.

La "Buona scuola" mi chiede oggi un curriculum di "esperienze".
Il mio per scelta sarà vago.
Non mi sono scritta le date degli aggiornamenti su BES, DSA, LIM e tutte quelle conferenze a cui ho partecipato per interesse, mica per un secondo fine.
Non mi sono scritta quando ho fatto dei seminari come relatore, non mi sono scritta quando ho partecipato alle attività dei musei, pensavo di farlo per me stessa, mai avrei immaginato che un giorno "la buona scuola" me lo avrebbe chiesto.
Non mi sono scritta niente di tutto quello che ho fatto perchè pensavo che facesse parte del mio lavoro. E invece oggi me lo chiedono.

Non so se manderò delle candidature, lo ammetto.
Non mi piace per niente il sistema.
Io non sono una che si loda e si imbroda per quello che fà. Faccio. Quando c'è bisogno Faccio.
Forse è questo che dovevo scrivere: "Se c'è da fare Faccio. Quando c'è da lavorare non mi tiro indietro. Invento dove non so cosa fare, se c'è bisogno mi do da fare e se non so studio per porvi rimedio". 

Altro che 5 pagine di nulla.

 
 
 

Finalmente... le vacanze

Post n°1763 pubblicato il 01 Agosto 2016 da artemisia_gent

Dopo 4 anni e mezzo ci siamo concessi quella che finalmente possiamo chiamare Vacanza.

Sono tornata ieri da un bellissimo viaggio in Danimarca durato ben 10 giorni, progettato in quattro e quattrotto sotto l'ombrellone con la mia coinquilina di cabina (si può dire così?) nonchè mamma della migliore amica di Vittoria. Qui potete leggere le mie impressioni a caldo.

Sono stati bellissimi giorni al fresco di un verde paese così diverso dal nostro su ogni apsetto. Freddo, verde, pulito e silenzioso. In Italia c'è moltissimo rumore, mentre lassù regnava incontrastata la pace, solo noi coi nostri 4 bambini la rompevamo. Anche le mie, che sono educate, gentili e silenziose confrontto ai bambini danesi erano veramente casiniste e soprattutto rumorose!

Nella prima parte del mio soggiorno passato nello Jutland ho visto moltissime famiglie numerose (per i nostri standard eh),  generalmente non meno di 3 figli e genitori mediamente giovanissimi. Di solito un figlio più grande, con molta differenza rispetto agli altri fratelli decisamente più piccoli e tutti vicini al massimo un paio d'anni l'uno dall'altro.  Non di rado ho visto famiglie con ben 5 figli.
Ho osservato moltissime coppie gay veramente felici e assolutamente libere di vivere come gli altri senza che nessuno si accorgesse della loro "diversità" come potrebbe accadere in Italia.

I danesi si vestono decisamente male. in 10 giorni non ho avvistato nessun fashionista... qualche bella ragazza ben vestita solo a Copenaghen.
I negozi non si potevano neanche vedere, contenevano solo gli scialbi e informi vestiti che portavano i danesi. Per contro hanno una vasta gamma di indumenti tecnici volti al loro clima, davvero poco  indulgente, che in Italia non abbiamo, come attrezzatura per le improvvise piogge gelate, abiti tecnici adatti ai repentini mutamenti del clima, della serie esci che piove a dirotto e ci sono 12 gradi, poi esce il sole e ci sono 25 gradi, poi ripiove, poi muori di caldo, altrochè cipolla!

Però che silenzio! Alle 17 il paese lentamente si ferma e spofonda in un clima letargico, assolutamente inadatto a noi italiani, che vediamo questa quiete come uno spreco, visto che fa giorno fino alle 22e30... anzi la nostra notte nera di fatto non cala mai, e siamo quasi naturalmente portati a vivere tutte le 24 ore.

Ho parlato con un italiano che era lì per lavoro e ho colto tutta la sua disperazione per questo modus vivendi, infatti appena poteva scappava ad Amburgo, dove almeno i tedeschi sono un po' più reattivi alla vita dei Danesi. Ma nonostante questo sono stata bene, è un paese veramente rilassante grazie al silenzio, alla pulizia e alla sua calma.

Non escludo di fare un quarto viaggio in Danimarca prossimamente, magari proprio sull'Isola di Romo, un vero paradiso. Eh sì perchè per me e mio marito è stata la terza volta in Danimarca, erano anni che sognavamo di portarci le bambine, perchè ci è sempre sembrato un paese da famiglie nei nostri ricordi. Anche se è tutto decisamente carissimo, è proprio così, è il paese ideale per trascorrere le vacanze in famiglia.

 
 
 

Per favore, basta

Post n°1762 pubblicato il 15 Luglio 2016 da artemisia_gent

Alzarsi la mattina, guardare le foto dei contatti "americani" su instagram e scoprire che forse è accaduto qualcosa stanotte.

Ho ancora negli occhi i treni accartocciati in Puglia. 23 persone morte. Ho cercato di non leggere le storie dei passeggeri per non impressionarmi.

Non so cosa aspettarmi.

Ho i brividi e la pelle d'oca.

84 morti a Nizza.

Non posso crederci.

Ancora un attentato.

Un pazzo con un camion e con una pistola...

 

 

 

 

Non mi piace questo mondo. Un mondo dove ti uccidono quando sei in spiaggia, quando sei al ristorante, quando vai ai concerti, a scuola, o mentre guardi i fuochi d'artificio. 

Guardo le immagini e mi viene male. Come difendersi da pazzi del genere che si fanno esplodere, che decisono di buttarsi sulla folla, che sparano come in un videogioco???

Poi ti chiedi come mai non riesci ad immaginare dove andare in vacanza... solo lunedì avevo immaginato che la Francia e proprio Nizza non erano poi così lontane e si poteva fare un bel viaggio nel ponente per vedere le grotte preistoriche e poi sconfinare, Nizza e magari i campi di lavanda della provenza. No oggi no. Preferisco stare sulla mia isola e non muovermi.

 
 
 

scrivere qui č sempre pił difficile

Post n°1761 pubblicato il 13 Luglio 2016 da artemisia_gent

Mi spiace non scrivere più spesso qui, ma mi sono accorta che da altri dispositivi mi è praticamente impossibile accedere. Riesco solo dal macbook, prima credevo fosse un problema di password ora credo sia un problema di Libero.

Comunque, tralasciamo le mie incapacità tecnologiche e aggiorniamo i fatti.

Sono in ferie. Sono estremamente tranquilla, ma dopo 8 giorni ero stufa, avrei voluto andare a lavorare. Anche perchè le mie ferie coincidono con una gestione h24 delle bambine e sinceramente i primi giorni sono stati pesanti. Poi in questi giorni abbiamo avuto un paio di terremoti con epicentro proprio in provincia e io mal sopporto questi eventi. Fortunatamente ero sull'isola e non ho sentito niente, il primo è stato anche piuttosto forte, 4.2 e la vicinanza lo ha reso ancora più percepibile e chi era in casa ha ballato veramente tanto. Dopo quello della lunigiana, quando ero sola in casa, spero sempre di essere fuori.Stavolta è toccato a mio marito essere in casa da solo ed è toccato a lui vedere i soprammobili africani cadere miseramente al suolo. La seconda volta  stato più lieve, ma in quel momento mi bagnavo nelle acque del canale e non ho sentito niente di niente. A volte andare al mare tutti i giorni è pesante, ma mi ha salvata da questo.

Non credo andremo in vacanza nemmeno quest'estate. Il 19 abbiamo l'udienza e mio marito prima non voleva proprio andare via. Dopo il 19 non so. Il fatto è che non ho idea di dove andare e poi c'è questa fantomatica domanda da fare con il CV da presentare ai presidi per essere scelti. Io non ho nessun titolo. E sinceramente non inizierò adesso a fare i corsi che ho sempre ignorato quando ero precaria perchè mi apparivano come un mero mercimonio. Sono sempre stata contraria e non li farò adesso. Non mi importa se non sarò scelta, se mi rimarranno le briciole, ma io i corsi edcl e forcom non mi metto a farli. Prima di questa trovata del governo avevo deciso che avrei intrapreso un percorso per implementare il mio inglese. Solo questo, non farò altro. Al massimo una triennale in lingua e cultura americana.

 

Non sono più così affannata dalla vacanza perchè probabilmente ho l'oppurtunità di andare con una mia parente nella sua casa di Tahiti la prossima estate e occorre mettere un po' di soldi da parte per il viaggio. Il volo è abbastanza costoso e comunque staremo via almeno 20 giorni e si profila una spesa di almeno 10/12 mila euro anche se la mia parente prospetta almeno 16 mila euro. Conosco alcuni che hanno fatto un viaggio in polinesia e comunque hanno tirato fuori tutti più di 15 mila euro di aereo. Non so come andrà a finire, ma l'idea di trascorrere tempo tra Papeete e Moorea con una famiglia di indigeni mi fa andare fuori di testa, non guardo più i quadri di Gauguin con gli stessi occhi in questi giorni, ho una bramosia che non posso descrivere. Per questo qualsiasi altra meta mi pare davvero ordinaria e priva di interesse.

 

 

 
 
 

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