Creato da artemisia_gent il 31/08/2007

Mamma & Prof.

Il flusso di coscienza di una mamma alle prese con la vita di tutti i giorni. Casa, scuola, famiglia, ideali, viaggi e pensieri: ecco cosa potete trovare.

Messaggi di Febbraio 2016

Poco tempo, molte cose da fare

Post n°1736 pubblicato il 28 Febbraio 2016 da artemisia_gent

Da quando sono tornata nella mia casa ho moltissime cose da fare e pochissimo tempo per tutto. Mi rendo conto che la Televisione e il Pc distraggano molto. Un anno senza averli e il mio tempo si era dilatato tantissimo. Ma anche senza tv il tempo sembra non bastarmi mai, eppure ora che lavoro a pochi passi da casa ho guadagnato anche 3 ore che prima passavo in viaggio, ovveo il viaggio in se mi occupava nn più di 20 minuti ma l'attendere il treno, l'andare in stazione ecc.. raddoppiava o triplicava il tempo del viaggio stesso.

In questa casa poi ho sempre da fare. Ho sempre da mettere in ordine, ho sempre la vasca piena di cose da lavare e se per caso mi rimane un po' di tempo lo spendo a cucinare.

Da quando sono passata di ruolo il mio lavoro è diventato un hobby, mentre il lavoro quello vero lo svolgo a casa. Certe volte mi sento quasi soffocare dalle incombenze casalinghe, mi sento senza via d'uscita.

Poi piove sempre. Penso che solo qui nella mia città piova ogni singolo giorno. Dopo Natale ha piovuto ogni giorno. In questi due mesi i giorni di sole sono stati pochi e decisamente stancanti e snervanti, giorni in cui la lavatrice non è mai stata spenta. Inutile negarlo, ho bisogno di un'asciugatrice. Solo stamattina ho dovuto cambiare il mio letto e quello di Rachele, visto che ha preso l'influenza e ha vomitato allegramente prima da una parte e poi dall'altra... in più l'ho già cambiata ben 4 volte per intero. In 3 ore ho guadagnato 3 lavatrici, ma fuori piove... e le previsioni non sono promettenti.

In questo ultimo mese ne ho passate di ogni... i pidocchi, il processo, l'asportazione della cistifellea per mio marito e adeso Rachele influenzata. Non vedo l'ora che sia estate.
Appena fatto l'esame per l'anno di prova andremo a Parigi. Una decina di giorni.  In barba al terrorismo, all'Isis e a tutto il resto. 

L'unica nota positiva? Non dover fare il concorso.

 
 
 

Ciao Umberto

Post n°1735 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da artemisia_gent

Ieri quando ho appreso la notizia della morte di Umberto Eco mi sono sentita mancare come se mi avessero detto che era morto qualcuno che conoscevo, un mio parente. Ho speso lacrime amare, lacrime egoiste di certo, ma questa perdita mi addolora tantissimo.

Quante volte ho scritto anche qui "da grande voglio essere Umberto Eco" ? Quanto ho ammirato la sua figura di intellettuale... un amore nato sicuramente al Liceo, quando stavo valutando cosa fare della mia vita, cosa fare da grande. Visto che avevo spiccati interessi verso la comunicazione e la grafica pubblicitaria il mio professore mi aveva consigliato di leggere alcuni testi di Umberto Eco. Allora sedicenne non capivo bene quello che stavo leggendo, ma in quei testi trovai la mia strada. Non mi fu possibile fare scienze della comunicazione come volevo, perchè allora non c'era nè a Genova e nè a Pisa e i miei genitori non mi permisero di essere studentessa fuori sede, ma solo studentessa pendolare, anche se anni dopo mia mamma mi confessò che se avessi insistito mi avrebbero mandato a vivere a Milano con quel ragazzo che poi è diventato mio marito, ma io rispettosa della famiglia accolsi di buon grado la loro decisione di farmi fare da pendolare (ora mi rendo conto che è andata meglio così). 

Scelsi Lettere, ma ad Italiano II il corso monografico era su Eco e Il nome della Rosa. Penso che quello fu uno dei corsi che frequentai con più profitto, forse uno dei pochi corsi in cui lavorai molto e andai oltre alla bibliografia assegnata. Mi ricordo che all'esame il professore rimase molto stupito del mio lavoro di comparazione tra Il nome della Rosa e Baudolino, che allora era appena uscito. Non presi trenta perchè esitai sulla parte istituzionale... su Dante in particolare, nonostante i seminari danteschi, conoscere a menadito tutta la divina commedia era faticoso, e caddi su un verso... ma ho rimosso quale sia...

Da allora elessi Eco come massimo esempio di intellettuale e da allora a chiunque mi chiedesse cosa volevo fare da grande rispondevo: "da grande voglio essere Umberto Eco".

Ho lavorato duramente perchè volevo continuare la carriera accademica, volevo studiare, fare la ricercatrice di storia medievale e poi scrivere romanzi, proprio come faceva lui. Era quella la mia idea. Poi mi scontrai inevitabilmente con la realtà. Rimanere all'università senza essere figlia di nessuno era difficile, comunque a Genova non c'erano allora assegni di ricerca in Storia Medievale e sarei dovuta andare fuori, credo a Lecce, per provare il dottorato. I miei genitori incatenati nella mentalità del "posto fisso" e "del marito che ti mantiene" non erano d'accordo su nessuna di queste alternative. Non il dottorato, non lo stage in ambasciata per intraprendere la carriera dipolomatica. Quindi consigliata dal mio professore, uomo molto saggio, ripiegai sulla SSIS. E il resto lo sapete. 
Per la tesi di LAurea seguii passo passo i consigli di Umberto Eco scritti nel suo testo: Come si fa una tesi di laurea. Ho ancora tutto il materiale catalogato come consigliava. Lui diceva che dagli studi fatti per la tesi si potevano poi trarre materiali per tutta una vita di studi. E visto che voleo essere come lui ho tenuto tutto in ordine, tutto catalogato in quaderni rilegati che avevo intitolato "regesto uno" Regesto rosso" e via dicendo.

Ho letto molto di quello che ha scritto. Mi riprometto di leggere e possedere tutto. Ho letto tutti i suoi romanzi, tranne  Il Pendolo di Facault, non mi sono mai sentita all'altezza, in verità. Ma ora lo prenderò.

Sono molto triste perchè non potrò più leggere niente di nuovo, perchè non avrò più il gusto dell'attesa di un suo nuovo libro. Sia chiaro, la mia venerazione non era totale, su alcuni punti ero in disaccordo, ma generalmente lo adoravo.

Ho persino pensato di andare ai funerali martedì, ma con il lavoro non riesco davvero ad essere a Milano per le 15... anche se vorrei esserci, anche se la folla ultimamente mi spaventa.

L'italia, il mondo intero, hanno perso un grande uomo, e io non smetterò mai di ricordare le sue massime che sono così importanti per me.

"Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito. Perchè la letteratura è un'immortalità all'indietro".

Questa forse è la frase più importante per me, come quella che uso sempre "noi siamo nani sulle spalle di giganti" che non è propriamente di Eco, ma è contenuta nel Nome della Rosa. Poi ce ne sono a miliardi, fanno parte di me e saranno sempre con me.

Eco mi ha anche insegnato il rispetto per le cossidette "opere minori", in quanti mi prendevano in giro perchè ero appassionata di Dumas padre e dei romanzi di cappa e di spada... ho trovato in lui invece la giustificazione culturale a questo mio spiccato piacere. E da allora non mi vergogno di leggere niente, tuttè e tutto fa cultura.

Mi mancherà tantissimo.

RIP ovunque tu sia.

 
 
 

I compiti di inglese

Post n°1734 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da artemisia_gent

La mestra di Inglese di Vittoria ha dato uno strano compito: ritagliare i toui personaggi preferiti e descriverli. 

Vittoria ha solo 9 anni e mi sembrava che non avesse ancora gusti precisi per quanto riguarda la musica e il cinema, anche perchè guardiamo pochissima tv, ma invece ho dovuto constatare che ha le idee chiarissime su quali siano i personaggi che le interessano.
In questo momento è molto interessata ad una vecchia serie tv prodotta dalla BBC nel 1996 che stiamo guardando in streaming, Orgoglio e Pregiudizio, quindi ha preteso che le stampassi le foto di Colin Firth nei panni di Mr Darcy e di Elizabeth Bennet (interpretata da Jennifer Ehle), ma anche di Jane Austen che ora è una delle sue scrittrici preferite. Anzi mi ha chiesto se le compro i suoi romanzi in versioni facilitate, a casa abbiamo i testi originali e sinceramente Orgoglio e Pregiudizio è stato ostico e noioso per me, figuriamoci per lei.
Per questo compito mi ha chiesto di stamparle 3 attori, 3 cantanti e 3 scrittori. Sinceramente ha messo insieme cose distanti milioni di anni luce l'uno dall'altro, ma che mettono in luce i suoi interessi variegati, e devo dire che molti personaggi che ha scelto li preferisce semplicemente perchè li preferisco io.

Per i 3 attori ha scelto ovviamente Mr Darcy ed Elisabeth Bennet, e poi Meredith Grey, protagonista di Grey's anatomy, il telefilm che spesso guardiamo insieme e che lei chiama "i dottori", lo so che non è propriamente adatto, ma lo guardiamo sempre in lingua originale e spesso non capisce cosa succede, ma le piace vedere cosa fanno in sala operatoria...

Per i cantanti è stato facile, primo frai primi per lei rimane Max Pezzali, quando siamo in macchina non vuole ascoltare altro e spesso cantiano le sue canzoni, nuove e vecchie. Ciò vale anche per Cesare Cremonini. Entrambi piacevano anche a me ma non così tanto come a lei. Il terzo è Maitre Gims, certo le sto ammorbando con le sue canzoni che ascolto tutto il giorno, ma io sono così, mi fisso e ascolto all'infinito le solite cose.

Per gli scrittori ha scelto ovviamente Jane Austen anche se non ha mai letto niente, poi Louisa May Alcott, visto che da poco ha finito Piccole Donne Crescono e poi ha voluto mettere Virgilio, perchè una nostra amica per Natale le ha regalato l'Eneide e le è piaciuta tantissimo, più dell'Iliade e dell'Odissea. Se un domani andrà al Liceo, le piacerà ancora Virgilio? Mah.. per ora lo adora e così lo abbiamo inserito nel compito di Inglese. Chissà la Maestra cosa penserà di questo compito... certo sarebbero state più adatte Elsa e Anna magari piuttosto che Mr Darcy e Virgilio, ma cosa volete farci? Anzi mi devo ritenere fortunata che non mi ha chiesto di mettere dei vampiri tra gli attori.... Tanto su questo mi ha già sputtanata attraverso i temi, epici rimarranno i temi dove ha scritto che appena papà non c'è la mamma le fa vedere i telefilm coi vampiri, ma quando ci sono scene forti mi "attappa" gli occhi.... Meno male che la mia maestra 27 anni  fa non mi chiedeva cosa guardavamo alla televisione, gli avrei dovuto rispondere che guardavo Drive In e Colpo Grosso. Già la suora si arrabbiava quando scopriva che parlavamo di nascosto del nostro idolo: Jovanotti. Ricordo che dovevamo nasconderci per poter cantare La Mia Moto. I tempi cambiano, e oggi nella stessa scuola è tutto accettato...

 
 
 

Senza via di scampo

Post n°1733 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da artemisia_gent

Oggi è l'ottavo giorno di seguito che ho mal di testa. E non trovo pace. Mi sveglio di notte con il mal di testa, mi addormento e mi sveglio ogni giorno con il mal di testa. Non c'è niente che me lo faccia passare e sinceramente inizio ad essere stufa.

Sono anni che convivo con il mal di testa. Anche mio padre da giovane ne era afflitto, poi passati i 50, la pensione, tutto è svanito. Mi ricordo che aveva sempre con se la novalgina, ma anche quella non era in grado di placare i suoi dolori e quando aveva così tanto mal di testa dava in escandescenza, proprio come me. Bastava poco per irritarlo. Come succcede a me. Ma lui è un uomo, lui poteva fare tante cose che io non posso.

Poi ad un certo punto basta moment, basta novalgina, basta mesulid, basta tutto. Ora non ha più mal di testa come una volta. Anzi non ne ha mai.

Se devo aspettare la pensione per smettere di aver mal di testa ci metto una croce sopra, morirò con il mal di testa. Eppure in questi anni ho cercato qualcosa in grado di placarlo, una causa, un farmaco, qualsiasi cosa, ma niente, tutti i rimedi hanno breve durata. Troppe breve. 

In giornate come queste mi taglierei la testa piuttosto.

 

 

 

E ogni qualvolta io e mio fratello ci ritroviamo uguali a nostro padre, ci facciamo paura da soli... eppure tutti e due siamo così simili a lui, anche se non vorremmo... e poi chissà perchè...

 
 
 

il giorno dopo

Post n°1732 pubblicato il 17 Febbraio 2016 da artemisia_gent

E la notte fai un sogno strano. HAi sempre 36 anni, hai il tuo lavoro, la tua indipendenza economica, ma non hai famiglia. Non hai nessuno. Niente figlie, niente marito. Non hai più preoccupazioni. Hai solo te stessa. E infondo alla scala lui ti sta aspettando:

E ti porta in vacanza, dove vuoi, perchè tanto non hai niente a cui pensare.

 

Dopo 4 giorni di intenso mal di testa. Dopo giorni e giorni di problemi diversi, una buona nottata di sonno con un buon sogno, può renderti la giornata migliore.

Al risveglio la solita vita, il solito mal di testa. La vasca piena di cose da lavare. Insomma la solita vita, ma almeno rimane la capacità di sognare. 

La capacità di realizzare i sogni tornerà, come il sole dopo la tempesta. Bisogna saper aspettare. Del resto cosa sono 4 o 5 anni di merda davanti ad una vita intera?

 
 
 

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